per curiosità... cos'hanno sui personal computer in Cina? in Oceania?shaney ha scritto:
per curiosità... cos'hanno sui personal computer in Cina? in Oceania?shaney ha scritto:
Che il torneo challenge sia un postaccio è fuori da ogni dubbio.
E' un ricettacolo di psicocartinari, cronofrenici, geobulimici, aleopatici e nevrastitici
(D. Piergentili)
Linux.maskass ha scritto:
In Cina oltre il 75% dei PC usa sistemi Linux. In Nuova Zelanda, ZDNet dice che il 98% dei PC usa Linux.
In Australia sono intorno al 70%, con un trend in crescita.
In Brasile il 100% dei PC delle amministrazioni pubbliche e di quelli nelle scuole usano Linux (non ho stime aggiornate sui privati).
In Messico e Venezuela le percentuali di utilizzo vanno oltre il 50% complessivo.
In generale molti governi, in giro per tutto il mondo, stanno imponendo l'uso di software libero per i benefici complessivi, almeno nelle PA e per l'interfacciamento con le PA.
Pensa che il governo del Massachusetts (USA) ha adottato da alcuni anni una legge che impone alle PA e ai privati che voglino interagire con le PA, l'uso di documenti basati su formati liberi (per esempio ODT, disponibile, tra gli altri - ma non solo, con OpenOffice)
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"Omnis enim res, quae dando non deficit, dum habetur et non datur, nondum habetur, quomodo habenda est."
Azz... sono (positivamente) sorpreso!shaney ha scritto:
Resta da vedere però che OS montano i computer acquistati dalla gente, soprattutto in un paese come l'Australia ("occidentale") faccio molta fatica a credere che non sia WIN il sistema più diffuso! Non sei d'accordo?
I dati che ho raccolto (tranne quando specificato) comprendono i sistemi di privati, aziende e pa.maskass ha scritto:
Il limite di queste rilevazioni, per i privati, è la verificabilità del dato. I dati relativi a windows si riferiscono alle licenze vendute soprattutto ai produttori hardware. Io che appena compro un portatile e non uso windows vengo comunque considerato come un utente windows. Se non accetto la licenza di windows e ne chiedo il rimborso al produttore, non dovrei essere conteggiato, ma in genere i produttori non comunicano questa variazione.
Così come, comprando un PC senza S.O., nessuno sa effettivamente io quale sistema usi.
Così come ci sono privati che usano ancora dos (o windows 95) e non vengono conteggiati affatto, perché dopo un certo periodo di tempo quelle macchine si considerano obsolete e sostituite.
Quindi per i privati le stime sono molto delicate, ma è un problema comune a tutte le stime statistiche. Se però considero che Microsoft, solo per il mercato australiano, sta adottando una politica di marketing per cui offre ai produttori hardware prezzi bassissimi per le licenze per invogliarli ad equipaggiare i loro prodotti con Windows piuttosto che Linux, mi viene da pensare che stiano cercando di conquistarsi una fetta di mercato, piuttosto che mantenerla.
Invece per aziende e PA il calcolo è più semplice, anche solo guardando i bilanci.
In realtà, la scarsa diffusione di Windows in queste cose è dimostrato anche dalla realizzazione a parte di sistemi Mui, in pratica le versione di Winzozz multilanguage. Molte lingue asiatiche non sono contenute e si scaricano pacchetti a parte. In questi paesi, Microsoft fornisce licenze Mui per poi scaricare ed installare il pacchetto idoneo.maskass ha scritto:
Sul discorso vulnerabilità, invece, ritengo che la gestione dei cosidetti beta tester da parte di Microsoft, a parte i programmatori veri e propri quindi, sia veramente pessima. In poche parole, in fare di pre-release, la Microsoft fornisce a beta tester per la maggior parte privati una versione RC o preRC che ovviamente è piena di bug senza strumenti idonei per testare a pieno potenziale il sistema. Il premio della Microsoft per trovare un bug nel sistema o un errore di programmazione è quello di regalare una licenza del sistema in prova una volta uscito dal mercato: tradotto, dal mese all'anno per trovare un bug, provare e testare tutto per licenza dai 100 ai 400 €
Senza considerare che molti si registrano come beta tester solo per la smania di usare l' "ultima versione di windows", ma in caso di bug non lo segnalano. Il che fa pensare a Microsoft che non ce ne siano o siano rari.marci80 ha scritto:
In realtà, vige una sostanziale differenza tra preRC e RC: la prima viene fornita ai beta tester regolarmente iscritti al programma e quindi viene data tramite inviti; la seconda è aperta al pubblicoshaney ha scritto:
Tra una preRC e una RC passano dai 6 ai 12 mesi, circa. In quel lasso di tempo, tutti coloro che l'hanno installato ovviamente hanno interesse a segnalare eventuali bug. Il discorso che faccio è: ma secondo loro, lavoro a tempo pieno su un sistema operativo in fase di test per 100 euro?