Russia: trovata bimba di 5 anni allevata
da cani e gatti, non parla, ma abbaia


Rinvenuta in un appartamento fatiscente da cui non poteva uscire




MOSCA (RUSSIA) - Una bambina ignorata dai genitori e dai nonni e «allevata» da cani e gatti, di cui ha finito per apprendere il linguaggio: è la storia di degrado scoperta dagli agenti per la protezione dell’infanzia a Tchita, in Siberia Orientale. La bambina, di cinque anni, è stata trovata in un appartamento fatiscente da cui non poteva mai uscire, dove non aveva imparato a parlare e in cui cercava di comunicare abbaiando.


LA STORIA - «Durante cinque anni è stata allevata da diversi cani e gatti, e non è mai uscita una sola volta - ha spiegato la polizia locale in un comunicato - la piccola si è buttata sugli agenti come un cagnolino». Pur comprendendo il russo, la bambina non era però in grado di parlarlo e cercava di esprimersi «parlando il linguaggio degli animali». Il particolare più inquietante riguarda le abitudini alimentari assunte dalla bambina: «Non mangia con il cucchiaio, lo mette da parte e lecca», ha raccontato al canale tv «Rossia» Nina Emeltchougova, lavoratrice nell’istituto dove la bambina sta ricevendo assistenza medica e psichiatrica. La bambina, soprannominata dalla polizia «Mowgli» come il bimbo allevato dagli animali ne «Il libro della giugla», salta sulle porte abbaiando quando viene lasciata sola in una stanza. La famiglia, secondo i vicini, era estremamente asociale, fino al punto di uscire solo di notte per non incontrare nessuno. Lo scorso marzo, il presidente russo Dmitri Medvedev aveva chiesto di agire con urgenza per mettere fine alle violenze sui bambini: Medvedev aveva affermato che in Russia vi sono 760.000 minori in «condizioni socialmente pericolose».