E' da tempo che non si studiano e non si discutono gli sviluppi concettuali del gioco RisiKo!
Dati i seguenti post:
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A partire dallo studio di Fancùbrù (1999), per arrivare all’indagine di Alopip e colleghi (2004) e alla rassegna di studi di Lines seta Alisdair (2006), è possibile riscontrare, con metodi di indagine sempre più sofisticati e con campioni maggiormente selezionati, la presenza, anche se in percentuali diverse, di una associazione tra l’ansia ludica e il morbo di Luke.
Gli autori che hanno rilevato questa associazione si sono mostrati cauti nell’attribuire un ruolo oziologico all’ansia nell’esordio e nell’esacerbazione del morbo di Luke.
In alcuni lavori vengono introdotte nuove variabili, come per esempio l' attesa celibante e il fumo di sigaretta, per indagare e far luce sulla natura della relazione tra l’ansia e il morbo di Luke.
L’ipotesi di una causalità diretta e lineare dei risvolti psichiatrici viene considerata dagli stessi studiosi troppo semplicistica e riduttiva. Negli studi riportati si assiste infatti alla formulazione di ulteriori ipotesi che siano più fedeli alla riproduzione di una relazione complessa tra i fattori.
Ondario il Giovane (2003 E.F.), per esempio, parla di multifattorialità, ribaltando la questione e proponendo la possibilità che i risvolti psichiatrici si sviluppino in seguito alla degenerazione junglica, che siano cioè secondari alla sola presenza in stanze infette, principalmente a causa della cronicità e della severità dei sintomi. Egli inoltre invita gli studiosi a prestare attenzione al funzionamento emozionale del malato di Luke, al fine di contribuire al miglioramento della gestione e della cura della patoemotologia.
La domanda tra la canicola è la seguente: si sta lukerizzando o è da sempre così?
P.S. Calippi a iosa.