Possono collaborare anche gli agnostici?
Inizio io:
1 non è mai esistito nessun Dio, altrimenti l'avremmo anche per caso incontrato per strada o al bar e ci saremmo magari preso un caffè assieme
2 nel corso dei secoli tutti i popoli si sono inventati le divinità per spiegare ciò che non riuscivano a capire- a scatenare le guerre poi non erano interessi economici e di conquiste, ma la civetteria di due dee,Tutto iniziò a causa di una mela, frutto del contrasto (non solo nella Bibbia).
EBE, la Dea della Discordia, non era stata invitata ad una festa e per dispetto lasciò una Mela d'Oro con la scritta “Alla più Bella”.
Inutile aggiungere che iniziarono seri problemi: le Dee erano molto umane.. E soprattutto molto Donne! Anche se i loro pensieri erano sempre puri ed erano animate da una sincera e sana voglia di competere, Esse pensavano:
(GIUNONE): “Ma quella strabica cosa pensa, di vincere??”
(VENERE): “Tu guarda se quel barile deve pensare di essere più bella di me!!”
CHI aveva l'arduo onore/onere di scegliere? Un Uomo! PARIDE, figlio di Priamo, che per assegnare il titolo attese di avere le proposte in doni da parte delle candidate:
(MINERVA): “Se darai a me la Mela d'Oro, in cambio io ti darò in dono la Sapienza, con cui potrai trasformare eventi e materia a tuo piacimento, finanche a superare le leggi della natura.”
(GIUNONE): “Scegli me, o nobile valoroso, e ti renderò così ricco che i tuoi forzieri non basteranno a contenere tutto l'oro e le gemme preziose, inoltre così potente che basterà un tuo gesto per sottomettere interi popoli: il tuo nome riecheggerà in alto fino alle stelle! “
(VENERE): “Paride, anch'io ho da proporti un dono Speciale.. La donna più bella del mondo: Elena di *****! Ehmmm.. Poi a causa sua ci sarà una lunga guerra.... Ma queste sono quisquiglie..”
Alla vista della fanciulla, il giovane non seppe ragionare.
Nella sua mente vagava un unico solitario neurone, mentre tutti gli altri erano compressi ed esultanti in altra zona più bassa ed oscura..
Paride non ebbe dubbi e gridò: “La Mela d'Oro spetta senz'altro a VENERE!”.
Da qui il mito dello splendore della Dea.
I venti allora non erano dovuti a perturbazioni climatiche, ma erano conservati da Eolo, figlio di Poseidone, dio del mare, nelle caverne vulcaniche delle isole eolie,A Lipari, capoluogo delle isole Eolie, Eolo conservava anche un otre (recipiente fatto di pelle di animale) nel quale erano contenuti i venti contrari e pericolosi per lanavigazione (quelli che provocano le tempeste).
Una volta Eolo ospitò Ulisse, grande eroe e navigatore, e gli fece dono dell'otre dipelle dentro il quale erano rinchiusi i venti pericolosi per la navigazione: così Ulisse sarebbe stato tranquillo e al sicuro nei suoi viaggi per mare.Durante la navigazione,quindi, sulla flotta diUlisse soffiò solo ildolce Zefiro.Ma, mentre l’eroedormiva, i suoi marinai,credendo che l'otrefosse pieno di tesori,l'aprirono...Allora tutti i ventiviolenti uscironoinsieme e scatenarono
una terribile tempestache fece naufragare lenavi e morire imarinai: si salvò solo la nave di Ulisse, con pochi uomini.
In seguito si è scoporto che i venti sono dovuti a flatuenze umane.(continua)