T. Col. C.te
Euro 2012, proteggiamo i minori dal turismo sessuale
di Monica Ricci Sargentini
“I portieri difendono la propria porta. La legge protegge i bambini ucraini. Aiutaci a fermare lo sfruttamento sessuale dei bambini”.
I campionati di calcio Euro 2012 cominceranno venerdì prossimo in Ucraina e Polonia. Un grande spettacolo sportivo che rischia però di aumentare il turismo sessuale e il traffico di bambini. A lanciare l’allarme è l’Ecpat, una rete internazionale di organizzazioni impegnate nel contrasto allo sfruttamento sessuale dei minori, che ha realizzato un dossier, raccogliendo anche i dati di associazioni locali, sui pericoli per i più piccoli, in vista dell’evento per il quale è previsto circa 1 milione e mezzo di spettatori. In Ucraina, che è sempre più una meta per i pedofili in cerca di bambini, saranno distribuiti 15 mila volantini in inglese, tedesco e russo, con lo slogan che vedete nella foto qui sopra. Sono destinati ai turisti in arrivo negli aeroporti e nelle stazioni.
“Spesso i grandi eventi sportivi – spiega il presidente di Ecpact Italia – sono molto appetibili per la criminalitá organizzata. Si mettono in moto traffici illegali, compresi quelli di esseri umani a scopi sessuali, per accontentare quella parte, crediamo minima, di tifosi che associa ad una vacanza sportiva delle esperienze hard. Vogliamo far sì che gli Europei rimangano una manifestazione a impatto zero sui bambini”.
Sono preoccupate anche le donne del movimento Femen, note perché spesso protestano in topless: “L’Ucraina – hanno detto – in occasione degli Europei, diverrà il bordello d’Europa“. La paura è che la concomitanza tra il periodo estivo (che già vede normalmente un aumento del turismo sessuale in alcune zone del paese) e l’evento sportivo possa portate a un escalation del fenomeno, soprattutto in Paesi fragili come l’Ucraina e la Polonia, dove, avvertono, è facile trovare sesso a costi contenuti con ragazze che dichiarano un’età diversa da quella reale.
“Chi è solito prostituirsi, in occasione di eventi come gli Europei di calcio – spiega Olha Shved, referente di
Ecpat-International per la Russia e le ex repubbliche sovietiche - ipotizza di aumentare il proprio guadagno. Temiamo che questa idea possa diffondersi tra i/le giovanissim/e e soprattutto tra coloro che vivono in condizioni sociali ed economiche difficili. Un’altra conseguenza negativa potrebbe essere l’aumento del traffico all’interno del Paese, ovvero lo spostamento di persone, dai villaggi verso le 4 cittá che ospiteranno gli Europei, alla ricerca di fortuna”. La chiusura delle scuole, tra l’altro, allenta i controlli sulla vita dei ragazzi mettendoli più a rischio.
Il rischio è particolarmente alto in Ucraina: i dati del ministero degli Interni dicono che dal 2000 al 2011 sono state 7.740 le vittime della tratta, di questi 495 erano minorenni (472 di origine ucraina, 23 straniere). In Polonia, secondo Gabriela Kuhn, referente locale di Ecpat (la più attiva organizzazione internazionale che si batte per porre finale alla prostituzione e alla pornografia di bambini, al traffico di minori a scopi sessuali), la procura registra circa 100 casi di prostituzione minorile all’anno. Il turismo sessuale con minori “non risulta un fenomeno rilevante anche se Ecpat-Germania afferma che l’1% dei turisti sessuali tedeschi si reca in Polonia”.
“Più a rischio sfruttamento sessuale sono i piccoli appartenenti a gruppi sociali vulnerabili: orfani, bambini di strada o provenienti da famiglie in crisi”, spiega l’associazione La Strada Ucraina, parte della rete Ecpat. Da uno studio risulta infatti che le ragazze entrano nel giro della prostituzione a partire da 14 anni, i maschi tra i 16 e i 17, immessi nell’industria del sesso da trafficanti o da parenti. Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2011 la percentuale di maschi tra 14-17 anni coinvolti nell’industria del sesso è quadruplicata rispetto al 2009. Non solo. C’è poi il fenomeno delle cosidette “vittime occasional”: ovvero minori provenienti da “famiglie bene”, alla ricerca di una vita più agiata: ragazze tra 16-18enni e maschi 14-17enni.
Non ultimo: il rischio Hiv. In Ucraina – fra i paesi più colpiti da Hiv/Aids in Europa – gli esperti temono un aumento del tasso di infezioni come risultato di rapporti sessuali non protetti. Secondo gli ultimi dati, il numero di casi segnalati è aumentato 13 volte negli ultimi cinque anni, con 1,46% della popolazione adulta che risulta infettata.
corriere.it
Magg. C.te
Generale CSM
cornetto18 il 06-06-12 alle 13:47 ha scritto:
Colonnello C.te
recluta
