1) non sono cazzate. Giuliani ha dimostrato che esiste un metodo scientifico per poter anticipare un evento sismico di rilevanza. Non è poca cosa visto che fino ad oggi ci si è limitati a radometri e sismografi, tutti strumenti che misurano l'evento quando si verifica.
2) Se esistesse una rete nazionale di rilevatori, sicuramente si avrebbe una certezza sempre maggiore del verificarsi degli eventi e della loro intensità.
3) Poter anticipare un evento sismico significa poter predisporre almeno di un piano dettagliato ed avanzato di protezione civile. Poter avvertire la gente, l'intera popolazione di una zona a rischio elevato, di cosa fare, dove andare e come comportarsi. Dalle 3.32 alle 9.00 la popolazione, come al solito, è stata lasciata da sola senza che nessuno abbia detto nulla o avvertito alcuno. Sono stati capaci solo di denunciare Giuliani per procurato allarme. Complimenti.
4) La politica non c'entra mai quando ci sono le catastrofi. Vero. La catastrofe non puoi fermarla. Però predisporre tutte le misure necessarie per coordinare gli aiuti e salvaguardare l'incolumità dei cittadini, questo sì, la politica deve farlo.
5) Se proprio si vuole aprire una parentesi politica, l'evento può aiutare a riflettere sul fatto che l'Italia è un territorio a forte, fortissimo rischio sismico. Solo un folle o uno con ineffabili interessi a far fluire miliardi di Euro in zona ad alta densità mafiosa, può pensare che costruire un ponte sullo stretto sia un'opera "epocale" ... E sono miliardi degli Italiani, non quelli suoi.
Il ricercatore Infn, inventore di un sistema per prevedere i terremoti, nei giorni scorsi era stato accusato dalla magistratura di procurato allarme
Lo sfogo di Gioacchino Giuliani
"Qualcuno deve chiedermi scusa"
di FEDERICA CRAVERO
TORINO - "Ci sono persone che devono chiedermi scusa e che avranno sulla coscienza il peso di quello che è accaduto". È arrabbiato, distrutto, Gioacchino Giuliani, ricercatore ai laboratori del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, che ha messo a punto un sistema in grado di prevedere i terremoti. Nei giorni scorsi lo strumento da lui creato aveva rilevato la presenza massiccia di precursori dei terremoti nella zona di Sulmona, attraverso i livelli di radon liberati dalla terra. Poi il sisma non era avvenuto e lui era stato denunciato per procurato allarme. Ma le sue previsioni, evidentemente, non erano errate, ma soltanto anticipate.
Cosa ha pensato quando ha visto che il suo allarme non era ingiustificato?
"Questa notte non sapevo più a chi rivolgermi, vedevo la situazione che stava precipitando e io non potevo fare nulla perché ho ricevuto un avviso di garanzia per aver detto che ci sarebbe stato un terremoto".
Lei vive all'Aquila, come ha vissuto il sisma?
"Qui ci sono dei morti, cinquantamila persone senzatetto, una situazione drammatica, nemmeno durante i bombardamenti in guerra si vedevano cose del genere. Vedevamo le case muoversi, una sensazione tremenda, anche se per me si aggiungeva la rabbia ".
Lei è stato anche messo in ridicolo per la sua previsione. Come si sente adesso?
"Di me sono state dette delle cose tremende. Mi hanno dato dell'imbecille, perché i terremoti non si possono prevedere. Ma era una situazione creata ad arte. Io adesso non ce la faccio nemmeno a parlare, la situazione è troppo grave. Ma adesso c'è gente che mi deve chiedere scusa".
A chi si riferisce?
"Al capo della protezione civile Guido Bertolaso: andate a leggere cosa ha dichiarato di me. E poi parlo del sindaco di Sulmona e dell'assessore alla protezione civile. Mi devono chiedere scusa sulle pagine dei giornali nazionali. Queste persone portano sulla coscienza un peso enorme".
(6 aprile 2009)