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Discussione: La teoria del viaggio nel tempo
  1. #141
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    Re: La teoria del viaggio nel tempo

    Quote SunTzu540ac ha scritto: Visualizza il messaggio
    Il guaio è che l'uomo è maldestro e furbacchione ..se volesse solo viaggiare nel tempo per arricchire la conoscenza ..e muovercisi dentro come energia astratta nella materia senza un potere tangibile in quanto spazio e tempo relativo e confinato in una dimensione che trascende ..potrebbe teorizzare qualche possibilità più convincente .. esiste il passato il presente ed il futuro ..ma esistono in quanto tali e non modificabili..
    l' uomo vuole viaggiare nel tempo per andare a far danni e cambiare il futuro ed in questo senso non bastano le dimensioni parallele nelle loro diramazioni a creare uno scenario veramente credibile ..ma ad opzioni fantasiose con paradossi divertenti ci si può sbizzarrire alla grande
    vero cio che dici ,l'ho pensato anche io che l'unica strada ,eventualmente percorribile potrebbe essere quella di viaggiare nel tempo ma solo come osservatori ,con una macchina che non sposti noi fisicamente ma che ci permetta di osservare.
    Sai che figata guardarsi tutte le grandi battaglie del passato? Altro che Star Wars
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  2. #142
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    Re: La teoria del viaggio nel tempo

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    Io guardo sempre i docs di Morgan Freeman su SKY... mi fanno impazzire!

    E' pazzesco che nel terzo millennio, con tutta la scienza e la tecnologia a disposizione, il modello standard non riesca a spiegare la forza gravitazionale.
    Praticamente ci manca la teoria che spieghi le forze che regolano l'infinitamente grande (Einstein, relatività generale, spazio-tempo) le cui leggi siano nel contempo valide anche per l'infinitamente piccolo (fisica quantistica delle particelle).

    Se l'infinitamente piccolo è la materia di cui è costituito l'infinitamente grande, è evidente che debbano esistere delle forze, leggi fisiche tali da essere valide per tutto.

    Non è esatto.
    La gravità non ha alcun effetto nell'infinitamente piccolo, e viceversa.
    La "teoria del tutto" potrebbe essere una pugnetta mentale , l'uomo tende spesso a volere trovare visioni che giustifichino i suoi calcoli matematici.

    L'unico che faceva l'opposto, era Einstein, ed in parte Hawking
  3. #143
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    Re: La teoria del viaggio nel tempo

    Quote D4R10 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Non è esatto.
    La gravità non ha alcun effetto nell'infinitamente piccolo, e viceversa.
    La "teoria del tutto" potrebbe essere una pugnetta mentale , l'uomo tende spesso a volere trovare visioni che giustifichino i suoi calcoli matematici.

    L'unico che faceva l'opposto, era Einstein, ed in parte Hawking
    Dario, scusami ma sei rimasto indietro a 70 anni fa...

    La gravità quantistica è il campo della fisica teorica che tenta di unificare la teoria quantistica dei campi denominata Modello standard, che descrive tre delle forze fondamentali della natura (elettromagnetica, debole e forte), con la teoria della relatività generale, che descrive la gravità.

    wikipedia.org

    La meccanica classica si dimostrò presto incapace di descrivere il comportamento della materia e della radiazione elettromagnetica a livello microscopico, a scale di lunghezza inferiori o dell'ordine di quelle dell'atomo o ad energie nella scala delle interazioni interatomiche. L'incoerenza e l'impossibilità delle leggi classiche di rappresentare la realtà sperimentale, in particolare della luce e dell'elettrone, furono dunque le motivazioni principali che portarono allo sviluppo della meccanica quantistica nella prima metà del XX secolo. Essa nacque unendo ed elaborando un insieme di teorie fisiche formulate a cavallo del XIX e del XX secolo, di carattere spesso empirico. Il nome "teoria dei quanti", introdotto da Max Planck agli inizi del Novecento,[1] si basa sul fatto che alcune quantità o grandezze di certi sistemi fisici a livello microscopico, come l'energia o il momento angolare, possono variare soltanto di valori discreti, detti "quanti", e non continui.

    Il limite classico della meccanica quantistica

    Le leggi di Newton della meccanica classica e le leggi di Maxwell per i campi elettromagnetici sono in grado di descrivere correttamente la fisica dei fenomeni che occorrono per oggetti macroscopici e velocità non troppo elevate. Solamente quando si considerano i fenomeni che avvengono alle scale atomiche si scopre una incompatibilità irresolubile, per questo motivo è interessante chiedersi se esista un opportuno limite in cui le leggi quantistiche si riducono a quelle classiche.

    La relatività ristretta mostra discrepanze rispetto alla fisica classica quando le velocità dei corpi macroscopici si avvicinano a quelle della luce. Per basse velocità tuttavia, le equazioni si riducono alle leggi del moto di Newton. Ragionando diversamente, è possibile affrontare una espansione in serie delle equazioni di Einstein rispetto alla velocità della luce , considerata come parametro variabile. Quando la velocità della luce è infinita le equazioni di Einstein sono formalmente ed esattamente uguali a quelle classiche.
    Nella meccanica quantistica il ruolo di è preso dalla costante di Planck . Considerando quest'ultima come variabile, nel limite in cui tende a zero , fra tutte i possibili cammini che contribuiscono al propagatore di Feynman solamente le soluzioni classiche del moto sopravvivono, mentre le altre traiettorie si elidono vicendevolmente diventando sempre meno rilevanti. Dal punto di vista matematico questo approccio si basa su di uno sviluppo asintotico rispetto alla variabile , metodo che tuttavia non permette di identificare formalmente le soluzioni quantistiche con quelle delle equazioni differenziali classiche.
    Dal punto di vista sostanziale restano tuttavia profonde differenze fra la meccanica classica e quella quantistica, anche considerando la realtà quotidiana. Lo stato di un oggetto macroscopico secondo l'interpretazione di Copenaghen resta comunque non determinato finché non viene osservato, indipendentemente dalle sue dimensioni. Questo fatto pone al centro l'osservatore e domande che quasi rientrano in un dibattito filosofico. Per queste ragioni, nel tentativo di risolvere alcuni punti ritenuti paradossali, sono nate altre interpretazioni della meccanica quantistica, nessuna delle quali tuttavia, permette una completa riunione fra mondo classico e quantistico.

    wikipedia.org

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  4. #144
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    Re: La teoria del viaggio nel tempo

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    Dario, scusami ma sei rimasto indietro a 70 anni fa...

    La gravità quantistica è il campo della fisica teorica che tenta di unificare la teoria quantistica dei campi denominata Modello standard, che descrive tre delle forze fondamentali della natura (elettromagnetica, debole e forte), con la teoria della relatività generale, che descrive la gravità.
    ecco perche' una volta il suo nick era dario70

  5. #145

    Re: La teoria del viaggio nel tempo

    Quote SunTzu540ac ha scritto: Visualizza il messaggio
    Caxxarola quant' era vecchio stò Thread ..peccato si sia bloccato poi senza un proseguo e confronto vivace ..è affascinante il viaggio nel tempo come concezione ..anche se dubito sia dominabile ..l 'ultimo film visto sull' argomento Predestination non malaccio ..io trovo fantascianza di serie B gli Universi Paralleli o le dimensioni parallele almeno quelle che vorrebbero riproporre me stesso o chiunque sia in un' altra dimensione.. pur essendoci tra Teoria delle Stringhe ed illustri fisici e cosmologi che ne avvalorano possibilità ..per me una gran boiata
    "predestidechè"? .ma allora vuol dire che mi sgolo per niente!
    La "E.Morris" prevede che nessun corpo trovi se stesso a ritroso nel tempo..nessuno sdoppiamento è possibile esiste una sola materia (nulla si crea e nulla si distrugge)
    Colgo l'occasione (già che son nuovamente salito in cattedra ) per sottolineare che trattiamo,nello specifico, del viaggio ALL'INDIETRO nel tempo.
    E' giusto farlo a ragione del fatto che nel tempo viaggiamo ogni santo giorno, ma solo ed esclusivamente in avanti.
    Ogni volta che variamo la nostra velocità viaggiamo nel tempo..è sufficente prendere su la macchina e fare un giretto..il vostro tempo sarà stato piu lento rispetto a chi ad esempio è rimasto fermo, avete viaggiato nel futuro.
    E questo accade quotidianamente, solo che la discrepanza è irrilevante percio' nn ci accorgiamo di nulla.
    Ma se aumentiamo considerevolmente la nostra velocità avvicinandola alla velocità luce allora le cose cominciano a diventare rilevanti..tangibili..gli scostamenti possono diventare anni.
  6. #146
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    Re: La teoria del viaggio nel tempo

    Quote wolf62 ha scritto: Visualizza il messaggio
    vero cio che dici ,l'ho pensato anche io che l'unica strada ,eventualmente percorribile potrebbe essere quella di viaggiare nel tempo ma solo come osservatori ,con una macchina che non sposti noi fisicamente ma che ci permetta di osservare.
    Sai che figata guardarsi tutte le grandi battaglie del passato? Altro che Star Wars
    Si bellissimo ..pensa che è la mia idea di paradiso dopo la morte ..il potermi trasformare in energia senziente parte e tutt'uno con l'universo con la possibilità di scorazzare nello spazio e nel tempo un 'eternità a soddisfare voglia di conoscenza

    Il capo secondo me ..che qui fà il complicatone con flippamenti quantistici ..te lo dico io ..se ne andrebbe a spiare Antonio e Cleopatra l' infedele col gagliardetto di Ottaviano
    poter cambiare gli esiti della Battaglia di Azio in quel punto topico del tempo ..cambierebbe anche il corso degli eventi e degli scenari occidentali e musulmani nel nostro tempo

    Il viaggio nel tempo senza possibilità di interazione ..per me non ha alcuna controindicazione.. il futuro se anche già esiste nelle sue condizioni ..invece dovrebbe restare inaccessibile ..io se non dopo la morte non vorrei mai accederci in tempo presente.
    Yippee Ki Yay Motherfucker

    Coloro che non sono del tutto consapevoli dei danni derivanti dall'applicazione delle strategie non possono essere neppure consapevoli dei vantaggi derivanti dalla loro applicazione.
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  7. #147
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    Re: La teoria del viaggio nel tempo

    Quote dariod ha scritto: Visualizza il messaggio
    ecco perche' una volta il suo nick era dario70
  8. #148
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    Re: La teoria del viaggio nel tempo

    Quote mozzicotto ha scritto: Visualizza il messaggio
    "predestidechè"? .ma allora vuol dire che mi sgolo per niente!
    La "E.Morris" prevede che nessun corpo trovi se stesso a ritroso nel tempo..nessuno sdoppiamento è possibile esiste una sola materia (nulla si crea e nulla si distrugge)
    Colgo l'occasione (già che son nuovamente salito in cattedra ) per sottolineare che trattiamo,nello specifico, del viaggio ALL'INDIETRO nel tempo.
    E' giusto farlo a ragione del fatto che nel tempo viaggiamo ogni santo giorno, ma solo ed esclusivamente in avanti.
    Ogni volta che variamo la nostra velocità viaggiamo nel tempo..è sufficente prendere su la macchina e fare un giretto..il vostro tempo sarà stato piu lento rispetto a chi ad esempio è rimasto fermo, avete viaggiato nel futuro.
    E questo accade quotidianamente, solo che la discrepanza è irrilevante percio' nn ci accorgiamo di nulla.
    Ma se aumentiamo considerevolmente la nostra velocità avvicinandola alla velocità luce allora le cose cominciano a diventare rilevanti..tangibili..gli scostamenti possono diventare anni.
    Ma non sò per mettere teorie in piedi e svilupparle ..non avendo banco pratico per testarle puoi scorazzare in più direzioni ..e per ogni direzione che vuoi prendere devi porre delle condizioni.. non sò regola assoluta della quale tener conto e nello sviluppo teorico fare i conti con la conseguenzialità che ne deriva.

    La fattibilità per quanto mi riguarda seguendo un filone puramente scientifico non la si può escludere del tutto ..perchè se pur siamo indietro si tende verso l'avanti ..ossia qualche secolo fà era improponibile infrangere muro del suono ..un jet permette ora di farlo ..in un lontano futuro ..semmai si riuscisse ad avvicinarsi alal velocità della luce ed addirittura a violarla in velocità superiori ..e come per quella del suono salvaguardare la biologia umana come per un pilota dentro un jet ..per me il problema dello spazio e del tempo se la teoria è dimostrabile non si pone e non servirebbero poi particolari congegni ..basta un super jet che alla Superman si allaccia alla gravità terrestre e giri intorno a super velocità ..dopo qualche giretto torna giù e dice .. We gente che giorno è ? se ha sbagliato i conti un 'indigeno gli risponde ..kutmb watànyau gurdubù ..lo fà secco e sò magna

    ps: rileggendola come teoria pare na minkiata sò troppo complicate ste robe
  9. #149
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    Re: La teoria del viaggio nel tempo

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    Dario, scusami ma sei rimasto indietro a 70 anni fa...

    La gravità quantistica è il campo della fisica teorica che tenta di unificare la teoria quantistica dei campi denominata Modello standard, che descrive tre delle forze fondamentali della natura (elettromagnetica, debole e forte), con la teoria della relatività generale, che descrive la gravità.

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    La meccanica classica si dimostrò presto incapace di descrivere il comportamento della materia e della radiazione elettromagnetica a livello microscopico, a scale di lunghezza inferiori o dell'ordine di quelle dell'atomo o ad energie nella scala delle interazioni interatomiche. L'incoerenza e l'impossibilità delle leggi classiche di rappresentare la realtà sperimentale, in particolare della luce e dell'elettrone, furono dunque le motivazioni principali che portarono allo sviluppo della meccanica quantistica nella prima metà del XX secolo. Essa nacque unendo ed elaborando un insieme di teorie fisiche formulate a cavallo del XIX e del XX secolo, di carattere spesso empirico. Il nome "teoria dei quanti", introdotto da Max Planck agli inizi del Novecento,[1] si basa sul fatto che alcune quantità o grandezze di certi sistemi fisici a livello microscopico, come l'energia o il momento angolare, possono variare soltanto di valori discreti, detti "quanti", e non continui.

    Il limite classico della meccanica quantistica

    Le leggi di Newton della meccanica classica e le leggi di Maxwell per i campi elettromagnetici sono in grado di descrivere correttamente la fisica dei fenomeni che occorrono per oggetti macroscopici e velocità non troppo elevate. Solamente quando si considerano i fenomeni che avvengono alle scale atomiche si scopre una incompatibilità irresolubile, per questo motivo è interessante chiedersi se esista un opportuno limite in cui le leggi quantistiche si riducono a quelle classiche.

    La relatività ristretta mostra discrepanze rispetto alla fisica classica quando le velocità dei corpi macroscopici si avvicinano a quelle della luce. Per basse velocità tuttavia, le equazioni si riducono alle leggi del moto di Newton. Ragionando diversamente, è possibile affrontare una espansione in serie delle equazioni di Einstein rispetto alla velocità della luce , considerata come parametro variabile. Quando la velocità della luce è infinita le equazioni di Einstein sono formalmente ed esattamente uguali a quelle classiche.
    Nella meccanica quantistica il ruolo di è preso dalla costante di Planck . Considerando quest'ultima come variabile, nel limite in cui tende a zero , fra tutte i possibili cammini che contribuiscono al propagatore di Feynman solamente le soluzioni classiche del moto sopravvivono, mentre le altre traiettorie si elidono vicendevolmente diventando sempre meno rilevanti. Dal punto di vista matematico questo approccio si basa su di uno sviluppo asintotico rispetto alla variabile , metodo che tuttavia non permette di identificare formalmente le soluzioni quantistiche con quelle delle equazioni differenziali classiche.
    Dal punto di vista sostanziale restano tuttavia profonde differenze fra la meccanica classica e quella quantistica, anche considerando la realtà quotidiana. Lo stato di un oggetto macroscopico secondo l'interpretazione di Copenaghen resta comunque non determinato finché non viene osservato, indipendentemente dalle sue dimensioni. Questo fatto pone al centro l'osservatore e domande che quasi rientrano in un dibattito filosofico. Per queste ragioni, nel tentativo di risolvere alcuni punti ritenuti paradossali, sono nate altre interpretazioni della meccanica quantistica, nessuna delle quali tuttavia, permette una completa riunione fra mondo classico e quantistico.

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    Guarda che quanto descritto nel tuo link, è esattamente ciò che ti ho detto...
    La fisica Newtoniana, funzionava bene per le cose Macroscopiche (Gravità, ecc), ma non andava bene per le cose microscopiche (non era applicabile).
    Newton fu sconfessato (o superato se vuoi) da Einstein, a sua volta in parte superato dalle moderne scoperte di Hawking e dalla teoria delle stringhe, o delle multidimensioni.
    Ma nessuna teoria, è in grado di descrivere TUTTO con un'unica cosa.

    Io sostengo solo che la ricerca della "teoria del tutto", potrebbe essere uan pugnetta mentale.

    Io resto fedele a Galileo, inteso come l'obbligo della dimostrazione di una teoria con esperimenti pratici.

    Vedo invece che a volte partono dalla matematica, e poi sparano visioni astratte che tentano di suffragare le loro formule.

    Preferisco chi parte da una "visione", e poi cerca le formule per dimostrarla...

    P.S. per Dariod : bei tempi i nick dell'epoca 2004/2009 .... quindi dici che Marcello ha scelto il suo, perchè il suo mondo fisico è confinato in spiaggia ?
  10. #150
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    Re: La teoria del viaggio nel tempo

    Quote D4R10 ha scritto: Visualizza il messaggio

    P.S. per Dariod : bei tempi i nick dell'epoca 2004/2009 .... quindi dici che Marcello ha scelto il suo, perchè il suo mondo fisico è confinato in spiaggia ?
    o alle commesse...

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