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Discussione: Campionato Regionale di Risiko! 2010 - Sicilia
  1. #31
     Maresciallo
     
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    Re: Campionato Regionale di Risiko! 2010 - Sicilia

    Quote fedro2001 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ok, quindi se ho capito bene, dei primi 5 articoli, rimane da decidere il punto relativo alla sostituzione di un giocatore ritirato dell'art.3 e gli orari delle partite, giusto?

    Mettiamo i due punti ai voti?

    Per gli orari, mi pare giusto far decidere voi che venite da fuori, visto che noi a Palermo, non dovremmo avere problemi con la sede.

    Per la sostituzione del giocatore ritirato, propendiamo per la soluzione con un altro giocatore piuttosto che con un giudice.






    ORARI per la domenica per il club di Marsala vanno bene 11.00 e 16.00, per il sabato preferirei 18.30 e 21.30 se possibile.

    Sostituzione giocatore mi sembra preferibile nell'ordine:
    sostituzione con altro giocatore del club, se irreperibile
    sostituzione con giudice arbitro,
    lascerei come ultima soluzione la sostituzione con giocatore di altro club.
    Sergio Bellafiore

    Risikoclub Egadi Marsala
  2. #32
     Maresciallo
     
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    Re: Campionato Regionale di Risiko! 2010 - Sicilia

    Ok per tutti gli articoli.
    Mi lascia perplesso l'ultima frase dell'art. 5... Giocatore che dimentica di sdadare ammonito e poi squalificato e\o estromesso. Ritengo personalmente che la sdadata non sia una cosa personale del giocatore, ma sia un "diritto" di tutto il tavolo. Il corretto svolgimento dei turni finali è responsabilità di tutti i giocatori e dell'arbitro e non solamente del "distratto".
    Per tal motivo eviterei una soluzione così drastica, optando, ad esempio, per la perdita di punti in capo al giocatore già ammonito.

    Per la variante art.16 con dichiarazione delle carte certamente ok, ma senza conseguenze in caso di dimenticanza.
  3. #33
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    Re: Campionato Regionale di Risiko! 2010 - Sicilia

    Quote Cangurotto ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ok per tutti gli articoli.
    Mi lascia perplesso l'ultima frase dell'art. 5... Giocatore che dimentica di sdadare ammonito e poi squalificato e\o estromesso. Ritengo personalmente che la sdadata non sia una cosa personale del giocatore, ma sia un "diritto" di tutto il tavolo. Il corretto svolgimento dei turni finali è responsabilità di tutti i giocatori e dell'arbitro e non solamente del "distratto".
    Per tal motivo eviterei una soluzione così drastica, optando, ad esempio, per la perdita di punti in capo al giocatore già ammonito.

    Per la variante art.16 con dichiarazione delle carte certamente ok, ma senza conseguenze in caso di dimenticanza.
    Ok, riepiloghiamo.

    Orari: Siracusa ha votato 2 partite al pomeriggio, Marsala 1 di pomeriggio l’altra in serata, ho chiesto quindi agli Eagles che preferiscono giocare di pomeriggio.
    Quindi giochiamo sabato alle 15.00 (1T) e alle 18.00 (2T), e domenica alle 11.00 (3T) e alle 16.00 (F)

    Sostituzione del giocatore ritirato, si procede in quest’ordine:
    · sostituzione con un giocatore dello stesso club (tra i soli giocatori presenti che hanno partecipato alle selezioni o attraverso il ranking del club).
    · si sostituisce con un giocatore di un altro club (sorteggiandone uno in caso di presenza di giocatori di entrambi gli altri club)
    · si sostituisce con un arbitro, come originariamente previsto dall’articolo.

    Ovviamente, per il club di Palermo, visto che l’accesso alla finale è regolato dal torneo che c’è in corso attualmente, l’ordine di arrivo (dal 5° posto a seguire) sarà utilizzato per gestire eventuali ripescaggi del club.

    Integrazione art 16.
    Ovviamente d’accordo, propendiamo anche noi senza conseguenze in caso di dimenticanza, visto l’assoluta novità della regola almeno per il nostro club.

    Osservazione art. 5
    Siamo concordi nel ritenere eccessiva la squalifica di un giocatore che dimentica di sdadare 2 volte. Sergio suggeriva l’attribuzione di una penalità: facciamo il 20% del suo punteggio a fine partita?
    RCU Eagles Palermo


    rcueaglespalermo@libero.it

  4. #34
     Colonnello C.te
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    Re: Campionato Regionale di Risiko! 2010 - Sicilia

    Art. 18- Limiti all’uso delle armate disponibili
    Il limite di armate è di 130 (fra carri e bandierine). Se un giocatore termina le armate in suo possesso (cioè sono tutte sulla mappa), non ha la possibilità di prenderne di più anche se ne avrebbe diritto all'inizio del suo turno di gioco. Il giocatore che in qualunque momento della partita si trovasse ad avere sul tabellone di gioco un numero di armate superiore al limite massimo consentito dovrà togliere istantaneamente, al momento del riconoscimento dell’infrazione e da territori di propria scelta, un numero di armate pari a quelle eccedenti qualora l’infrazione fosse da lui spontaneamente riconosciuta e dichiarata, o il doppio della quantità in eccesso nel caso in cui l’infrazione fosse ravvisata dall’Arbitro o da un avversario
    Nel secondo caso, per tale giocatore il limite massimo consentito sarà diminuito, per il proseguo della partita, di un numero di armate uguale all'eccesso riscontrato in quel momento.

    Art. 19- Spostamento delle armate
    Durante il proprio turno di gioco, sarà possibile effettuare un solo spostamento di un qualsiasi numero di armate da un territorio (senza violare quanto detto nel paragrafo della guarnigione minima) ad un altro confinante (compresi quelli appena conquistati). L'avanzata di più armate a seguito di quelle che conquistano un territorio non è considerato spostamento. L'avanzata minima sarà considerata uguale al numero dei dadi utilizzati per effettuare l'ultimo attacco.

    Art. 20 - Lancio dei dadi
    Durante ogni partita, verranno impiegate due terne di dadi, comuni fra tutti i giocatori, una per l’attacco ed una per la difesa. Ogni giocatore sarà tenuto ad utilizzare soltanto dadi delle due terne.
    Quando un giocatore dovrà lanciare due o tre dadi, dovrà farlo contemporaneamente.
    Se si lancia un numero sbagliato di dadi (in più o in meno) bisogna ritirare tutti i dadi.
    Se un dado esce o si ferma sul bordo del campo di battaglia o rimane in bilico si devono ritirare tutti i dadi.
    Se si lanciano i dadi invertendo quelli di attacco con quelli di difesa il lancio è comunque valido.
    Se difesa e attacco lanciano i dadi contemporaneamente ed il lancio dell'attacco è da ripetere (es. perché è uscito un dado dal campo di battaglia) quello della difesa è da considerare comunque valido.
    La difesa non può lanciare i propri dadi prima di quelli dell’attaccante. Se ciò avvenisse il giocatore che attacca ha la facoltà ma non l’obbligo, dopo aver visto il risultato del lancio, di far ritirare i dadi al difensore.
    Se la difesa lancia i propri dadi nel campo di battaglia dove vi sono ancora quelli dell'attacco, per l'attacco valgono comunque e sempre i punteggi conseguiti subito dopo il proprio lancio e non quelli che potrebbero risultare dopo il lancio della difesa (colpendo i dadi ancora presenti nel campo di battaglia si potrebbero modificare i punteggi realizzati dall'attacco).

    Art. 21 - Giocatore eliminato
    Quando un giocatore viene eliminato da una partita, il giocatore che lo elimina acquisisce le carte territorio dello stesso senza superare il limite di 7 carte, cfr. art.16).

    Art. 22 - Obiettivi “Torneo” (cfr imm. allegata)
    Le carte contenute nella confezione Challenge costituiscono gli speciali obiettivi appositamente studiati per i Tornei. Questi obiettivi sono stati realizzati tenendo conto della difficoltà nella difesa dei singoli stati quindi, pur essendo diversi gli uni dagli altri, sono estremamente equilibrati.
    È fatto divieto ai giocatori di mostrare l’obiettivo ad altri partecipanti al torneo, anche se eliminati o impegnati in altri tavoli. È inoltre vietato mostrare l’obiettivo agli spettatori. Qualora l’obiettivo di un giocatore si scopra accidentalmente, la partita prosegue regolarmente senza conseguenze; se invece un giocatore mostra deliberatamente il proprio obiettivo, verrà immediatamente squalificato dalla partita in corso ed espulso dal torneo. Anche lo scambio volontario dell’obiettivo con quello di un avversario comporta l’immediata esclusione del torneo per entrambi i giocatori.

    Art. 23 - Fine dell'incontro e calcolo del punteggio
    Ogni territorio in obiettivo ha un valore pari al numero di territori con cui confina (punti obiettivo).
    Il vincitore della partita sarà premiato con un bonus di 50 punti. In caso di parità fra due giocatori, ciascuno riceverà 25 punti di bonus. In caso di parità fra 3 o 4 giocatori, non verrà attribuito alcun bonus vittoria. Per l’attribuzione dei punti di bonus, l’unico criterio di valutazione del piazzamento dei giocatori nel tavolo, è rappresentato dai punti obiettivo realizzati.
    Il giocatore che raggiunge il proprio obiettivo è tenuto a comunicarlo subito, concludendo la partita. Se un giocatore dopo aver realizzato RisiKo! omette di dichiararlo e prosegue la partita, nel momento in cui verrà scoperto dagli arbitri, sarà escluso dal gioco e tutti i suoi territori diventeranno neutrali rimanendo occupati con un numero di armate pari a quelle presenti. Ai fini del torneo verrà equiparato ad un giocatore eliminato per primo dal tavolo
    Se un giocatore dichiara RisiKo! e durante il conteggio dei punti-tavolo si scopre che non ha completato il suo obiettivo la partita prosegue regolarmente dal punto in cui è stata interrotta, quindi è ancora il suo turno di gioco per cui può proseguire ad attaccare e/o effettuare lo spostamento strategico.
    Al giocatore che dovesse fare Risiko (ovvero raggiungere l’obiettivo segreto prima della fine del tempo) verranno dati 150 punti totali.
    Alla conclusione della partita l'arbitro stila un referto; esso dovrà essere firmato da tutti i giocatori, tranne eventualmente coloro che manifesteranno l'intenzione di presentare ricorso. Chi non dovesse firmare il referto senza manifestare intenzione di presentare ricorso, mantiene il punteggio conseguito al tavolo, ma perde il diritto di presentare ricorso al verbale o alla classifica per quel turno di gioco.
    Qualsiasi intervento da parte dei giocatori atto a rendere impossibile il conteggio dei punti finali, sarà punito con l'istantanea squalifica dal torneo in corso. La partita sarà rigiocata sostituendo ogni giocatore squalificato con un giudice di tavolo il quale giocherà attivamente seguendo le regole esplicitate nell’articolo 3.

    Art. 24 - Situazioni di parità al termine della finale
    Se al termine della finale si verifica un caso di parità, l’ordine di arrivo verrà stabilito attraverso i seguenti criteri:
    1. sommando anche i valori dei territori al di fuori dell’obiettivo;
    2. in caso di ulteriore parità, si contano le armate presenti sui territori all’interno dell’obiettivo;
    3. in caso di ulteriore parità, si contano tutte le armate in campo;
    4. in caso di ulteriore parità, si conta il numero carte territorio in mano;
    6 in caso di ulteriore parità, si conta il numero dei territori posseduti in obiettivo;
    7.in caso di ulteriore parità, si conta il numero dei territori posseduti fuori obiettivo;
    8. in caso di ulteriore parità, si valuterà l’ordine di arrivo nella fase preliminare del torneo.

    Art. 25 - Arbitri (o Giudici Ufficiali) e Commissione Giudicante
    Durante il torneo, sarà presente una Terna Arbitrale che ha il compito di dirimere tutte le eventuali contestazioni che possono essere sollevate.
    Ogni giocatore può chiedere, in qualsiasi momento, l’intervento di un Giudice Ufficiale. Questi ha facoltà di comminare penalizzazioni, che possono andare fino alla squalifica dal Torneo, per qualsiasi violazione del regolamento o comportamento considerato contrario allo spirito del gioco. Prima di infliggere penalizzazioni, gli arbitri devono essere concordi (o raggiungere 2 pareri positivi, nella terna).
    Il giudizio dell’Arbitro è definitivo e l'incontro dovrà continuare; l'arbitro può stabilire un tempo di recupero supplementare in caso di contestazioni che si protraggono a lungo e in tutti i casi che ritenesse necessario farlo.
    In caso di palesi errori di valutazione da parte della Terna Arbitrale, i giocatori della partita in cui è stato effettuato l'errore, possono presentare ricorso alla Commissione Giudicante.
    Il ricorso dovrà essere presentato entro mezz'ora (con aggiunta di un ragionevole tempo per la compilazione dello stesso) dalla fine dell'incontro all'arbitro.
    La Commissione Giudicante è composta da: xxx
    E’ un organo che non potrà intervenire sulle questioni di fatto, ma su quelle di diritto, in particolare non potrà intervenire su fatti riguardanti "bilico" e contestazioni sul tempo della partita, sulle quali è l'arbitro l'unico responsabile.
    Il giudizio della Commissione Giudicante è inappellabile e definitivo.
  • #35
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    Re: Campionato Regionale di Risiko! 2010 - Sicilia

    Quote RCU EAGLES PALERMO ha scritto: Visualizza il messaggio
    Art. 25 - Arbitri (o Giudici Ufficiali) e Commissione Giudicante
    Durante il torneo, sarà presente una Terna Arbitrale che ha il compito di dirimere tutte le eventuali contestazioni che possono essere sollevate.
    Ogni giocatore può chiedere, in qualsiasi momento, l’intervento di un Giudice Ufficiale. Questi ha facoltà di comminare penalizzazioni, che possono andare fino alla squalifica dal Torneo, per qualsiasi violazione del regolamento o comportamento considerato contrario allo spirito del gioco. Prima di infliggere penalizzazioni, gli arbitri devono essere concordi (o raggiungere 2 pareri positivi, nella terna).
    La Commissione Giudicante è composta da: xxx
    E’ un organo che non potrà intervenire sulle questioni di fatto, ma su quelle di diritto, in particolare non potrà intervenire su fatti riguardanti "bilico" e contestazioni sul tempo della partita, sulle quali è l'arbitro l'unico responsabile.
    Il giudizio della Commissione Giudicante è inappellabile e definitivo.
    Tempo fa scrivevo che avere una terna arbitrale costituita da 3 elementi non giocatori dei tre club (che all'occorrenza, fungano però anche da giocatori ripescabili) è la soluzione più auspicabile. Ovviamente siamo nelle condizioni di offrire da 1 a 3 arbitri se non ci fossero presenti ospiti non giocatori dei vostri club.

    Per la Commissione Giudicante, per i tornei di Palermo abbiamo chiesto a Gianluca e Giuseppe Corsello la disponibilità a rarappresentare la Commissione, da consultare via e-mail o telefonicamente, all'occorenza. Ma fino ad ora non è stato mai necessario alcun intervento.
    Se siete d'accordo, penso che possiamo ripetere la cosa chiedendo aiuto ad uno o due degli arbitri del campionato Nazionale, quindi esterni ai 3 club. Gianluca sicuramente può indicarci la persona più indicata da disturbare.





  • #36
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    Re: Campionato Regionale di RisiKo! 2010 - Sicilia

    Nel secondo caso, per tale giocatore il limite massimo consentito sarà diminuito, per il proseguo della partita, di un numero di armate uguale all'eccesso riscontrato in quel momento.

    Mi pare eccessivo. Va bene togliere il doppio delle armate e poi considerarlo "sorvegliato speciale"

    Art. 19- Spostamento delle armate
    Durante il proprio turno di gioco, sarà possibile effettuare un solo spostamento di un qualsiasi numero di armate da un territorio (senza violare quanto detto nel paragrafo della guarnigione minima) ad un altro confinante (compresi quelli appena conquistati). L'avanzata di più armate a seguito di quelle che conquistano un territorio non è considerato spostamento. L'avanzata minima sarà considerata uguale al numero dei dadi utilizzati per effettuare l'ultimo attacco.

    OK.

    Art. 20 - Lancio dei dadi
    Durante ogni partita, verranno impiegate due terne di dadi, comuni fra tutti i giocatori, una per l’attacco ed una per la difesa. Ogni giocatore sarà tenuto ad utilizzare soltanto dadi delle due terne.

    Ho giocato con voi a Palermo con questa regola, ritengo sia più bello utilizzare i dadi colorati.. una terna dello stesso colore delle armete per ogni giocatore.

    Quando un giocatore dovrà lanciare due o tre dadi, dovrà farlo contemporaneamente.
    Se si lancia un numero sbagliato di dadi (in più o in meno) bisogna ritirare tutti i dadi.
    Se un dado esce o si ferma sul bordo del campo di battaglia o rimane in bilico si devono ritirare tutti i dadi.

    Si assolutamente!

    Se si lanciano i dadi invertendo quelli di attacco con quelli di difesa il lancio è comunque valido.

    Se utilizziamo i dadi colorati possiamo deletare.

    Se difesa e attacco lanciano i dadi contemporaneamente ed il lancio dell'attacco è da ripetere (es. perché è uscito un dado dal campo di battaglia) quello della difesa è da considerare comunque valido.
    La difesa non può lanciare i propri dadi prima di quelli dell’attaccante. Se ciò avvenisse il giocatore che attacca ha la facoltà ma non l’obbligo, dopo aver visto il risultato del lancio, di far ritirare i dadi al difensore.
    Se la difesa lancia i propri dadi nel campo di battaglia dove vi sono ancora quelli dell'attacco, per l'attacco valgono comunque e sempre i punteggi conseguiti subito dopo il proprio lancio e non quelli che potrebbero risultare dopo il lancio della difesa (colpendo i dadi ancora presenti nel campo di battaglia si potrebbero modificare i punteggi realizzati dall'attacco).

    Si ok.

    Art. 21 - Giocatore eliminato
    Quando un giocatore viene eliminato da una partita, il giocatore che lo elimina acquisisce le carte territorio dello stesso senza superare il limite di 7 carte, cfr. art.16).

    Inserirei una frase del tipo: "Se il predetto giocatore dovesse superare il limite di 7 carte potrà scartare quelle in eccesso scegliendo liberamente tra quelle in suo possesso".

    Art. 22 - Obiettivi “Torneo” (cfr imm. allegata)
    Le carte contenute nella confezione Challenge costituiscono gli speciali obiettivi appositamente studiati per i Tornei. Questi obiettivi sono stati realizzati tenendo conto della difficoltà nella difesa dei singoli stati quindi, pur essendo diversi gli uni dagli altri, sono estremamente equilibrati.
    È fatto divieto ai giocatori di mostrare l’obiettivo ad altri partecipanti al torneo, anche se eliminati o impegnati in altri tavoli. È inoltre vietato mostrare l’obiettivo agli spettatori. Qualora l’obiettivo di un giocatore si scopra accidentalmente, la partita prosegue regolarmente senza conseguenze; se invece un giocatore mostra deliberatamente il proprio obiettivo, verrà immediatamente squalificato dalla partita in corso ed espulso dal torneo. Anche lo scambio volontario dell’obiettivo con quello di un avversario comporta l’immediata esclusione del torneo per entrambi i giocatori.

    Se non ricordo male ormai gli obiettivi sono 16 e non più venti.

    Art. 23 - Fine dell'incontro e calcolo del punteggio
    Ogni territorio in obiettivo ha un valore pari al numero di territori con cui confina (punti obiettivo).
    Il vincitore della partita sarà premiato con un bonus di 50 punti. In caso di parità fra due giocatori, ciascuno riceverà 25 punti di bonus. In caso di parità fra 3 o 4 giocatori, non verrà attribuito alcun bonus vittoria. Per l’attribuzione dei punti di bonus, l’unico criterio di valutazione del piazzamento dei giocatori nel tavolo, è rappresentato dai punti obiettivo realizzati.
    Il giocatore che raggiunge il proprio obiettivo è tenuto a comunicarlo subito, concludendo la partita. Se un giocatore dopo aver realizzato RisiKo! omette di dichiararlo e prosegue la partita, nel momento in cui verrà scoperto dagli arbitri, sarà escluso dal gioco e tutti i suoi territori diventeranno neutrali rimanendo occupati con un numero di armate pari a quelle presenti. Ai fini del torneo verrà equiparato ad un giocatore eliminato per primo dal tavolo
    Se un giocatore dichiara RisiKo! e durante il conteggio dei punti-tavolo si scopre che non ha completato il suo obiettivo la partita prosegue regolarmente dal punto in cui è stata interrotta, quindi è ancora il suo turno di gioco per cui può proseguire ad attaccare e/o effettuare lo spostamento strategico.
    Al giocatore che dovesse fare RisiKo! (ovvero raggiungere l’obiettivo segreto prima della fine del tempo) verranno dati 150 punti totali.
    Alla conclusione della partita l'arbitro stila un referto; esso dovrà essere firmato da tutti i giocatori, tranne eventualmente coloro che manifesteranno l'intenzione di presentare ricorso. Chi non dovesse firmare il referto senza manifestare intenzione di presentare ricorso, mantiene il punteggio conseguito al tavolo, ma perde il diritto di presentare ricorso al verbale o alla classifica per quel turno di gioco.
    Qualsiasi intervento da parte dei giocatori atto a rendere impossibile il conteggio dei punti finali, sarà punito con l'istantanea squalifica dal torneo in corso. La partita sarà rigiocata sostituendo ogni giocatore squalificato con un giudice di tavolo il quale giocherà attivamente seguendo le regole esplicitate nell’articolo 3.

    Si ok

    Art. 24 - Situazioni di parità al termine della finale
    Se al termine della finale si verifica un caso di parità, l’ordine di arrivo verrà stabilito attraverso i seguenti criteri:
    1. sommando anche i valori dei territori al di fuori dell’obiettivo;
    2. in caso di ulteriore parità, si contano le armate presenti sui territori all’interno dell’obiettivo;
    3. in caso di ulteriore parità, si contano tutte le armate in campo;
    4. in caso di ulteriore parità, si conta il numero carte territorio in mano;
    6 in caso di ulteriore parità, si conta il numero dei territori posseduti in obiettivo;
    7.in caso di ulteriore parità, si conta il numero dei territori posseduti fuori obiettivo;
    8. in caso di ulteriore parità, si valuterà l’ordine di arrivo nella fase preliminare del torneo.

    poi tiriamo la vecchia cara monetina...

    Art. 25 - Arbitri (o Giudici Ufficiali) e Commissione Giudicante
    Durante il torneo, sarà presente una Terna Arbitrale che ha il compito di dirimere tutte le eventuali contestazioni che possono essere sollevate.
    Ogni giocatore può chiedere, in qualsiasi momento, l’intervento di un Giudice Ufficiale. Questi ha facoltà di comminare penalizzazioni, che possono andare fino alla squalifica dal Torneo, per qualsiasi violazione del regolamento o comportamento considerato contrario allo spirito del gioco. Prima di infliggere penalizzazioni, gli arbitri devono essere concordi (o raggiungere 2 pareri positivi, nella terna).
    Il giudizio dell’Arbitro è definitivo e l'incontro dovrà continuare; l'arbitro può stabilire un tempo di recupero supplementare in caso di contestazioni che si protraggono a lungo e in tutti i casi che ritenesse necessario farlo.
    In caso di palesi errori di valutazione da parte della Terna Arbitrale, i giocatori della partita in cui è stato effettuato l'errore, possono presentare ricorso alla Commissione Giudicante.
    Il ricorso dovrà essere presentato entro mezz'ora (con aggiunta di un ragionevole tempo per la compilazione dello stesso) dalla fine dell'incontro all'arbitro.
    La Commissione Giudicante è composta da: xxx
    E’ un organo che non potrà intervenire sulle questioni di fatto, ma su quelle di diritto, in particolare non potrà intervenire su fatti riguardanti "bilico" e contestazioni sul tempo della partita, sulle quali è l'arbitro l'unico responsabile.
    Il giudizio della Commissione Giudicante è inappellabile e definitivo.

    Commissione giudicante di tre membri: direi 1 per ogni club con il club di Palermo che eventualemente integra l'arbitro mancante dell'altro club.
    Giudice arbitro direi rigorosamente palermitano. Eviterei arbitri "a distanza".



    Ultima annotazione sulla regola 5. Il 20% dei punti mi pare eccessivo. Toglierei 4 punti (equivalente ad un territorio di media importanza) per ogni "dimenticanza".
    Tradotto in trinacrianese: "Accussi sta chiù attentu".

  • #37
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    Re: Campionato Regionale di Risiko! 2010 - Sicilia

    OK per noi. Per quanto riguarda la commissione giudicante appoggiamo la proposta di Marsala.
    Vi comunichiamo inoltre che i giocatori del nostro club che parteciperanno alla finale regionale verranno selezionati tramite il ranking annuale del club che viene aggiornato il 15 di ogni mese.
    In questo momento:
    1) Giuseppe Corsello
    2) Gianluca Nicastro
    3) Claudio Bonanno
    4) Luigi Muro
    5) Corrado Spatola
    ...
    ...
    Aggiorneremo presto con il ranking completo
  • #38
     Colonnello C.te
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    Re: Campionato Regionale di Risiko! 2010 - Sicilia

    Facciamo il punto sugli articoli dal 18 al 25.

    Ok in merito alle proposte/obiezioni di Sergio relative ai seguenti articoli:
    Art. 18- Limiti all’uso delle armate disponibili, Art. 25 - Arbitri (o Giudici Ufficiali) e Commissione Giudicante, Art. 5 (Penalizzazione per omessa sdadata)

    Per quanto riguarda i dadi da utilizzare (art.20), a Palermo abbiamo optato per mantenere i due colori tradizionali a seguito di un paio di partite con le terne di dadi colorati in cui i risultati ottenuti erano assolutamente strabilianti (uno in positivo l’altro in negativo). Così per equità si era stabilito di far giocare tutti i giocatori con gli stessi dadi.
    Cmq, mi pare un punto assolutamente secondario, ok con le terne colorate.

    Per l’art 21(- Giocatore eliminato), l’RTU non prevede che si scelgano le carte in eccesso alle 7 consentite, come scritto nell’art 16.

    Art.22: gli obiettivi dell’immagine sono 16, noi a Palermo non abbiamo scatole Challenge, quindi vorrei che mi confermaste che sono quelli giusti.
    Avevamo numerato i 20 dell’edizione Prestige per facilitare la compilazione dei referti arbitrali e verificare agevolmente in fase di allestimento del tavolo che non ci siano ob. mancanti o ripetuti.

  • #39
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    Re: Campionato Regionale di Risiko! 2010 - Sicilia

    Posto l'ultima serie di articoli:

    Art. 26 - Regole di comportamento
    A tutti i partecipanti è richiesto di giocare il torneo nel rispetto degli avversari, dello spirito del gioco e del fair play.
    In particolare, si ribadisce che il Torneo è un Campionato individuale, e non un campionato a Squadre.
    In linea di principio, è apprezzato il fatto che i giocatori evitino di parlare fra di loro, soprattutto fra un tavolo e un altro, o con il pubblico. Anche in questo caso, tutti sono invitati a comportarsi con buon senso e il parere dell'Arbitro Ufficiale è vincolante per determinare quali sono i comportamenti leciti e quello illeciti.
    L’Arbitro, in situazioni particolari, su richiesta di un giocatore, può imporre il silenzio assoluto al tavolo da gioco, per un tempo fissato o fino alla fine dell’incontro.
    Ogni giocatore, appena ottenuta la mano di gioco avrà a disposizione un limite di tempo per pensare alle mosse da fare nel proprio turno, piazzare le armate e dichiarare eventuali attacchi, spostamenti o passare la mano al giocatore successivo. Qualora non dovesse farlo, la mano passa immediatamente al giocatore successivo. Tale limite è di 1 minuto, se il tempo dell’incontro non è ancora scaduto, e di 3 minuti a partire dal penultimo giro certo di gioco.
    In ogni caso, non sono consentite altre ragionevoli perdite di tempo durante il proprio turno. Ogni giocatore (anche esterno al tavolo in cui si sta giocando) è tenuto a controllare lo svolgimento del gioco e richiamare l'attenzione dell'arbitro (o della Commissione giudicante tramite ricorso) in caso di irregolarità.

    Art. 27 - Osservanza delle regole e altre penalità
    La mancata osservanza di una qualsiasi parte delle regole comporta:
    - richiamo per infrazioni involontarie
    - penalità semplici per infrazioni non gravi
    - penalità in punti tavolo o squalifica per infrazioni gravi
    Il richiamo si esaurisce nel momento stesso in cui è formulato; le penalità semplici e quelle in punti tavolo hanno effetto per tutta la durata della partita; la squalifica comporta l’esclusione dal torneo.
    Il richiamo è un invito verbale degli Arbitri a correggere una propria posizione scorretta. Sono sanzionate con il richiamo le infrazioni regolamentari involontarie. Sono involontarie le infrazioni manifestatamene casuali e non ripetute; non sono considerate involontarie le infrazioni connesse alla mancata conoscenza del regolamento.
    La penalità è una sanzione degli Arbitri che, secondo la gravità del caso, investe la capacità del giocatore a proseguire il proprio turno o limita il numero di carte o di armate in suo possesso o abbassa il limite dei carri cui il giocatore penalizzato potrà disporre per il piazzamento sul tabellone durante tutta la partita. Le penalità sono:
    - passaggio immediato del turno
    - perdita di una o più carte
    - perdita di un certo quantitativo di armate
    - abbassamento del limite di carri a propria disposizione
    Le penalità al tavolo o la squalifica sono comminate dagli Arbitri solo in caso di infrazioni gravi o recidive.
    Tali sanzioni sono:
    - penalità in punti tavolo: cioè riduzione del punteggio conseguito al proprio tavolo dal giocatore penalizzato; l’entità della riduzione del punteggio è decisa a discrezione degli Arbitri
    - squalifica: comporta l’esclusione dalla partita in corso e l’espulsione dal torneo

    Art. 28 - Ricorsi
    Ogni ricorso dovrà essere accompagnato da una tassa di € 5, che verrà restituita in caso il ricorso venga accolto.

    Art. 29 - Premi
    E’ prevista l’assegnazione di una coppa per il vincitore del torneo e di una medaglia per gli altri 3 finalisti.
    Il vincitore del Torneo potrà fregiarsi del titolo di Campione Regionale per l’anno 2010, ed è qualificato di diritto per la fase finale dell’anno successivo, che sarà organizzata dal suo Club di provenienza.
    Il Campione Regionale per l’anno 2010, riceverà anche un Trofeo che potrà tenere per un anno e che restituirà in occasione del Campionato Regionale 2011. La mancata restituzione del Trofeo, comporterà l’esclusione del giocatore dai successivi campionati regionali.
    Il Trofeo, che rappresenta una targa della Sicilia in cui sarà inciso di anno in anno il nome di ogni Campione Regionale (cfr foto), sarà definitivamente assegnato al giocatore che vincerà: il Campionato Regionale in 2 edizioni distinte.

    Art. 30 - Regolamento
    Il regolamento può subire parziali modifiche col comune accordo di tutti i partecipanti.

    Art. 31 - Casistica
    Al fine di evitare discussioni e contestazioni valgono queste regole pratiche:
    - fino a quando non si è dichiarato un attacco o non si è effettuato lo spostamento di fine turno o non si è detto “passo” è sempre possibile riposizionare le armate prese durante la fase di rinforzo di quel turno di gioco.
    - quando si è dichiarato a voce alta un attacco dicendo “attacco x da y” (o lo si è indicato a gesti) si è sempre obbligati ad eseguirlo, cioè ad effettuare almeno un lancio dei dadi. Chiaramente dopo questo primo lancio ci si può fermare.
    - dicendo la parola “attacco” senza indicare quale territorio e da dove, si perde comunque il diritto a riposizionare le armate prese durante la fase di rinforzo di quel turno di gioco. Non vi è però l’obbligo di doverne eseguire uno e quindi si può optare per l’eventuale spostamento o passare
    - dicendo la parola “spostamento” senza specificare da e verso quale territorio, si perde comunque il diritto ad effettuare altri attacchi in quel turno di gioco. Non vi è però l’obbligo di dover eseguire obbligatoriamente uno spostamento.
    - dicendo la parola “passo” o “prendo la carta” (o senza dire niente la si prende dal mazzo) si è concluso il proprio turno di gioco, quindi non è più possibile attaccare ed effettuare l’eventuale spostamento.
    - se si dichiara “attacco il territorio y” senza indicare da dove, l’attacco sarà ritenuto valido a condizione che si possa eseguire da un solo territorio. Se invece quello Stato può essere attaccato da più territori il difensore ha la facoltà ma non l’obbligo, dopo aver visto il risultato del lancio, di far ritirare i dadi all’attaccante chiedendogli di specificare da dove vuole attaccarlo. Se il difensore accetta il punteggio conseguito dall’attaccante sarà lui a decidere da quale territorio è stato sferrato l’attacco (rispettando chiaramente il vincolo che in base al numero di dadi lanciati ci fossero state armate sufficienti per farlo, per cui se si sono lanciati tre dadi e solo da un territorio confinante era possibile attaccare con quel numero di dadi ne consegue che l’attacco proveniva obbligatoriamente da quello).
    - una volta dichiarato un attacco (a voce alta o con i gesti) ed eseguito il primo lancio dei dadi si sottintende che tutti i lanci successivi siano relativi al proseguimento dello stesso attacco, non serve perciò tutte le volte ripetere da dove e chi si attacca.
    - se si lanciano i dadi senza dire niente quel lancio è da considerare nullo anche se fosse stato possibile, con quel numero di dadi lanciati, attaccare un solo territorio avversario da uno solo fra quelli posseduti.
  • #40
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    Re: Campionato Regionale di Risiko! 2010 - Sicilia

    I finalisti del torneo di Palermo (qualificati anche per la finale regionale) sono: Faina (Pietro Terranova), Gpp (Pietro Muratore), Bullseye (Alessandro Pillitteri) e Furia (Benedetto Garofalo).

    (La sora Lella direbbe "annamo bene" )

    Ad ogni modo, la sera del sabato, dopo le due partite del pomeriggio ceniamo insieme e vediamo la partita del Bayern Monaco?


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