unounouno ha scritto:
popeye ha scritto:
Vincerei il torneo solo per sentire e per vedere quanto avete promesso ....
unounouno ha scritto:
popeye ha scritto:
Vincerei il torneo solo per sentire e per vedere quanto avete promesso ....
TRANQUILLO Luca FACCIO TUTTO IO
ricevuto (da qualche giorno) e pubblico
Roma, martedì 17 febbraio 2009, ore 22. Quartiere San Lorenzo. Torneo del Risiko Club Roma.
Sono al tavolo con Danilo Orsini. Sono l'unico a confinare con l'Oceania, che viene conquistata da un mio avversario a 40 minuti dalla fine. Danilo Orsini ha la parte settentrionale dell'Asia; io controllo la parte meridionale. Danilo esclama: "Ah aha ahaa, ora voglio vede' se te levi 'sto soriso daa faccia". L'Oceanico deve travolgermi. Gli precludo l'accesso all'Asia. Mi attacca in India;vuole il Medioriente; l'Afganistan. Vuole tutto ciò che è mio.
E' il mio turno. Tocca a me. Zitti! Devo concentrarmi.
Resto paralizzato a riflettere per circa 7-8 minuti. Qualcuno si spazientisce. Al tavolo c'è anche Alessandro Cupaiolo. Non posso difendermi. Non ce la faccio. L'Oceanico mette 6 armate a giro; io tre. Lui ha le carte; io no. Devo portare in salvo le armate e inventare qualcosa. Decido di spostare 18 armate in India dalla Cina, che resta con due soli carri. L'Oceanico rinuncia alla campagna d'Asia perché ha soltanto la parte meridonale di questo continente, che è ormai bloccata perché in India ci sono circa 45 carri!
L'Oceanico deve cambiare strategia. E' il trionfo del mio genio militare. Avevo calcolato tutto. Mi ero detto: se l'Oceanico ha tutta l'Asia, regalandogli la Cina, la prossima vittima è Danilo Orsini (che continua a dominare l'Asia settentrionale, con territorio protetto e gioco di nicchia). Una volta saltata la Cina, Danilo è a contatto con il nuovo dominatore del tavolo. Un simile scenario, lo costringerebbe ad aprire cartina con me. E, comunque, non sarei più costretto a vedere quel sorriso beffardo che mi scava dentro.
L'Oceanico rinuncia alla Cina (che non ha in obiettivo) e rinuncia anche all'Asia meridionale, che è ormai bloccata grazie al mio spostamento Cina-India. E che cosa fa l'Oceanico? Cambia strategia. E dove va a pappare punti? In Africa. E chi c'è in Africa? Danilo Orsini, il quale conclude la sua partita giocando tutto il tempo in difesa per proteggere l'Africa del Nord (che perderà). Io no. Io vinco in maniera schiacciante. Il resto è storia. Sono in semifinale.
Ma non è finita.
La partita si conclude. Danilo Orsini è fuori di sé: "Sei 'na pippa, c'hai n'culo che non ce se crede". Lo derido. Ho una sciarpa. La agito saltando come se fossi in curva sud. Danilo Orsini sbotta: "Guarda, te giuro davanti a tutti. Te distruggo in semifinale. Tanto te becco in semifinale".
L'arbitro conta i punti. Il computer è inesorabile: Danilo Orsini non passa per uno zero virgola qualcosa. Il regolamento è chiaro: passano i primi dieci concorrenti. Accanto al nome di Danilo è scritto 11. Danilo è incredulo, suda, si agita. Io sono lì che guardo. Ha i miei occhi addosso. Il mio silenzio è una lama sanguinosa. Danilo non si fida del conteggio; dubita, obietta poi grida: "Dateme carta e penna! Aò, ho detto dateme carta e penna!". E io sono lì che guardo. Ha i miei occhi addosso.
Io sono terzo. Io agito la sciarpa.
Alessandro Orsini
RCU Il Gufo di Roma- vi aspettiamo!!
Colasante
Non perdere tempo con l'invidia, a volte sei in testa, a volte resti indietro: la corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso
Ho imparato...
Giocatore della prima storica partita di RisiKo! Digital, 9/12/02
unounouno ha scritto:
Ci vorrebbe la replica del cugino ora .....
credo che non tarderà ad arrivarethemadman ha scritto:
Scritto in risposta e pubblico:unounouno ha scritto:
Buongiorno caro Professore,
mi lasci fare una breve ma sentita premessa su codesto memoriale.
La sua semplice lettura spinge il mio pensiero a desiderare, qualora il Fato acconsentisse nuovamente, di rivivere 10, 20,....100 volte, il manifestarsi della sequenza di eventi che hanno caratterizzato la nostra partita.
Il suo resoconto è "quasi perfetto" ed è così godibile che prima di rispondere l'ho letto più e più volte, focalizzando ad ogni "ripassata" particolari che non notavo nella precedente,....ed ogni volta la mia mente è sfociata in quello che definisco un appagante, desiderabile, "indispensabile"....amplesso letterario.
Veniamo all'accaduto.
L'Oceanico è un discreto giocatore,....purtroppo affetto da un "piccolo", "trascurabile" difetto: non conosce gli obiettivi a memoria,...."ignoranza" che nella maggior parte delle partite che si disputano può condurre ad inanellare una serie devastante (specie per chi li subisce) di errori.
Ebbene, il sottoscritto è l'unico che ha "beneficiato", da parte dell'Oceanico, di questa "parure di catastrofi strategiche e decisionali" che mi hanno negativamente "ingioiellato" l'esistenza.
Se l'Oceanico avesse contato i punti (e ripeto conoscesse gli obiettivi), non avrebbe MAI dovuto regalarLE Cina (ben 7 punti) non difendendola, piuttosto doveva tenerla per giocare annicchiato avendo Siam carico e fiacchiare turno dopo turno la vostra resistenza in Afghanistan, in Medio Oriente o addirittura nella stessa India.
Non lo ha sfiorato minimamente di mandarLA a 8 per accellelare le proprie conquiste asiatiche invece di inchiodare me (pur avendo meno punti di LEI) 30/40 minuti in Africa del Nord....che dovevo necessariamente cercar di tenere per non avvantaggiare nessuno dei miei 3 avversari, dal momento che avevo capito i loro obiettivi e tutti e 3.....avevano il Terzo Mondo da...."colonizzare".
LE dirò di più: l'Oceanico neanche aveva bisogno di spaccarsi in Africa del Nord per vincere la partita...gli sarebbe bastato "illo tempore" tenere la Cina.
LEI una sola volta è stato in vantaggio nella partita, ovvero al suo ultimo turno di gioco, dopo il quale ha sdadato,....3+1=4. Non ho avuto nemmeno la possibilità di giocare il mio tris per tentare un ultimo disperato assalto,...e già,...perchè l'UNICO al tavolo a non aver girato carte è stato proprio il sottoscritto.
A LEI è al contrario è girato tutto bene: a goduto dell'inesperienza di un giocatore miscelata alla sua discutibile condotta di gioco; ha goduto di un Fato favorevole che LE ha permesso di chiudere in sdadata.....è bello, atletico e muscoloso; è impegnato; è idolatrato dalle sue innumerevoli fans; sciami di studentesse LE ronzano a torno,......mi scusi, mi perdoni, non dovevo, non centra nulla con la nostra partita.
Quanto alla conclusione, non ho mai detto "TI giuro davanti a tutti"....non doni alle mie labbra parole da me mai pronunciate, quando giuro lo faccio intimamente,.....mi riprometto nella mia testa,....semmai ho detto "TE faccio 'na sfumatura arta in semifinale".
Non sono rientrato per 2 decimi, in quel frangente avrei voluto "spogliarmi" del vostro sguardo fiero e compiaciuto,....
Tiferò per LEI in semifinale e poi in finale,....LEI si "veste" del mio medesimo cognome,....porti in alto il nostro cognome, mi faccia leggere in cima alla classifica ORSINI.....anche se è quello sbajato.
Un abbraccio
Danilo "Il Terribile"
Danilo Orsini, Roma (quartiere S.Paolo)
qualcosa mi fa pensare che l'oceanico in questione sia Io ....
Spera in un'altra risposta a questo punto....
themadman ha scritto:
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
tu questa sera non puoi vincere
solo x questa sera tu non puoi vincere, la posta in gioco è troppo alta,
vincerai i prossimi 100 raduni, ma ti prego questo no........
pippman ultimo al Nazionale ...... sono salvo!!!!! link
popeye ha scritto:
mi impegnerò al massimo solo per il gusto di vederti con il tutù e la soddisfazione di far dire Forza Roma ad un Lattiale....
Roma, 28 febbraio 2009. Quartiere San Lorenzo di Roma. Finale del torneo di Risiko!
Ho appena sconfitto in semifinale la temutissima Chiara Messore e adesso ho davanti a me tre nuovi avversari. Il locale è gremito. Al tavolo, siede il manuale vivente del perfetto risikista. Non critica gli avversari, non maledice la cattiva sorte. Impeccabile. Arriverà primo per un punto. Al mio fianco, un perdente di successo. Il tipico risikista che, a fine partita, ti spiega perché tu non sei arrivato primo, senza spiegarti perché lui è arrivato terzo (pur essendosi portato a 13 territori al trentesimo minuto del primo tempo). Del tipo: “Se non vinco è perché gli altri non sanno giocare”. Davanti a me, il Magnifico, colui che mi consentirà di giocarmi, fino alla fine, una partita persa in partenza.
Al tavolo siamo in quattro, ma i miei avversari non sono tre. Devo confrontarmi anche con una voce molesta fuori campo: “Scambio mattoni per lana; calcestruzzo per pecora; bitume per agnello”. È un belato assordante. È Danilo Orsini. Siede a un tavolo vicinissimo al mio. È vestito di bianco. Jeans bianchi, scarpe bianche, camicia bianca, sorriso bianco, scuro in viso. Mi guarda con un sorriso beffardo. Tra le mani ha un ventaglio di carte. Gioca a un gioco che non è un gioco. Non vedo carri. Sulla fronte ha scritto: “Il Risiko è un gioco stupido. Non mi è mai piaciuto”.
Il Magnifico impiega cinque interminabili minuti per disporre l’ultimo carro (siamo ancora nella fase di distribuzione dei territori!). Manca soltanto lui. Tutti in coro: “Dai, forza, puoi farcela, ancora uno sforzo, dai, dai, dai!”. Il Magnifico dispone il carro, poi ci ripensa, poi lo ripone di nuovo, poi ci ripensa, poi pensa che ci ha ripensato, poi inizia la partita, ma io sono già stanco. Il mio obiettivo è inesorabile: soltanto due territori dentro. Dopo mezz’ora, sono a dieci territori e in sei di questi sono fragilissimo. Il Magnifico mi attacca in Madagascar (che è lontanissimo dal mio obiettivo). Lo difendo per tre giri consecutivi nel timore di sparire dal tavolo. Al quarto giro il Magnifico ha 21 carri in Africa Orientale ed io soltanto 5 in Madagascar. Sono finito, ma il buon Machiavelli bussa alla mia spalla: “Se non puoi batterlo, fattelo amico”. Ho soltanto due possibilità: o perdo il Madagascar oppure propongo cartina. Il Magnifico accetta. Sposto tre carri in Africa del Sud e inizia la mia partita. Il Manuale vivente e il Perdente di successo rispondono con un’altra mega cartina in Asia che terminerà soltanto al novantesimo.
La finale procede senza colpi di scena. La contesa è tra me e il Manuale vivente. Il Magnifico sdada immediatamente prima che arrivi il mio turno. Non posso beneficiare del tris conservato per l’occasione. Perdo 36 a 37, avendo almeno 10 punti facilissimi da inghiottire (quattro li avrei tolti al vincitore in Europa Occidentale).
La partita si conclude. Il Perdente di successo mi attacca con un tono inutilmente polemico. Vorrebbe spiegarmi che ho sbagliato a giocare una partita che stavo per vincere, pur essendo partito con sette punti in obiettivo. È orrorizzato dall’idea che avrei potuto vincere. Sono incredulo. Rimprovera più e più volte il Magnifico. Il Perdente di successo, dimenticando di aver fatto (anche lui) cartina per l’intera partita, dice al Magnifico: “Ma ti rendi conto? Ma come hai giocato? Stava per vincere lui grazie alla cartina con te!”. Mi sorge un dubbio: qui sono tutti amici, mentre io sono estraneo al gruppo. Non conosco nessuno. Loro sono del club di Roma; io del club di Latina. Forse il regolamento di questo torneo prevede che gli “ospiti” non debbano vincere? Ripercorro mentalmente la partita. Il Manuale vivente ha vinto con merito. Il Perdente di successo ha avuto una condotta di gioco esemplare. Non ho appigli. Sono secondo.
Aveva ragione Danilo Orsini: il Risiko è un gioco cretino. Non mi è mai piaciuto.
Ma non è finita. Perdo la finale per un punto, ma per me si apre la prospettiva di una carriera da dirigente. Rimango nel locale a chiacchierare con i finalisti. Lontano dai dadi, il Perdente di successo è una persona assai cordiale e gradevole. Si chiacchiera. C’è anche il presidente del club con la fidanzata, Miss Messore, ancora scossa per la sconfitta subita in semifinale. Tra i capelli neri una ciocca bionda. La discussione si sposta su Danilo Orsini. I risultati deludenti iniziano a essere troppi. Danilo Orsini è nel comitato che ha fondato l’associazione “il Gufo”, ma la sua presenza inizia a creare imbarazzi e malumori. Mi candido per subentrargli. I presenti sono d’accordo, ma sarebbe più elegante se Danilo si dimettesse. Qualcuno dice: “Danilo è attaccatissimo alla poltrona. Ha stampato anche i biglietti da visita con il simbolo dell’Associazione!”. Alla fine, la decisione: se Danilo Orsini è nuovamente sconfitto in uno scontro diretto, è fuori dal comitato.
Domani in tipografia. Amo i biglietti con lo sfondo colorato.
Alessandro Orsini
orsinidan ha scritto: