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Quando si parla di palloni di calcio, l’azienda leader incontrastata del settore è sicuramente l’Adidas, in quanto fornitrice, dal 1970 ad oggi, di tutti i modelli ufficiali utilizzati nelle edizioni dei mondiali. C’è da dire che dietro ad un pallone non ci sono solo i calciatori: per concepire una sfera perfetta sono necessari studi, ricerche e tecnologia, che vanno avanti da quasi 90 anni. Ripercorriamo insieme un po’ di storia :



All’inizio degli anni ‘20, Adi Dassler realizzava i migliori e più innovativi prodotti per il calcio dell’epoca ― così come ancora oggi continua a fare la società da lui fondata. Oltre 80 anni di esperienza e di passione per lo sport hanno permesso di soddisfare e superare le aspettative di milioni di calciatori in tutto il mondo. L’ Adidas iniziò a progettare palloni da calcio ad alte prestazioni nel 1963, quando ancora venivano utilizzate sfere marroni e pesanti, che spesso facevano male ai piedi di chi le calciava. Nel 1970, le fu commissionata la realizzazione del pallone ufficiale per la FIFA World Cup che si sarebbe tenuta in Messico e da allora, per ogni mondiale, nacque un modello diverso.

Telstar
FIFA World Cup Mexico 1970


Come gli altri palloni dell’epoca, anche Telstar era di cuoio, ma si contraddistingueva per i 32 poligoni cuciti a mano (12 pentagoni neri e 20 esagoni bianchi) che avevano reso possibile la realizzazione di una sfera quasi perfetta. Il rivoluzionario disegno di Telstar scrisse la storia del calcio: non si era mai visto un pallone bianco decorato con pentagoni neri. Quella che si tenne in Messico nel 1970 fu la prima FIFA World Cup teletrasmessa. L’innovativo aspetto di Telstar, il cui nome nacque dalla fusione delle parole “Televisione” e “Star”, conferì alla palla una maggiore visibilità, dal momento che le trasmissioni di allora erano in bianco e nero. Telstar rimane tuttora l’archetipo dei palloni da calcio generici.


Telstar e Chile
FIFA World Cup Germany 1974


Nelle partite dei campionati del mondo di calcio del 1974 furono utilizzati due diversi palloni. Telstar apparve ripetutamente con il marchio nero in sostituzione del precedente marchio in oro. Inoltre, in seguito al successo ottenuto con Telstar, Adidas introdusse una nuova sfera completamente bianca, chiamata Chile (che richiamava il pallone completamente bianco utilizzato in Cile nell’edizione dei campionati del ‘62). I materiali e le tecniche utilizzate per Telstar e Chile erano identici a quelli adottati quattro anni prima.

Tango
FIFA World Cup Argentina 1978


Il 1978 vide un’altra rivoluzione con l’introduzione di Tango. Ancora una volta Adidas aveva creato quello che sarebbe divenuto “un pallone da calcio classico”: 20 pannelli a forma di triade creavano l’impressione ottica di 12 cerchi perfettamente uguali. Per i cinque successivi tornei della FIFA World Cup l’aspetto del pallone si basò su questo disegno. Tango aveva innovative capacità di resistenza alle intemperie e si ispirava alla passionalità, all’emozione e all’eleganza tipiche dell’Argentina.

Tango España
FIFA World Cup Spain 1982


Il disegno iniziale di Tango del 1978 fu alterato solo parzialmente nel 1982. Tango España proponeva tuttavia alcune importanti modifiche tecnologiche. Tango España era un pallone in cuoio assemblato con un rivoluzionario sistema di cuciture sigillate impermeabili che riducevano l’assorbimento di acqua, e quindi l’aumento di peso della sfera, nelle partite giocate sotto la pioggia.



Azteca
FIFA World Cup Mexico 1986


Il pallone destinato alla FIFA World Cup 1986 rivoluzionò la scena delle tecniche di produzione dei palloni da calcio. Azteca era infatti il primo pallone da calcio sintetico mai realizzato per un torneo FIFA World Cup. L’adozione dei nuovi materiali ne aumentava la resistenza e riduceva ulteriormente l’assorbimento di acqua. Grazie a prestazioni mai viste prima in presenza di terreni duri, altitudini notevoli e campo bagnato, Azteca rappresentava un salto in avanti per il gioco del calcio. Il motivo complesso ed elegante con cui era decorato si ispirava ai murales e ai fregi architettonici ricorrenti degli Aztechi, l’antica popolazione che abitava un tempo la nazione ospite.

Etrusco Unico
FIFA World Cup Italy 1990



Etrusco Unico rappresentò un’ulteriore evoluzione nell’utilizzo di materiali sintetici. Era il primo pallone da calcio prodotto con uno strato interno di schiuma poliuretanica nera, che faceva di Etrusco Unico un pallone completamente impermeabile, dal comportamento brillante e veloce come nessun altro. Il nome e il disegno intricato si ispiravano alla magnificenza della storia italiana e al contributo artistico del popolo etrusco. Tre teste di leone etrusco decoravano ciascuna delle 20 triadi di Tango.


FIFA World Cup USA 1994

Nel 1994 Adidas introdusse il primo pallone da calcio realizzato con uno strato altamente tecnologico di schiuma poliuretanica bianca, capace di restituire l’energia impressa alla palla. Lo strato rendeva Questra morbido al tatto e quindi più controllabile, nonché molto più veloce in risposta all’energia impressa dal piede del calciatore. Ispirato alla tecnologia aerospaziale, ai razzi ad alta velocità e alla “conquista dello spazio” americana, Questra ridefiniva gli standard in materia di prestazioni

Tricolore
FIFA World Cup France 1998


Tricolore fu il primo pallone da calcio multicolore. I colori della bandiera francese (il Tricolore, per l’appunto) e il galletto, l’animale simbolo della nazione, ripreso anche dalla federazione calcistica, hanno ispirato il nome e il disegno del pallone. Tricolore era realizzato con una moderna tecnologia di “schiuma sintattica”: una matrice regolare stagna, composta da singole microsfere riempite di gas e sigillate individualmente per fornire una durata elevata. La schiuma sintattica serviva inoltre a migliorare la resistenza della palla, la restituzione dell’energia e la risposta.

Fevernova
FIFA World Cup Korea/Japan 2002


Fevernova fu il primo pallone da calcio realizzato per la Coppa del Mondo a modificare il tradizionale disegno introdotto nel 1978 con Tango. L’aspetto rivoluzionario e lo schema cromatico si ispiravano interamente alla cultura asiatica. Fevernova aveva uno strato di schiuma sintattica raffinata che dava alla sfera caratteristiche elevatissime di performance; lo chassis lavorato a triplice strato garantiva invece traiettorie aeree più precise e prevedibili.

Teamgeist
FIFA World Cup Germany 2006


Il 10° pallone adidas FIFA World Cup, caratterizzato da innovazioni rivoluzionarie in termini di design e prestazioni. In una parola unisce tradizione e innovazione: da un lato “team”, la squadra scattante e vogliosa di vincere, dall’altro lato “geist” lo spirito, i propri avi, l’anima. Un pallone perfettamento sferico, sono solo 14 i panelli che così riducono del 15% la lunghezza totale delle linee di cucitura. Meno cuciture significano che ci si avvicina alla sfera perfetta che garantisce precisione e controllo nei tiri.
Si torna al bianco ed al nero, un omaggio ai colori della nazionale tedesca, mentre l’oro è richiama il colore del trofeo della FIFA World Cup.
La sua scheda tecnica parla di una rivoluzionaria struttura a 14 pannelli: una innovativa configurazione che riduce del 60% il numero di punti di contatto su tre pannelli (da 60 a 24) e di oltre il 15% la lunghezza totale delle linee dei pannelli (da 40,05 a 33,93 centimetri).
La tecnica della saldatura termica, introdotta da Adidas nel 2004, è stata ulteriormente perfezionata per conferire a Teamgeist prestazioni impensabili con qualunque altro pallone. L’adozione di un programma completo di test comparativi condotti dall’Università di Loughborough, in Inghilterra, e dal laboratorio di calcio Adidas a Scheinfeld, in Germania, ha permesso di dimostrare senza ombra di dubbio le straordinarie prestazioni di Teamgeist.

Ricordate di acquistare solo palloni costruiti senza utilizzo di manodopera minorile.



Concludiamo con un video nel quale si vedono le attuali fasi di lavorazione del pallone “Europass“, cioè quello che verrà utilizzato durante gli Europei 2008 in Austria e Svizzera:

[TUBE]http://www.youtube.com/v/WKA--QJILbU&rel=1[/TUBE]