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Discussione: Giorni lavorati - ferie - Part time - etc.
  1. #1
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    Giorni lavorati - ferie - Part time - etc.

    La metto qui, anche se non ha stretta attinenza con un problema legale.

    Se qualcuno, oltre ad Amedeo e Gigi, e' informato e mi puo' rispondere in merito a questo:

    Assunzione di una persona inserita nel contratto nazionale di commercio al 5° livello, con orario part time sviluppato in questo modo -

    Lunedi' - non viene
    Martedi - 6 ore
    Mecoledi' - 6 ore
    Giovedi' - 6 ore
    Venerdi' - 3 ore

    La tribala:

    L'orario e' flessibile, ma per la persona che osserva questo orario, la retribuzione e' basata su 26 giorni lavorati, di conseguenza matura 2,16( circa) giorni di ferie al mese, esattamente come un impiegato, che fa' otto ore al giorno.

    Ferie:

    L' impiegata decide di prendere 7 giorni di ferie, diciamo da un ipotetico martedi', fino ad il martedi' successivo ( escluso).

    Quanto sono i giorni di ferie da conteggiare?

    A) I giorni di ferie da conteggiare sono:
    Martedi, Mercoledi' , Giovedi', Venerdi', Sabato, Lunedi' = 6 sei.

    B) I giorni di ferie da conteggiare sono:
    Martedi, Mercoledi' Giovedi', Venerdi, Sabato = 5 cinque.

    C) I giorni di ferie da conteggiare sono:

    Martedi', Mercoledi', Giovedi', Venerdi' = 4 quattro.


    A parte questo, vorrei che mi si chiarisse il concetto di sabato lavorativo.
    C'e' chi dice che la retribuzione avviene per 26 giorni lavorativi, ( solo le Domeniche escluse ) e di conseguenza, nel calcolo delle ferie il Sabato va contato come tale.

    Altri mi dicono che a secondo del contratto collettivo a cui si e' abbinati questo puo' cambiare ( Sabato festivo o lavorativo).

    Grazie anticipatamente per chi vorra' aiutarmi a capire.


    dariod non è in linea
  2. #2
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    Re: Giorni lavorati - ferie - Part time - etc.

    Quote dariod ha scritto:
    La metto qui, anche se non ha stretta attinenza con un problema legale.

    Se qualcuno, oltre ad Amedeo e Gigi, e' informato e mi puo' rispondere in merito a questo:

    Assunzione di una persona inserita nel contratto nazionale di commercio al 5° livello, con orario part time sviluppato in questo modo -

    Lunedi' - non viene
    Martedi - 6 ore
    Mecoledi' - 6 ore
    Giovedi' - 6 ore
    Venerdi' - 3 ore

    La tribala:

    L'orario e' flessibile, ma per la persona che osserva questo orario, la retribuzione e' basata su 26 giorni lavorati, di conseguenza matura 2,16( circa) giorni di ferie al mese, esattamente come un impiegato, che fa' otto ore al giorno.

    Ferie:

    L' impiegata decide di prendere 7 giorni di ferie, diciamo da un ipotetico martedi', fino ad il martedi' successivo ( escluso).

    Quanto sono i giorni di ferie da conteggiare?

    A) I giorni di ferie da conteggiare sono:
    Martedi, Mercoledi' , Giovedi', Venerdi', Sabato, Lunedi' = 6 sei.

    B) I giorni di ferie da conteggiare sono:
    Martedi, Mercoledi' Giovedi', Venerdi, Sabato = 5 cinque.

    C) I giorni di ferie da conteggiare sono:

    Martedi', Mercoledi', Giovedi', Venerdi' = 4 quattro.


    A parte questo, vorrei che mi si chiarisse il concetto di sabato lavorativo.
    C'e' chi dice che la retribuzione avviene per 26 giorni lavorativi, ( solo le Domeniche escluse ) e di conseguenza, nel calcolo delle ferie il Sabato va contato come tale.

    Altri mi dicono che a secondo del contratto collettivo a cui si e' abbinati questo puo' cambiare ( Sabato festivo o lavorativo).

    Grazie anticipatamente per chi vorra' aiutarmi a capire.

    il ccnl del commercio prevede un periodo di ferie pari a 26 giornate lavorative (sei giorni alla settimana); da proporzionare ai mesi di presenza per i lavoratori che non hanno maturato tale anzianità.

    In caso di applicazione della settimana lavorativa corta (cinque giorni alla settimana) è possibile concedere ai dipendenti 22 giorni di ferie, anziché 26, conseguentemente dal computo delle giornate di ferie godute non deve essere considerata la giornata di riposo settimanale oltre alla domenica.

    al commercio c'è la paga mensilizzata su 26 giorni lavorativi.. ciò sta a significare che in quello stipendio è tutto compreso (ore lavorate, festività cadenti infrasettimanalmente, ferie, rol ecc.). Per intendersi lo stipendio è tutti i mesi uguale (a parte quando ci sono festività cadenti di domenica o malattie infortuni ecc.)
    "Una donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti" (Seneca)
    selvaggia non è in linea
  3. #3
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    Re: Giorni lavorati - ferie - Part time - etc.

    domattina in ufficio ti controllo tutto...
    selvaggia non è in linea
  4. #4
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    Re: Giorni lavorati - ferie - Part time - etc.

    Quote selvaggia ha scritto:
    domattina in ufficio ti controllo tutto...
    Grazie Vissia, sappimi dire, se riesci, per le ferie com'e' giusto calcolarle e la conferma del Sabato , se e' da considerare ferie oppure no.

    dariod non è in linea
  5. #5

    Re: Giorni lavorati - ferie - Part time - etc.

    Quote dariod ha scritto:
    La metto qui, anche se non ha stretta attinenza con un problema legale.

    Se qualcuno, oltre ad Amedeo e Gigi, e' informato e mi puo' rispondere in merito a questo:

    Assunzione di una persona inserita nel contratto nazionale di commercio al 5° livello, con orario part time sviluppato in questo modo -

    Lunedi' - non viene
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    La tribala:

    L'orario e' flessibile, ma per la persona che osserva questo orario, la retribuzione e' basata su 26 giorni lavorati, di conseguenza matura 2,16( circa) giorni di ferie al mese, esattamente come un impiegato, che fa' otto ore al giorno.

    Ferie:

    L' impiegata decide di prendere 7 giorni di ferie, diciamo da un ipotetico martedi', fino ad il martedi' successivo ( escluso).

    Quanto sono i giorni di ferie da conteggiare?

    A) I giorni di ferie da conteggiare sono:
    Martedi, Mercoledi' , Giovedi', Venerdi', Sabato, Lunedi' = 6 sei.

    B) I giorni di ferie da conteggiare sono:
    Martedi, Mercoledi' Giovedi', Venerdi, Sabato = 5 cinque.

    C) I giorni di ferie da conteggiare sono:

    Martedi', Mercoledi', Giovedi', Venerdi' = 4 quattro.


    A parte questo, vorrei che mi si chiarisse il concetto di sabato lavorativo.
    C'e' chi dice che la retribuzione avviene per 26 giorni lavorativi, ( solo le Domeniche escluse ) e di conseguenza, nel calcolo delle ferie il Sabato va contato come tale.

    Altri mi dicono che a secondo del contratto collettivo a cui si e' abbinati questo puo' cambiare ( Sabato festivo o lavorativo).

    Grazie anticipatamente per chi vorra' aiutarmi a capire.


    sei in ITALIA dariod!


    prima paga, poi...forse....reclama!


    hai la mia massima comprensione e ti auguro di risolvere la questione al meglio!


    in bocca al l....isco...


    user_4522 non è in linea
  6. #6
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    Re: Giorni lavorati - ferie - Part time - etc.

    Quote dariod ha scritto:
    La metto qui, anche se non ha stretta attinenza con un problema legale.

    Se qualcuno, oltre ad Amedeo e Gigi, e' informato e mi puo' rispondere in merito a questo:

    Assunzione di una persona inserita nel contratto nazionale di commercio al 5° livello, con orario part time sviluppato in questo modo -

    Lunedi' - non viene
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    La tribala:

    L'orario e' flessibile, ma per la persona che osserva questo orario, la retribuzione e' basata su 26 giorni lavorati, di conseguenza matura 2,16( circa) giorni di ferie al mese, esattamente come un impiegato, che fa' otto ore al giorno.

    Ferie:

    L' impiegata decide di prendere 7 giorni di ferie, diciamo da un ipotetico martedi', fino ad il martedi' successivo ( escluso).

    Quanto sono i giorni di ferie da conteggiare?

    A) I giorni di ferie da conteggiare sono:
    Martedi, Mercoledi' , Giovedi', Venerdi', Sabato, Lunedi' = 6 sei.

    B) I giorni di ferie da conteggiare sono:
    Martedi, Mercoledi' Giovedi', Venerdi, Sabato = 5 cinque.

    C) I giorni di ferie da conteggiare sono:

    Martedi', Mercoledi', Giovedi', Venerdi' = 4 quattro.


    A parte questo, vorrei che mi si chiarisse il concetto di sabato lavorativo.
    C'e' chi dice che la retribuzione avviene per 26 giorni lavorativi, ( solo le Domeniche escluse ) e di conseguenza, nel calcolo delle ferie il Sabato va contato come tale.

    Altri mi dicono che a secondo del contratto collettivo a cui si e' abbinati questo puo' cambiare ( Sabato festivo o lavorativo).

    Grazie anticipatamente per chi vorra' aiutarmi a capire.


    Contratto nazionale commercio

    CAPO IV - PART-TIME

    Art. 67 – Premessa

    Le parti, ritenendo che il rapporto di lavoro a tempo parziale possa essere considerato mezzo idoneo ad agevolare l'incontro fra domanda ed offerta di lavoro, nell'intento di garantire ai lavoratori a tempo parziale un corretto ed equo regime normativo, concordano nel merito quanto segue.

    Il rapporto di lavoro a tempo parziale ha la funzione di consentire: flessibilità della forza lavoro in rapporto ai flussi di attività nell'ambito della giornata, della settimana, del mese o dell'anno; risposta ad esigenze individuali dei lavoratori, anche già occupati.

    Art. 68 - definizioni

    Ai sensi del D.Lgs. n.61 del 20/02/2000, e successive modifiche, si intende:
    a) per "tempo parziale" l'orario di lavoro, fissato dal contratto individuale, cui sia tenuto un lavoratore, che risulti comunque inferiore all’orario normale di lavoro previsto dal presente contratto;
    b) per "rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale" quello in cui la riduzione di orario rispetto al tempo pieno è prevista in relazione all'orario normale giornaliero di lavoro praticato in azienda;
    c) per "rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale" quello in relazione al quale risulti previsto che l'attività lavorativa sia svolta a tempo pieno, ma limitatamente a periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese o dell'anno;
    d) per "rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo misto” quello che si svolge secondo una combinazione delle due modalità indicate nelle lettere b) e c).

    Art. 69 - Rapporto a tempo parziale

    L'instaurazione del rapporto a tempo parziale dovrà risultare da atto scritto, nel quale siano indicati i seguenti elementi:

    1) il periodo di prova per i nuovi assunti;
    2) la durata della prestazione lavorativa ridotta e le relative modalità da ricondurre ai regimi di orario esistenti in azienda; la prestazione individuale sarà fissata fra datore di lavoro e lavoratore in misura non inferiore ai seguenti limiti:
    a) 16 ore, nel caso di orario ridotto rispetto al normale orario settimanale;
    b) 64 ore, nel caso di orario ridotto rispetto al normale orario mensile;
    c) 532 ore, nel caso di orario ridotto rispetto al normale orario annuale.
    3) il trattamento economico e normativo secondo criteri di proporzionalità all'entità della prestazione lavorativa;
    4) puntuale indicazione della durata della prestazione lavorativa e della collocazione dell’orario con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all’anno, così come previsto dall’art. 2, 2° comma, del D. Lgs. n. 61/2000 e successive modifiche.

    Potranno essere realizzati contratti di lavoro a tempo parziale della durata di 8 ore settimanali per la giornata di sabato cui potranno accedere studenti e/o lavoratori occupati a tempo parziale e indeterminato presso altro datore di lavoro. Diverse modalità relative alla collocazione della giornata di lavoro potranno essere definite previo accordo aziendale ovvero previo parere vincolante di conformità dell’Ente Bilaterale Territoriale.

    In relazione alle specifiche realtà territoriali ed aziendali ed alle particolari condizioni dei lavoratori, al secondo livello di contrattazione potranno essere raggiunte intese diverse in merito a quanto previsto in materia di durata della prestazione.

    La prestazione lavorativa giornaliera fino a 4 ore non potrà essere frazionata nell'arco della giornata.

    Norma transitoria
    In caso di nuove assunzioni a tempo parziale con orario di lavoro settimanale pari al limite minimo di cui al punto 2), lettera a), i lavoratori già in forza occupati nello stesso profilo professionale, con orario tra 12 e 15 ore avranno priorità di accesso nella posizione.

    La priorità indicata al comma precedente si applica altresì ai lavoratori assunti per la durata di 8 ore ai sensi del presente articolo, dal momento in cui cessa la condizione di studente.

    Le modifiche di cui al presente articolo si applicano a decorrere dalla data di stipula del presente accordo.

    Art. 70 - Genitori di portatori di handicap

    I genitori di portatori di handicap grave, comprovato dai Servizi Sanitari competenti per territorio, che richiedano il passaggio a tempo parziale, hanno diritto di precedenza rispetto agli altri lavoratori.

    Art. 71 - Disciplina del rapporto a tempo parziale

    Il rapporto a tempo parziale sarà disciplinato secondo i seguenti principi:
    a) volontarietà di entrambi le parti;
    b) reversibilità della prestazione da tempo parziale a tempo pieno in relazione alle esigenze aziendali e quando sia compatibile con le mansioni svolte e/o da svolgere, ferma restando la volontarietà delle parti;
    c) priorità nel passaggio da tempo pieno a tempo parziale o viceversa dei lavoratori già in forza rispetto ad eventuali nuove assunzioni, per le stesse mansioni;
    d) applicabilità delle norme del presente contratto in quanto compatibili con la natura del rapporto stesso;
    e) volontarietà delle parti in caso di modifiche dell'articolazione dell'orario concordata.

    I genitori di portatori di handicap grave, comprovato dai Servizi Sanitari competenti per territorio, che richiedano il passaggio a tempo parziale, hanno diritto di precedenza rispetto agli altri lavoratori.

    Art. 72 - Relazioni sindacali aziendali

    Nel rispetto delle norme contrattuali che disciplinano le relazioni sindacali aziendali, potrà essere esaminata la corretta applicazione dei principi suddetti. Ai sensi di quanto previsto dall’art. 2, 1° comma, ultima frase, del D. Lgs. n. 61/2000 e successive modifiche, il datore di lavoro è tenuto ad informare le rappresentanze sindacali aziendali, ove esistenti, con cadenza annuale, sull’andamento delle assunzioni a tempo parziale, la relativa tipologia e il ricorso al lavoro supplementare.

    Art. 73 - Criterio di proporzionalità

    Ai sensi del punto 3, dell'art. 69, la proporzionalità del trattamento economico e normativo del lavoratore assunto a tempo parziale si determina sulla base del rapporto fra orario settimanale o mensile ridotto ed il corrispondente orario intero previsto dal presente contratto.

    Art. 74 - Periodo di comporto per malattia e infortunio

    Nel rispetto di quanto previsto ai punti 2) e 3) dell’articolo 69, seconda parte, il criterio di proporzionalità di cui al precedente art. 73 si applica anche per quanto riguarda il periodo di comporto.

    Nel rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale si applicano le stesse disposizioni previste dagli articoli 167 e 169, del presente contratto, e pertanto il comporto è fissato, in entrambi i casi, in 180 giorni di calendario, indipendentemente dalla durata giornaliera dell’orario di lavoro.

    Nel rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale o misto il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto per un periodo massimo non superiore alla metà delle giornate lavorative concordate fra le parti in un anno solare, indipendentemente dalla durata giornaliera dell’orario di lavoro in esse prevista e fermo restando il principio sancito nella dichiarazione a verbale di cui all’art. 169.

    Art. 75 - Quota giornaliera della retribuzione

    Fermo restando che, eccettuate le prestazioni occasionali o saltuarie, la retribuzione sia normale che di fatto dei lavoratori assunti a tempo parziale è in misura fissa mensile, la quota giornaliera di essa si ottiene, in tutti i casi, dividendo l'importo mensile determinato ai sensi dell'art. 73, per il divisore convenzionale 26, fatto salvo quanto previsto dall'art. 171.

    Art. 76 - Quota oraria della retribuzione

    Per i lavoratori a tempo parziale la quota oraria della retribuzione, sia normale che di fatto, si ottiene dividendo la retribuzione mensile che sarebbe spettata in caso di svolgimento del rapporto a tempo pieno per il divisore convenzionale orario previsto all'art. 190.

    Art. 77 - Festività

    Fermo restando quanto previsto all'art. 188, in caso di coincidenza di una delle festività di cui all'art. 136, con una domenica, in aggiunta alla retribuzione mensile sarà corrisposto ai lavoratori occupati a tempo parziale un ulteriore importo pari alla quota giornaliera della retribuzione di fatto di cui all'art. 187.

    Art. 78 - Permessi retribuiti

    Fermo restando il computo per dodicesimi dei permessi retribuiti di cui all'art. 140, con le modalità previste dallo stesso articolo, il numero di ore annuo dei permessi retribuiti spettanti al lavoratore a tempo parziale si determina utilizzando i criteri previsti dal precedente art. 73.

    Art. 79 - Ferie

    Conformemente a quanto previsto all'art. 141, i lavoratori a tempo parziale hanno diritto a un periodo di ferie annuali nella misura di 26 giorni lavorativi, fermo restando che la settimana lavorativa - quale che sia la distribuzione dell'orario di lavoro settimanale - è comunque considerata di sei giorni lavorativi dal lunedì al sabato agli effetti del computo delle ferie. La retribuzione relativa va commisurata alla prestazione di lavoro ordinario riferita al periodo di maturazione delle ferie.

    Nel solo caso di prestazione lavorativa configurata come alternanza di mesi lavorati a tempo pieno con altri non lavorati, in alternativa a quanto previsto al comma precedente, il periodo di ferie sarà calcolato proporzionalmente in relazione ai mesi lavorati nel periodo di maturazione, con corresponsione della retribuzione intera.

    Art. 80 - Permessi per studio
    Per i lavoratori occupati a tempo parziale il numero di ore di permesso retribuito di cui agli artt. 148 e 153, è determinato utilizzando i criteri previsti dal precedente art. 73.

    Art. 81 - Lavoro supplementare – normativa

    Per lavoro supplementare si intende quello prestato su base volontaria fino al raggiungimento dell'orario di lavoro del personale a tempo pieno.

    Ai sensi del secondo e terzo comma dell’articolo 3 del decreto legislativo n. 61/2000 e successive modifiche, quando vi sia accordo tra datore di lavoro e lavoratore, sono autorizzate prestazioni di lavoro supplementare sino al limite di cui al primo comma del presente articolo.

    Per i lavoratori che svolgono un rapporto di lavoro a tempo parziale verticale o misto, anche a tempo determinato, è consentito lo svolgimento di prestazioni lavorative straordinarie, intendendosi per tali quelle eccedenti il normale orario di lavoro settimanale previsto dal presente contratto per i lavoratori a tempo pieno.

    Le ore di lavoro supplementare verranno retribuite con la quota oraria della retribuzione di fatto di cui all'art. 187, secondo le modalità previste dall'art. 190, lettera a), e la maggiorazione forfettariamente e convenzionalmente determinata nella misura del 35%, comprensiva di tutti gli istituti differiti, ivi compreso il trattamento di fine rapporto, da calcolare sulla quota oraria della retribuzione di fatto di cui all'art. 187.
    Ferma restando l'applicabilità della presente norma, mantengono validità gli accordi aziendali già esistenti.
    Dichiarazione a verbale
    Il nuovo sistema di calcolo del compenso per il lavoro supplementare decorre dal 1° gennaio 2000.

    Art. 82 – Clausole flessibili ed elastiche

    Nell’ambito della contrattazione di secondo livello, territoriale e aziendale le parti stipulati il presente CCNL potranno concordare le modalità della prestazione del lavoro part time per quanto concerne l’apposizione delle clausole elastiche e flessibili previste nel D. Lgs. N. 61/2000 e successive modifiche, nel rispetto dei principi generali qui di seguito indicati.

    In attesa della regolamentazione delle clausole elastiche e/o flessibili ai sensi del comma precedente, ferme restando le condizioni di miglior favore già convenute nel secondo livello di contrattazione, nei territori e nelle aziende in cui non siano state raggiunte intese in materia di clausole flessibili e/o elastiche, si applicano le seguenti disposizioni.

    L’accordo del lavoratore alle clausole flessibili e/o elastiche deve risultare da atto scritto.

    Nell’accordo devono essere indicate le ragioni di carattere tecnico, organizzativo, produttivo o sostitutivo che autorizzano all’applicazione delle clausole flessibili od elastiche.

    Il termine di preavviso per l’esercizio delle clausole flessibili e/o elastiche è di almeno due giorni.

    Le parti del contratto di lavoro a tempo parziale possono concordare clausole flessibili relative alla variazione della collocazione temporale della prestazione.

    La collocazione temporale della prestazione lavorativa può essere modificata, rispetto a quella contrattualmente stabilita, nel caso di esigenze di carattere tecnico, organizzativo, produttivo o sostitutivo.

    Le ore di lavoro ordinarie, richieste a seguito dell’applicazione di clausole flessibili verranno retribuite, per le sole ore in cui la variazione stessa viene effettuata, in misura non inferiore alla sola maggiorazione dell’1,5% da calcolare sulla quota di retribuzione di fatto di cui all’art. 187.

    Nei contratti di tipo verticale e misto, le parti del rapporto di lavoro a tempo parziale possono concordare clausole elastiche relative alla variazione in aumento della durata della prestazione, entro il limite massimo del 30% della prestazione lavorativa annua concordata.

    Le ore di lavoro a seguito dell’applicazione delle clausole elastiche che determino un incremento duraturo della quantità della prestazione, verranno retribuite con la quota oraria della retribuzione di fatto di cui all’art. 187 del CCNL secondo le modalità previste dall’art. 190 a), e la maggiorazione forfetariamente e convenzionalmente determinata almeno nella misura del 36,5% (35%+1,5%) da calcolare sulla quota oraria della retribuzione di fatto di cui all’art. 187.

    Le maggiorazioni previste dal presente articolo non rientrano nella retribuzione di fatto di cui all’art. 187 ed escludono il computo del compenso per la prestazione del lavoro a seguito dell’applicazione di clausole flessibili od elastiche su ogni altro istituto.

    In alternativa alle maggiorazioni dell’1,5% previste dai commi 6 e 8 del presente articolo, a fronte dell’applicazione di clausole flessibili e/o elastiche le parti interessate possono concordare un’indennità annuale in ogni caso pari ad almeno 120 euro non cumulabili, da corrispondere per quote mensili.

    L’eventuale rifiuto del lavoratore alla sottoscrizione di clausole flessibili od elastiche non integra gli estremi del giustificato motivo di licenziamento, né l’adozione di provvedimenti disciplinari.

    L’atto scritto di ammissione alle clausole flessibili od elastiche, deve prevedere il diritto del lavoratore di denunciare il patto stesso, durante il corso di svolgimento del rapporto di lavoro a tempo parziale, almeno nei seguenti casi:
    - esigenze di tutela della salute certificate dal servizio sanitario pubblico;
    - comprovata instaurazione di altra attività lavorativa;
    - esigenze personali di cui all’art. 151 del CCNL, debitamente comprovate.

    La denuncia, in forma scritta, potrà essere effettuata quando siano decorsi sei mesi dalla stipulazione del patto e dovrà essere accompagnata da un preavviso di almeno un mese.

    A seguito della denuncia di cui al comma precedente, viene meno la facoltà del datore di lavoro di variare la collocazione temporale della prestazione lavorativa inizialmente concordata, ovvero il suo incremento in applicazione delle clausole elastiche.

    Il datore di lavoro può, a sua volta, recedere dal patto con un preavviso di almeno un mese.

    TECNICO-HARDWARE
    vipa16 non è in linea
  7. #7

    Re: Giorni lavorati - ferie - Part time - etc.

    Quote vipa16 ha scritto:

    Contratto nazionale commercio

    CAPO IV - PART-TIME

    Art. 67 – Premessa

    Le parti, ritenendo che il rapporto di lavoro a tempo parziale possa essere considerato mezzo idoneo ad agevolare l'incontro fra domanda ed offerta di lavoro, nell'intento di garantire ai lavoratori a tempo parziale un corretto ed equo regime normativo, concordano nel merito quanto segue.

    Il rapporto di lavoro a tempo parziale ha la funzione di consentire: flessibilità della forza lavoro in rapporto ai flussi di attività nell'ambito della giornata, della settimana, del mese o dell'anno; risposta ad esigenze individuali dei lavoratori, anche già occupati.

    Art. 68 - definizioni

    Ai sensi del D.Lgs. n.61 del 20/02/2000, e successive modifiche, si intende:
    a) per "tempo parziale" l'orario di lavoro, fissato dal contratto individuale, cui sia tenuto un lavoratore, che risulti comunque inferiore all’orario normale di lavoro previsto dal presente contratto;
    b) per "rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale" quello in cui la riduzione di orario rispetto al tempo pieno è prevista in relazione all'orario normale giornaliero di lavoro praticato in azienda;
    c) per "rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale" quello in relazione al quale risulti previsto che l'attività lavorativa sia svolta a tempo pieno, ma limitatamente a periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese o dell'anno;
    d) per "rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo misto” quello che si svolge secondo una combinazione delle due modalità indicate nelle lettere b) e c).

    Art. 69 - Rapporto a tempo parziale

    L'instaurazione del rapporto a tempo parziale dovrà risultare da atto scritto, nel quale siano indicati i seguenti elementi:

    1) il periodo di prova per i nuovi assunti;
    2) la durata della prestazione lavorativa ridotta e le relative modalità da ricondurre ai regimi di orario esistenti in azienda; la prestazione individuale sarà fissata fra datore di lavoro e lavoratore in misura non inferiore ai seguenti limiti:
    a) 16 ore, nel caso di orario ridotto rispetto al normale orario settimanale;
    b) 64 ore, nel caso di orario ridotto rispetto al normale orario mensile;
    c) 532 ore, nel caso di orario ridotto rispetto al normale orario annuale.
    3) il trattamento economico e normativo secondo criteri di proporzionalità all'entità della prestazione lavorativa;
    4) puntuale indicazione della durata della prestazione lavorativa e della collocazione dell’orario con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all’anno, così come previsto dall’art. 2, 2° comma, del D. Lgs. n. 61/2000 e successive modifiche.

    Potranno essere realizzati contratti di lavoro a tempo parziale della durata di 8 ore settimanali per la giornata di sabato cui potranno accedere studenti e/o lavoratori occupati a tempo parziale e indeterminato presso altro datore di lavoro. Diverse modalità relative alla collocazione della giornata di lavoro potranno essere definite previo accordo aziendale ovvero previo parere vincolante di conformità dell’Ente Bilaterale Territoriale.

    In relazione alle specifiche realtà territoriali ed aziendali ed alle particolari condizioni dei lavoratori, al secondo livello di contrattazione potranno essere raggiunte intese diverse in merito a quanto previsto in materia di durata della prestazione.

    La prestazione lavorativa giornaliera fino a 4 ore non potrà essere frazionata nell'arco della giornata.

    Norma transitoria
    In caso di nuove assunzioni a tempo parziale con orario di lavoro settimanale pari al limite minimo di cui al punto 2), lettera a), i lavoratori già in forza occupati nello stesso profilo professionale, con orario tra 12 e 15 ore avranno priorità di accesso nella posizione.

    La priorità indicata al comma precedente si applica altresì ai lavoratori assunti per la durata di 8 ore ai sensi del presente articolo, dal momento in cui cessa la condizione di studente.

    Le modifiche di cui al presente articolo si applicano a decorrere dalla data di stipula del presente accordo.

    Art. 70 - Genitori di portatori di handicap

    I genitori di portatori di handicap grave, comprovato dai Servizi Sanitari competenti per territorio, che richiedano il passaggio a tempo parziale, hanno diritto di precedenza rispetto agli altri lavoratori.

    Art. 71 - Disciplina del rapporto a tempo parziale

    Il rapporto a tempo parziale sarà disciplinato secondo i seguenti principi:
    a) volontarietà di entrambi le parti;
    b) reversibilità della prestazione da tempo parziale a tempo pieno in relazione alle esigenze aziendali e quando sia compatibile con le mansioni svolte e/o da svolgere, ferma restando la volontarietà delle parti;
    c) priorità nel passaggio da tempo pieno a tempo parziale o viceversa dei lavoratori già in forza rispetto ad eventuali nuove assunzioni, per le stesse mansioni;
    d) applicabilità delle norme del presente contratto in quanto compatibili con la natura del rapporto stesso;
    e) volontarietà delle parti in caso di modifiche dell'articolazione dell'orario concordata.

    I genitori di portatori di handicap grave, comprovato dai Servizi Sanitari competenti per territorio, che richiedano il passaggio a tempo parziale, hanno diritto di precedenza rispetto agli altri lavoratori.

    Art. 72 - Relazioni sindacali aziendali

    Nel rispetto delle norme contrattuali che disciplinano le relazioni sindacali aziendali, potrà essere esaminata la corretta applicazione dei principi suddetti. Ai sensi di quanto previsto dall’art. 2, 1° comma, ultima frase, del D. Lgs. n. 61/2000 e successive modifiche, il datore di lavoro è tenuto ad informare le rappresentanze sindacali aziendali, ove esistenti, con cadenza annuale, sull’andamento delle assunzioni a tempo parziale, la relativa tipologia e il ricorso al lavoro supplementare.

    Art. 73 - Criterio di proporzionalità

    Ai sensi del punto 3, dell'art. 69, la proporzionalità del trattamento economico e normativo del lavoratore assunto a tempo parziale si determina sulla base del rapporto fra orario settimanale o mensile ridotto ed il corrispondente orario intero previsto dal presente contratto.

    Art. 74 - Periodo di comporto per malattia e infortunio

    Nel rispetto di quanto previsto ai punti 2) e 3) dell’articolo 69, seconda parte, il criterio di proporzionalità di cui al precedente art. 73 si applica anche per quanto riguarda il periodo di comporto.

    Nel rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale si applicano le stesse disposizioni previste dagli articoli 167 e 169, del presente contratto, e pertanto il comporto è fissato, in entrambi i casi, in 180 giorni di calendario, indipendentemente dalla durata giornaliera dell’orario di lavoro.

    Nel rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale o misto il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto per un periodo massimo non superiore alla metà delle giornate lavorative concordate fra le parti in un anno solare, indipendentemente dalla durata giornaliera dell’orario di lavoro in esse prevista e fermo restando il principio sancito nella dichiarazione a verbale di cui all’art. 169.

    Art. 75 - Quota giornaliera della retribuzione

    Fermo restando che, eccettuate le prestazioni occasionali o saltuarie, la retribuzione sia normale che di fatto dei lavoratori assunti a tempo parziale è in misura fissa mensile, la quota giornaliera di essa si ottiene, in tutti i casi, dividendo l'importo mensile determinato ai sensi dell'art. 73, per il divisore convenzionale 26, fatto salvo quanto previsto dall'art. 171.

    Art. 76 - Quota oraria della retribuzione

    Per i lavoratori a tempo parziale la quota oraria della retribuzione, sia normale che di fatto, si ottiene dividendo la retribuzione mensile che sarebbe spettata in caso di svolgimento del rapporto a tempo pieno per il divisore convenzionale orario previsto all'art. 190.

    Art. 77 - Festività

    Fermo restando quanto previsto all'art. 188, in caso di coincidenza di una delle festività di cui all'art. 136, con una domenica, in aggiunta alla retribuzione mensile sarà corrisposto ai lavoratori occupati a tempo parziale un ulteriore importo pari alla quota giornaliera della retribuzione di fatto di cui all'art. 187.

    Art. 78 - Permessi retribuiti

    Fermo restando il computo per dodicesimi dei permessi retribuiti di cui all'art. 140, con le modalità previste dallo stesso articolo, il numero di ore annuo dei permessi retribuiti spettanti al lavoratore a tempo parziale si determina utilizzando i criteri previsti dal precedente art. 73.

    Art. 79 - Ferie

    Conformemente a quanto previsto all'art. 141, i lavoratori a tempo parziale hanno diritto a un periodo di ferie annuali nella misura di 26 giorni lavorativi, fermo restando che la settimana lavorativa - quale che sia la distribuzione dell'orario di lavoro settimanale - è comunque considerata di sei giorni lavorativi dal lunedì al sabato agli effetti del computo delle ferie. La retribuzione relativa va commisurata alla prestazione di lavoro ordinario riferita al periodo di maturazione delle ferie.

    Nel solo caso di prestazione lavorativa configurata come alternanza di mesi lavorati a tempo pieno con altri non lavorati, in alternativa a quanto previsto al comma precedente, il periodo di ferie sarà calcolato proporzionalmente in relazione ai mesi lavorati nel periodo di maturazione, con corresponsione della retribuzione intera.

    Art. 80 - Permessi per studio
    Per i lavoratori occupati a tempo parziale il numero di ore di permesso retribuito di cui agli artt. 148 e 153, è determinato utilizzando i criteri previsti dal precedente art. 73.

    Art. 81 - Lavoro supplementare – normativa

    Per lavoro supplementare si intende quello prestato su base volontaria fino al raggiungimento dell'orario di lavoro del personale a tempo pieno.

    Ai sensi del secondo e terzo comma dell’articolo 3 del decreto legislativo n. 61/2000 e successive modifiche, quando vi sia accordo tra datore di lavoro e lavoratore, sono autorizzate prestazioni di lavoro supplementare sino al limite di cui al primo comma del presente articolo.

    Per i lavoratori che svolgono un rapporto di lavoro a tempo parziale verticale o misto, anche a tempo determinato, è consentito lo svolgimento di prestazioni lavorative straordinarie, intendendosi per tali quelle eccedenti il normale orario di lavoro settimanale previsto dal presente contratto per i lavoratori a tempo pieno.

    Le ore di lavoro supplementare verranno retribuite con la quota oraria della retribuzione di fatto di cui all'art. 187, secondo le modalità previste dall'art. 190, lettera a), e la maggiorazione forfettariamente e convenzionalmente determinata nella misura del 35%, comprensiva di tutti gli istituti differiti, ivi compreso il trattamento di fine rapporto, da calcolare sulla quota oraria della retribuzione di fatto di cui all'art. 187.
    Ferma restando l'applicabilità della presente norma, mantengono validità gli accordi aziendali già esistenti.
    Dichiarazione a verbale
    Il nuovo sistema di calcolo del compenso per il lavoro supplementare decorre dal 1° gennaio 2000.

    Art. 82 – Clausole flessibili ed elastiche

    Nell’ambito della contrattazione di secondo livello, territoriale e aziendale le parti stipulati il presente CCNL potranno concordare le modalità della prestazione del lavoro part time per quanto concerne l’apposizione delle clausole elastiche e flessibili previste nel D. Lgs. N. 61/2000 e successive modifiche, nel rispetto dei principi generali qui di seguito indicati.

    In attesa della regolamentazione delle clausole elastiche e/o flessibili ai sensi del comma precedente, ferme restando le condizioni di miglior favore già convenute nel secondo livello di contrattazione, nei territori e nelle aziende in cui non siano state raggiunte intese in materia di clausole flessibili e/o elastiche, si applicano le seguenti disposizioni.

    L’accordo del lavoratore alle clausole flessibili e/o elastiche deve risultare da atto scritto.

    Nell’accordo devono essere indicate le ragioni di carattere tecnico, organizzativo, produttivo o sostitutivo che autorizzano all’applicazione delle clausole flessibili od elastiche.

    Il termine di preavviso per l’esercizio delle clausole flessibili e/o elastiche è di almeno due giorni.

    Le parti del contratto di lavoro a tempo parziale possono concordare clausole flessibili relative alla variazione della collocazione temporale della prestazione.

    La collocazione temporale della prestazione lavorativa può essere modificata, rispetto a quella contrattualmente stabilita, nel caso di esigenze di carattere tecnico, organizzativo, produttivo o sostitutivo.

    Le ore di lavoro ordinarie, richieste a seguito dell’applicazione di clausole flessibili verranno retribuite, per le sole ore in cui la variazione stessa viene effettuata, in misura non inferiore alla sola maggiorazione dell’1,5% da calcolare sulla quota di retribuzione di fatto di cui all’art. 187.

    Nei contratti di tipo verticale e misto, le parti del rapporto di lavoro a tempo parziale possono concordare clausole elastiche relative alla variazione in aumento della durata della prestazione, entro il limite massimo del 30% della prestazione lavorativa annua concordata.

    Le ore di lavoro a seguito dell’applicazione delle clausole elastiche che determino un incremento duraturo della quantità della prestazione, verranno retribuite con la quota oraria della retribuzione di fatto di cui all’art. 187 del CCNL secondo le modalità previste dall’art. 190 a), e la maggiorazione forfetariamente e convenzionalmente determinata almeno nella misura del 36,5% (35%+1,5%) da calcolare sulla quota oraria della retribuzione di fatto di cui all’art. 187.

    Le maggiorazioni previste dal presente articolo non rientrano nella retribuzione di fatto di cui all’art. 187 ed escludono il computo del compenso per la prestazione del lavoro a seguito dell’applicazione di clausole flessibili od elastiche su ogni altro istituto.

    In alternativa alle maggiorazioni dell’1,5% previste dai commi 6 e 8 del presente articolo, a fronte dell’applicazione di clausole flessibili e/o elastiche le parti interessate possono concordare un’indennità annuale in ogni caso pari ad almeno 120 euro non cumulabili, da corrispondere per quote mensili.

    L’eventuale rifiuto del lavoratore alla sottoscrizione di clausole flessibili od elastiche non integra gli estremi del giustificato motivo di licenziamento, né l’adozione di provvedimenti disciplinari.

    L’atto scritto di ammissione alle clausole flessibili od elastiche, deve prevedere il diritto del lavoratore di denunciare il patto stesso, durante il corso di svolgimento del rapporto di lavoro a tempo parziale, almeno nei seguenti casi:
    - esigenze di tutela della salute certificate dal servizio sanitario pubblico;
    - comprovata instaurazione di altra attività lavorativa;
    - esigenze personali di cui all’art. 151 del CCNL, debitamente comprovate.

    La denuncia, in forma scritta, potrà essere effettuata quando siano decorsi sei mesi dalla stipulazione del patto e dovrà essere accompagnata da un preavviso di almeno un mese.

    A seguito della denuncia di cui al comma precedente, viene meno la facoltà del datore di lavoro di variare la collocazione temporale della prestazione lavorativa inizialmente concordata, ovvero il suo incremento in applicazione delle clausole elastiche.

    Il datore di lavoro può, a sua volta, recedere dal patto con un preavviso di almeno un mese.


    applica le norme ...poi per cortesia mi insegni come si fa!

    grazie

    user_4522 non è in linea
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    Re: Giorni lavorati - ferie - Part time - etc.

    Quote vipa16 ha scritto:

    Contratto nazionale commercio

    CAPO IV - PART-TIME

    Art. 67 – Premessa

    Le parti, ritenendo che il rapporto di lavoro a tempo parziale possa essere considerato mezzo idoneo ad agevolare l'incontro fra domanda ed offerta di lavoro, nell'intento di garantire ai lavoratori a tempo parziale un corretto ed equo regime normativo, concordano nel merito quanto segue.

    Il rapporto di lavoro a tempo parziale ha la funzione di consentire: flessibilità della forza lavoro in rapporto ai flussi di attività nell'ambito della giornata, della settimana, del mese o dell'anno; risposta ad esigenze individuali dei lavoratori, anche già occupati.

    Art. 68 - definizioni

    Ai sensi del D.Lgs. n.61 del 20/02/2000, e successive modifiche, si intende:
    a) per "tempo parziale" l'orario di lavoro, fissato dal contratto individuale, cui sia tenuto un lavoratore, che risulti comunque inferiore all’orario normale di lavoro previsto dal presente contratto;
    b) per "rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale" quello in cui la riduzione di orario rispetto al tempo pieno è prevista in relazione all'orario normale giornaliero di lavoro praticato in azienda;
    c) per "rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale" quello in relazione al quale risulti previsto che l'attività lavorativa sia svolta a tempo pieno, ma limitatamente a periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese o dell'anno;
    d) per "rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo misto” quello che si svolge secondo una combinazione delle due modalità indicate nelle lettere b) e c).

    Art. 69 - Rapporto a tempo parziale

    L'instaurazione del rapporto a tempo parziale dovrà risultare da atto scritto, nel quale siano indicati i seguenti elementi:

    1) il periodo di prova per i nuovi assunti;
    2) la durata della prestazione lavorativa ridotta e le relative modalità da ricondurre ai regimi di orario esistenti in azienda; la prestazione individuale sarà fissata fra datore di lavoro e lavoratore in misura non inferiore ai seguenti limiti:
    a) 16 ore, nel caso di orario ridotto rispetto al normale orario settimanale;
    b) 64 ore, nel caso di orario ridotto rispetto al normale orario mensile;
    c) 532 ore, nel caso di orario ridotto rispetto al normale orario annuale.
    3) il trattamento economico e normativo secondo criteri di proporzionalità all'entità della prestazione lavorativa;
    4) puntuale indicazione della durata della prestazione lavorativa e della collocazione dell’orario con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all’anno, così come previsto dall’art. 2, 2° comma, del D. Lgs. n. 61/2000 e successive modifiche.

    Potranno essere realizzati contratti di lavoro a tempo parziale della durata di 8 ore settimanali per la giornata di sabato cui potranno accedere studenti e/o lavoratori occupati a tempo parziale e indeterminato presso altro datore di lavoro. Diverse modalità relative alla collocazione della giornata di lavoro potranno essere definite previo accordo aziendale ovvero previo parere vincolante di conformità dell’Ente Bilaterale Territoriale.

    In relazione alle specifiche realtà territoriali ed aziendali ed alle particolari condizioni dei lavoratori, al secondo livello di contrattazione potranno essere raggiunte intese diverse in merito a quanto previsto in materia di durata della prestazione.

    La prestazione lavorativa giornaliera fino a 4 ore non potrà essere frazionata nell'arco della giornata.

    Norma transitoria
    In caso di nuove assunzioni a tempo parziale con orario di lavoro settimanale pari al limite minimo di cui al punto 2), lettera a), i lavoratori già in forza occupati nello stesso profilo professionale, con orario tra 12 e 15 ore avranno priorità di accesso nella posizione.

    La priorità indicata al comma precedente si applica altresì ai lavoratori assunti per la durata di 8 ore ai sensi del presente articolo, dal momento in cui cessa la condizione di studente.

    Le modifiche di cui al presente articolo si applicano a decorrere dalla data di stipula del presente accordo.

    Art. 70 - Genitori di portatori di handicap

    I genitori di portatori di handicap grave, comprovato dai Servizi Sanitari competenti per territorio, che richiedano il passaggio a tempo parziale, hanno diritto di precedenza rispetto agli altri lavoratori.

    Art. 71 - Disciplina del rapporto a tempo parziale

    Il rapporto a tempo parziale sarà disciplinato secondo i seguenti principi:
    a) volontarietà di entrambi le parti;
    b) reversibilità della prestazione da tempo parziale a tempo pieno in relazione alle esigenze aziendali e quando sia compatibile con le mansioni svolte e/o da svolgere, ferma restando la volontarietà delle parti;
    c) priorità nel passaggio da tempo pieno a tempo parziale o viceversa dei lavoratori già in forza rispetto ad eventuali nuove assunzioni, per le stesse mansioni;
    d) applicabilità delle norme del presente contratto in quanto compatibili con la natura del rapporto stesso;
    e) volontarietà delle parti in caso di modifiche dell'articolazione dell'orario concordata.

    I genitori di portatori di handicap grave, comprovato dai Servizi Sanitari competenti per territorio, che richiedano il passaggio a tempo parziale, hanno diritto di precedenza rispetto agli altri lavoratori.

    Art. 72 - Relazioni sindacali aziendali

    Nel rispetto delle norme contrattuali che disciplinano le relazioni sindacali aziendali, potrà essere esaminata la corretta applicazione dei principi suddetti. Ai sensi di quanto previsto dall’art. 2, 1° comma, ultima frase, del D. Lgs. n. 61/2000 e successive modifiche, il datore di lavoro è tenuto ad informare le rappresentanze sindacali aziendali, ove esistenti, con cadenza annuale, sull’andamento delle assunzioni a tempo parziale, la relativa tipologia e il ricorso al lavoro supplementare.

    Art. 73 - Criterio di proporzionalità

    Ai sensi del punto 3, dell'art. 69, la proporzionalità del trattamento economico e normativo del lavoratore assunto a tempo parziale si determina sulla base del rapporto fra orario settimanale o mensile ridotto ed il corrispondente orario intero previsto dal presente contratto.

    Art. 74 - Periodo di comporto per malattia e infortunio

    Nel rispetto di quanto previsto ai punti 2) e 3) dell’articolo 69, seconda parte, il criterio di proporzionalità di cui al precedente art. 73 si applica anche per quanto riguarda il periodo di comporto.

    Nel rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale si applicano le stesse disposizioni previste dagli articoli 167 e 169, del presente contratto, e pertanto il comporto è fissato, in entrambi i casi, in 180 giorni di calendario, indipendentemente dalla durata giornaliera dell’orario di lavoro.

    Nel rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale o misto il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto per un periodo massimo non superiore alla metà delle giornate lavorative concordate fra le parti in un anno solare, indipendentemente dalla durata giornaliera dell’orario di lavoro in esse prevista e fermo restando il principio sancito nella dichiarazione a verbale di cui all’art. 169.

    Art. 75 - Quota giornaliera della retribuzione

    Fermo restando che, eccettuate le prestazioni occasionali o saltuarie, la retribuzione sia normale che di fatto dei lavoratori assunti a tempo parziale è in misura fissa mensile, la quota giornaliera di essa si ottiene, in tutti i casi, dividendo l'importo mensile determinato ai sensi dell'art. 73, per il divisore convenzionale 26, fatto salvo quanto previsto dall'art. 171.

    Art. 76 - Quota oraria della retribuzione

    Per i lavoratori a tempo parziale la quota oraria della retribuzione, sia normale che di fatto, si ottiene dividendo la retribuzione mensile che sarebbe spettata in caso di svolgimento del rapporto a tempo pieno per il divisore convenzionale orario previsto all'art. 190.

    Art. 77 - Festività

    Fermo restando quanto previsto all'art. 188, in caso di coincidenza di una delle festività di cui all'art. 136, con una domenica, in aggiunta alla retribuzione mensile sarà corrisposto ai lavoratori occupati a tempo parziale un ulteriore importo pari alla quota giornaliera della retribuzione di fatto di cui all'art. 187.

    Art. 78 - Permessi retribuiti

    Fermo restando il computo per dodicesimi dei permessi retribuiti di cui all'art. 140, con le modalità previste dallo stesso articolo, il numero di ore annuo dei permessi retribuiti spettanti al lavoratore a tempo parziale si determina utilizzando i criteri previsti dal precedente art. 73.

    Art. 79 - Ferie

    Conformemente a quanto previsto all'art. 141, i lavoratori a tempo parziale hanno diritto a un periodo di ferie annuali nella misura di 26 giorni lavorativi, fermo restando che la settimana lavorativa - quale che sia la distribuzione dell'orario di lavoro settimanale - è comunque considerata di sei giorni lavorativi dal lunedì al sabato agli effetti del computo delle ferie. La retribuzione relativa va commisurata alla prestazione di lavoro ordinario riferita al periodo di maturazione delle ferie.

    Nel solo caso di prestazione lavorativa configurata come alternanza di mesi lavorati a tempo pieno con altri non lavorati, in alternativa a quanto previsto al comma precedente, il periodo di ferie sarà calcolato proporzionalmente in relazione ai mesi lavorati nel periodo di maturazione, con corresponsione della retribuzione intera.

    Art. 80 - Permessi per studio
    Per i lavoratori occupati a tempo parziale il numero di ore di permesso retribuito di cui agli artt. 148 e 153, è determinato utilizzando i criteri previsti dal precedente art. 73.

    Art. 81 - Lavoro supplementare – normativa

    Per lavoro supplementare si intende quello prestato su base volontaria fino al raggiungimento dell'orario di lavoro del personale a tempo pieno.

    Ai sensi del secondo e terzo comma dell’articolo 3 del decreto legislativo n. 61/2000 e successive modifiche, quando vi sia accordo tra datore di lavoro e lavoratore, sono autorizzate prestazioni di lavoro supplementare sino al limite di cui al primo comma del presente articolo.

    Per i lavoratori che svolgono un rapporto di lavoro a tempo parziale verticale o misto, anche a tempo determinato, è consentito lo svolgimento di prestazioni lavorative straordinarie, intendendosi per tali quelle eccedenti il normale orario di lavoro settimanale previsto dal presente contratto per i lavoratori a tempo pieno.

    Le ore di lavoro supplementare verranno retribuite con la quota oraria della retribuzione di fatto di cui all'art. 187, secondo le modalità previste dall'art. 190, lettera a), e la maggiorazione forfettariamente e convenzionalmente determinata nella misura del 35%, comprensiva di tutti gli istituti differiti, ivi compreso il trattamento di fine rapporto, da calcolare sulla quota oraria della retribuzione di fatto di cui all'art. 187.
    Ferma restando l'applicabilità della presente norma, mantengono validità gli accordi aziendali già esistenti.
    Dichiarazione a verbale
    Il nuovo sistema di calcolo del compenso per il lavoro supplementare decorre dal 1° gennaio 2000.

    Art. 82 – Clausole flessibili ed elastiche

    Nell’ambito della contrattazione di secondo livello, territoriale e aziendale le parti stipulati il presente CCNL potranno concordare le modalità della prestazione del lavoro part time per quanto concerne l’apposizione delle clausole elastiche e flessibili previste nel D. Lgs. N. 61/2000 e successive modifiche, nel rispetto dei principi generali qui di seguito indicati.

    In attesa della regolamentazione delle clausole elastiche e/o flessibili ai sensi del comma precedente, ferme restando le condizioni di miglior favore già convenute nel secondo livello di contrattazione, nei territori e nelle aziende in cui non siano state raggiunte intese in materia di clausole flessibili e/o elastiche, si applicano le seguenti disposizioni.

    L’accordo del lavoratore alle clausole flessibili e/o elastiche deve risultare da atto scritto.

    Nell’accordo devono essere indicate le ragioni di carattere tecnico, organizzativo, produttivo o sostitutivo che autorizzano all’applicazione delle clausole flessibili od elastiche.

    Il termine di preavviso per l’esercizio delle clausole flessibili e/o elastiche è di almeno due giorni.

    Le parti del contratto di lavoro a tempo parziale possono concordare clausole flessibili relative alla variazione della collocazione temporale della prestazione.

    La collocazione temporale della prestazione lavorativa può essere modificata, rispetto a quella contrattualmente stabilita, nel caso di esigenze di carattere tecnico, organizzativo, produttivo o sostitutivo.

    Le ore di lavoro ordinarie, richieste a seguito dell’applicazione di clausole flessibili verranno retribuite, per le sole ore in cui la variazione stessa viene effettuata, in misura non inferiore alla sola maggiorazione dell’1,5% da calcolare sulla quota di retribuzione di fatto di cui all’art. 187.

    Nei contratti di tipo verticale e misto, le parti del rapporto di lavoro a tempo parziale possono concordare clausole elastiche relative alla variazione in aumento della durata della prestazione, entro il limite massimo del 30% della prestazione lavorativa annua concordata.

    Le ore di lavoro a seguito dell’applicazione delle clausole elastiche che determino un incremento duraturo della quantità della prestazione, verranno retribuite con la quota oraria della retribuzione di fatto di cui all’art. 187 del CCNL secondo le modalità previste dall’art. 190 a), e la maggiorazione forfetariamente e convenzionalmente determinata almeno nella misura del 36,5% (35%+1,5%) da calcolare sulla quota oraria della retribuzione di fatto di cui all’art. 187.

    Le maggiorazioni previste dal presente articolo non rientrano nella retribuzione di fatto di cui all’art. 187 ed escludono il computo del compenso per la prestazione del lavoro a seguito dell’applicazione di clausole flessibili od elastiche su ogni altro istituto.

    In alternativa alle maggiorazioni dell’1,5% previste dai commi 6 e 8 del presente articolo, a fronte dell’applicazione di clausole flessibili e/o elastiche le parti interessate possono concordare un’indennità annuale in ogni caso pari ad almeno 120 euro non cumulabili, da corrispondere per quote mensili.

    L’eventuale rifiuto del lavoratore alla sottoscrizione di clausole flessibili od elastiche non integra gli estremi del giustificato motivo di licenziamento, né l’adozione di provvedimenti disciplinari.

    L’atto scritto di ammissione alle clausole flessibili od elastiche, deve prevedere il diritto del lavoratore di denunciare il patto stesso, durante il corso di svolgimento del rapporto di lavoro a tempo parziale, almeno nei seguenti casi:
    - esigenze di tutela della salute certificate dal servizio sanitario pubblico;
    - comprovata instaurazione di altra attività lavorativa;
    - esigenze personali di cui all’art. 151 del CCNL, debitamente comprovate.

    La denuncia, in forma scritta, potrà essere effettuata quando siano decorsi sei mesi dalla stipulazione del patto e dovrà essere accompagnata da un preavviso di almeno un mese.

    A seguito della denuncia di cui al comma precedente, viene meno la facoltà del datore di lavoro di variare la collocazione temporale della prestazione lavorativa inizialmente concordata, ovvero il suo incremento in applicazione delle clausole elastiche.

    Il datore di lavoro può, a sua volta, recedere dal patto con un preavviso di almeno un mese.

    Grazie Paolo.



    Art. 79 - Ferie

    Conformemente a quanto previsto all'art. 141, i lavoratori a tempo parziale hanno diritto a un periodo di ferie annuali nella misura di 26 giorni lavorativi, fermo restando che la settimana lavorativa - quale che sia la distribuzione dell'orario di lavoro settimanale - è comunque considerata di sei giorni lavorativi dal lunedì al sabato agli effetti del computo delle ferie. La retribuzione relativa va commisurata alla prestazione di lavoro ordinario riferita al periodo di maturazione delle ferie.

    Nel solo caso di prestazione lavorativa configurata come alternanza di mesi lavorati a tempo pieno con altri non lavorati, in alternativa a quanto previsto al comma precedente, il periodo di ferie sarà calcolato proporzionalmente in relazione ai mesi lavorati nel periodo di maturazione, con corresponsione della retribuzione intera.
    dariod non è in linea
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    Re: Giorni lavorati - ferie - Part time - etc.

    Il rapporto di lavoro a tempo parziale costituisce un contratto individuale che fissa un orario di lavoro ridotto rispetto al normale orario di lavoro settimanale fissato in 40 ore. In relazione alle modalità di distribuzione delle ore di lavoro si possono determinare tre diverse tipologie di lavoro part-time:

    - PART TIME ORIZZONTALE: il lavoratore lavora tutti i giorni, ma con normale orario giornaliero ridotto;
    - PART TIME VERTICALE: il lavoratore lavora a tempo pieno limitatamente a periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese o dell'anno;
    - PART TIME MISTO: combinazione delle tipologie contrattuali orizzontale e verticale.

    Per quanto riguarda la maturazione delle ferie:

    - in caso di contratti part-time orizzontali, spettano al lavoratore le ferie previste dal contratto collettivo per gli altri lavoratori;

    - in caso di contratti part-time verticali o misti bisogna riproporzionare la durata delle ferie alla durata della prestazione lavorativa; il calcolo del numero di ferie contrattuali spettante a un lavoratore part-time verticale deve essere effettuato nel rispetto della seguente formula (v. Min. Lav., circ. 18.4.2000, n. 24):

    n. ferie dovute contrattualmente al lavoratore a tempo pieno x n. delle giornate di lavoro previste annualmente per il lavoratore part-time
    __________________________________________________ __________
    n. giornate annue lavorative previste per il lavoratore a tempo pieno

    (le settimane nell'anno sono 52, le giornate annue lavorative sono 312 per il lavoratore a tempo pieno)
    selvaggia non è in linea
  10. #10
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    Re: Giorni lavorati - ferie - Part time - etc.

    sono arrivato tardi... hanno già risposto
    Amedeo non è in linea

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