Prima di tutto si eccepisce un difetto di notificazione in quanto il mio nome è stato scritto in modo errato
In subordine, si ritiene infondato in diritto e in fatto il ricorso di parte attrice in quanto il titolo - così come l'avatar - viene di rito modificato quando trattasi di elemento donato, e non di elemento acquistato.
Dal momento che non siamo qui a pettinar giraffe o a menare il can per l'aia, se un utente si acquista il titolo pagando 5000 n€ ha il diritto costituzionale di tenerselo com'è. Se invece un utente se l'è fatto donare da un complice, per la modica spesa di 500 n€, è del tutto evidente che il titolo, così come l'avatar, è soggetto a qualunque modifica secondo il noto principio affermato in giurisprudenza "a caval donato, non si guarda in bocca".
Per questi motivi
Chiedo all'Illustrissima Corte il diniego delle pretese avanzate dalla parte attrice in quanto il fatto non sussite e non costituisce reato, col rimborso di tutte le spese di giudizio da liquidarsi in via equitativa alla parte ricorrente.
Con ossequi.
Highlander