Come acquisiamo la conoscenza?

[paperinikredstar]

Come acquisiamo la conoscenza?

Come ci formiamo i giudizi?

Come valutiamo se qualcosa e' vero o falso?

[sulfureo]

Come acquisiamo la conoscenza?

Come ci formiamo i giudizi?

Come valutiamo se qualcosa e' vero o falso?

la risposta è dentro di te epperò è sbajata! (cit. Quelo)

[highlander]

Come acquisiamo la conoscenza?

Come ci formiamo i giudizi?

Come valutiamo se qualcosa e' vero o falso?

sei pregato di aprire in spammo libero stefano.
grazie.

[ste1974]

Come acquisiamo la conoscenza?

Come ci formiamo i giudizi?

Come valutiamo se qualcosa e' vero o falso?

be è facile, io sono perfetto, quindi ogni pensiero, giudizio, o valutazione è indubbiamente giusta

[bento81]

Vedi Paper,bisogna operare una distinzione, tra le 2 categorie principali della conoscenza:

da un lato l'ontologia,da ontos participio del verbo essere:è la descrizione dell'essere,''ragionamento intorno all'essere'',attraverso le percezioni che esso a noi estrinseca.

La metafisica,meta-tafisikà,''al di là delle cose'',quindi non già la dissertazione intorno ai caratteri dell'essere,bensì su ciò che sta al di là,che sottende.

E bene Paper,tu sei un metafisico di sopraffine lignaggio,e come già in passato ebbi modo di sottolineare,credo di poterti ascrivere alla scuola parmenidea,in particolare riferimento a Zenone:egli infatti soleva dimostrare la veridicità dei propri assunti attraverso esempi paradossi difficilmente contestabili:questo fatto destava lo sgomento dei suoi detrattori,un poco come accade oggi a te nel Forum,ove spesso risulti vincitore nelle contese dialettiche portando a conforto delle tue tesi argomenti ed esempi arduamente controvertibili!

[highlander]

Vedi Paper,bisogna operare una distinzione, tra le 2 categorie principali della conoscenza:

da un lato l'ontologia,da ontos participio del verbo essere:è la descrizione dell'essere,''ragionamento intorno all'essere'',attraverso le percezioni che esso a noi estrinseca.

La metafisica,meta-tafisikà,''al di là delle cose'',quindi non già la dissertazione intorno ai caratteri dell'essere,bensì su ciò che sta al di là,che sottende.

E bene Paper,tu sei un metafisico di sopraffine lignaggio,e come già in passato ebbi modo di sottolineare,credo di poterti ascrivere alla scuola parmenidea,in particolare riferimento a Zenone:egli infatti soleva dimostrare la veridicità dei propri assunti attraverso esempi paradossali difficilmente contestabili:questo fatto destava lo sgomento dei suoi detrattori,un poco come accade oggi a te nel Forum,ove spesso risulti vincitore nelle contese dialettiche portando a conforto delle tue tesi argomenti ed esempi arduamente controvertibili!

beh... adesso spiega il paradosso della gara di corsa tra Achille piè veloce e la tartaruga

[bento81]

beh... adesso spiega il paradosso della gara di corsa tra Achille piè veloce e la tartaruga

Ecco........il celeberrimo paradosso di Achille della tartaruga rappresenta la quintessenza del logos paperinikenideo

Per chi non lo conoscesse,in breve,e per quel che ricordo senza ricorrere a gooooooooghle:

un giorno la tartaruga sfida Achille piè veloce in una gara di corsa.....

la tartaruga parte con un margine di vantaggio e,proprio in virtù di questo vantaggio iniziale, sfida il leggendario sovrano dei Mirmidoni:

''tu non mi supererai mai,perchè nel momento in cui la punta del tuo piede mi avrà raggiunto,io,che sono in movimento,avrò percorso una piccola frazione di spazio e ti sarò quindi di nuovo avanti''.

Naturalmente nella realtà è una follia,ma il logos che sottende al paradosso della tartaruga è incontrovertibile(ci hanno provato migliaia di studenti per migliaia di anni!).

Ora io dico:non vi ricorda qualcuno questo modo di ragionare?

[highlander]

mmm... meglio wiki, sorry!

Il paradosso di “Achille e la Tartaruga” è il più famoso dei Paradossi di Zenone. È stato proposto nel quinto secolo a.C. da Zenone di Elea, che intendeva difendere le tesi del suo maestro Parmenide, che sosteneva che il movimento non è altro che illusione.

Achille, simbolo di rapidità, deve raggiungere la tartaruga, simbolo di lentezza. Achille corre dieci volte più svelto della tartaruga e le concede dieci metri di vantaggio. Achille corre quei dieci metri e la tartaruga percorre un metro; Achille percorre quel metro, la tartaruga percorre un decimetro; Achille percorre quel decimetro, la tartaruga percorre un centimetro; Achille percorre quel centimetro, la tartaruga percorre un millimetro; Achille percorre quel millimetro, la tartaruga percorre un decimo di millimetro, e così via all’infinito;

di modo che Achille può correre per sempre senza raggiungerla

Le soluzioni del paradosso
La confutazione più immediata è quella del filosofo Diogene di Sinope, che silenziosamente si mise a camminare davanti a chi gli ricordava gli argomenti di Zenone contro il movimento.

Secondo Aristotele, invece, il tempo e lo spazio sono divisibili all’infinito in potenza, ma non sono divisibili all’infinito in atto. Una distanza finita (che secondo Zenone non è percorribile perché divisibile in frazioni infinite) è infinita nella considerazione mentale, ma in concreto si comporta di parti finite e può essere percorsa.

Da un punto di vista matematico la spiegazione sta nel fatto che gli infiniti intervalli impiegati ogni volta da Achille per raggiungere la tartaruga diventano sempre più piccoli, ed il limite della loro somma converge, per le proprietà delle serie geometriche. Una somma di infiniti elementi o, più precisamente, il limite di una somma di infiniti elementi non è necessariamente infinito. Prendiamo ad esempio la somma di tutte le frazioni che si possono ottenere dimezzando ogni volta un intero. La somma di tutti questi elementi è sempre inferiore ad uno. Arrivati all’elemento numero n, la somma sarà pari ad uno meno la frazione di ordine n. Arrivati ad esempio al terzo elemento, la somma sarà uguale a sette ottavi, pari ad uno meno un ottavo (un mezzo elevato alla terza). Arrivati al decimo elemento, la somma sarà uno meno un milleventiquattresimo (un mezzo elevato alla decima; infatti due elevato alla decima potenza è 1024). Da un punto di vista matematico, si può affermare che il limite di questa somma di infiniti termini è uno. La possibile convergenza delle serie infinite venne però dimostrata soltanto nel XVII secolo.

Un altro approccio considera il significato fisico degli intervalli spaziali, le cui dimensioni dopo pochi passaggi sono estremamente ridotte. Secondo la meccanica quantistica, infatti, non ha senso considerare intervalli più piccoli di una determinata dimensione.

[maskass]

Naturalmente nella realtà è una follia,ma il logos che sottende al paradosso della tartaruga è incontrovertibile(ci hanno provato migliaia di studenti per migliaia di anni!).

Ma stai scherzando!?


E' l'intuito che è facile vittima di punti di vista volutamente "faziosi" (il problema viene posto in modo da ingannare la mente), il logos spiega perfettamente perché Achille raggiunge la tartaruga.

[paperinikredstar]

sei pregato di aprire in spammo libero stefano.
grazie.

OT. Il giudizio del tribunale. Ho gia' sentito qualche laureato in Giurisprudenza, e concordano conme, sia per quanto riguarda il titolo che non viene attribuito in alcun modo (nemmeno implicito), sia sul fatto che non si puo' dare del "ladr" nemmeno a chi e' stato condannato in via definitiva per furto. Anche Amedeo concorda, comunque, se non strumentalizzi le sue parole (e non si strumentalizza lui da solo, per qualche motivo a me sconosciuto, che pero' probabilmente dipende dal fatto che tu sei il capo e gli dai i privilegi di moderatore di una sezione ).

Il mese prossimo dovrei avere la possibilita' di chiedere ad un docente che insegna diritto penale. Ti faro' sapere, in qualunque caso, la risposta.