Ciao Vincenzo, mi dispiace ma non condivido.
E' un punto di vista il mio, prettamente personale.
E' vero che la società di oggi può farti scivolare in quella che è disattenzione da parte del genitore o strada della perdizione se si parla di un figlio.
Però credimi, di genitori che hanno con i figli un rapporto "aperto" per come lo intendo io, non ne ho visti molti.
Sarà il modo in cui i miei mi hanno cresciuto, sarà che sin da piccolo sono stato messo di fronte a problemi seri che la vita mi ha presentato, però sostengo fortemente che se i genitori stanno vicini al figlio, si informano e discutono su come esso vive, si possono prevenire certi atteggiamenti e soprattutto tanti errori.
Nel momento in cui il figlio dimostra di essere una testa di caxxo, sta ai genitori trovare un modo per fargli comprendere qual'è la retta via.
Poi è ovvio che possono capitare mille situazioni percui tra genitori e figli non si crea questa sorta di dialogo costruttivo. Ma sicuramente un genitore non può scaricare le proprie responsabilità sotto la maschera del menefreghismo, e poi avere anche il coraggio di lamentarsi.
Vincè....se tuo figlio fa una cazzata..... tu lo riprendi, lo educhi, lo castighi, e se lo merita gli dai pure una pizza, no? E allora di che stiamo a parlà?
La base di crescita è il rapporto tra genitori e figli. Questo di default. Concordo, a volte anche questo non è sufficiente, ma se viene a mancare... beh il genitore è bene che si ponga delle domande.