"dignità" della bestemmia

[ruud84]

Un ragazzino di otto anni deve essere preso invece a calci in culo

si vero... meglio abituarli da subito

[bicio18000]

padre perdonali perchè non sanno quello che fanno!!!!


sarò pure un cattivo cattolico ma la bestemmia è un gran segno di volgarità!

rispect!

[lostbr4in]

sarò pure un cattivo cattolico ma la bestemmia è un gran segno di volgarità!

Sicuramente esiste il concetto astratto che l'uomo ha chiamato Dio. Le bestemmie vengono dette perchè si conosce il significato di questo concetto. Dopo aver detto una bestemmia autoassolversi dichiarando di non credere in Dio NON HA SENSO, perchè cmq ne si conosce il significato che come già detto il motivo per cui si bestemmia.

[bento81]

Comunque , certe volte vorrei avere il coraggio di farlo , ti scarica molto , credo.

Sicuramente esiste il concetto astratto che l'uomo ha chiamato Dio. Le bestemmie vengono dette perchè si conosce il significato di questo concetto. Dopo aver detto una bestemmia autoassolversi dichiarando di non credere in Dio NON HA SENSO, perchè cmq ne si conosce il significato che come già detto il motivo per cui si bestemmia.

E' vero,diciamo la verità:la bestemmia consente di scaricare la rabbia più di qualsiasi altro improperio....ma è così proprio perchè il bestemmiatore sa di offendere/calpestare un tabù che non sussiste nel caso di normali parolacce:sfoghi la tua rabbia contro qualcosa/qualcuno di indefinito(l'dea di un Dio cattivo,le ''sciocche'' credenze altrui ecc...)ma pur sempre contro qualcuno/qualcosa ed è comprensibile come questo renda la bestemmia decisamente più appagante.

Ad ogni modo,bestemmiare davanti ad altri(se non sei certo che non dia fastidio)è solo una gran cafoneria,ed è una scusante un pò gigiona quella del ''toscanaccio-veneto che bestemmia per folklore'':sempre di villaneria si tratta,ed essere villani per ''tradizione culturale'' tutto sommato non è una gran cosa.

PS.:anch'io non ho mai bestemmiato,nè il mio Dio e tantomeno quello di altri

[code]

rispect!

Respect, bicio Respect ...mmmhhhh cmq, solo per Robert(Bob) Nesta Marley!

[highlander]

Per chi crede, "Dio è Padre".

Non credo che a nessun ateo - qui dentro - farebbe piacere se uno insultasse suo padre, magari mancato, con un "porco".

Lo stesso rispetto dunque anche a chi è ritenuto essere Padre.

[delaunay]

Per chi crede, "Dio è Padre".

Non credo che a nessun ateo - qui dentro - farebbe piacere se uno insultasse suo padre, magari mancato, con un "porco".

Lo stesso rispetto dunque anche a chi è ritenuto essere Padre.

Il padre magari no (al massimo si prende del "becco"), ma dalle mie parti si usa anche appellarsi alla mamma dell'interlocutore sgradito o dell'oggetto distante dei nostri improperi con nomi e aggettivi il più gentile dei quali è fore "maiala".

E nessuno se la prende più di tanto.
D'altronde, se provi a insultare la madre di un napoletano, rischi di essere ammazzato sul posto.

L'insulto segue un preciso codice culturale: per un musulmano, mostrare la suola della scarpa è un gesto estremamente offensivo, ma non penso che a te darebbe più di tanto fastidio se qualcuno ti facesse vedere la suola dei suoi stivali... Anzi, a furia di frequentare il pumino, magari...

[photosphera]

Questo merita una risposta seria.
Vedi, quello che penso io è che con la bestemmia (in modo goliardico e volgare, questo non lo metto in dubbio) si vada a toccare il problema del male, che non è questione da prendere sottogamba.

In effetti, conciliare l'esistenza del male con quella di un Dio onnipotente e infinitamente buono è sempre stata una questione dolente per gli uomini di fede, e ne è dimostrazione la grande quantità di trattati su questo tema che la teologia cristiana (e musulmana, se è per questo) ha prodotto fin dai primordi della religione. Lo stesso libro di Giobbe è una trattazione, nella forma di una storia personale, di questo tema.

Se risulta facile spiegare come il male colpisca il cattivo, il crudele, qualche problema in più lo pone il male che colpisce l'innocente, magari, per di più, uomo/donna/fanciullo di grande fede (com'è il caso di Giobbe).

Ora, non so se ti è mai capitato di incontrare il male. Il male vero intendo, non la ragazza che ti tradisce, il ladruncolo che ti scippa il portafoglio...
La malvagità, la cattiveria, l'assoluta mancanza di pietà e morale.
A me è capitato di recente. Ho visto cosa il male può provocare, parlavamo di pedofilia, ti dico solo che è di questo male che sto parlando.

Lo dico sinceramente, una parte di me invidia chi ha fede. Invidio la consolazione che può dare credere che in un altro mondo saranno riparate le ingiustizie di questo. Io, che ho solo speranza, ma non ho fede, quando mi ritrovo davanti al male, e comprendo di essere assolutamente impotente, perché niente, e nessuno, potrà riparare a questo torto, non posso fare altro che gridare la mia rabbia, e la mia frustrazione, contro questa ingiustizia.

E allora bestemmio, da sola, per non offendere nessuno, perché io non riesco ad accettare l'esistenza di un Bene superiore se poi, nella realtà, esiste un tale Male.

Non mi aspetto certo che tu condivida, e magari neppure che tu comprenda, ma lasciati dire che non dovresti considerare vigliacca, o stupida, una bestemmia "consapevole". Potresti invece considerarla come un'espressione (deviata, dal tuo punto di vista) di un problema filosofico-telogico di grande spessore, come il problema del male.

Ameliuccia, Giobbe non bestemmia e non si ribella, se lo citi leggilo bene (se non l'hai già fatto). Quella che chiami questione dolente per me vuol dire difficile da accettare, ma non contestata. Già all'inizio della Bibbia si vede che il male viene permesso, Dio non ferma la mano di Caino ed anzi vieta a chiunque di vendicare la morte di Abele, oggi quel divieto è lo slogan dei movimenti contro la pena di morte. SE credi accetti che ricompense e punizioni vengano DOPO la morte, se non credi non vedo con chi tu te la stia pigliando visto che ritieni non esista. E' come se io dicessi porca Kali, mi sentirei perlomeno ridicolo. Quello che tu mi dici è invece che forse credi ma non stai alle regole da Lui fissate, in questo caso penso che insultarLo non sia la modalità più razionale per ottenere qualcosa. Il mondo non lo cambi certo così. Prova prima a conoscere, poi puoi valutare, sparare a zero sull'ignoto mi sembra un po' infantile, giustificarlo come un'espressione di un problema filosofico-telogico di grande spessore, come il problema del male è perlomeno risibile.

[ruud84]

Il mondo non lo cambi certo così.

vero,è risaputo che siano le preghierine prima di dormire a svolgere codesta funzione.

[efisio]

Il padre magari no (al massimo si prende del "becco"), ma dalle mie parti si usa anche appellarsi alla mamma dell'interlocutore sgradito o dell'oggetto distante dei nostri improperi con nomi e aggettivi il più gentile dei quali è fore "maiala".

E nessuno se la prende più di tanto.
D'altronde, se provi a insultare la madre di un napoletano, rischi di essere ammazzato sul posto.

L'insulto segue un preciso codice culturale: per un musulmano, mostrare la suola della scarpa è un gesto estremamente offensivo, ma non penso che a te darebbe più di tanto fastidio se qualcuno ti facesse vedere la suola dei suoi stivali... Anzi, a furia di frequentare il pumino, magari...

Capisco che in certe parti dell'Italia la bestemmia sia diventata un modo di intercalare che non disturba la sensibilità di molti, ma bisogna capire che certe abitudini non possono essere accettate da tutti e se la cosa offende chi ti ascolta non mi sembra giusto esprimersi in un modo che possa far sentire oltraggiato chi ti ascolta. Puoi non condividerne le idee o la religione ma questo non ti autorizza ad offenderne la sensibilità, che sia cristiano, musulmano, ebreo o seguace di qualsiasi altro credo, un essere umano merita rispetto. Non costa niente rispettare e ce ne accorgiamo solo quando il rispetto viene a mancare nei nostri confronti. Cominciamo ad averlo verso gli altri perchè chi rispetta il prossimo rispetta se stesso.