Sì Costa, ho letto, è che la risposta chiederebbe lungo tempo e sono abbastanza certa che sia inutile, visto che parlo con te.
Cercando di farla breve, in Toscana non bestemmiamo (non tutti almeno) per il semplice gusto di farlo, o per offendere qualcuno- io per esempio non bestemmio mai fuori dalla Toscana, o se ho l'impressione che qualcuno che mi ascolta si potrebbe offendere- ma come imprecazione sull'ingiustizia del cosmo, insultando la presunta bontà divina che i credenti praticanti (cattolici, ma anche no) si ostinano a ribadire.
In altre parole: mi parli di un Dio che dovrebbe essere buono, e onnipotente, e invece lascia che accadano le peggiori brutture agli esseri più innocenti della terra, pretendendo poi da me amore esclusivo e totale devozione. Per intendersi, lascia che accada la pedofilia Costa, la pedofilia, e poi si permette di dire a me che se faccio sesso fuori dal matrimonio senza far male a nessuno (figurarsi con qualcuno del mio stesso sesso) commetto peccato e vado all'inferno?
Non mi aspetto che tu capisca, ma se questo è il Dio che volete farmi credere esista mi dispiace, non ci sto, io lo insulto, perché (citando l'intramontabile film Berlinguer ti voglio bene) "l'unica furbizia di Dio è che non c'è, perché se c'era, e mi incontrava a me, gl'era in difficoltà. Gl'era in difficoltà, ti dico!!"
La bestemmia è una protesta contro l'ingiustizia del creato e una risata in faccia a chi pretende di dimostrarti la Sua infinità bontà.
E' traducibile, più o meno, con un "se Dio esiste, spero che abbia una scusa valida".