LA "MAGIA" DEL CINEMA

Hollywood e gli oggetti di scena
Da 50 anni si legge lo stesso giornale

In film e serie tv sempre gli stessi prodotti con un finto marchio. E l'aereo che precipita è sempre l'Oceanic


MILANO - A Hollywood si legge lo stesso quotidiano da oltre 50 anni. Il «mistero» del giornale apparso negli ultimi decenni in molti film e in numerose serie tv è stato risolto. Alcuni blogger hanno raccolto dozzine di screenshot nei quali i protagonisti sfogliano lo stesso quotidiano. Non si tratta, però, di un giornale vero, ma di uno dei più antichi oggetti di scena utilizzati dalla fabbrica dei sogni californiana. Stesso discorso vale per birre, cereali, libri, sigarette e riviste hard: sui set finti prodotti con gli stessi finti marchi sono onnipresenti. E se per caso una sciagura aerea entra nel copione del film o del telefilm in questione, a cascare è sempre un aereo della Oceanic Airlines.

Hollywood e il giornale che si legge da 50 anni


«MISTERO SUL SET» - Dai popolari telefilm Scrubs, Streghe, Six Feet Under, Desperate Housewives, Malcolm, Sposati... con figli, alle produzioni per il grande schermo di Non è un paese per vecchi, fino allo spot di una compagnia assicurativa. Il quotidiano letto con interesse dai protagonisti è sempre quello. Le scene incriminate sono state raccolte minuziosamente dai blogger ed hanno fin da subito fatto un gran parlare in Rete. È stato il magazine online Slate a svelare ora il «mistero del giornale sul set»: è uno degli oggetti di scena della The Earl Hays Press, una delle più vecchie aziende del settore negli Stati Uniti.

DA 50 ANNI LE STESSE NOTIZIE - Il giornale è stato stampato negli anni '60, e da allora continua a essere usato in serie a Hollywood. Il primo «avvistamento» di cui si ha testimonianza è in una puntata di Dallas nel 1991. La The Earl Hays Press, un'azienda della California che costruisce oggetti di scena fin dal 1925, offre la possibilità di «modellare» la prima pagina individualmente ad ogni produzione. Tuttavia, per decenni i fogli interni e l'ultima pagina sono rimasti sempre fissi. Così come i titoli dei pezzi («Compromised housing bill sent to president for OK») oltre alla foto a corredo degli articoli (facilmente riconoscibile quella di una ragazza dai capelli lunghi). Un utilizzo che può portare a commettere anche degli errori grossolani: la produzione del film Non è un paese per vecchi ha semplicemente usato due copie identiche. Mentre Tommy Lee Jones ne legge una, un'altra identica è ben visibile sul tavolo.

BIRRA HEISLER - Il motivo di tante coincidenze è presto chiarito: le produzioni non comprano quotidiani veri per un problema di diritti e di conseguenza per esigenze economiche. Acquistano dunque un bel mucchio di copie dalla The Earl Hays Press a 15 dollari. Da usare e riusare ogni volta che c'è bisogno. L'azienda però non costruisce solo un unico quotidiano: c'è quello hard, quello intelettuale, di gossip con finte star in copertina o il fumetto. Accanto ai quotidiani la società offre inoltre un vasto assortimento di prodotti alimentari con nomi fittizi: dalla birra Heisler alle sigarette Morley.

A CASCARE È SEMPRE IL VOLO OCEANIC - Hollywood ricorre con frequenza a nomi di fantasia di prodotti o società presenti in film e telefilm. C'è il famoso tabloid The New York Ledger in Law & Order, che si rifà al popolare New York Post. E c'è la Oceanic Airlines, compagnia aerea fittizia che compare in diversi film e serie televisive. Con un destino segnato per i suoi passeggeri. La sua apparizione più celebre è sicuramente in Lost, la cui storia inizia con l'incidente aereo del volo 815 che, lungo la tratta Sydney-Los Angeles, precipita in mezzo al Pacifico. E quando gli attori fanno una ricerca online utilizzano ogni volta il motore Finder Spyder.

UN URLO PER 200 FILM - Ma l'esempio sicuramente più noto, e che ricorre da sessant'anni nelle più celebri pellicole, è il «Wilhelm Scream», un effetto sonoro copiato e riproposto anche ai giorni nostri. Si tratta di un urlo acuto. Nelle pellicole è usato durante conflitti a fuoco, battaglie o esplosioni. Esattamente nel punto in cui l'attore strilla dopo essere stato colpito, ferito o ucciso, emette un suono simile al grido di un'aquila. Registrato per la prima volta nel 1951 nel western Distant Drums con Gary Cooper - quando un uomo viene morso da un alligatore - ricompare negli anni a seguire in innumerevoli produzioni hollywoodiane. Per i tecnici del suono si tratta di una sorta di «gag portafortuna». La pagina web Hollywood Lost and Found, del tecnico del suono e storico del cinema Steve Lee, elenca nel frattempo oltre 200 film nei quali è stato usato lo stesso grido: da Poltergeist alla saga di Star Wars, da Indiana Jones a Batman, da Arma Letale 4 a Madagascar, Bastardi senza gloria e Iron Man 2.

Elmar Burchia
10 giugno 2010
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