C'hanno fatto pure un film

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In un ospedale a Roma, il 6 Giugno alle sei del mattino (666), a seguito di un estenuante travaglio, una donna perde il suo bambino. Il diplomatico americano Robert Thorn è affranto dal dolore e non sa come comunicare la notizia alla moglie, che ora riposa stremata per la stanchezza. In quel momento gli si presenta un sacerdote, il quale gli offre la possibilità di sostituire al figlio morto, un bambino nato nello stesso preciso istante di quest'ultimo: sua madre non ce l'ha fatta ed è morta subito dopo il parto, così ora il piccolo non ha nessuno che si possa prendere cura di lui. Il signor Thorn, convinto dalle parole del prete, decide quindi di tenere nascosto alla moglie Katherine il tragico evento, e di farle credere che quel bambino sia loro figlio, Damien. Dal giorno passano cinque anni, durante i quali la famiglia Thorn trascorre una vita serena e piena di soddisfazioni, comprese quelle legate alla carriera politica di Robert, ma qualcosa di molto strano ed inquietante sta capitando al piccolo Damien. Delle spaventose coincidenze e degli orribili fatti di morte sembrano difatti gravitare attorno alla figura del bambino, quel fanciullo che dietro alla sua angelica apparenza cela la spaventosa identità dell'Anticristo, colui che in nome di Satana, guiderà gli eserciti del male e devasterà la razza umana. Richard Donner, ancora lontano anni luce dalla serie "Arma Letale", firma il suo primo vero grande esordio alla regia (aveva prima di allora girato un paio di pellicole ma di scarso successo) con uno dei migliori film sul tema demoniaco che siano stati mai realizzati. Essenziale nelle sue inquadrature, il regista gioca in modo superbo con i primi piani, tralasciando il gore estremo o un particolare utilizzo degli effetti speciali, qui quasi assenti, visti per esempio in un altro capostipite del genere: L'Esorcista. Lo stesso Damien, l'incarnazione del male assoluto, non ha le orripilanti fattezze di Regan (la giovane posseduta del film di Friedkin): lui è un bellissimo bambino sempre sorridente e giocherellone, ma è questa caratteristica che lo rende infinitamente terrificante. La tensione che si respira durante la pellicola è anche merito della straordinaria colonna sonora che al tempo si aggiudicò un meritatissimo Oscar, composta dal grande Jerry Goldsmith, in particolare il tema portante "Ave Satani", semplicemente magnifico. Forse un Gregory Peck non al suo meglio, appare in alcuni tratti poco incisivo e un pò appesantito (la parte sarebbe dovuta andare a Charlton Heston), ma stiamo parlando sempre di un attore immenso. Il grande successo della pellicola alla fine degli anni 70, decretò la nascita di una serie di seguiti, dove si potrà assistere alla crescita del diabolico Damien e alla sua ascesa al potere.

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