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Discussione: Latina, la città nuova (visita guidata)
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    Latina, la città nuova (visita guidata)

    La mattina di Sabato 30 gennaio (con orario da definire insieme - indicate voi la vostra preferenza) sarà a nostra disposizione una GUIDA TURISTICA per un TOUR al centro della città.
    Postate in questo thread le vostre adesioni!



    Latina

    é una delle pochissime città che conosca con precisione la propria data di nascita: 18 dicembre 1932. Con il nome di Littoria, fu la prima delle "città nuove" nata dalla bonifica integrale della Palude pontina: le altre si chiamarono Sabaudia, Pontinia e Aprilia. Al gruppo si sarebbe poi aggiunta Pomezia, in provincia di ROMA. Nel 1934 Littoria fu proclamata capoluogo della nuova provincia: undici anni dopo ragoni di opportunità politica portarono al cambiamento del nome originario in quello attuale, meno impegnativo e compromettente.


    Prima della fondazione
    Prima della bonifica dell'Agro pontino, il suo territorio era occupato da vaste e malsane paludi. Le prime popolazioni che passarono il territorio di Latina furono i Volsci, che vi fondarono la città di Satricum, ai confini con l'attuale comune di Nettuno.
    In seguito i Romani costruirono la Via Appia, su cui sorse il centro di Forum Appii, citato negli Atti degli Apostoli
    Successivamente con le invasioni barbariche e gli attacchi dei Saraceni, le opere di bonifica create dai Romani furono distrutte, e la palude tornò ad invadere anche quei territori che si era riusciti a strappare all'acqua.
    Nei secoli successivi, da parte dei diversi Papi, si segnaleranno tentativi di bonifica, quasi tutti destinati al fallimento. In questi anni, Latina è un immenso latifondo della famiglia Caetani e tale resterà fino agli anni trenta.


    La fondazione
    Negli iniziali progetti di bonifica, il fascismo aveva previsto per l'Agro pontino uno sviluppo esclusivamente rurale, senza la nascita di nuovi centri urbani di notevoli dimensioni. Presto però il commissario governativo per la bonifica, Valentino Orsolini Cencelli, si rese conto che i preesistenti comuni di Cisterna e Terracina erano insufficienti a coprire le esigenze dei pionieri. Il progetto di un nuovo centro amministrativo puntò quindi sulla località del Cancello del Quadrato dove sorgevano già piccoli insediamenti. La prima pietra della nuova città, il cui progetto era curato secondo i canoni dell'architettura razionalista da Oriolo Frezzotti, venne posta il 30 giugno del 1932, nel totale silenzio dei giornali italiani come aveva disposto lo stesso Mussolini, fortemente contrario al progetto.
    La stampa estera, al contrario, esaltò la costruzione di Littoria dedicando ad essa ampi articoli. Il Duce cambiò idea e il 18 dicembre dello stesso anno, partecipò alla solenne cerimonia d'inaugurazione. La nascita della nuova città fece il giro del mondo.
    Il territorio comunale fu creato ricavandolo in larga parte da quello dell'attuale Cisterna di Latina (all'epoca Cisterna di Roma, poi dal 1935 Cisterna di Littoria), ma anche dai comuni di Nettuno e Sezze. Fu eretta a capoluogo della neonata provincia nel 1934.
    La propaganda fascista sfruttò l'opera della bonifica e la inserì all'interno della battaglia del grano, per combattere la crisi economica successiva all'autarchia. Il Duce si recava spesso nelle ex paludi e sono note le immagini propagandistiche di Mussolini che si mostra intento a lavorare il grano a torso nudo, insieme ai coloni.
    Il comune di Littoria fu popolato con l'immigrazione massiccia di coloni soprattutto veneti, friulani ed emiliani, oggi denominati nell'insieme comunità venetopontine, ai quali furono consegnati i poderi edificati dall'Opera Nazionale Combattenti, similmente a quanto operato nei limitrofi comuni della pianura.

    Gli anni del boom economico
    Fra il gennaio e il maggio del 1944, la città fu gravemente danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e il territorio circostante fu coinvolto prima nello sbarco di Anzio e poi nella battaglia di Cisterna, eventi importanti che portarono alla liberazione di Roma da parte degli alleati.
    Nel 1946, dopo la caduta del fascismo, mutò il suo nome in Latina simboleggiando così una simbolica rottura con la dittatura. Il nuovo toponimo fu deciso assumendo quello antico del territorio che la circonda ossia il Latium Novum.
    Inserita, insieme alla provincia, nelle aree tutelate dalla Cassa del Mezzogiorno, conobbe negli Anni Sessanta e negli Anni Settanta una straordinaria crescita economica e demografica trasformandosi nel giro di pochi anni da centro rurale in una città industriale.



    Urbanistica
    La città fu progettata secondo i canoni dell'architettura razionalista all'epoca in voga. Il piano regolatore fu realizzato dall'architetto Oriolo Frezzotti, con l'approvazione di Marcello Piacentini e prevedeva una forma ottogonale con vie che si snodano intorno alle due piazze centrali della città: Piazza del Popolo e Piazza della Libertà.
    Il centro storico della città ha conservato in gran parte gli edifici, i monumenti e le piazze (alcuni a firma di Duilio Cambellotti e Angiolo Mazzoni) tipiche della fondazione.
RC LATINA non è in linea
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    Re: Latina, la città nuova (visita guidata)

    Si precisa che la visita guidata, ed in particolare la guida turistica che dovrebbe condurla, sarà disponibile solo al raggiungimento di un numero minimo di 10 partecipanti.
    RC LATINA non è in linea

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