Scandalosa sentenza Fifa sul caso Zidane-Materazzi. La federazione internazionale ha deciso di punire con 3 giornate Zinedine Zidane per aver colpito con una testata il giocatore azzurro durante la finale dei Mondiali, Italia-Francia, e con due giornate Marco Materazzi, infliggendogli pure 3182 euro di multa.
Zidane, che fu poi premiato col Pallone d'oro del Mondiale, fu espulso ma dichiarò di essere stato provocato dall'italiano.
Ora la Fifa ha deciso per una punizione piuttosto morbida per il francese, che tra l'altro si è ritirato dal calcio. Per un atto così grave, solitamente, la Fifa punisce con oltre 5 giornate di squalifica. Con la presente sentenza, Zidane prende una punizione piuttosto leggera e di "peso" inferiore alla gomitata di De Rossi a McBride in Italia-Usa o al famoso sputo di Totti al danese Poulsen.
Alain Migliaccio, agente di Zinedine Zidane, in una intervista a BBC Radio Five Live si è detto soddisfatto dalla sentenza Fifa: "Questa sentenza dimostra come Zinedine sia stata la vittima di quell'episodio. Poche parole possono fare più male di una testata".
Vero e proprio precedente, invece, si crea con la punizione di Materazzi (che così salterà Francia-Italia per le qualificazioni europee perché la squalifica è da scontarsi solo in partite ufficiali) per aver insultato (non si sa ancora dicendo cosa) il francese, provocandolo. Le due giornate inflitte all'azzurro praticamente equiparano l'atto violento del francese alle ingiurie verbali dell'azzurro. La Fifa ha anche sottolineato che gli insulti del difensore azzurro contro il francese non avevano sfondo razzista.
Il professor Francesco Furlanello, cardiologo sportivo, aveva detto che un intervento traumatico come quello provocato dal colpo di testa inferto da Zidane a Materazzi nel corso della finale del Mondiale, avrebbe potuto causare anche un arresto cardiaco.
"Prima e durante la finale non c'erano stati particolari problemi con i giocatori italiani, neppure con Materazzi - aveva spiegato Zidane - Il problema è nato quando lui mi ha tirato la maglia: io gli ho detto di smetterla e ho aggiunto 'se vuoi la maglia te la do' a fine partita'".
"A questo punto lui ha detto parole molto dure, più dure dei gesti, e le ha ripetute due, tre volte - ha aggiunto il transalpino - Io non ho riflettuto e ho reagito in fretta. Sono cose personali: io sono prima di tutto un uomo e avrei preferito prendere un pugno in faccia che ascoltare certe cose. Ha offeso le donne della mia famiglia, mia madre e mia sorella".
Ricordiamo peraltro come Materazzi abbia fermamente negato di aver usato termini "particolari", nei confronti di Zizou.
"Lui è stato arrogante. L'ho tenuto per la maglia e mi ha detto 'se proprio la vuoi te la do'. - ha detto "Matrix" - Gli ho risposto con un insulto di quelli che mi sento dire a decine durante le partite. Avendo perso la mamma da piccolo so cosa vuol dire rispettare le madri degli altri".
La Francia, forte di questa sentenza, potrebbe anche ricorrere per ottenere la vittoria al Mondiale a scapito dell'Italia, sfruttando l'art.55 del codice sportivo calcistico.
L’articolo 55, infatti, assicura che se qualsiasi giocatore, dirigente o tifoso responsabile di condotta discriminatoria o offensiva può essere ricondotto come appartenente a una certa squadra, saranno sottratti automaticamente tre punti alla squadra in questione, alla prima violazione del codice - si legge nel regolamento - Alla seconda violazione, i punti detratti saranno sei. Nel caso di partite in cui non vengono assegnati punti, la squadra in questione sarà squalificata".