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La ricerca scientifica basa la propria efficienza su dati dimostrabili, centinaia di prove ripetibili e spesso anni di dura ricerca. Ma, come in tutte le cose umane, talvolta un pizzico di fortuna e un’intuizione geniale possono facilitare il duro lavoro del ricercatore.
John Kanzius ha dedicato tutta la sua vita allo studio della radioterapia per la cura dei tumori finché, qualche giorno fa, non ha compiuto per caso una piccola scoperta che potrebbe cambiare il mondo.
Intento a perfezionare un nuovo dispositivo per la radioterapia, Kanzius ha provato a desalinizzare dell’acqua di mare con un generatore di radio-frequenze utilizzate per la cura del cancro. Intenzionato a dividere i sali dall’acqua, così da uccidere le cellule cancerogene senza colpire quelle sane, il ricercatore è rimasto sbalordito dall’esito del suo esperimento. Le radio-frequenze hanno, infatti, letteralmente incendiato l’acqua a tal punto da produrre una fiammata di oltre 1.700°C.
La scoperta ha immediatamente fatto scalpore in ambiente accademico destando non poco scetticismo tra molti scienziati. Determinato a dimostrare la validità dell’incredibile scoperta, Kanzius ha ripetuto l’esperimento con il
chimico Rusum Roy (Penn State University) in alcuni laboratori di chimica davanti a numerosi testimoni.
Ma come funziona questo accendino per acqua di mare? Il segreto risiede nella capacità delle onde radio di rompere i legami molecolari (immaginate le molecole come piccoli polipi in grado di abbracciarsi e unirsi grazie ai loro tentacoli), che porta alla divisione tra gli atomi di ossigeno e quelli di idrogeno e alla conseguente combustione. Per Rusum Roy quella di Kanzius è “una delle scoperte più fenomenali nel campo dell’acqua degli ultimi cento anni. L’acqua è ovunque, e la possibilità di bruciarla può aprire infinite possibilità di utilizzo!”.
Determinato a proseguire le ricerche, il prof. Roy incontrerà alcuni rappresentanti del ministero dell’Energia e della Difesa americani per ottenere finanziamenti per le sue ricerche derivate dalla scoperta di Kanzius.
Rusum Roy intende scoprire se le elevate temperature raggiunte nella fase di combustione dell’acqua potrebbero essere impiegate per mettere in moto il motore di un’automobile o di un mezzo pesante.
La scoperta di questi giorni potrebbe rivoluzionare la ricerca nel campo dei combustibili puliti. Occorrerà però molto tempo per capire le reali potenzialità “dell’acqua che brucia”, ma almeno oggi il motore ad acqua sembra un po’ più vicino.
Qui il filmato con la dimostrazione della sensazionale scoperta, al minuto 1:18 la fiammata.