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Discussione: cartina si - cartina no
  1. #41
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    Red hai ragione sul mio modo di scrivere che spesso è senza punteggiatura per prighizia,o piccoli errori perchè non mi va di rilegerli .

    ti spiego cosa voglio dire quando parlo di sportività.

    Prendiamo due centravant del gioco del calcio

    il primo centrvanti è uno che tentare di cadere in area per procurarsi dei rigori per procurarsi con facilità la possibilità di fare goal.

    Il secondo i con grande sportività non ricorre a questo trucchetto farà sicuramente meno goal dell'altro e quindi farà + fatica a vincere la classifica cannonieri o a far vincere la propria squadra.

    Se il secondo giocatore non ricorrendo a tali espedienti ,che possono procurare nell'arco di un campionato 4 o 5o 6 o anche 8 goal,dovesse finire il campionato con gli stessi goal del primo quale sarebbe il + forte secondo te?

    Visto che tu ritieni che fare cartina rende tutto + facile e permette di arrivare allo scopo con strade + corte.

    Spero di essere stato chiaro.

    Visto che tu sarai pure + sano di mente di me ma potresti sicuramente avere più capacità di interpretare il linguaggio degli altri impegnando un po di + il cervello che al contrario del tuo corretto linguaggio potrebbe avere qualche problema di interpretazione o di elasticità.

    Non voglio offenderti dico solamente che uno con po più di capacità potrebbe,invece che interpretare tutto alla lettera ,capirne il senso.

    ciao red
    alfredino marinucci
    alftemo non è in linea
  2. #42
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    Red rilegendo il post mi sono accorto di alcuni errori ho provato a modificare ma non mi fa modificare il post.

    Cerca di mettere in funzione il tuo cervello per capire quali sono gli errori e capire quale è la giusta interpretazione ciao
    alftemo non è in linea
  3. #43
    franceschiel
     Guest

    Re: LA MORALE E' SEMPRE QUELLA!

    inviato da: Alexthevamp
    MA ANCORA CON STA STORIA DELLA CARTINA??
    TANTO LA CARTINA SE NON LA FAI TU LA FA UN ALTRO!

    OPPURE INUTILI LE RIFLESSIONI O LE LAMENTELE VARIE!
    COME SEMPRE NON CAPISCI UNA MAZZA DI QUELLO CHE SI STA DICENDO, NON LEGGI ED ENTRI A SPROPOSITO IN UN DISCORSO.

    RED STAVA CON CALMA E PAZIENZA, INVESTENDO ANCHE DIVERSO TEMPO,RISPONDENDO A CHI ANCORA REPUTA UNA SCORRETTEZZA IL GIOCO DELLA CARTINA.

    QUINDI NON HAI CAPITO UNA FAVETTA SECCA DEL DISCORSO, DATO QUELLO CHE HAI DETTO A RED.

    POI NON E' CHE SE UN DISCORSO VA UN PO' PIU' IN LA DEL TUO NASO, NON MERITA DI ESSERE FATTO.

    IL MIGLIORAMENTO NASCE DALLA RIFLESSIONE.... OPS! E' VERO, MI SCORDAVO CHE PARLO CON VAMPIPPA.... SCUSATE TUTTI... PROSEGUITE PROSEGUITE...
  4. #44
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     Post ...la storia siamo noi...

    da: ghigopt ...Il gioco del risiko è il gioco che simula una guerra, indi poscia per cui i paragoni da farsi ritengo debbano essere inerenti a storie belliche e non a motori o palloni.

    Ripeto: se in guerra ci si allea, ci si allea per combattere un nemico comune, non per fare gli sporchi singoli comodi.


    Alleanze di guerra

    ...l'Italia del 1915 fece cartina con le potenze dell'intesa (che in quel momento rischiavano di perdere la guerra) usando le "cartine" avute dalla Triplice Intesa...che non la prese bene...

    Il 24 maggio l'imperatore Francesco Giuseppe lanciava il seguente manifesto:

    "Il Re d'Italia mi ha dichiarato la guerra. Un tradimento di cui la storia non conosce l'esempio fu consumato dal Regno d'Italia contro i due alleati, dopo un'alleanza di più di trent'anni, durante la quale l'Italia poté aumentare i suoi possessi territoriali e svilupparsi ad impensata floridezza.

    " L'Italia ci abbandonò nell'ora del pericolo e passa con le bandiere spiegate nel campo dei nostri nemici. Noi non minacciammo l'Italia; non minacciammo la sua autorità; non toccammo il suo onore e i suoi interessi. Noi abbiamo sempre fedelmente corrisposto ai nostri doveri di alleanza; e la abbiamo assicurata della nostra protezione quando essa è scesa in campo. Abbiamo fatto di più; quando l'Italia diresse i suoi sguardi bramosi verso le nostre frontiere, eravamo decisi, per conservare le nostre relazioni di alleanza e di pace, a grandi e dolorosi sacrifici che toccavano in modo particolare il nostro paterno cuore. Ma la cupidigia dell'Italia, che ha creduto di poter sfruttare il momento, non era tale da poter essere calmata. La sorte dove così cambiarsi.
    L'universo non sa neppure che esisti, quindi rilassati.
    Carl William Brown


    NERONI DANIELE - "I Titani" RisiKo! Club - San Benedetto Del Tronto (AP)
    https://www.facebook.com/pages/I-Tit...098140?fref=ts
    Asimov non è in linea
  5. #45
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    inviato da: spartac
    ...Sul fatto che la carta non sia un accordo dichiarato si potrebbe discutere all'infinito in quanto la "proposta" di metterla in atto è spesso così sfacciata da costituire una vera e propria dichiarazione, seppure non scritta o verbale.
    Spostare tutte le armate da un territorio ad un altro confinante, lasciandone due sole nel primo, in prossimita' di un altro giocatore che, dopo di noi potrebbe prenderlo non è un accordo, ne piu' o ne meno di attaccare il territorio di un giocatore (ritenuto piu' forte o piu' pericoloso) confinantre anche con gli altri due in gara: un colpetto io, uno il prossimo, uno il prossimo ancora e...via il 12°.

    E' o non è accordo? Tacito, complice, sommesso...fate voi.
    Asimov non è in linea
  6. #46
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    ...oggi è domenica ed ho avuto tempo di leggere questo post...

    Nonostante la brevita' sei riuscito ad essere esaustivo ed a trovare un paio di nuovi spunti non finora evidenziati dalle innumerevoli ed \annuali discussioni. Ne evidenzio una:

    inviato da: redstar ...Si odia profondamente il gioco della carta perche' ci costringe a ridimensionare il nostro ego...
    E aggiungerei che la si odia profondamente anche perché allontana da noi e dagli altri il merito totalmente unico della vittoria.

    Faro' anche io una similitudine (non le faccio quasi mai, di certo non con sport o motori) e cito l'uso delle armi.
    C'è chi lo vorrebbe il piu' limitato possibile, solo per difesa, e ne malsopporta l'uso eccessivo anche dalle forze dell'ordine deputate (figuriamoci un vigile urbano...).
    Spogliato da ideologie e raziocinii, da tifo e da snobismo...cosa resta al nocciolo: l'istinto. Un arma puo' mettere fine all'istante alla tua vita indipindentemente dalla tua possenza, prestanza fisica o dal tuo eccellere in verbosita'.
    Chi usa un'arma prende una scorciatoia e molti non lo sopportano, ne hanno timore.

    La cartina puo' essere psicologicamente paragonata ad un'arma di distruzione di singolo?
    Asimov non è in linea
  7. #47
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    ...la storia siamo noi...

    da: ghigopt ...Il gioco del risiko è il gioco che simula una guerra, indi poscia per cui i paragoni da farsi ritengo debbano essere inerenti a storie belliche e non a motori o palloni.

    Ripeto: se in guerra ci si allea, ci si allea per combattere un nemico comune, non per fare gli sporchi singoli comodi.


    Alleanze e ribaltoni

    Il 29 settembre 1943 nelle acque di Malta, sul quadrato della nave britannica “ Nelson ”, si riunirono:

    * per gli “alleati”, il gen. Eisenhower, l'ammiraglio Cunningham, il gen. MacFarlane, il gen. Gorth, coi loro ufficiali;
    * per l'Italia (dopo la infelice ma provvidenziale fuga a Chieti, poi a Brindisi); il Maresciallo Badoglio, il gen. Ambrosio, il gen. Roatta, il gen. Sandalli, l'ammiraglio De Courten, coi loro ufficiali.

    Nella riunione fu discussa la dichiarazione di guerra del R. Governo italiano (del Sud) da presentare alla Germania. Ma la presentazione della dichiarazione di guerra alla Germania ufficialmente non avvenne mai; i tedeschi si rifiutarono di riceverla, proprio perchè la stessa veniva da un governo sotto costrizione, non autonomo, quindi non riconosciuto nell'esercizio della propria sovranità. - C'era del resto un precedente, avvenuto alla capitolazione della Francia il 24 ottobre 1940. E quella volta furono gli Inglesi a rifiutarsi di accettare le (ufficiali) ostilità francesi nei confronti degli inglesi, perchè il governo francese (sotto i tedeschi) veniva considerato prigioniero, quindi costretto a servire il suo vincitore contro il suo ex-alleato.)


    Dichiaro' Churcill dell'8 settembre "... Badoglio é stato un utile strumento per noi quando egli ci ha consegnato la flotta a dispetto del nemico, nelle nostre mani senza incidenti". (Loewenheim- Langley- Jonas, Lettere di Churchill a Roosevelt, pag. 526, doc. 377, lettera 10 giugno 1944

    ...2 cartine nello stesso secolo...

    ...
    Asimov non è in linea
  8. #48
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    SCUSATE...............................

    SCUSATE SE MI INTROMETTO IN QUESTA DIATRIBA COSI' LUNGA,
    MA RIPETO IL MIO MOTTO:

    LA CARTINA VA FATTA QUANDO LA MANIFESTA SUPERIORITA' DI UNO O DUE E' PLATEALE, E CIOE' CARTINA PER TATTICA DI GIOCO DIFENSIVA O DI CONTENIMENTO, ........... SI!!!!!!!!!!!!!!

    CARTINA FATTA SOLO PER VINCERE QUANDO SI E' GIA' FORTI, O PER DANNEGGIARE QUALCUNO O ALL' INIZIO O ALTRO, .............. NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    QUINDI A MIO MODESTO PARERE, LA CARTINA E' CMQ TATTICISMO E NON SI PUO' CONTROLLARE COME REGOLA, PER CUI STA ALLA CORETTEZZA DEI SINGOLI, USARLA QUANDO E' GIUSTO USARLA E NON COME ARMA IMPROPRIA.
    ES.: USARLA ALL' INIZIO DI UNA PARTITA O PERCHE' UNO HA 12 TERRITORI, NON E' CORRETTO, LA PARTITA E' ANCORA LUNGA, QUINDI........................

    CIAO
    A TUTTI
    FACIALCOBRA3
    Gaetano Raffa
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  9. #49
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    Caro Alftemo,
    tu mi sei simpatico. Il motivo e' che ti ritengo in buona fede nella tua battaglia "contro i mulini a vento". Combatti instancabilmente per difendere le tue idee. Questo mi piace. Mi assomiglia. Entrambi condividiamo l'importanza di difendere le idee che riteniamo giuste e il giocare sportivamente come cosa primaria, al di sopra di tutte le altre componenti del gioco. E' per questo, ed anche perche' capisco le resistenze al gioco della carta (che io stesso avevo) che non mi arrabbio e sorvolo quando mi attacchi con l'irruenza e la sufficienza di chi e' sicuro delle proprie affermazioni. Ma purtroppo, mi spiace dirti che ancora una volta non ce n' e' una giusta nel tuo messaggio.

    Purtroppo siamo su due fronti opposti nel giudicare il gioco della carta e nell'attribuire, piu' che un significato, un campo ove il concetto di sportivita' ha senso, nel delimitare dove il concetto di sportivita' agisce, un limite oltre il quale non agisce e all'interno del quale invece agisce.
    Bon. Fine teoria, passiamo alla pratica.


    inviato da: alftemo
    ti spiego cosa voglio dire quando parlo di sportività.

    Prendiamo due centravant del gioco del calcio

    il primo centrvanti è uno che tentare di cadere in area per procurarsi dei rigori per procurarsi con facilità la possibilità di fare goal.

    Il secondo i con grande sportività non ricorre a questo trucchetto farà sicuramente meno goal dell'altro e quindi farà + fatica a vincere la classifica cannonieri o a far vincere la propria squadra.
    [/B]
    Parti male con il tuo esempio. E' gia' sbagliato.
    La similitudine con chi usa il gioco della carta e' inesistente. Il giocatore che finge un fallo nasconde qualcosa all'arbitro, ai giocatori, e al pubblico. Chi apre carta invece non nasconde alcunche', tutti possono vedere chiaramente lo spostamento e il fatto che lascia solamente 2 carri su un territorio.



    Se il secondo giocatore non ricorrendo a tali espedienti ,che possono procurare nell'arco di un campionato 4 o 5o 6 o anche 8 goal,dovesse finire il campionato con gli stessi goal del primo quale sarebbe il + forte secondo te?
    Il giocatore "che non cade" e' il piu' forte, perche' non ha necessita' di ricorrere a un'azione antisportiva per segnare. Ma ricorda il punto fondamentale, cioe' il motivo per cui l'azione di cadere e' antisportiva. E' antisportiva perche' viene tenuto nascosto il motivo della caduta, si inganna l'arbitro. Questo con il gioco della carta non succede. La richiesta di carta e' palese, non nascosta, e' evidente che si vogliono ottenere carte facilmente, non si ricorre a qualche sotterfugio per nasconderlo e per ingannare qualcuno. Ma ti diro' di piu'. Fatto salvo che non devono esserci accordi "pre" e "al di fuori" della partita, uno puo' anche fare carta facendo finta di non farla, perche' non spiegare il motivo per il quale uno fa una mossa non e' vietato nel Risiko, anzi semmai e' vietato il contrario.




    Visto che tu ritieni che fare cartina rende tutto + facile e permette di arrivare allo scopo con strade + corte.
    Ancora una volta fai un'associazione sbagliata. Che tra l'altro non deriva dal tuo esempio.
    Associ "strada corta" con "non essere sportivi". Cambiano le parole (prima usavi "strada facile", "strada meno faticosa"), ma il concetto e' lo stesso.
    Commetti un errore grossolano. Associ innanzitutto il cadere in modo volontario con il prendere una strada corta, e questo potrebbe anche andare, ma poi concludi che tutte le strade corte sono antisportive. Non e' cosi'.
    Ti faccio un esempio. Un centravanti per dribblare 3 difensori ci mette 3 secondi e un paio di finte. Un altro, per dribblarne soltanto 1 ci mette 20 secondi e 10 finte.
    Chi e' il piu' bravo? Io direi quello che riesce a dribblare i difensori col minor sforzo, cioe' con la strada piu' corta. Tu ritieni che sia antisportivo perche' e' piu' bravo? Non credo. E' semplicemente piu' bravo, ed anche piu' ammirevole quindi.
    L'unica cosa che potresti obiettare, avendo un po' letto i tuoi discorsi, e' che invece e' piu' bravo quello che ci mette 20 secondi e 10 finte a dribblare, pe rgiunta, 1 solo difensore.
    A parte che forse saresti l'unico a pensarla cosi', cambierebbe comunque qualcosa nel nostro discorso? No. Tu puoi avere l'opinione che il piu' bravo sia comunque quello che ci mette piu' tempo e piu' fatica (contro un solo difensore, per giunta) a fare le cose. Ma puoi onestamente affermare che chi ci mette meno tempo e fa meno fatica e' antisportivo?
    Non credo proprio. Non e' la fatica la discriminante tra la sportivita' e l'antisportivita'. Non e' la lunghezza della strada la discriminante tra la sportivita' e l'antisportivita'.

    Il tuo problema e' che tu non puoi trovare un esempio che dimostri che il gioco della carta e' antisportivo. La soluzione e' che il gioco della carta non e' antisportivo.



    Spero di essere stato chiaro.
    Si. Ma hai commesso nuovamente un errore di associazione (strada corta = antisportivita'; vero in alcuni casi, ma falso in altri), da cui e' scesa una logica conclusione. Ma una conclusione che deriva da una premessa sbagliata, e' anch'essa sbagliata. Ti faccio un esmepio:

    3+4=8, quindi (3+4)*2=8*2=16

    la conclusione e' giusta se consideriamo giusta la premessa. Ma la premessa e' sbagliata; 3+4 fa 7, non 8. Quindi la conclusione e' sbagliata.

    con la premssa giusta la conclusione e' giusta:

    3+4=7, quindi (3+4)*2=7*2 = 14

    Quando il tuo esempio ti ha portato a concludere che "se uno prende la strada corta e' sempre antisportivo", avresti dovuto accorgerti che questa affermazione e' palesemente sbagliata.
    Riflettenedo sul fatto che quella conclusione derivava da una premessa, dovevi concludere che se era sbagliata la conclusione (e il ragionamento era corretto) era sbagliata la premessa.
    Infatti la premessa del tuo esempio e' sbagliata. Io me ne sono accorto subito. Tu potevi sforzarti di accorgertene dalla conclusione.
    In effetti pero' non era tanto semplice, perche' le cose, nel tuo esempio, sono un po' piu' complicate:


    1) Sostieni che "cadere apposta" = "aprire carta". Prima premessa sbagliata.
    2) Rilevi giustamente che "cadere apposta" significa prendere una "strada corta". Ma da qui concludi che "prendere una strada corta e' sempre antisportivo". Prima conclusione sbagliata, perche' non tutte le "strade corte" sono antisportive, ci sono "strade corte" antisportive (il giocatore del tuo esempio, ecc.) e "strade corte" sportive (il giocatore del mio esempio, il gioco della carta, ecc.).
    3) La prima conclusione (sbagliata) del punto precedente diventa la premessa di un nuovo ragionamento. "Se uno prende la strada corta e' sempre antisportivo". Partendo dalla premessa che "una strada corta e' sempre antisportiva", questa seconda conclusione e' corretta dal punto di vista logico. Ma e' ovviamente sbagliata.



    Visto che tu sarai pure + sano di mente di me ma potresti sicuramente avere più capacità di interpretare il linguaggio degli altri impegnando un po di + il cervello che al contrario del tuo corretto linguaggio potrebbe avere qualche problema di interpretazione o di elasticità.
    Infatti ho cercato sempre di interpretarti. Ma non so se sono piu' sano di mente di te. Io non intendevo dire che tu non sei sano di mente, ma che poteva essere una possibilita'. Ho cercato di dirlo nel modo meno offensivo che potessi trovare. Mi fa piacere sapere che invece scrivi solo velocemente e sei pigro. Altra cosa in cui ci assomigliamo. Ma per il linguaggio (scritto) mi sforzo, perche' per me e' importante cercare di essere molto chiari.


    Non voglio offenderti dico solamente che uno con po più di capacità potrebbe,invece che interpretare tutto alla lettera ,capirne il senso.
    Mi piace questo attacco E' molto intelligente. Ma sbagli bersaglio.



    ciao red
    Ciao ALf.


    Redstar
    Giudicare preclude la possibilità di conoscere.
    "La mia libertà finisce dove comincia la vostra." - Martin Luther King

    Non abbandonerò alcuna partita, per alcun motivo, nemmeno subito dopo lo start. Questa comunicazione è da considerarsi sostitutiva di una analoga comunicazione pre-partita.

    http://forum.egcommunity.it/showthre...06#post1124806
    Quando diamo un giudizio assoluto (non limitato ad un fatto) su una persona, stiamo in realtà esprimendo il giudizio che abbiamo di noi stessi.
    paperinikredstar non è in linea
  10. #50
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    Re: SCUSATE...............................

    inviato da: FACIALCOBRA3
    QUINDI A MIO MODESTO PARERE, LA CARTINA E' CMQ TATTICISMO E NON SI PUO' CONTROLLARE COME REGOLA, PER CUI STA ALLA CORETTEZZA DEI SINGOLI, USARLA QUANDO E' GIUSTO USARLA E NON COME ARMA IMPROPRIA.
    ES.: USARLA ALL' INIZIO DI UNA PARTITA O PERCHE' UNO HA 12 TERRITORI, NON E' CORRETTO, LA PARTITA E' ANCORA LUNGA, QUINDI........................
    Ti sei "rovinato". Il tuo messaggio conteneva cose che, per quanto non condivisibili completamente, erano rispettabili punti di vista, e non affermazioni sbagliate.
    Quando invece affermi, riferendoti al gioco della carta, che "sta alla correttezza dei singoli, usarla quando e' giusto usarla..." dici una cosa sbagliata. Non sta alla "correttezza", ma al "libero arbitrio" dei singoli usarla come meglio si crede. La correttezza non c' entra nulla col gioco della carta, perlomeno non piu' di quello che c'entri con l'attaccare tutti insieme il dodicesimo territorio di un giocatore (come ha detto pure asimov, giustamente).


    Redstar
    paperinikredstar non è in linea

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