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Discussione: Mai stato cosi incazzato!!!
  1. #21
     Maresciallo
     
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    Re: Mai stato cosi incazzato!!!

    Quote chakazulu ha scritto: Visualizza il messaggio
    Caro Amico...la tua idea mi ha commosso...

    E' mia intenzione comunque interessare il nostro comune per vedere se ci da una mano...ma ci spero poco!

    Ovviamente è sicuro che io non lascerò sconosciuta questa VERGOGNA!

    Per quanto riguarda la sottoscrizione non dico di no...ma riterrei opportuno che se qualcuno volesse contribuire per Elena (forumisti o no) sarebbe il caso che versasse direttamente nel conto del mio avvocato...dandomene avviso...io poi mi farò carico della differenza...

    Nel caso (un pochetto difficile) si dovesse eccedere i 3.000 euro + iva e CPA (credo ampiamente sotto i 4.000 euro) sarà mia cura versare la differenza all'associazione che si occupa di Elena durante le festività (ha sempre bisogno di quel pulmino)

    link

    La settimana prossima sentirò il mio avvocato e chiederò se questa cosa è fattibile

    Grazie ancora a tutti (è un paio di giorni che mi rigiro nel letto in preda a una rabbia incontrollabile...spero che passi!)

    Chaka
    L'apertura della sottoscrizione potrebbe essere una idea per aprire una discussione pubblica e sensibilizzare un po di gente sulla vicenda.
    Francesco Angileri - Club Egadi Marsala
  2. #22
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    Re: Mai stato cosi incazzato!!!

    Quote Amedeo ha scritto: Visualizza il messaggio
    Non concordo.

    In teoria lo Stato ha dato i suoi strumenti (polizia, giudici c.t.u....) per giudicare il denunciato e lo ha ritenuto colpevole e condannato... in teoria tutto ciò si sarebbe compiuto anche in assenza di parte civile.

    In pratica la costituzione di parte civile ha sicuramente aiutato a meglio valutare le ragioni della parte lesa.

    La parte lesa era comunque parte del processo, uno degli attori, in quanto testimone.

    Dunque, in teoria, lo Stato ha reso gratuitamente i proprio servizio. Se poi la parte lesa intende inserire nel processo penale anche una anticipazione di quello civile, come in ogni causa civile, lo fa a proprie spese ed a proprio riscio di non recuperare.

    Resta semmai da vedere se sia malata la giustiza laddove mi sono visto obbligato a scrivere "in teoria" piu volte.. ma questa è una altra cosa.

    QUoto invece chi sostiene che lo stato dovrebbe dare lavoro ai detenuti e rendere ignorabili i loro guadagni.

    Mi spiace Chaka: ti sono amicoe ti sono stato vicino ma qui non la penso come te.
    Ame..tu mi stai fraintendendo...non sto dicendo che non è giusto pagare il mio amico avvocato...anzi troppo poco chiede per quello che ha fatto...semplicemente mi incazzo perchè in questa maniera mia figlia (e altre infelici come lei) oltre al danno hanno pure la beffa di tirar fuori dei soldi...

    Io sono convinto che se il condannato non dovesse essere solvibile il costo della prestazione di parte civile non dovrebbe essere a carico della parte lesa ma dello stato (a prescindere dal reddito)...

    Credo che ci sia pure una sentenza della cassazione che ha sancito questo...e non mancherò di usarla (ovvimente in sede civile)

    link
  3. #23
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    Re: Mai stato cosi incazzato!!!

    Ame...leggi pure anche qui!

    UNA SENTENZA INNOVATIVA: LO STATO DEVE RISARCIRE I DANNI DA REATO VIOLENTO ED INTENZIONALE

    ECCO GLI ARGOMENTI ADDOTTI IN MOTIVAZIONE DAL TRIBUNALE DI TORINO

    La sentenza del Tribunale di Torino n. 3145/10 del 6 maggio 2010, resa dalla Dott.ssa Roberta Dotta, è senz’alt ro una pronuncia storica, essendo la prima in assoluto ad avere riconosciuto l’inadempimento dell’Italia per la mancata attuazione della direttiva 2004/80/CE del 29 aprile 2004, relativa all’indennizzo/riparazione delle vittime di reato e la conseguente responsabilità civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

    La direttiva 2004/80/CE riveste un’importanza fondamentale. Infatti, ha istituito per tutti gli Stati il seguente obbligo: “Tutti gli Stati membri provvedono a che le loro normative nazionali prevedano l'esistenza di un sistema di indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti commessi nei rispettivi territori, che garantisca un indennizzo equo ed adeguato delle vittime” (art. 12, paragrafo 2).

    In pratica, lo Stato italiano, in base a questa direttiva, dovrebbe garantire ai cittadini e agli stranieri, vittime di reati intenzionali e violenti (omicidi dolosi, lesioni dolose, violenze sessuali) commessi sul territorio italiano, un risarcimento (o, perlomeno, indennizzo) equo e adeguato, ogniqualvolta l’autore del reato sia rimasto sconosciuto o si sia sottratto alla giustizia o, in ogni caso, non abbia risorse economiche per risarcire la vittima per i danni arrecati a questa o, nel caso di morte, ai famigliari.

    Come espressamente previsto dall’art. 18 della suddetta direttiva, il legislatore italiano avrebbe dovuto: 1) attuare detto sistema d’indennizzo entro il 1° luglio 2005; 2) attuare le disposizioni inerenti l’indennizzo in questione nei casi transfrontalieri (cioè nel caso di straniero rimasto vittima in Italia e di italiano vittima in uno Stato membro) entro il 1° gennaio 2006.

    Lo Stato italiano non ha rispettato tali termini e per questo è stato poi condannato dalla Corte di Giustizia per il suo ritardo (sentenza 29 novembre 2007, causa C 112/07).

    Peraltro, l’Italia è l’unico Stato europeo (insieme alla Grecia) a non avere dato attuazione alla Convenzione europea relativa al risarcimento delle vittime di reati violenti (Strasburgo, 24 novembre 1983, entrata in vigore il 1° febbraio 1988), che, avendo anticipato di molti anni la direttiva, prevede, che, se la riparazione non può essere interamente garantita da altre fonti, lo Stato deve contribuire a risarcire sia coloro che hanno subito gravi pregiudizi al corpo o alla salute causati direttamente da un reato violento intenzionale e sia coloro che erano a carico della persona deceduta in seguito a un tale atto. La Convenzione contempla anche il caso dello stupro.

    Il caso approdato all’attenzione del Tribunale di Torino riguardava la terribile esperienza vissuta da una giovanissima ragazza, la quale era stata sequestrata, percossa e violentata per un’intera notte da due ragazzi. I fatti criminosi erano stati accertati penalmente, sennonché i due responsabili si erano resi latitanti nel corso del giudizio di primo grado e comunque non avevano risorse economiche per risarcire i danni riportati dalla ragazza.

    La Presidenza del Consiglio dei Ministri si era difesa sostenendo di avere attuato la direttiva con l’emanazione del d.lgs. 9 novembre 2007 n. 204 e che l’ordinamento italiano già contempla dei sistemi di indennizzo, ancorché solo per alcune specifiche categorie di vittime (quelle del terrorismo e della criminalità organizzata, del disastro di Ustica, della banda della uno bianca, dell’usura). Tuttavia, il Tribunale ha ritenuto come il d.lgs n. 204/2007 non avesse mutato la situazione di inadempimento affermata dalla Corte di Giustizia il 29 novembre 2007. In particolare, il Tribunale ha constatato che allo stato “nessuna norma di diritto interno riconosce … il diritto al risarcimento per reati intenzionali violenti diversi da quelli già regolamentati dallo Stato prima ancora dell’entrata in vigore della direttiva”.

    La Presidenza aveva altresì sostenuto che rientrasse nella discrezionalità del legislatore nazionale stabilire per quali reati intenzionali e violenti riconoscere l’indennizzo, di fatto affermando di poter escludere la tutela di cui alla direttiva nei casi di violenze sessuali, oltre che nelle ipotesi di omicidio doloso e lesioni dolose non imputabili a terrorismo, mafia e criminalità organizzata. Nondimeno, il Tribunale ha rigettato anche questa tesi, rilevando che la direttiva “non pare attribuire agli stati nazionali di poter scegliere i singoli reati intenzionali violenti che possono formare oggetto di risarcimento, ma anzi impone loro di prevedere un meccanismo indennitario per tutti i reati intenzionali violenti e dunque anche per i reati di violenza sessuale – reati contro la persona di evidente natura violenta e intenzionale”.

    Accertato così l’inadempimento dello Stato italiano, il Tribunale, applicando i consolidati principi sanciti dalla Corte di Giustizia e dalla Cassazione in materia di responsabilità civile per mancata attuazione di direttiva comunitaria, ha condannato la Presidenza del Consiglio a risarcire le “conseguenze morali e psicologiche” subite dalla ragazza, liquidando in via equitativa la somma di € 90.000 e ritenendo che i pregiudizi, per essere risarciti, non abbisognassero di un’istruttoria (stante le modalità con cui erano stati commessi i fatti criminosi).

    La sentenza del Tribunale di Torino dischiude gli orizzonti alla tutela risarcitoria di tantissime vittime di reati intenzionali e violenti, finalmente colmando così una grave lacuna che ci distingueva in negativo dagli Stati europei (tutti adeguatisi da tempo, ad eccezione della Grecia).

    Tuttavia, rimane un’evidente differenza fra l’Italia e gli altri Stati europei: ad oggi le vittime colpite sul territorio italiano da questi reati non hanno un fondo cui rivolgersi, ma, per ottenere quanto loro garantito dalla direttiva 2004/80/CE, si trovano costrette a ricorrere ai Tribunali, proprio come avvenuto nel caso deciso dalla sentenza torinese, dovendo pertanto affrontare un vero e proprio processo con tutti i patemi a questo associato. Ciò rischia di comportare l’instaurazione di un numero elevatissimo di processi civili contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con costi per lo Stato ed ulteriori aggravi per le vittime in tutta evidenza evitabili, se solo il legislatore si decidesse ad intervenire. Di conseguenza, non si può che auspicare quanto prima una legge che dia concreta e seria attuazione alla direttiva, evitando alla magistratura di dover sopperire alle carenze del Governo e del Parlamento su questioni fondamentali per i cittadini.

    La causa è stata seguita dall’Avv. Marco Bona e dall’Avv. Stefano Commodo dello studio torinese Ambrosio e Commodo, nonché dall’Avv. Francesco Bracciani, che aveva assistito la ragazza nel processo penale.

    Per ulteriori informazioni sulla materia si rinvia a M. BONA, La tutela risarcitoria statale delle vittime di reati violenti ed intenzionali: la responsabilità dell’Italia per la mancata attuazione della direttiva 2004/80/CE, in Resp. Civ. Prev., 2009, n. 3, 662-708, articolo reperibile tramite il seguente link.

    Marco Bona ha partecipato ai lavori preparatori della direttiva 2004/80/CE, ivi compresa l’Audizione sul Libro Verde della Commissione “Risarcimento alle vittime di Reati”, tenutasi a Bruxelles il 21 marzo 2002, alla quale parteciparono attivamente rappresentanti di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea fatta eccezione per l’Italia, la quale così si giustificò, adducendo “la necessità di operare dolorose selezioni degli impegni” a fronte di “una disponibilità limitata di risorse umane” (lettera del 16 aprile 2002 prot. n. 99/3/12-82/2002 del Ministero della Giustizia, Ufficio Coordinamento Attività Internazionale).

    Nell’aprile 2007 Marco Bona, insieme ai colleghi di studio Renato Ambrosio, Stefano Commodo e Stefano Bertone, aveva denunciato lo Stato Italiano alla Commissione Europea per la mancata attuazione della direttiva 2004/80/CE (cfr. testo del Documento).
  4. #24
     T. Colonnello
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    Re: Mai stato cosi incazzato!!!

    Quote chakazulu ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ame..tu mi stai fraintendendo...non sto dicendo che non è giusto pagare il mio amico avvocato...anzi troppo poco chiede per quello che ha fatto...semplicemente mi incazzo perchè in questa maniera mia figlia (e altre infelici come lei) oltre al danno hanno pure la beffa di tirar fuori dei soldi...

    Io sono convinto che se il condannato non dovesse essere solvibile il costo della prestazione di parte civile non dovrebbe essere a carico della parte lesa ma dello stato (a prescindere dal reddito)...

    Credo che ci sia pure una sentenza della cassazione che ha sancito questo...e non mancherò di usarla (ovvimente in sede civile)

    link
    bene chaka, mi pare un ottimo precedente

    in bocca al lupo!

  5. #25
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    Re: Mai stato cosi incazzato!!!

    Cari Amici

    Ho molto pensato all'opportunità di aprire una sottoscrizione in forum (ringrazio l'amico Pellicano e gli altri che si sono proposti)

    Ho passato giorni interi a pensare se questo era onorevole da parte mia...

    Sono giunto a questa conclusione.

    La mia figura nei confronti di Elena si divide in due aspetti.

    Io sono il padre...Ma sono anche l'amministratore di Sostegno.

    Come padre sarei fortemente propenso a non accettare nessun aiuto per mia figlia da chichessia...Come padre avrei pensato di pagare tutto io! Salvo poi rivalendomi verso chi di dovere...

    Ringraziando Iddio la somma richiestami dall'amico avvocato non è così alta da dissestare in modo disastroso le mie finanze...al massimo per un anno salterò ferie, gite e qualche cena!

    Per quello che mi riguarda vi ringrazio del pensiero...ma ci penso io a mia figlia!

    Però come amministratore di sostegno è mio preciso dovere non precludere a nessun titolo qualunque iniziativa suggeritami atta a favorire la mia amministrata (ho fatto un giuramento davanti un tribunale a questo scopo)

    ...che sia contemporanemente anche mia figlia è solo un dettaglio.

    Quindi non posso veramente impedire a chiunque si sentisse di fare una donazione a Elena la possibilità di farlo...sempre se ciò sia fortemente sentito e se ciò sia ritenuto un contributo più morale e simbolico che materiale per accumulare denaro.

    Allo scopo vi indico l' IBAN di

    Elena Stevanato

    IT74U0840736300050000083535

    è il conto dove le viene accreditata la sua "sontuosa" pensione e da dove "dovrei" prendere la somma per pagare il legale di parte civile

    Vi ringrazio per Elena...

    Maurizio Stevanato
  6. #26
     Serg. Magg.
     
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    Re: Mai stato cosi incazzato!!!

    Quote chakazulu ha scritto: Visualizza il messaggio
    Cari Amici

    Ho molto pensato all'opportunità di aprire una sottoscrizione in forum (ringrazio l'amico Pellicano e gli altri che si sono proposti)

    Ho passato giorni interi a pensare se questo era onorevole da parte mia...

    Sono giunto a questa conclusione.

    La mia figura nei confronti di Elena si divide in due aspetti.

    Io sono il padre...Ma sono anche l'amministratore di Sostegno.

    Come padre sarei fortemente propenso a non accettare nessun aiuto per mia figlia da chichessia...Come padre avrei pensato di pagare tutto io! Salvo poi rivalendomi verso chi di dovere...

    Ringraziando Iddio la somma richiestami dall'amico avvocato non è così alta da dissestare in modo disastroso le mie finanze...al massimo per un anno salterò ferie, gite e qualche cena!

    Per quello che mi riguarda vi ringrazio del pensiero...ma ci penso io a mia figlia!

    Però come amministratore di sostegno è mio preciso dovere non precludere a nessun titolo qualunque iniziativa suggeritami atta a favorire la mia amministrata (ho fatto un giuramento davanti un tribunale a questo scopo)

    ...che sia contemporanemente anche mia figlia è solo un dettaglio.

    Quindi non posso veramente impedire a chiunque si sentisse di fare una donazione a Elena la possibilità di farlo...sempre se ciò sia fortemente sentito e se ciò sia ritenuto un contributo più morale e simbolico che materiale per accumulare denaro.

    Allo scopo vi indico l' IBAN di Elena:

    IT74 U084 0736 3000 5000 0083 535

    è il conto dove le viene accreditata la sua "sontuosa" pensione e da dove "dovrei" prendere la somma per pagare il legale di parte civile

    Vi ringrazio per Elena...

    Maurizio Stevanato

    Ciao
    Intanto comprendo ed approvo le tue giuste considerazioni, ho provato a fare subito un bonifico a Elena ma mi da Iban non corretto per cui oltre l’ IBAN

    Mi servirebbe anche il codice ABI, CIN e CIN EU ( europeo )

    Oltre a Indirizzo CAP, Località e Prov.

    Tanto per evitare ulteriori rifiuti da parte del sistema, se preferisci puoi inviarmeli in mp.


    Un caro Saluto

    Pietro.
  7. #27
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    Re: Mai stato cosi incazzato!!!

    Quote pellicano ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ciao
    Intanto comprendo ed approvo le tue giuste considerazioni, ho provato a fare subito un bonifico a Elena ma mi da Iban non corretto per cui oltre l’ IBAN

    Mi servirebbe anche il codice ABI, CIN e CIN EU ( europeo )

    Oltre a Indirizzo CAP, Località e Prov.

    Tanto per evitare ulteriori rifiuti da parte del sistema, se preferisci puoi inviarmeli in mp.


    Un caro Saluto

    Pietro.
    Io l'ho copiato pari pari da un suo estratto conto

    probabilmente hai fatto un copia incolla con gli spazi che ho messo...

    Posso assicurarti che qualcuno ha già bonificato a buon fine

    basta mettere l'iban tutto attaccato IT74U0840736300050000083535

    e mettere beneficiaria Stevanato Elena...grazie di tutto
  8. #28
     T. Colonnello
     
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    Re: Mai stato cosi incazzato!!!

    Quote pellicano ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ciao
    Intanto comprendo ed approvo le tue giuste considerazioni, ho provato a fare subito un bonifico a Elena ma mi da Iban non corretto per cui oltre l’ IBAN

    Mi servirebbe anche il codice ABI, CIN e CIN EU ( europeo )

    Oltre a Indirizzo CAP, Località e Prov.

    Tanto per evitare ulteriori rifiuti da parte del sistema, se preferisci puoi inviarmeli in mp.


    Un caro Saluto

    Pietro.
    Il conto è giusto, togli gli spazi :)
  9. #29
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    Re: Mai stato cosi incazzato!!!

    Quote rscano ha scritto: Visualizza il messaggio
    Il conto è giusto, togli gli spazi :)

    Fatto avevi ragione copia incolla non funziona

    grazie del consiglio.
  10. #30
     Maresciallo
     
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    Re: Mai stato cosi incazzato!!!

    Quote chakazulu ha scritto: Visualizza il messaggio

    ...Non finisce qui...mi sono rotto i c.oglioni di pigliarla in cu.lo!!!
    Ciao, intanto mi dispiace per la vicenda di cui non ero al corrente, poi vorrei dire che 4 anni son cmq pochi...almeno 10 bisognava dargliene.
    Per il resto son davvero dispiaciuto per te e tua figlia

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