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Discussione: Grunge
  1. #1
     Serg. Magg.
     
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    Grunge

    Vorrei attirare l'attenzione dei "Rokkettari"su quel genere musicale kiamato"Grunge",reso famoso dai Nirvana.
    In realtà,nello slang americano Grunge significa "sporcizia, repellente, persona orribile", termine già usato a metà degli anni 80 in Australia più precisamente nella città di Adelaide poi soprannominata "Grunge city", per etichettare certi gruppi piuttosto rumorosi quali: Cosmic Psyckes, Grong Grong, Exploding White Mice e Lubricated Goat facevano capo alla Greasy Pop Records.

    Ma la vera e propria scena Grunge che poi sconvolse il mondo della musica nasce nel 1989, quando un giornalista inglese del Melody Maker quale Everet True viene invitato a Seattle per descrivere la scena musicale locale dalla etichetta musicale Sub Pop, etichetta indipendente che cercò in questo modo di farsi della pubblicità, inventando il termine Grunge per quel movimento che ribolliva a Seattle descrivendola come "la più eccitante prodotta da una singola città da almeno 10 anni", e fece dei Mudhoney le sue star di copertina, visto che i Nirvana stavano ancora emergendo,così gli inglesi si accorsero in anticipo rispetto agli americani di ciò che stava accadendo nel Nord Ovest degli Stati Uniti.

    Di tutti i vari generi del rock il Grunge è stato di gran lunga il più fortemente localizzato anche se poi la sua diffusione è stata mondiale, tutti i gruppi che si racconta erano e sono americani per di più del Nord Ovest e più precisamente di Seattle dello stato di Washington.
    Perchè sia nato e cresciuto là resta ancora un mistero,o forse no, in quanto l'essere periferia estrema rispetto New York e a Los Angeles favoriva il svilupparsi di una scena sotterranea in quanto non avendo la speranza di attirare l'attenzione delle multinazionali della musica che si trovavano per l'appunto in quelle due metropoli troppo lontane, i gruppi suonavano ciò che amavano e sperimentavano senza farsi influenzare dalle "mode".
    Ma manca un' etichetta a cui i gruppi emergenti possano fare riferimento. Così il 1 Aprile 1988 due ragazzotti decidono di lasciare i loro precedenti impieghi per creare a Seattle la Sub Pop favorendo così uno sbocco discografico della scena musicale cittadina.

    Il Grunge non è la storia del Nord Ovest americano e quindi di Seattle ma è specificatamente la storia di un unica etichetta,gli ideatori furono Jonathan Poneman e Bruce Pavitt.
    I primi anni di vita sono difficili, ma Pavitt ideò una strategia geniale,la richiesta di prodotti Sub Pop viene tenuta alta puntando al mercato dei collezionisti, dischi(soprattutto 45 giri), in edizioni limitate nei colori più svariati,confezioni ed un marchio inconfondibile come il sound dei gruppi via via ingaggiati e così la scoperta dei vari Mudhoney, Soundgarden, Nirvana, Green River, Fluid, ma ancora prima di Sonic Youth, Screeming Trees, Fugazi, Flaming lips, Dinosaur jr e tanti altri, un "single club" che raccoglie gli iscritti negli angoli più remoti del pianeta,magliette che sono arte Pop allo stato puro(celebre quella bianca con la scritta in nero loser).

    La Sub Pop quindi non vende solo pezzi di vinile ma una vera filosofia di vita, così la "giovane sporcizia" diventa cool.

    Ecco cos'è il Grunge: un Hard Rock con attitudine al Punk,con melodie Pop non disprezzando frammenti di psicadelia anni 70. Ma con il boom dei Nirvana l'etichetta di Seattle si risveglia colpita da improvviso benessere e l'album Bleach (il primo dei Nirvana) fatto col Sub Pop, visto che poi passeranno ad una Major,vede moltiplicarsi le vendite in pochi mesi.è quindi ipotizzabile dire che il Grunge ha rivoluzionato certo il rock ma prima di tutto l'industria delle case discografiche e delle Major.

    Fù in seguito all'inaudito successo dell album Nevermind che le multinazionali del disco volsero la loro rapace attenzione all'underground.Ecco dopo quell album l'atteggiamento delle Major mutò in questo senso:che la spasmodica ricerca dei "nuovi Nirvana" non consentì più dare alle band il tempo di maturare ed indusse dapprima ad ingaggiare chiunque avesse un minimo seguito,quindi degli esordienti, ed infine a creare gruppi a tavolino,salvo licenziare subito quando le vendite non erano quelle sperate,ed è così che il circuito indipendente deve ancora rimettersi dagli effetti collaterali di Nevermind.
    Senza Kurt Cobain il Grunge non avrebbe mai avuto nemmeno un decimo dell'immensa popolarità conquistata dal 90 al 95 e probabilmente non so se gruppi quali Pearl Jam, Soundgarden, Alice in chains, Stone Temple Pilots, Screeming Trees alla fine ce l'avrebbero fatta.
    Orba del musicista che l'aveva reso popolare, il Grunge ha progressivamente lasciato il centro della ribalta.

    Ormai il Grunge fa parte del passato...dicono...eppure se cerchiamo bene nei sotterranei delle piccole città infondo troviamo dei gruppi che fanno urlare selvaggiamente le loro chitarre, e non stupitevi se vi diranno "ci ispiriamo al Grunge!".
    Giuseppe Ciolino

    Peppone
    peppone non è in linea
  2. #2
     Serg. Magg.
     
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    Re: Grunge

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Silviiina non è in linea
  • #3
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    Re: Grunge

    Quote peppone ha scritto:
    Vorrei attirare l'attenzione dei "Rokkettari"su quel genere musicale kiamato"Grunge",reso famoso dai Nirvana.
    In realtà,nello slang americano Grunge significa "sporcizia, repellente, persona orribile", termine già usato a metà degli anni 80 in Australia più precisamente nella città di Adelaide poi soprannominata "Grunge city", per etichettare certi gruppi piuttosto rumorosi quali: Cosmic Psyckes, Grong Grong, Exploding White Mice e Lubricated Goat facevano capo alla Greasy Pop Records.

    Ma la vera e propria scena Grunge che poi sconvolse il mondo della musica nasce nel 1989, quando un giornalista inglese del Melody Maker quale Everet True viene invitato a Seattle per descrivere la scena musicale locale dalla etichetta musicale Sub Pop, etichetta indipendente che cercò in questo modo di farsi della pubblicità, inventando il termine Grunge per quel movimento che ribolliva a Seattle descrivendola come "la più eccitante prodotta da una singola città da almeno 10 anni", e fece dei Mudhoney le sue star di copertina, visto che i Nirvana stavano ancora emergendo,così gli inglesi si accorsero in anticipo rispetto agli americani di ciò che stava accadendo nel Nord Ovest degli Stati Uniti.

    Di tutti i vari generi del rock il Grunge è stato di gran lunga il più fortemente localizzato anche se poi la sua diffusione è stata mondiale, tutti i gruppi che si racconta erano e sono americani per di più del Nord Ovest e più precisamente di Seattle dello stato di Washington.
    Perchè sia nato e cresciuto là resta ancora un mistero,o forse no, in quanto l'essere periferia estrema rispetto New York e a Los Angeles favoriva il svilupparsi di una scena sotterranea in quanto non avendo la speranza di attirare l'attenzione delle multinazionali della musica che si trovavano per l'appunto in quelle due metropoli troppo lontane, i gruppi suonavano ciò che amavano e sperimentavano senza farsi influenzare dalle "mode".
    Ma manca un' etichetta a cui i gruppi emergenti possano fare riferimento. Così il 1 Aprile 1988 due ragazzotti decidono di lasciare i loro precedenti impieghi per creare a Seattle la Sub Pop favorendo così uno sbocco discografico della scena musicale cittadina.

    Il Grunge non è la storia del Nord Ovest americano e quindi di Seattle ma è specificatamente la storia di un unica etichetta,gli ideatori furono Jonathan Poneman e Bruce Pavitt.
    I primi anni di vita sono difficili, ma Pavitt ideò una strategia geniale,la richiesta di prodotti Sub Pop viene tenuta alta puntando al mercato dei collezionisti, dischi(soprattutto 45 giri), in edizioni limitate nei colori più svariati,confezioni ed un marchio inconfondibile come il sound dei gruppi via via ingaggiati e così la scoperta dei vari Mudhoney, Soundgarden, Nirvana, Green River, Fluid, ma ancora prima di Sonic Youth, Screeming Trees, Fugazi, Flaming lips, Dinosaur jr e tanti altri, un "single club" che raccoglie gli iscritti negli angoli più remoti del pianeta,magliette che sono arte Pop allo stato puro(celebre quella bianca con la scritta in nero loser).

    La Sub Pop quindi non vende solo pezzi di vinile ma una vera filosofia di vita, così la "giovane sporcizia" diventa cool.

    Ecco cos'è il Grunge: un Hard Rock con attitudine al Punk,con melodie Pop non disprezzando frammenti di psicadelia anni 70. Ma con il boom dei Nirvana l'etichetta di Seattle si risveglia colpita da improvviso benessere e l'album Bleach (il primo dei Nirvana) fatto col Sub Pop, visto che poi passeranno ad una Major,vede moltiplicarsi le vendite in pochi mesi.è quindi ipotizzabile dire che il Grunge ha rivoluzionato certo il rock ma prima di tutto l'industria delle case discografiche e delle Major.

    Fù in seguito all'inaudito successo dell album Nevermind che le multinazionali del disco volsero la loro rapace attenzione all'underground.Ecco dopo quell album l'atteggiamento delle Major mutò in questo senso:che la spasmodica ricerca dei "nuovi Nirvana" non consentì più dare alle band il tempo di maturare ed indusse dapprima ad ingaggiare chiunque avesse un minimo seguito,quindi degli esordienti, ed infine a creare gruppi a tavolino,salvo licenziare subito quando le vendite non erano quelle sperate,ed è così che il circuito indipendente deve ancora rimettersi dagli effetti collaterali di Nevermind.
    Senza Kurt Cobain il Grunge non avrebbe mai avuto nemmeno un decimo dell'immensa popolarità conquistata dal 90 al 95 e probabilmente non so se gruppi quali Pearl Jam, Soundgarden, Alice in chains, Stone Temple Pilots, Screeming Trees alla fine ce l'avrebbero fatta.
    Orba del musicista che l'aveva reso popolare, il Grunge ha progressivamente lasciato il centro della ribalta.

    Ormai il Grunge fa parte del passato...dicono...eppure se cerchiamo bene nei sotterranei delle piccole città infondo troviamo dei gruppi che fanno urlare selvaggiamente le loro chitarre, e non stupitevi se vi diranno "ci ispiriamo al Grunge!".
    bel post peppone, complimenti! questo è lo spirito giusto!

    ora ti dico quello che penso io:

    1) il fatto che in una società globalizzata come la nostra, sia ancora possibile per realtà "di periferia" (di cui il grunge è un perfetto esempio) di emergere a livello mondiale mi lascia ancora delle speranze sul futuro della musica;

    2) Purtorppo ora più di prima le case discografiche "rovinano" i potenziali di queste realtà. Infatti quando un "genere" diventa apprezzato al di fuori dei confini dove è nato le major intervengono con le loro politiche votate al profitto. L'unica cosa utile che fanno è quella di fare da megafono; senza di loro, diciamoci la verità, non potremmo ora parlare di grunge come genere musicale. Il problema è quello che fanno dopo; appena il pubblico risponde positivamente alla pubblicità che viene fatta, iniziano a spremere il limone finchè c'è succo. Il risultato è quello di velocizzare forzatamente il processo creativo degli artisti (devi fare 1 album all'anno, devi fare un tour di almeno 20 tappe ecc...). Tutto questo contribuisce a accorciare la carriera di questi artisti che in alcuni casi non sono preparati a diventare famosi da un giorno all'altro (kobain) e dall'altro guasta il rapporto musicista/casa discografica (pearl jam) che è molto importante;

    3) personalmente il grunge, dal punto di vista musicale, non è il mio genere preferito; ne apprezzo comunque le influenze (punk, hard) e soprattutto i sentimenti che ci stanno dietro (la rabbia, la lotta ideale contro il sistema ecc...). é un peccato che sia già passato di moda.

    saluti

    roberto77mds
    Roberto "mds" Coia Socio fondatore ToRisiKo!
    roberto77mds non è in linea
  • #4
    Alexthevamp
     Guest

    Re: Grunge

    I RE DEL GRUNGE SONO E RIMANGONO I NIRVANA PER ME'!
    ANCHE SE , IL MIO GRUPPO PREFERITO,FA' ANCHE DEL BUON GRUNGE...
    I PUDDLE OF MUDD...
  • #5
     Serg. Magg.
     
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    Re: Grunge

    Quote roberto77mds ha scritto:
    bel post peppone, complimenti! questo è lo spirito giusto!

    ora ti dico quello che penso io:

    1) il fatto che in una società globalizzata come la nostra, sia ancora possibile per realtà "di periferia" (di cui il grunge è un perfetto esempio) di emergere a livello mondiale mi lascia ancora delle speranze sul futuro della musica;

    2) Purtorppo ora più di prima le case discografiche "rovinano" i potenziali di queste realtà. Infatti quando un "genere" diventa apprezzato al di fuori dei confini dove è nato le major intervengono con le loro politiche votate al profitto. L'unica cosa utile che fanno è quella di fare da megafono; senza di loro, diciamoci la verità, non potremmo ora parlare di grunge come genere musicale. Il problema è quello che fanno dopo; appena il pubblico risponde positivamente alla pubblicità che viene fatta, iniziano a spremere il limone finchè c'è succo. Il risultato è quello di velocizzare forzatamente il processo creativo degli artisti (devi fare 1 album all'anno, devi fare un tour di almeno 20 tappe ecc...). Tutto questo contribuisce a accorciare la carriera di questi artisti che in alcuni casi non sono preparati a diventare famosi da un giorno all'altro (kobain) e dall'altro guasta il rapporto musicista/casa discografica (pearl jam) che è molto importante;

    3) personalmente il grunge, dal punto di vista musicale, non è il mio genere preferito; ne apprezzo comunque le influenze (punk, hard) e soprattutto i sentimenti che ci stanno dietro (la rabbia, la lotta ideale contro il sistema ecc...). é un peccato che sia già passato di moda.

    saluti

    roberto77mds

    visit: www.naturaldeluxe.com



    Ci sono anche alcune canzoni e il video "tritolo" da scaricare, nella sezione downloads...









    Viva il Punk!!! ..... viva Mecciu!!!
    englishbloodenglishbloodenglishbloodenglishblood




    IEA BEBI IEA!!!!!!!!!!!!!!!
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