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Discussione: ETICA PER IL RISIKO LIVE
  1. #1
     Serg. Magg.
     
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    cin cin ETICA PER IL RISIKO LIVE

    Abbiamo deciso di distribuire questa sintesi delle regole comportamentali ai nuovi iscritti al club. In questo modo i nuovi giocatori, abituati di solito a partite "domestiche", si inseriranno più rapidamente in quelle che sono partite da loro ritenute "diverse" da quelle che hanno sempre giocato. E' un esperimento che riteniamo interessante, ovviamente saremo sempre pronti a dare ulteriori spiegazioni e risposte a chi ne vorrà, ma questo "papiello" sintetizza un po' quelle che sono le prime cose che si spiegano ai novizi del risiko! sperando di esser stati quanto più possibile sintetici e completi nell'ambito dell'argomento trattato. Alla prossima. goJ
    C’è chi, non riuscendo per incapacità a raggiungere il suo intento, ne dà la colpa alle circostanze e si consola raccontando a se stesso che tanto non ne vale la pena.
    go johnny non è in linea
  2. #2
     Serg. Magg.
     
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    Re: ETICA PER IL RISIKO LIVE

    ETICA NEL RISIKO!

    Lungi da me insegnare qualcosa a qualcuno, con questa sintesi si vuol raggiungere il solo intento di riepilogare, ricordare e spiegare un po’ a tutti i nuovi soci del club risiko! Nola regole di comportamento durante le partite di risiko! riconosciute dai più come come valide ed efficienti.
    Innanzitutto tengo a precisare che non sono assolutamente regole di gioco, il regolamento del risiko! è e rimane sempre lo stesso da tanti anni a questa parte (tranne piccole eccezioni), ognuno può non rispettarle in qualsiasi momento del gioco e della partita senza dover subire rimbrotti da parte di alcuno. Anzi spesso sono usate, in modo fraudolento, chiedendone il rispetto per far andare la partita in un verso anziché nell’altro. Sono regole ormai radicate nei giocatori di risiko! esperti, regole ritenute la naturale evoluzione del risiko! per chi ci gioca spesso e da tanto tempo. Sono d’altronde sintomo e spia della bravura e della correttezza di un giocatore.
    A mio avviso scemano durante il corso della partita poiché con l’avvicinarsi degli ultimi giri si prova a vincere la partita badando solo a quello.

    1. ANDARE SEMPRE CONTRO IL PIU’ FORTE: A volte è proprio un obbligo per evitare che il giocatore in vantaggio magari col possesso di un continente ed una rendita altissima finisca la partita in anticipo raggiungendo in pieno il proprio obiettivo (RISIKO!). In altri casi è soltanto per evitare che il più forte continui a crescere vincendo in scioltezza la partita. In ogni caso si tende sempre ad una partita equilibrata. La migliore vittoria è quella con 9 territori, tutti in obiettivo, rimanendo nascosto per l’intera partita. Attenzione poiché non è sempre facile capire chi è il più forte sulla plancia. Contare sempre e ad inizio di ogni singolo turno i territori degli avversari (all’inizio può sembrare noioso ma poi si fa subito) può aiutare, conoscere quali sono i territori con più punti e cercare di capire quali territori ha in obiettivo (guardando la destinazione di attacchi e rinforzi). Anche qui bisogna fare molta attenzione perché 13 o 14 territori non sono sempre meglio di 12 territori, anzi potrebbe essere il contrario avendo più territori da difendere magari giocando al limite dei carri (130 ricordarsi sempre anche questo) può essere uno svantaggio non indifferente. Motivo per cui spesso si tende a lasciare i territori fuori obiettivo. Giocare contro il più forte significa evitare di attaccare gli altri, rinforzare i territori che confinano col più forte, non lasciargli MAI carta facile, cercare di indebolirlo con attacchi coordinati (parte quello che gioca subito dopo) o semplicemente fargli un attacchino qua e la per togliergli carri. Un altro modo è scambiarsi carta facile con gli altri avversari e giocare contro di lui i tris derivati.


    2. CARTINA: difficile districarsi nel favoloso mondo della cartina ma in via generale evitare di aprire cartina senza alcun motivo o quando c’è una situazione di perfetto equilibrio in campo. Mai in ogni caso fare cartina con il più forte o con chi ha continente e soprattutto MAI attaccare il compagno di cartina. Questo perché ricordiamoci la forza della cartina non è un guadagno netto di carri (il guadagno in termini di carri è ZERO: in media 3 carri persi a turno per un guadagno di 9 carri ogni 3 giri), ma il fatto che il cambio delle carte derivanti dal gioco della carta vada contro il più forte o i più forti in quel momento sulla plancia. Per questo salvo tradimenti improvvisi mai attaccare il compagno di cartina. Altra cosa importante mai dare carta a chi ha nell’obiettivo parecchi territori in comune, questo per evitare di rafforzare un diretto concorrente.


    3. ONU: Semplice semplice: rafforzare i territori dei continenti piccoli in generale e sempre quando sono in arrivo cambi di tris, e rafforzare e tanto i territori rimasti soli contro un solo avversario nei continenti grandi tralasciando per qualche giro attacchi e rinforzi su altri territori. Questo perché i giocatori inesperti tendono a trascurare l’importanza di una rendita aggiuntiva, che invece incide in maniera distruttiva nei confronti degli altri giocatori al tavolo. Nell’arco di un’intera partita una rendita piccola può portare ad avere intorno ai 100 carri in più per il proprietario di un continente. Per farvi un idea provate ad immaginare cosa significa riversare sulla plancia 100 carri di un solo colore. Altra cosa è rispettare l’ONU cioè non attaccare, se si ha l’interesse che quel continente continui a esser difeso, chi è da solo a fronteggiare la difesa di un continente. Questo per far si che chi fa ONU possa evitare di rinforzare i suoi territori che non siano nel continente da difendere.

    4. IL GIOCO DI PAROLA: parlare, scherzare e chiacchierare durante la partita è bello e piacevole ma evitare ASSOLUTAMENTE di parlare in modo tendenzioso e condizionare il gioco degli avversari. Non inveire o contrariarsi per attacchi subiti o per chi gioca diversamente da come avremmo fatto noi. Allo stesso modo mai farsi condizionare dal gioco della parola, anzi chiedere alla persona scorretta di smetterla. A fine partite discutere con calma e senza mai alzare i toni sull’andamento della partita commentando mosse ed errori chiave.

    5. NON CACCIAR VIA UN GIOCATORE: evitare di mandare a soli 8 territori un giocatore (e quindi fargli prendere solo 2 carri di rendita), evitare in genere di attaccare un giocatore con pochi territori lasciandosi ingolosire da facili conquiste, anzi cercare di ravvivarlo non attaccandolo e lasciandolo rinforzare. Non accanirsi contro un giocatore e non eliminare un giocatore se non è proprio necessario ai fini della vittoria della partita.

    6. FINALE DELLA PARTITA: le fasi conclusive della partita, i turni in sdadata e quelli appena precedenti sono quelli più entusiasmanti di tutti: è in questi turni che tutti devono provare a vincere usando qualsiasi tipo di tattica, insomma provandole proprio tutte: attacchi più sfrontati, togliere punti al più forte, spaccata finale con l’uso di tutti i carri sulla plancia e provare a sdamare etc. Insomma l’ultima regola è VINCERE LA PARTITA. Questo se si è nella possibilità di vincere. Se invece si è ormai lontanissimi dall’obiettivo di vincere la partita evitare di intromettersi nella lotta condizionando in modo decisivo la partita. Lasciamola giocare a chi si sta giocando la gara con gli ultimi attacchi. Tanto pochi punti in più non ci servirebbero a nulla.



    Questo a mio avviso sono le norme di comportamento (di etica) più importanti che indicano la strada per giocare un buon risiko!. Ovviamente giocare un buon risiko! non significa trasformarsi in “burocrati” dell’etica e seguire tutto passo passo, diciamo che bisogna sempre adattarsi alla situazione e ai giocatori che si ha di fronte. Questa, probabilmente, è la dote più importante per un giocatore di risiko!: essere elastici e sapersi adattare alle circostanze.


    goJohnny
    go johnny non è in linea
  3. #3
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    Re: ETICA PER IL RISIKO LIVE

    ottima iniziativa Michele, ma attaccare il compagno di cartina non sempre è sinonimo di pippagine o di tradimento.
    la cartina può essere anche un esca.
    tipo: 1 o 2 carte più di te.
    tu nel fare cartina perdi delle armate, io statisticamente ho + probabilità di tris rispetto a te, lo cambio chiudo la cartina e ti tolgo anche l'altro territorio.
    questo gioco, specie nei continenti piccoli si fa di solito e personalmente la chiamo tattica e strategia (andare a pesca).
    PUZZO DI NAPOLI E ME NE VANTO!!!
    ciroNa non è in linea
  4. #4

    Re: ETICA PER IL RISIKO LIVE

    Quote go johnny ha scritto:
    ETICA NEL RISIKO!
    5. NON CACCIAR VIA UN GIOCATORE: evitare di mandare a soli 8 territori un giocatore (e quindi fargli prendere solo 2 carri di rendita), evitare in genere di attaccare un giocatore con pochi territori lasciandosi ingolosire da facili conquiste, anzi cercare di ravvivarlo non attaccandolo e lasciandolo rinforzare. Non accanirsi contro un giocatore e non eliminare un giocatore se non è proprio necessario ai fini della vittoria della partita.

    goJohnny
    Mò me 'o segno!!
    marcovic non è in linea
  5. #5
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    Re: ETICA PER IL RISIKO LIVE

    Mah...per quanto quello che hai scritto - Johnny - rispecchia la maggioranza delle "regole" non scritte che i giocatori esperti seguono, non scomoderei la parola "etica" per nessuna di queste. Semmai, l'unico atteggiamento poco etico (ma anche lì si deve vedere) è fare mondo.

    Per entrare nel merito:

    1) Vera: ma solo quando il più forte è evidente. In questo senso, mettere a contare i teorici punti obiettivi ed in base a quello decidere chi è il più forte, può essere controproducente.

    2) Non concordo con "mai attaccare il compagno di cartina". E' un rischio che va corso. Così come non concordo con chi dice "se non volevi fare cartina con me (che te l'ho aperta) me lo dovevi far capire non prendendoti il territorio con 2".

    5) Equivale a "mai fare Risiko". Ora, al di là del fatto che fare Risiko nel contesto di un torneo può essere vitale, così come togliere punti ad ipotetici avversari futuri, sono ancora affezionato al Risiko classico che si conclude SOLO facendo Risiko....

    6) Sdamare che significa? Sono totalmente d'accordo invece (questo sì che è etico) sul discorso del giocatore fuori dai giochi ma in grado di far girare la partita.

    Voyager non è in linea
  6. #6
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    Re: ETICA PER IL RISIKO LIVE

    Quote Voyager ha scritto:

    6) Sdamare che significa? Sono totalmente d'accordo invece (questo sì che è etico) sul discorso del giocatore fuori dai giochi ma in grado di far girare la partita.


    sdamare vuol dire sdadare...è più bello!!! skerzo è n'errore di Word
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    masajr non è in linea
  7. #7
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    Re: ETICA PER IL RISIKO LIVE

    Quote Masa jr ha scritto:
    sdamare vuol dire sdadare...è più bello!!! skerzo è n'errore di Word
    mmm...basterebbe che nessuno alla fine si suicidasse...sarebbe già una gran cosa!

    Armiamoci e PARTITE!!!
    guiscardo non è in linea
  8. #8
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    Re: ETICA PER IL RISIKO LIVE

    Quote go johnny ha scritto:
    ETICA NEL RISIKO!
    1. ANDARE SEMPRE CONTRO IL PIU’ FORTE: A volte è proprio un obbligo per evitare che il giocatore in vantaggio magari col possesso di un continente ed una rendita altissima finisca la partita in anticipo raggiungendo in pieno il proprio obiettivo (RISIKO!). In altri casi è soltanto per evitare che il più forte continui a crescere vincendo in scioltezza la partita. In ogni caso si tende sempre ad una partita equilibrata. La migliore vittoria è quella con 9 territori, tutti in obiettivo, rimanendo nascosto per l’intera partita. Attenzione poiché non è sempre facile capire chi è il più forte sulla plancia. Contare sempre e ad inizio di ogni singolo turno i territori degli avversari (all’inizio può sembrare noioso ma poi si fa subito) può aiutare, conoscere quali sono i territori con più punti e cercare di capire quali territori ha in obiettivo (guardando la destinazione di attacchi e rinforzi). Anche qui bisogna fare molta attenzione perché 13 o 14 territori non sono sempre meglio di 12 territori, anzi potrebbe essere il contrario avendo più territori da difendere magari giocando al limite dei carri (130 ricordarsi sempre anche questo) può essere uno svantaggio non indifferente. Motivo per cui spesso si tende a lasciare i territori fuori obiettivo. Giocare contro il più forte significa evitare di attaccare gli altri, rinforzare i territori che confinano col più forte, non lasciargli MAI carta facile, cercare di indebolirlo con attacchi coordinati (parte quello che gioca subito dopo) o semplicemente fargli un attacchino qua e la per togliergli carri. Un altro modo è scambiarsi carta facile con gli altri avversari e giocare contro di lui i tris derivati.
    Ciao caro mi permetto di risponderti. ,anche se con Nola non c'entro una sega.
    In generale il punto 1 e' corretto. Io sono piu dell'idea che bisogna PREVALEMENTE attaccare quello che sembra il piu' forte stando attento alle furbate di chi APPARE piu' debole ma in realta' non lo e' affatto (ad esempio 9 terr importanti tutti in obb ben difesi). A volte conviene pure fare avanzare il piu forte, se questo ha stati fuori del tuo obb, in modo da poterlo attaccare in stati in obb.

    Quote go johnny ha scritto:
    2.CARTINA: difficile districarsi nel favoloso mondo della cartina ma in via generale evitare di aprire cartina senza alcun motivo o quando c’è una situazione di perfetto equilibrio in campo. Mai in ogni caso fare cartina con il più forte o con chi ha continente e soprattutto MAI attaccare il compagno di cartina. Questo perché ricordiamoci la forza della cartina non è un guadagno netto di carri (il guadagno in termini di carri è ZERO: in media 3 carri persi a turno per un guadagno di 9 carri ogni 3 giri), ma il fatto che il cambio delle carte derivanti dal gioco della carta vada contro il più forte o i più forti in quel momento sulla plancia. Per questo salvo tradimenti improvvisi mai attaccare il compagno di cartina. Altra cosa importante mai dare carta a chi ha nell’obiettivo parecchi territori in comune, questo per evitare di rafforzare un diretto
    concorrente.
    Mah. Sono tue opinioni. La cartina e' uno strumento che pochi sanno suonare bene perche suppone di saper leggere le partite in modo eccelso. Il problema della cartina nasce fondamentalmente dal fatto che pochi sanno quando aprirla e soprattutto quando chiuderla in modo da avere effettivi vantaggi di gioco senza subire ritorsioni per "aver tradito".
    La maggior parte delle partite si basa piu' sulla psicologia che sulla tecnica.

    Quote go johnny ha scritto:
    3. ONU: Semplice semplice: rafforzare i territori dei continenti piccoli in generale e sempre quando sono in arrivo cambi di tris, e rafforzare e tanto i territori rimasti soli contro un solo avversario nei continenti grandi tralasciando per qualche giro attacchi e rinforzi su altri territori. Questo perché i giocatori inesperti tendono a trascurare l’importanza di una rendita aggiuntiva, che invece incide in maniera distruttiva nei confronti degli altri giocatori al tavolo. Nell’arco di un’intera partita una rendita piccola può portare ad avere intorno ai 100 carri in più per il proprietario di un continente. Per farvi un idea provate ad immaginare cosa significa riversare sulla plancia 100 carri di un solo colore. Altra cosa è rispettare l’ONU cioè non attaccare, se si ha l’interesse che quel continente continui ad esser difeso, chi è da solo a fronteggiare la difesa di un continente. Questo per far si che chi fa ONU possa evitare di rinforzare i suoi territori che non siano nel continente da difendere.
    Anche queste sono tue opinioni. Dipende sempre da partita a partita. A volte e' meglio invece far conquistare un piccolo continente per poi fare cartina, specie se chi ha il piccolo continente ha molti territori nel tuo obbiettivo e tu,magari hai pochi punti.
    Quote go johnny ha scritto:
    4. IL GIOCO DI PAROLA: parlare, scherzare e chiacchierare durante la partita è bello e piacevole ma evitare ASSOLUTAMENTE di parlare in modo tendenzioso e condizionare il gioco degli avversari. Non inveire o contrariarsi per attacchi subiti o per chi gioca diversamente da come avremmo fatto noi. Allo stesso modo mai farsi condizionare dal gioco della parola, anzi chiedere alla persona scorretta di smetterla. A fine partite discutere con calma e senza mai alzare i toni sull’andamento della partita commentando mosse ed errori chiave.
    Giusto

    Quote go johnny ha scritto:
    5. NON CACCIAR VIA UN GIOCATORE: evitare di mandare a soli 8 territori un giocatore (e quindi fargli prendere solo 2 carri di rendita), evitare in genere di attaccare un giocatore con pochi territori lasciandosi ingolosire da facili conquiste, anzi cercare di ravvivarlo non attaccandolo e lasciandolo rinforzare. Non accanirsi contro un giocatore e non eliminare un giocatore se non è proprio necessario ai fini della vittoria della partita.
    Ma dove sta scritto? Non sono assolutamente d'accordo. Dipende sempre dalla situazione. Se sto a 12/13 terr e gli altri mi attaccano io faccio in modo di portare prima poss un giocatore a 8, se posso . Stessa cosa se ho preso continente e stanno approntando la cartina. Stessa cosa se il massacrare un giocatore potrebbe essere la chiave della vittoria. L'errore sarebbe proprio NON portare a 8 un giocatore in questi casi o non accanirsi. Devi sempre pensare " se questo giocatore sclera ho dei vantaggi"? Se la risposta e' si allora vai tranquillo.Proprio ieri ho subito una cosa del genere (l'accanimento) da un giocatore che poi ha fatto (giustamente) risiko.

    Quote go johnny ha scritto:
    6. FINALE DELLA PARTITA: le fasi conclusive della partita, i turni in sdadata e quelli appena precedenti sono quelli più entusiasmanti di tutti: è in questi turni che tutti devono provare a vincere usando qualsiasi tipo di tattica, insomma provandole proprio tutte: attacchi più sfrontati, togliere punti al più forte, spaccata finale con l’uso di tutti i carri sulla plancia e provare a sdamare etc. Insomma l’ultima regola è VINCERE LA PARTITA. Questo se si è nella possibilità di vincere. Se invece si è ormai lontanissimi dall’obiettivo di vincere la partita evitare di intromettersi nella lotta condizionando in modo decisivo la partita. Lasciamola giocare a chi si sta giocando la gara con gli ultimi attacchi. Tanto pochi punti in più non ci servirebbero a nulla.
    Tutto (o quasi giusto). Di certo chi ha fatto il furbo a mie spese non la vince....altro che fermo sto.....
    superlukeprof non è in linea
  9. #9
     Serg. Magg.
     
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    Re: ETICA PER IL RISIKO LIVE

    Ciao Luke hai detto tutto quello che io avevo già scritto "tra le righe". Ovvio che ci sono occasioni e circostante in cui bisogna mandare qualcuno a 8 e non far vincere, lasciar prendere continente, non far vincere chi ha rotto tutta la partita e così via... le regole esposte sono valide in generale mica ho detto che sono sempre la cosa da fare? Anzi ho chiarito proprio il contrario, cmq mi fa piacere il fatto che hai esposto qualche caso in cui bisogna lasciar perdere l'etica per darsele di santa ragione... per la cartina forse è il discorso è più interessante ma anche più difficile, qui è molto semplificato, per evitare di cominciare le solite discussioni... anch'io cmq penso che è dura capire con chi aprire cartina, quando, dove e contro chi... bisogna saper leggere la partita, prevedere mosse e reazioni e come sempre fare un po' di conti... ciao ciao goJ
    go johnny non è in linea
  10. #10
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    Re: ETICA PER IL RISIKO LIVE

    Sono rimasto piacevolmente impressionato dalla discussione aperta, complimenti Michele, ottima intuizione quella di fare una sorta di decalogo delle regole non scritte per i neofiti, ma spesso anke ai "senatori" potrebbe servire una rinfrescata.
    Quote go johnny ha scritto:
    2. CARTINA: difficile districarsi nel favoloso mondo della cartina ma in via generale evitare di aprire cartina senza alcun motivo o quando c’è una situazione di perfetto equilibrio in campo. Mai in ogni caso fare cartina con il più forte o con chi ha continente e soprattutto MAI attaccare il compagno di cartina. Questo perché ricordiamoci la forza della cartina non è un guadagno netto di carri (il guadagno in termini di carri è ZERO: in media 3 carri persi a turno per un guadagno di 9 carri ogni 3 giri), ma il fatto che il cambio delle carte derivanti dal gioco della carta vada contro il più forte o i più forti in quel momento sulla plancia. Per questo salvo tradimenti improvvisi mai attaccare il compagno di cartina. Altra cosa importante mai dare carta a chi ha nell’obiettivo parecchi territori in comune, questo per evitare di rafforzare un diretto concorrente.
    Contribuisco anch'io dicendo che spesso mettersi a fare cartina è più facile che toglierla.
    Si rischia di essere travolti dal tuo alleato per un tradimento oppure perchè semplicemente non si son fatti bene i conti delle carte da conquistare.
    Come dice il mio carissimo amico RE BORBONE:
    << Stai crescendo a serpe int ò manicone>>.
    Io sono napoletano
    REGALHILL non è in linea

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