La teoria è giusta ma ultimamente numerose sentenze, confermate dalla cassazione, hanno sancito un principio mostruoso ma applicato: la piccola srl è da assimilarsi ad una socità a ristretto ambito di tipo familiare sichhè i soci possono essere chiamati ,al di la della presunta limitazione, con i beni personali.
Tuttavia se i due soci sono non parenti e non particolarmente legati da vincoli amicali pregresi... meglio srl che sas.
Quanto sopra solo in caso di controversia di natura fiscale ma comunque siete tutelati nei confronti dei terzi.
Una srl di brokeraggio poi generalmente non si assume grosse responsabilità perche non commercializza beni o servizi propri ma in reealtà media fra utente finale e grabdi società con dietro capitale e garanzie.
ll numero di 2 soci puo portare qualche problema in caso di delibere ove uno sia favorevole e l'altro no: parità di voti.
Consiglierei un terzo socio, magari anche solo al 2% che serva come ago della bilancia e se è tuo amico nei fatti decidi tu. Puoi scambiare il favore con la carica di AU da conferire al socio minoritario: tanto son solo grane e nessun vantaggio.
Cassa: prevedere che l'AU possa disporre liberamente per importi contenuti e disponga di assegni ed Home Banking (per la speditezza della vita sociale): prevedere firma congiunta per importi di rilievo.
Ricorda la clausola compromissoria di cui ti ho parlato.
Se qualcuno, che si era proposto, ti manda un statuto cui ispirarti, adattalo e poi mandamelo per una verifica finale... direttamente via email perchè qui non leggo tutti i giorni:
legal@legal.it