Ciao a tutti, mi presento: sono Flaminio da Roma.
La mia breve storia è che ho perso in digital le mie prime 20 partite
, dopodichè ho pensato che forse era meglio leggere qualcosa in giro qua sul sito riguardo a tecniche di gioco, e infatti qualche vittoria è poi arrivata.
Il fatto però di cui vorrei chiedere una opinione è successo in una delle mie recenti partite (non è rilevante quale sia):
In uno dei primi turni mi trovavo a difendere da solo Oceania e Africa contro due giocatori diversi. A quel punto il 4° giocatore mi offriva carta, SENZA dirlo in chat e senza che ci sia stata una “combine” precedente alla partita.
Per averla acettata, apriti cielo!! Giù a dire che era una giocata disonesta, che nessuno era in vantaggio e che quindi non si poteva aprire carta, e che giocando così tra breve nessuno vorrà più giocare con me, perchè ho avuto un comportamento disonesto al fine di svantaggiare i due giocatori che non partecipavano alla carta.
Allora vorrei sapere se le cose stanno effettivamente così… perché nel qual caso cercerò di imparare quand’è che è onesto aprire carta e quando non lo è. (secondo me il confine tra le due è indefinibile).
Vorrei dirvi che quel comportamento l'ho visto fare in precedenza, e inoltre l'ho letto nel manuale strategico "ufficiale" del sito, quindi lo ritenevo (e lo ritengo tutt'ora) non scorretto.
Saluti a tutti e buon gioco.
"A volte può essere opportuno giocare d'anticipo, e fare cartina prima che vi sia un effettivo vantaggio di un giocatore."
"Ci sono altre situazioni, in particolare quella di "stallo", in cui fare cartina può essere conveniente. Supponiamo di avere 11 territori, gli altri 3 giocatori 11, 10 e 10 territori. Tutti piazzano e passano. Se non ci sono nicchie noi ci troviamo svantaggiati. Man mano che passano i turni, noi e il giocatore che ha 11 territori come noi, ci troviamo sempre più in difficoltà dovendo coprire un territorio in più con lo stesso numero di armate di rinforzo. Spesso conviene rinunciare a un territorio ed acquisire un tris con il gioco della carta"