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Discussione: Archivio LIBRI
  1. #1
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    Archivio LIBRI


    Thread di sola lettura; Qui saranno contenute le recensioni estratte dalle varie discussioni.

    Indice Alfabetico

    E L'asina vide l'angelo - Nick Cave >MaMart
    Serial Killer - C. Lucarelli e M. Picozzi >MaMart
    ...Tra il dire e il fare c'e' di mezzo "e il"...
    mamart non è in linea
  2. #2
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    Libri - Saggistica

    Serial Killer - Storie di ossessione omicida
    di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi



    Purtroppo per voi e per la mia 3/4 sono un appassionato del genere...per cui ne seguiranno altre...sempre ammesso che io non impazzisca prima.

    Per chi conosce Lucarelli, ci sono poche presentazioni da fare...
    Ha uno stile molto simile al parlato di "Blu notte" e "Misteri d'Italia":
    - Se fosse un film si aprirebbe con....
    - Si chiamava xxxxx, ricordiamocelo questo nome...
    - Paura eh!?
    Ecc... ecc...
    Massimo Picozzi invece è un criminologo piuttosto famoso, autore anche lui di altri libri scritti sia in autonomia sia con il supporto di Lucarelli (tipo "Scena del crimine").

    Il libro racconta ed analizza, sia dal punto di vista forense che da quello psicologico/sociale, 12 tra i casi più famosi di assassini seriali.
    Non è un modo per conoscere aspetti puramente splatter ma piuttosto un modo per indagare e scoprire i lati più oscuri dell' umanità; per scoprire quanto, quelli che noi riteniamo psicopatici, siano in realtà molto simili alle persone comuni.
    E' un viaggio nella mete umana, nelle sue pieghe più oscure e misteriose, per tentare di capire come una persona con una esistenza normale (o quasi) possa trasformarsi in un assassino sanguinario.
    Si indaga sul passato dei protagonisti per tentare di individuare delle caratteristiche comuni, dei segni premonitori.
    Si scopre così che le famose violenze subite da bambini hanno sì un ruolo importante ma non sono sempre presenti.
    Si scopre come la forma del cranio ed altre misure antropomorfe siano causa/sintomo di determinati comportamenti.
    Si hanno anche ulteriori conferme del fatto che determinati stili di vita e condizioni ambientali possono avere un ruolo determinante: ne sono la prova il fatto che la stragrande maggioranza degli assassini seriali si trovino negli stati uniti ed il fatto che quasi il 90% degli assassinii abbiano un risvolto sessuale!
    Oltre quindi a conoscere nel dettaglio queste storie allucinanti, viene descritto anche l'iter seguito per lo studio di questi casi.
    Non viene ancora analizzato in maniera approfondita (cosa che succede nel predecessore "Scena del crimine") ma se ne danno comunque cenni utili a capire lo stato dell'arte.

    Il libro non è certo consigliabile a tutti....diciamo che in certi frangenti risulta piuttosto forte e violento, specie in casi più eclatanti come quelli del mostro di Firenze, o di Charles Manson (da cui quell'imbecille di Marylin prenderà il nome) o di Ed Gein.
    Vederlo in un film o in un documentario posso assicurarvi che non fà affatto lo stesso effetto...
    La ricchezza di dettagli e particolari aiuta a prendere coscienza del fatto che si tratti di storie "reali"...non di film horror o thriller.
    Difficilmente vedendo "Non aprite quella porta" si prenderà coscienza del fatto che Ed Gein era solito realizzare sedie e oggetti d'arredamento con parti delle sue vittime....
    Addirittura dei posaceneri con i crani!!
    Oppure del fatto che è esistita gente (Fritz Haarman...mi pare) capace di vendere carne umana in una macelleria!

    Dunque, per concludere, è un libro che mi sento di consigliare a chi vuole "tentare" di capire queste paurose, orribili, ma allo stesso tempo affascinanti esistenze.
    E' un viaggio nella mente di persone che non sono semplici criminali....per trovare finalmente una mezza risposta alla domanda: Chi sono?

    ...sono la personificazione di quanto c'è ancora di irrazionale, di ferino, di primordiale in noi e nella nostra vita apparentemente logica e ordinata. È il mostro che aspetta in agguato, è l'orco che si nasconde dietro le nostre esistenze quotidiane, nelle nostre strade, nelle nostre menti, nei nostri cuori...



    Ed Gein


    Fritz Haarman


    Charles Manson


    Recensione di: MaMart
    mamart non è in linea
  3. #3
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    Re: Archivio LIBRI

    E l'asina vide l'angelo
    di Nick Cave



    “Sono uno sfortunato bast.ardo. Dio lo sa. Stupido e muto come l’oggetto più inutile al mondo. Un essere disgustoso. Indegno. Insulso. Dall’aspetto grottesco. Deforme. Proprio così. Deforme e dalla mente abietta. O cosa orribile!”

    Scritto nel 1989 da Nick Cave (più o meno noto per essere il leader dei Bad Seeds e dei Grinderman) E l’Asina vide l’angelo è la storia di una comunità di una valle americana del Sud, gli ukuliti, unita da una comune fede religiosa: quella nel Profeta Jonahs Ukulore, che condusse i suoi fedeli nella valle intorno al 1860.
    E’ qui che vive Euchrid Eucrow, protagonista del romanzo, giovane ragazzo muto unico sopravvissuto di una coppia di gemelli, figlio di una coppia di relitti umani; una alcolista che distilla whiskey clandestino e un rozzo cacciatore.
    Il romanzo è la storia della sua esclusione (dalla famiglia e dalla società) e insieme la storia della comunità ukulita lungo i magri anni Quaranta, all’indomani della Grande Depressione, segnati nella Valle di Ukulore da una pioggia battente e infinita che fiacca gli abitanti e stronca la loro agiatezza e la loro speranza.
    Euchrid cresce imparando a conoscere soltanto l’odio e il dolore dell’esclusione; il piccolo muto vaga nel paese, nascondendosi nel fango come un randagio, sempre timoroso di percosse e sempre picchiato e scacciato.
    Rifugiatosi a spiare la vita altrui, si innamora di Cosey Mo, la bella prostituta che esercita in una roulotte in cima alla collina.
    La sbircia mentre si "congiunge" con i maschi del paese, gli stessi che per diletto lo violentano se lo trovano da solo.
    Un giorno, tra i campi di canne da zucchero, assiste al suo selvaggio linciaggio da parte dei suoi stessi clienti, incitati dalle rispettive mogli.
    La osserva di nascosto la notte in cui lei ritorna, ormai ridotta ad una vagabonda deforme, per abbandonare sui gradini della statua del profeta Jonahs Ukulore, appena prima di morire, Beth, la figlia che già portava in grembo la notte in cui era stata cacciata e picchiata.
    Ma l’arrivo della bambina coincide con la fine delle piogge e proprio a lei gli ukuliti attribuiranno il merito della fine del diluvio, adottandola e facendone la Prescelta da Dio.
    E’ a questo punto che Euchrid sentirà la chiamata di Dio e deciderà di agire e di ribellarsi.
    Fortificherà la baracca dove vive e conquisterà la fiducia della bambina; dopo averla posseduta, tenterà di ucciderla a colpi di falcetto, per poi morire annegato nelle sabbie mobili della palude inseguito dalla rabbia e dall’odio dell’intera comunità ukulita.
    Ma Beth non morirà, almeno non prima di aver dato alla luce il suo bambino, il nuovo prescelto, proprio il figlio del muto Euchrid Eucrow.

    Euchrid si muove lungo sentieri che rendono esplicito quanto confinanti possano essere i territori dell’erotismo e quelli della morte, mettendo contemporaneamente il dito nella piaga dell’incapacità di abituarsi alla tortura e all’umiliazione del dolore, di dare loro un senso, una ragione, se non nell’ostinazione a non rinunciare alla propria parte d’amore e di diritto alla vita.

    Euchrid lotta contro una società che richiede sacrifici umani (da Cosey Mo, ai vagabondi che abitavano nella chiesa in rovina e fino a Beth e allo stesso Euchrid), abbandonata a una frenesia violenta e cieca, in una sorta di caccia all’untore alla fine della quale, per ironia della sorte, i persecutori adottano e quasi deificano i figli delle proprie vittime, con un sorprendente capovolgimento dei ruoli che apre ogni volta panorami nuovi fino a mostrare l’intimità più profonda di quella che chiamiamo, a seconda dei casi, civiltà, moralità, o, più semplicemente, cultura.

    In definitiva, è proprio questo capovolgimento di fronti a rendere secondo me interesantissimo il romanzo di Nick Cave.
    Se non fosse per questo e per lo stile narrativo, sarebbe un semplice romanzo gotico/noir...

    Consigliato a tutti quelli che amano lo stile Nick Cave insieme alla pubblicazione King Ink vol.1 e vol. 2.



    Per chi volesse una lettura più rapida ma in tema, consiglio invece di reperire il volume che raccoglie testi e traduzioni delle sue canzoni.



    Ogni canzone è un romanzo....ricco di spunti di riflessione e citazioni interessantissime.
    Canzoni tipo "Where the wild roses grow", valgono da sole l'acquisto del libro e di tutti i cd (o almeno di "Murder Ballads").





    Recensione di: MaMart
    mamart non è in linea

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