Antonio Galdo, giornalista e scrittore, e Giuseppe De Rita, fondatore del Censis, offrono un quadro della situazione economico-politico-sociale dell'Italia di oggi, accompagnato da una riflessione critica sulla decaduta che ha riguardato la borghesia italiana, la quale non si è più fatta carico di essere promotore di sviluppo e benessere a lungotermine, perdendo la sua centralità come motore economico-politico di una società lasciata alla malagesione di una politica egoista e priva di visione proiettata al futuro.
Consiglio vivamente a tutti quanti la lettura di questo libricino, solo 91 pagine che pagine





L'eclissi della borghesia

Giuseppe De Rita, Antonio Galdo
L'eclissi della borghesia
- disponibile anche in ebook
Edizione: 2011
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788842097938
Argomenti: Attualità politica ed economica, Saggistica politica
Pagine: 102
Prezzo: 14,00 Euro
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In breve
Che cosa succede in un Paese quando scompare la borghesia? Cosa è accaduto all'Italia?

Dove è finita una borghesia in grado di governare il nostro Paese? In sua assenza, gli italiani non hanno coltivato il senso delle istituzioni, della nazione e dello Stato. È salita l'onda di un populismo viscerale, che in alcuni casi si è tradotto in antipolitica, non si è consolidata una classe dirigente di stampo europeo, sono cresciuti le paure e il risentimento. Il futuro è scomparso dal nostro orizzonte. Il ceto medio ha così preso il sopravvento senza che la borghesia esercitasse doveri e responsabilità che le competono per mettere ordine in un sistema altrimenti condannato al caos.

Giuseppe De Rita e Antonio Galdo analizzano i diversi modi in cui si manifesta l'eclissi della borghesia: dallo svuotamento dei partiti e della rappresentanza a un capitalismo refrattario a regole ed etica, dalla rinuncia all'impegno nella vita pubblica al dilagare di corporativismo e pulsioni individuali, dallo smarrimento di elementi di equilibrio all'interno di una democrazia compiuta alla crescita di un'informazione poco indipendente. Fino all'abbandono delle nuove generazioni che vanno a studiare all'estero e lasciano il Paese al suo declino. La conseguenza di quanto è accaduto è un evidente corto circuito tra governanti e governati, tra istituzioni e cittadini. E rappresenta un vuoto che bisognerà colmare per restituire all'Italia un'idea forte e condivisa di cambiamento.