Bologna. Via Emilia Levante. Quartiere Mazzini, a metà strada tra le zone Fossolo e Savena.
Ci sono dei lavori di riqualificazione urbana iniziati ormai da un anno: l'odiatissimo CIVIS e all'angolo con via Lenin un mega parcheggio a ore (per via del CIVIS) e degli appartamenti che la ditta costruttrice sta faticando a vendere.
Per accedere al mio palazzo dalla strada principale, la via Emilia, devi percorrere 70 metri di un giardino privato; almeno così era prima.
Il cantiere aperto invece lascia uno scorcio su via Lenin... purtroppo.
Sono le tre di notte e sono andato a dormire da un'ora e mezza; dormo beato da almeno mezz'ora quando vedo la sagoma del mio conquilino dinanzi al letto che mi dice:"Ci sono i ladri in cucina!!!"
La prima cosa a cui penso è quella di mandarlo a c.agare nella sua stanza ma guardando la sua faccia mi rendo conto che nn sta affatto delirando; mi butto giù dal letto e mi precipito con lui in cucina: c'erano due che stavano cercando di aprire la porta con un filo robusto di ferro rubato sicuramente in cantiere.
Lo avevano piegato ad opera d'arte in modo che, fatto passare tra i battenti della porta, girandolo con destrezza, aprivano ed erano entrati in casa.
Quando siamo entrati in cucina erano giunti proprio alla parte finale... stavano per aprire la porta. Naturalmente appena abbiamo acceso la luce si sono buttati giù dal balcone (un piano rialzato) e sono scappati attraverso il cantiere.
Io e il mio conquilino ci siamo messi i jeans e ci siamo catapultati in strada con due ombrelli (di quelli col manico enorme, la prima cosa che abbiamo trovato) ma non siamo riusciti a beccarli.
Avevo il cuore a mille; rientrati in casa mi ha raccontato che sentiva un rumore venire dalla cucina ma pensava fossi io....
La cosa durava da una decina di minuti; se avesse aspettato ancora a chiamarmi non ci sarebbe stato un vetro a dividere le nostre facce dalle loro.