Pochi giorni fa ho pubblicato un messaggio che riassume i concetti basilari riguardanti l'accredito che ora, estendendosi ad un'altra modalità di gioco, deve essere inteso in modo più ampio di quanto non fosse fino a prima dell'introduzione della stanza Pr3stige, quindi inviterei tutti i giocatori a leggere quello che ho scritto.
Per quanto riguarda il caso specifico, il comportamento verbale del giocatore macsim sarebbe certamente sanzionabile con una squalifica, però risulta difficile valutare come siano andate effettivamente le cose perchè il giocatore seie, ad un certo punto, intima un SILENZIO (scritto proprio maiuscolo), che viene inteso come una provocazione (ricordo che il maiuscolo equivale ad URLARE) e scatena una reazione.
Se dovessi intervenire, sarei quindi costretto a squalificare entrambi i giocatori, quindi decido di soprassedere, utilizzando questo caso come un esempio sul quale discutere.
Partiamo dal comportamento di macsim. In una partita Pr3stige e fin troppo facile poter pensare che due giocatori stiano facendo una combine, proprio perchè è abbastanza naturale che la partita si muova sul binario del 2vs1. Pensare di aver incontrato due combinari è del tutto legittimo, dirlo apertamente a partita in corso è invece un comportamento che può essere sanzionato con una squalifica. Se si ha un dubbio, come prima cosa si va a vedere la scheda di gioco di uno dei due e si verifica se vi sia o meno una frequenza sospetta di partite giocate insieme e magari anche i risultati di queste partite. Se si scopre che, magari, quella era la prima volta che giocavano fra di loro, si può già essere certi al 99% che il sospetto era solo frutto della propria immaginazione. Al limite, ci si segna i nomi e da quel momento li si evita, giocando con altri. Se invece i dubbi restano, allora si apre una discussione e si chiede il mio intervento.
Vediamo ora il comportamento di seie. E' evidente che sentirsi dare del combinaro non è carino, ma così come è facile vedere combine da tutte le parti è altrettanto facile essere accusati di essere il combinaro di turno. Se un giocatore lo dice apertamente in chat, la reazione corretta è quella di non scrivere nulla e poi chiedere il mio intervento qui sul forum. Se seie avesse fatto così, macsim sarebbe stato sicuramente punito con una squalifica. Se invece si accetta la "rissa verbale" allora si va fino alla fine, ma poi non si "corre dalla maestra". Nel caso specifico, sapendo perfettamente che non esiste la regola del silenzio, urlare SILENZIO a un avversario significa provocarlo. Non sono i giocatori a dover stabilire se uno può o non può parlare o se quello che sta dicendo sia legittimo o meno. Per queste cose c'è un arbitro, che può essere contattato a fine partita.
Sintetizzando: più si scrive in chat durante la partita, più si rende complicato il compito dell'arbitro che sarà tendenzialmente portato a considerare sullo stesso piano azioni e reazioni (le conseguenze possono essere una decisione di generica "non sanzionabilità" o la squalifica di più giocatori). Meno si scrive, più probabilità si ha di ottenere "giustizia".
Altro dettaglio (che non è necessariamente legato a questa partita): non scrivete mai cose del tipo "ti faccio squalificare", perchè nessuno di voi deve permettersi di far credere agli altri di avere un qualche "potere". Si rischia seriamente la squalifica anche avendo ragione, perchè nessuno può "minacciare" un avversario, tano meno utilizzando l'arbitro come "arma".