inventarono facebook,senza accorgersene....

[bicio18000]

Mettiamo che vi stessero per dare un bel po’ di soldi, diciamo 65 milioni di dollari, 20 in contanti, 45 in azioni. Facciamo quest’ipotesi.
Avreste voglia di allenarvi mattina e pomeriggio per almeno sei mesi? Specifico che si tratta di allenamenti di canottaggio, non di golf, con tutto il rispetto.
Forse no, vi passerebbe la voglia e comincereste a fare qualche altro progetto.

I gemelli Cameron e Tyler Winklevoss no. Hanno 28 anni, sono americani, e per ora di quella sciocchezza se ne fregano: hanno scelto di allenarsi. “La vita è molto di più di quello, la vita è cercare di fare qualcosa di cui poi sarai orgoglioso”, dicono. Per esempio partecipare alla Boat Race. Letteralmente la gara delle barche, la più importante, la sola: Oxford-Cambridge.

Era il loro sogno più grande. Più grande anche dell’Olimpiade, a cui pure hanno partecipato: a Pechino 2008 sono arrivati sesti nel due senza. Già allora sapevano dell’offerta, era già stata formulata. Quindi è il caso di tornare ancora più indietro e spiegare.

Nel 2002 i gemelli frequentavano Harvard. Remavano e avevano un sacco di idee. Una particolarmente brillante: creare un sito web in cui ogni utente potesse avere delle pagine proprie, un profilo, diremmo oggi, da mettere a disposizione di tutti gli altri. Con informazioni, foto, note, interessi. Nelle loro intenzioni sarebbe servito a mettere in contatto più stretto, e al tempo stesso più sicuro, gli studenti del campus di Harvard. Penso possa suonarvi familiare. Avevano anche già trovato il nome: ConnectU.

Per sviluppare meglio il programma, in realtà già ideato, chiamarono uno studente più giovane che dicevano essere un genio. Si chiamava Mark Zuckerberg. Avete già capito come è andata a finire. Lo sveglio Mark ha lavorato tre mesi coi gemelli. Poi ha salutato, se ne è andato e ha creato Facebook. A oggi ha più di 400 milioni di utenti nel mondo ed è stato valutato 4 miliardi di dollari. ConnectU non è mai nato.

Ad altri, al posto dei gemelloni, sarebbero mulinate un bel po’ di cose, in testa e altrove. Loro hanno continuato sereni a far mulinare solo i remi. Sereni fino ad un certo punto, ovviamente: hanno fatto causa, sanno che la vinceranno, se no i legali di Zuckerberg non avrebbero fatto loro quel po’ po’ di offerta.

In ogni caso hanno pensato ad altro. Sabato hanno finalmente partecipato alla Boat Race, sull’otto di Oxford. Ha vinto Cambridge.

[scrittore84]

Mettiamo che vi stessero per dare un bel po’ di soldi, diciamo 65 milioni di dollari, 20 in contanti, 45 in azioni. Facciamo quest’ipotesi.
Avreste voglia di allenarvi mattina e pomeriggio per almeno sei mesi? Specifico che si tratta di allenamenti di canottaggio, non di golf, con tutto il rispetto.
Forse no, vi passerebbe la voglia e comincereste a fare qualche altro progetto.

I gemelli Cameron e Tyler Winklevoss no. Hanno 28 anni, sono americani, e per ora di quella sciocchezza se ne fregano: hanno scelto di allenarsi. “La vita è molto di più di quello, la vita è cercare di fare qualcosa di cui poi sarai orgoglioso”, dicono. Per esempio partecipare alla Boat Race. Letteralmente la gara delle barche, la più importante, la sola: Oxford-Cambridge.

Era il loro sogno più grande. Più grande anche dell’Olimpiade, a cui pure hanno partecipato: a Pechino 2008 sono arrivati sesti nel due senza. Già allora sapevano dell’offerta, era già stata formulata. Quindi è il caso di tornare ancora più indietro e spiegare.

Nel 2002 i gemelli frequentavano Harvard. Remavano e avevano un sacco di idee. Una particolarmente brillante: creare un sito web in cui ogni utente potesse avere delle pagine proprie, un profilo, diremmo oggi, da mettere a disposizione di tutti gli altri. Con informazioni, foto, note, interessi. Nelle loro intenzioni sarebbe servito a mettere in contatto più stretto, e al tempo stesso più sicuro, gli studenti del campus di Harvard. Penso possa suonarvi familiare. Avevano anche già trovato il nome: ConnectU.

Per sviluppare meglio il programma, in realtà già ideato, chiamarono uno studente più giovane che dicevano essere un genio. Si chiamava Mark Zuckerberg. Avete già capito come è andata a finire. Lo sveglio Mark ha lavorato tre mesi coi gemelli. Poi ha salutato, se ne è andato e ha creato Facebook. A oggi ha più di 400 milioni di utenti nel mondo ed è stato valutato 4 miliardi di dollari. ConnectU non è mai nato.

Ad altri, al posto dei gemelloni, sarebbero mulinate un bel po’ di cose, in testa e altrove. Loro hanno continuato sereni a far mulinare solo i remi. Sereni fino ad un certo punto, ovviamente: hanno fatto causa, sanno che la vinceranno, se no i legali di Zuckerberg non avrebbero fatto loro quel po’ po’ di offerta.

In ogni caso hanno pensato ad altro. Sabato hanno finalmente partecipato alla Boat Race, sull’otto di Oxford. Ha vinto Cambridge.

Mi piace un sacco questo pezzo bicio. Di chi è?

[Mines]

Mi piace un sacco questo pezzo bicio. Di chi è?

Mario Salvini, è un giornalista, scrive per la Gazzetta dello Sport.

E' stato anche pallavolista ha 41 anni.

[bicio18000]

Mario Salvini, è un giornalista, scrive per la Gazzetta dello Sport.

E' stato anche pallavolista ha 41 anni.

brava giusto!!!