Sicuramente esiste il concetto astratto che l'uomo ha chiamato Dio. Le bestemmie vengono dette perchè si conosce il significato di questo concetto. Dopo aver detto una bestemmia autoassolversi dichiarando di non credere in Dio NON HA SENSO, perchè cmq ne si conosce il significato che come già detto il motivo per cui si bestemmia.
luigi bergomi lostbr4in
E' vero,diciamo la verità:la bestemmia consente di scaricare la rabbia più di qualsiasi altro improperio....ma è così proprio perchè il bestemmiatore sa di offendere/calpestare un tabù che non sussiste nel caso di normali parolacce:sfoghi la tua rabbia contro qualcosa/qualcuno di indefinito(l'dea di un Dio cattivo,le ''sciocche'' credenze altrui ecc...)ma pur sempre contro qualcuno/qualcosa ed è comprensibile come questo renda la bestemmia decisamente più appagante.
Ad ogni modo,bestemmiare davanti ad altri(se non sei certo che non dia fastidio)è solo una gran cafoneria,ed è una scusante un pò gigiona quella del ''toscanaccio-veneto che bestemmia per folklore'':sempre di villaneria si tratta,ed essere villani per ''tradizione culturale'' tutto sommato non è una gran cosa.
PS.:anch'io non ho mai bestemmiato,nè il mio Dio e tantomeno quello di altri
Per chi crede, "Dio è Padre".
Non credo che a nessun ateo - qui dentro - farebbe piacere se uno insultasse suo padre, magari mancato, con un "porco".
Lo stesso rispetto dunque anche a chi è ritenuto essere Padre.
We are the sons and daughters of all the freedom fighters.
And there are still many rivers to cross.
Hands in the air, screaming loud and clear for freedom, justice and equality.
There is no black or white, there is only right and wrong.
We are unknown heros, we are flesh and we are blood.
We are the great future.
We need to get back to the joy of living.
We are five fingers of an empty hand.
But together, we can also be the fist.
Sometimes change can be as simple as two hands reaching for one another.
Clap your hands.
Il padre magari no (al massimo si prende del "becco"), ma dalle mie parti si usa anche appellarsi alla mamma dell'interlocutore sgradito o dell'oggetto distante dei nostri improperi con nomi e aggettivi il più gentile dei quali è fore "maiala".
E nessuno se la prende più di tanto.
D'altronde, se provi a insultare la madre di un napoletano, rischi di essere ammazzato sul posto.
L'insulto segue un preciso codice culturale: per un musulmano, mostrare la suola della scarpa è un gesto estremamente offensivo, ma non penso che a te darebbe più di tanto fastidio se qualcuno ti facesse vedere la suola dei suoi stivali... Anzi, a furia di frequentare il pumino, magari...
Si dialoga. E si dialoga camminando; via via. No? Scrivere; e poi leggere. Ricordi, amico mio? Si racconta che le lettere dell'alfabeto furono inventate da Mercurio, capostipite e nonno di bugiardi e re dei ladri, vedendole nel volo delle gru. Uno scherzo, non credi? (in tua memoria, Picchi)
Ameliuccia, Giobbe non bestemmia e non si ribella, se lo citi leggilo bene (se non l'hai già fatto). Quella che chiami questione dolente per me vuol dire difficile da accettare, ma non contestata. Già all'inizio della Bibbia si vede che il male viene permesso, Dio non ferma la mano di Caino ed anzi vieta a chiunque di vendicare la morte di Abele, oggi quel divieto è lo slogan dei movimenti contro la pena di morte. SE credi accetti che ricompense e punizioni vengano DOPO la morte, se non credi non vedo con chi tu te la stia pigliando visto che ritieni non esista. E' come se io dicessi porca Kali, mi sentirei perlomeno ridicolo. Quello che tu mi dici è invece che forse credi ma non stai alle regole da Lui fissate, in questo caso penso che insultarLo non sia la modalità più razionale per ottenere qualcosa. Il mondo non lo cambi certo così. Prova prima a conoscere, poi puoi valutare, sparare a zero sull'ignoto mi sembra un po' infantile, giustificarlo come un'espressione di un problema filosofico-telogico di grande spessore, come il problema del male è perlomeno risibile.
Anche l'odio contro la bassezza stravolge il viso.
Anche l'ira per l'ingiustizia fa roca la voce.
Noi, che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,
noi non si poté essere gentili.
Ma voi, quando sarà venuta l'ora
che all'uomo un aiuto sia l'uomo,
pensate a noi, con indulgenza.
Capisco che in certe parti dell'Italia la bestemmia sia diventata un modo di intercalare che non disturba la sensibilità di molti, ma bisogna capire che certe abitudini non possono essere accettate da tutti e se la cosa offende chi ti ascolta non mi sembra giusto esprimersi in un modo che possa far sentire oltraggiato chi ti ascolta. Puoi non condividerne le idee o la religione ma questo non ti autorizza ad offenderne la sensibilità, che sia cristiano, musulmano, ebreo o seguace di qualsiasi altro credo, un essere umano merita rispetto. Non costa niente rispettare e ce ne accorgiamo solo quando il rispetto viene a mancare nei nostri confronti. Cominciamo ad averlo verso gli altri perchè chi rispetta il prossimo rispetta se stesso.