Il militare era ricoverato al Celio e tenuto in vita da un respiratore
Era stato colpito nel blitz che lo ha liberato dopo il rapimento dei Taliban
Morto al Celio Lorenzo D'Auria
l'agente Sismi ferito in Afghanistan
In segno di cordoglio un minuto di silenzio alla Camera e al Senato
Il Maresciallo Capo Lorenzo D'Auria
ROMA - E' morto all'ospedale militare del Celio, a Roma, l'agente del Sismi Lorenzo D'Auria. Era rimasto gravemente ferito in Afghanistan lo scorso 24 settembre, nel blitz durante il quale è stato liberato insieme all'altro collega rapito con lui dai Talebani. Successivamente era stato rimpatriato e ricoverato al Celio.
Il maresciallo capo Lorenzo D'Auria, insieme ad un altro sottufficiale del servizio di sicurezza militare e ad un loro collaboratore afgano, era stato rapito sabato 22 settembre nell'Afghanistan occidentale nei pressi di Shindand, nell'area posta sotto la competenza italiana nell'ambito della missione multinazionale Isaf. Lunedì 24 era scattato un blitz da parte di forze speciali italiane ed inglesi che aveva portato all'uccisione dei sequestratori afgani che tenevano prigionieri i tre, rimasti feriti nel corso dell'operazione.
D'Auria aveva riportato le ferite più gravi ed era stato tenuto in vita in questi giorni solo grazie ad un respiratore artificiale. Con una straziante cerimonia, sabato scorso, erano state celebrate le nozze in articulo mortis. Con la sua compagna Francesca, il maresciallo aveva tre figli, il più piccolo di appena due mesi.
Meno gravi le condizioni dell'altro agente del Sismi, che ha riportato la frattura della clavicola sinistra, e del collaboratore afgano. Entrambi sono tuttora ricoverati presso il policlinico militare.
Per rendere omaggio a Lorenzo D'Auria, la camera e il Senato hanno osservato un minuto di silenzio. Il vice presidente di Palazzo madama, Roberto Calderoli, nel riferire "la triste notizia ai Senatori" ha espresso il "dolore dell'Aula" e il "cordoglio del Senato" ai famigliari. Subito dopo, Calderoli ha comunicato che "il governo è già stato sollecitato a riferire" sulla vicenda a palazzo Madama e non si esclude possa accadere già stamani o nella seduta pomeridiana.
A Montecitorio è stato il presidente di turno, Pierluigi Castagnetti, a dare la notizia. "E' evidente che faremo pervenire alla famiglia il cordoglio dell'assemblea", ha spiegato Castagnetti. Tutti i gruppi parlamentari, al momento di prendere la parola, si stanno unendo al cordoglio.
...sono colto da sincera commozione...e in questo momento 'sto piangendo..per lui, sua moglie e i suoi angeli...