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Discussione: Musica classica e Colonne sonore
  1. #51
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    Re: Musica classica e Colonne sonore

    Ho appena finito di ascoltare il concerto per violino e orchestra in D major op.35 di Tchaikovsky, ne sentivo il bisogno di ascoltarlo per intero, senza i doverosi salti per esigenze cinamatografiche e, soprattutto, senza le stonature iniziali dell'orchestra. Anche in questo filmato c'è qualche imbecille ( come avviene normalmente nelle sale dei concerti) che applaude fra un movimento e il successivo. Ho scelto una donna al violino perchè le violiniste mi fanno impazzire, non sto qui a raccontarvi cosa mi provocano. Quando questo concerto venne eseguito per la prima volta non ebbe molto successo e i critici musicali del tempo, ne dissero di cattiverie sul compositore; uno in particolare, scrisse: " non credevo che un brano musicale potesse produrre tanta puzza"

    giacomo lazzari
  2. #52
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    Re: Musica classica e Colonne sonore

    Quote cornetto18 il 27-03-12 alle 18:35 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Quando questo concerto venne eseguito per la prima volta non ebbe molto successo e i critici musicali del tempo, ne dissero di cattiverie sul compositore; uno in particolare, scrisse: " non credevo che un brano musicale potesse produrre tanta puzza"

    Čajkovskij e Menuhin, Concerto per violino e orchestra




    http://www.treccani.it/magazine/piaz...skij.html?nt=0

    Una delle ragioni del sensazionale successo arriso, tra il 2009 e il 2010, al bel film di Radu Mihaileanu, Il concerto, è certo da individuare nella scelta di far ruotare la vicenda attorno all’esecuzione di uno dei concerti più popolari del repertorio violinistico, il Concerto per violino e orchestra di Čajkovskij. Alla commozione, portata al parossismo, pur sul filo di











    un'ironia degna della migliore tradizione yiddish, in una lunga e coinvolgente scena finale fatta apposta per strappare le lacrime, sarebbe forse più facile resistere se Mihaileanu avesse scelto una colonna sonora diversa; così, invece, le lacrime scorrono a fiumi, a riprova della non comune efficacia retorica di un pezzo che è da sempre tra i più cari al pubblico dei concerti e dei dischi.

    Eppure non tutto fu facile, all’inizio. Il Concerto fu scritto da Čajkovskij nel mese di marzo del 1878, in uno slancio di febbrile urgenza creativa. L’autore, che in un primo tempo avrebbe voluto dedicare il pezzo al suo allievo violinista Josef Kotek, per evitare di scatenare malignità sul segno del suo rapporto con l’allievo decise, a composizione ultimata, di dedicarlo a Leopold Auer, il grande violinista di origini ungheresi che nel 1868 era succeduto a Wieniawski come professore di violino al Conservatorio di San Pietroburgo. Auer, che pure non aveva mancato di apprezzare da subito le qualità del Concerto, si convinse della necessità di sottoporlo a un lavoro di revisione al quale fu però in grado di porre mano solo molto più tardi (Čajkovskij non ebbe il tempo di vederne i frutti).

    Intanto, la prima esecuzione del Concerto, prevista per il marzo del 1879 con Auer al violino, fu rimandata proprio a causa del ritardo nel promesso lavoro di revisione, e ulteriormente posticipata per il rifiuto opposto dagli altri violinisti ai quali Čajkovskij si era rivolto nel frattempo. Alla prima esecuzione si arrivò solo nel dicembre del 1881, e non in Russia, ma a Vienna, solista il giovane Adolf Brodsky, al quale Čajkovskij finì per dedicare il suo Concerto. Le reazioni della critica furono di segno discorde: non mancarono voci di approvazione, ma a passare alla storia (anche per la sua miopia, certo) fu la feroce recensione pubblicata da Eduard Hanslick nella Neue Freie Presse,una recensione che ferì Čajkovskij a morte. Auer suonò il Concerto in pubblico solo nel 1893, nella versione da lui riveduta, solo pochi mesi prima della morte del suo autore.

    Eduard Hanslick, </SPAN>la cui visione della musica era quanto mai lontana da quella del compositore russo. Lo stesso Čajkovskij riporta in una lettera i commenti di Hanslick
    « Per caso, nella sala di lettura dell'hotel, mi è capitata in mano una copia del quotidiano "Neue Freie Presse", dove Hanslick tiene la sua rubrica musicale. A proposito del mio Concerto per violino, scrive che, in generale, per quanto conosca le mie opere, esse si distinguono per la loro incoerenza, completa mancanza di gusto, rozzezza e barbarie. Per ciò che riguarda il Concerto per violino il suo inizio non è male, ma più si va avanti, peggio è. Alla fine del primo movimento, egli sostiene, il violino non suona, bensì raglia, stride, ruggisce. Anche l'Andante inizia felicemente, ma ben presto si trasforma nella descrizione di una qualche festa russa selvaggia dove sono tutti ubriachi e hanno volti triviali, disgustosi. "Ascoltando la musica di Čajkovskij mi è venuto in mente che esiste musica puzzolente (stinkende Musik). È vero che è una critica curiosa?»
    Solo con le successive esecuzioni, a Londra e poi nel resto dell'Europa, ad opera degli stessi esecutori della prima viennese, il concerto ottenne un completo successo.

    L’esecuzione di Yehudi Menuhin qui proposta nella sua interezza </SPAN>si fonda appunto sulla versione riveduta da Auer, il quale, approdato negli Stati Uniti nel 1918, aveva portato con sé la sua riscrittura del Concerto (Menuhin, formatosi negli USA alla scuola di maestri allievi a loro volta, in modo più o meno diretto, di Auer, si conformò all’uso di eseguire il Concerto nella versione riscritta da quest’ultimo).

    L’esecuzione è storica per molte ragioni insieme: è, intanto, l’unica esecuzione del Concerto di Čajkovskij che Menuhin abbia consegnato al disco (l’incisione realizzata per EMI nel 1959 con Sir Adrian Boult sul podio fu ritenuta insoddisfacente dallo stesso Menuhin e vide la luce solo molti anni dopo essere stata realizzata, in un album di ‘Unissued recordings’).

    In più, ad accompagnare Menuhin è uno dei più grandi direttori d’orchestra del Novecento, l’ungherese Ferenc Fricsay, alla sua prima incisione in studio con l’orchestra del RIAS. A colpire, infine, è il fatto che la registrazione venne effettuata a Berlino nel settembre del 1949: una tra le numerose testimonianze dell’impegno con il quale l’ebreo Menuhin si spese, già nell’immediato dopoguerra, in cerca di gesti concreti di riconciliazione nel segno della musica.

    Per l’intesa perfetta tra le intenzioni del direttore e quelle del solista; per la nobile, rattenuta compostezza con la quale viene resa, senza traccia di vacuo sentimentalismo, la sovrana bellezza del materiale tematico che costituisce l’ossatura del primo e del secondo movimento; per la levità davvero mendelssohniana che pervade da cima a fondo l’esecuzione del finale, questa di Menuhin e Fricsay, nonostante la molto agguerrita concorrenza, è da considerare senza dubbio tra le più belle interpretazioni del Concerto di Čajkovskij che siano mai state consegnate al disco.

    [TUBE]http://www.youtube.com/v/1FYqlGuHnKg&fb_source=message[/TUBE]

    Trovo ottime anche le esecuzioni di Anne-Sophie Mutter, Jascha Heifetz e del giovane contemporaneo albanese laureato al Conservatorio Musicale Statale di Cuneo, con la lode, Fation Hoxholli.

    Da segnalare, inoltre, che vi sono svariati articoli e interpretazioni che negano la sua presunta omosessualità.

    Una registrazione di fine '800, al fonografo, dove si può sentire la sua voce originale.


  3. #53
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    Re: Musica classica e Colonne sonore

    Parlare di concerti dove il protagonista è il violino, non si può non accennare al violinista per eccellenza: Niccolò Paganini
    Di lui si raccontano molte facezie e aneddoti: Paganini non ripete, ha fatto un patto col diavolo, quando suona si sente puzza di zolfo, ecc.
    Molto spesso gli è stato imputato l'eccesso di virtuosismo per smania di protagonismo; in realtà lui scriveva della musica di difficile esecuzione ( e senza pubblicare gli spartiti) perchè nessuno potesse lucrare sulla sua musica. Difatti la sua fama di compositore era oscurata da quella di esecutore; profondo conoscitore dello strumento ( il suo violino è chiamato "cannone", costruito dal Guarnieri, conservato a Genova e suonato ogni due anni dal vincitore del "premio Paganini") molto spesso improvvisava, estraendo dei suoni che imitavano il cinguettio di uccelli o il timbro di altri strumenti musicali. Virtuoso anche di chitarra a sei corde, ha composto anche per questo strumento, senza raggiungere il livello delle composizioni per violino. Aveva fatto costruire (forse dallo stesso Guarnieri) una viola, di taglia più grande dal solito, chiamata "gran viola Paganini" che solo lui riusciva a suonare, avendo delle braccia sproporzionate rispetto al corpo lungo ed emaciato, a causa della tubercolosi che lo ha tormentato fin da quando era quattordicenne. Oltre a suonare la sua musica, si è dilettato a riarrangiare per violino, brani di altri compositori, fedele sempre nel rendere tale brano, di difficile esecuzione. Qui un esempio con il brano "nel cor più non mi sento" dalla "Molinara" di Paisiello. Per capire meglio la trasformazione, prima il brano originale, cantato dall'indimenticata Renata Tebaldi e poi le sue variazioni di Paganini, eseguito da Salvatore Accardo nel 72 (Accardo, secondo me, molta tecnica, poca passione)
    [TUBE]http://www.youtube.com/v/U7NiruJKsys&feature=related[/TUBE]

    [TUBE]http://www.youtube.com/v/MsAQT1W_zyY&feature=related[/TUBE]
  4. #54
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    Re: Musica classica e Colonne sonore

    Moment of Glory - Classic


    [TUBE]http://www.youtube.com/v/rMUX_4B-Hr4&list=PL9A684907F054C177&context=G20664d1FAAAAA AAAAAA[/TUBE]
  5. #55
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    Re: Musica classica e Colonne sonore

    Per tornare su Tchaikovsky

    Waltz Of The Flowers



    [TUBE]http://www.youtube.com/v/jOzgVldYvps&feature=related[/TUBE]
    The Nutcracker
  6. #56
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    Re: Musica classica e Colonne sonore

    Continuando a parlare di Paganini, si deve anche riconoscere che alcune sue musiche, sono state riscritte e riarrangiate, da altri autori, per strumenti diversi. E' il caso del brano "la campanella", così chiamato per l'aggiunta della campana voluta da Paganini, che fa parte dell'ultimo movimento del concerto per violino e orchestra n.2 (ripreso anche nell'ultimo movimento del n, 4).Questo brano è stato riscritto per pianoforte dal bravissimo Liszt, altro compositore che ha saputo fondere musicalità e virtuosismo, e da Strauss

    Qui il brano per violino e orchestra, al violino Uto Ughi, presentato dallo stesso maestro Ughi



    Qui il brano riscritto per pianoforte da Liszt, al piano Aya Kawabata (allora 19enne)



    Qui il valzer Paganini di Johann Strauss (padre)

  7. #57
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    Re: Musica classica e Colonne sonore

    Quote cornetto18 il 29-03-12 alle 13:50 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Continuando a parlare di Paganini, si deve anche riconoscere che alcune sue musiche, sono state riscritte e riarrangiate, da altri autori, per strumenti diversi. E' il caso del brano "la campanella", così chiamato per l'aggiunta della campana voluta da Paganini, che fa parte dell'ultimo movimento del concerto per violino e orchestra n.2 (ripreso anche nell'ultimo movimento del n, 4).Questo brano è stato riscritto per pianoforte dal bravissimo Liszt, altro compositore che ha saputo fondere musicalità e virtuosismo, e da Strauss

    Qui il brano per violino e orchestra, al violino Uto Ughi, presentato dallo stesso maestro Ughi

    [TUBE][TUBE]http://www.youtube.com/v/y0KoZPimP7Y&feature=related[/TUBE][/TUBE]

    Qui il brano riscritto per pianoforte da Liszt, al piano Aya Kawabata (allora 19enne)



    Qui il valzer Paganini di Johann Strauss (padre)

    da correggere
  8. #58
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    Re: Musica classica e Colonne sonore

    Quote tetone2008 il 28-03-12 alle 16:07 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Per tornare su Tchaikovsky

    Waltz Of The Flowers



    [TUBE]http://www.youtube.com/v/jOzgVldYvps&feature=related[/TUBE]
    The Nutcracker
    [TUBE]http://www.youtube.com/v/kHYwVfN3wY4&feature=related[/TUBE]
    quando hai aperto il 3D pensavo si sarebbero postati brani classici con l'associazione ai FILM dove fungevano da colonna sonora,invece si è trasformato solo in un elenco di musica classica o mi sbaglio?
    Marc Marquez è una ME.RD.A
  9. #59
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    Re: Musica classica e Colonne sonore

    Quote wolf62 il 30-03-12 alle 11:13 ha scritto: Visualizza il messaggio
    quando hai aperto il 3D pensavo si sarebbero postati brani classici con l'associazione ai FILM dove fungevano da colonna sonora,invece si è trasformato solo in un elenco di musica classica o mi sbaglio?

    Hai ragione....mi rimetto sulla retta via


    Metti qualcosa anche tu..... non mi lasciate solo con cornetto giaietto...
  10. #60
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    Re: Musica classica e Colonne sonore

    Ecco un pezzo di Paganini dove la melodia ha il sopravvento sul virtuosismo; scritto per violino e chitarra, molto eseguito attualmente per violino e pianoforte (dai violinisti spesso usato come bis, con il solo violino).

    Cantabile



    Il massimo virtuosismo di Paganini si raggiunge nei 24 capricci, da lui dedicati "ai maestri", come dire, non è per voi mortali. Superfluo dire che i più grandi violinisto del mondo si sono, da sempre, cimentati nella loro esecuzione. Alcuni di questi capricci sono mero virtuosismo ma ve ne sono alcuni con una musicalità eccelsa. Vi propongo il n.10


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