Buongiorno a tutti.
Ciao Spartac, ben trovato !
Premetto che tutto quello che scriverò non va assolutamente inteso per svalutare né l’SPQRisiko per come è strutturato e regolamentato né il tuo lavoro.
Un complimento a Antfer e Galador che, credo, abbiano centrato il problema ma soprattutto perché hanno avuto la pazienza di leggermi, e state tranquilli non voglio attaccare Spartac; ma andiamo con ordine.
Parto da quello che mi ha risposto Spartac.
Scusa ma la tua risposta non ha fugato minimamente i dubbi sulla lacuna che il regolamento contiene, rimane il fatto che la guerra fra trireme non è necessaria, è inutile.
Attenzione ! Non ho detto che sono inutili le trireme, le aree di mare, i punti vittoria dovuti al controllo sul mare, ma semplicemente che è inutile la battaglia fra trireme.
Ecco i motivi:
q L’esempio che hai proposto, cioè parità di trireme fra due giocatori, è l’unico proponibile, e già questo (essendo una situazione molto limitativa) inficerebbe di per se la bontà della regola.
Infatti, dai atto che, per tutti gli altri casi, come: disparità di forze navali in campo (sia a favore di chi attacca sia di chi difende), la battaglia o non serve o non è possibile, giusto ?
Questo mi pare sia assodato.
Inoltre ti riferisci a un caso in cui i giocatori presenti in quel settore navale siano solo due escludendo tutti gli altri casi, che pure darebbero ragione a me.
Beh! Allora rimaniamo al tuo esempio, sebbene più che di esempio si dovrebbe parlare di “unico caso in cui ci si cimenta in uno scontro navale”.
Anche in questo caso non ho capito perché dovrei attaccare un avversario che nella stessa area di mare ha due trireme come me. Tu dici:
“Al mio turno colloco nell'area di mare una terza trireme. Ora il controllo è mio, ma non otterrò alcun punto vittoria fino all'inizio del mio prossimo turno, quindi ti concederò la possibilità di pareggiare nuovamente la situazione con una singola trireme. A questo punto, un attacco potrebbe essere molto utile per crearmi un vantaggio che tu non potrai facilmente colmare.”
E io rispondo perché ?
Perché se attaccassi le tue trireme e vincessi (in modo parziale o totale) non mi concederai ugualmente la possibilità di pareggiare al prossimo turno ?
Sia che tu ottenga il controllo di una data area di mare con il rinforzo sia che lo ottenga con la battaglia, il punto vittoria eventualmente ottenuto lo otterrai solo all’inizio del tuo turno, perciò, anche nel caso che hai proposto tu, non c’è alcun vantaggio. Sbaglio ? Nel regolamento non c’è forse scritto nel paragrafo 4.3.1: “ All’inizio del turno, il giocatore può acquisire Punti Vittoria in base ad alcune condizioni spiegate in dettaglio più avanti.” ?
Ma non basta, ammettiamo che ciò che affermi sia vero e a te convenga attaccare piuttosto che rinforzare. Ebbene, noi tutti giocatori di Risiko, apprezzavamo questo gioco anche perché, pur essendo un gioco di strategia fortemente influenzato dalla fortuna non è un gioco totalmente aleatorio, ma se ci dobbiamo ridurre a poter fare delle battaglie navali solo con avversari di pari forze (abbiamo già detto che è l’unico caso possibile) allora riduciamo tutto all’alea, al caso. Così a me, personalmente non piace. Rimane il fatto che per il resto è un bel gioco.
Infine, converrai spero, che l’esempio riportato sul regolamento al capitolo 11, come ho già spiegato nel precedente messaggio, conferma quello che affermo io e scoraggia il combattimento navale.
Chi intraprende quella battaglia sbaglia in ogni caso e chiunque lo volesse emulare dimostra di non saper giocare.
Galador tu hai rilevato il grosso rischio nel combattimento navale nonché il dispendio ingiustificato (perché non ne vale la pena) di risorse dal punto di vista pratico, ma se rileggi quello che ho scritto e rifletti sulla quantità di casi in cui conviene dare battaglia ti renderai conto che non ce ne sono, oppure sono rari.
Per quanto riguarda invece la possibilità di introdurre altre regole navali sono d’accordo con te.
Antfer, pur rilevando la mia stessa perplessità, afferma: “ Far combattere due aree di mare adiacenti d'altro canto avrebbe parificato le aree di mare alle Province e avrebbe introdotto monotonia. Invece cosi' come e' il gioco e' bello e divertente ”.
Si è vero in tale scenario alla fine ci si ridurrebbe a questo, ma in quello che avevo pensato la situazione era differente. Non so se hai letto le regole che avevo proposto io nel 2003 (le inserirò quanto prima, ma se non vuoi attendere puoi consultare il sito che vi ho già segnalato nel precedente messaggio). In effetti, li i settori navali erano sessanta e condurre truppe via mare significava aggirare le barriere ai confini. Il mare aveva una ben precisa valenza strategica e tattica, ma il discorso è troppo lungo, bisognerebbe leggere il regolamento, vedere la mappa dell’impero e, soprattutto giocarci.
Comunque mi fa molto piacere parlare con voi perché penso che non sono l’unico “matto” che ragiona, s’ingegna e cavilla su un gioco.