Annuncio

Annuncio

Visualizzazione da 1 a 7 di 7
Discussione: Prudenzio pedante, Malfatto servo.
  1. #1
     Generale
     SuperModerator
    Forum Utente accreditato Challenge
    Dal: gennaio 2005
    Da: Milano
    Messaggi: 15 312
    Profilo: 8237 visite
    Gradimento: 217
    9.6

    Prudenzio pedante, Malfatto servo.

    Prudenzio. Non me sono accorto di questo giottonciculo del famulo ch'inel mezzo del fòro, in nel conspetto di molti egregi ed eccellentissimi uomini, me ha derelicto mentre eravamo in circulo a discutere alcuni dubi delle peculiali virtú nostre. Ma testor Deum ch'io li voglio dare ad minus cento verberature. Certum est ch'io non fo bene a tenerlo, ché quanti báiuli, quanti inepti villichi sono in questa inclita e alma cittá tutti lo cognoscono, se li congratulano; e non si acconviene a me esser veduto con esso lui perché non si dica, appresso delli insipidi ideoti garuli e rinoceronti, che lo eximio maestro Prudenzio, eletto e approbato da Sua Santitá censore e maestro regionario con stipendio congruo e condecente ad un paro nostro, meni apud se un tal famulo. Sed «necessitas non habet legem», la necessitá, l'uopo non ha lege, qui a multum interest a noi el suo magisterio circa le cose veneree, stimulandone molto la concupiscenzia carnale. Et ipse è molto cognosciuto apresso della genitrice della mia unica, lepida, blandula, melliflua e morigerosa Livia, vero speculo di pulcritudine e di exemplare vertú: che, totiens quotiens me immemoro quei membricoli e' flavi capegli e li ocelli glauci co' supercilii leni biforcati, col pettusculo niveo, vera cassula et arcula ove ch'el nostro còrculo si latita e lo anellito de quella boccula roscicula che fiata un'aura, una fragranzia, uno odore manneo che tutto me letifica, e che io contemplo quella fenestrula, statim divengo un metamorfoseo. E, per quanto posso comprendere, gli piace molto ch'un par nostro l'ami. E «certum est quod natura dat»: non si può negare ch'essendo la maestá sua di sottile, acuto e peregrino ingegno, per consequenti è amica de' periti, savi e dotti uomini, quia melius est nomen bonum che non sono le richezze. Ma ecco el nostro insipido famulo ch'esce del ludo litterario.
    Malfatto. Diavolo! Non passará mai piú nessuno delle ciambelle? ché vorria spendere questi quatrini.
    Prudenzio. Ah scelesto! Non curare: te castigarò bene, sí.
    Malfatto. Oh mastro! Bon dí e bon anno. Ve sono venuto aspettare a casa e me sono stati donati questi.
    Prudenzio. E chi te lli ha dati? Ché non parli? Quis est ille che...
    Malfatto. Che nascio sino pelle di te quello mastro.
    Prudenzio. Io dico questi. Chi te lli ha dati?
    Malfatto. Uno che m'ha ditto che voi site un poltrone e che lo fuoco ve possa abrusciare.
    Prudenzio. E chi è questo?
    Malfatto. E che voi sèti un certo che fa alli scolari...
    Prudenzio. Taci, famulo, carnifice.
    Malfatto. E dove è la carne? Ve sognate, neh vero?
    Prudenzio. Quid latras?
    Malfatto. Misser no, che non son latro. Non li ho robbati, alla fé.
    Prudenzio. Non curar, giotto, uso al lupanaro. T'imparerò de avermi derelicto mentre ero con quelli uomini eruditi nel foro.
    Malfatto. Oh! adesso adesso sono uscito fuori.
    Prudenzio. Non respondes ad propositum.
    Malfatto. Prosopito des los bondi.
    Prudenzio. Taci, temerario, poltrone, inepto! Dimi un po': perché te nne sei tornato a casa?
    Malfatto. Perché me è piaciuto.
    Prudenzio. Cosí me rispondi? Adunque, io te devo dare da resarcire el ventre e farte le calighe e i diploidi e i pilei, e devi fare a tuo modo? Ma guarda pur ch'io non ti dia qualche alapa che non ti metti quattro denti nel gutture!
    Malfatto. il primo che me lo chiede gli dono tremila neurini, Per Dio! Patrone, missere, odite, per questa croce.
    Prudenzio. Che vòi ch'io oda? Vederai ch'io farò che, quando tu verrai meco, non te parterai dal latere nostro. Dimmi un po': chi te ha dato quelli quadranti?
    Malfatto. Che quadranti?
    Prudenzio. Questi; questi nummi.
    Malfatto. Son quatrini, son quatrini. Voi non ci vedete lume. Che me lli ha dati esso quello.
    Prudenzio. Quale?
    Malfatto. Quello che dice che voi site un poltrone.
    Prudenzio. E cognoscelo tu?
    Malfatto. Misser sí, che ve cognosce.
    Prudenzio. Io dico se tu lo cognosci; intendi bene.
    Malfatto. Vedete se me cognosce, ché m'ha dati li quatrini.
    Prudenzio. È questo possibile, che tu non mi respondi a quello ch'io te interrogo? Io te ho detto se tu lo saperai ricognoscere, sí o no. Che dici tu?
    Malfatto. Sí e no.
    Prudenzio. Iuro per deum Herculem che...
    Malfatto. Non se chiamava Ercole, messer no.
    Prudenzio. Se io fosse cerciorato vendundarme la toga, voglio cognoscerlo e fargli dar molte vulnere da questi sicari famuli di questi magnifici eccellentissimi signori principi mei patroni sempre observantissimi e fargli cavar el cuor del corpore.
    Malfatto. Oh! Mastro, ha ditto ancora che voi site un somaro.
    Prudenzio. Un asino, eh?
    Malfatto. Misser no: un somaro.
    Prudenzio. E quo casu lui?
    Malfatto. Non ho comparato caso, messer no. Avete fame, neh vero?
    Prudenzio. Io arei per manco de darte un equo, se tu non taci, che disputare. Gran cosa che questa inclita cittá magnanima sia cosí sterile del consorzio de' viri probi e sia fertile delli invidiosi inimici delle sacrosante, buone e megliori e optime vertú! E sono come l'ortiche che pultano a chiunque le tagne; e sono inepti a tutte le cose.
    Malfatto. O misser, sapete? Ho trovata a quella... Oh! non me se recorda. Ah! ah! sí; la patrona de madonna Iulia.
    Prudenzio. Che patrona hai trovata? Ché non lo dici?
    Malfatto. Quella che va fuori, che parla sempre con io.
    Prudenzio. E che ti ha detto?
    Malfatto. Me ssi aricomanda e me ha ditto che me vol bene.
    Prudenzio. Andiamo all'ospizio, idest in domo; ch'io voglio che tu ci vadia per ogni modo quando averemo epulato. Camina.
    Malfatto. Ecco, io vengo.

  2. #2
     Generale CSM
     Administrator
    Forum Utente accreditato Challenge
    Dal: gennaio 2003
    Prov: MI - Milano
    Messaggi: 64 658
    Profilo: 23519 visite
    Gradimento: 389
    9.1

    Re: Prudenzio pedante, Malfatto servo.


    We are the sons and daughters of all the freedom fighters.
    And there are still many rivers to cross.
    Hands in the air, screaming loud and clear for freedom, justice and equality.
    There is no black or white, there is only right and wrong.
    We are unknown heros, we are flesh and we are blood.
    We are the great future.
    We need to get back to the joy of living.
    We are five fingers of an empty hand.
    But together, we can also be the fist.
    Sometimes change can be as simple as two hands reaching for one another.
    Clap your hands.


  3. #3
     Colonnello C.te
     
    Forum Utente accreditato Challenge
    Dal: agosto 2008
    Prov: SA - Salerno
    Messaggi: 17 709
    Profilo: 5847 visite
    Gradimento: 134
    8.8

    Re: Prudenzio pedante, Malfatto servo.

    Quote dariod il 13-06-12 alle 12:02 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Prudenzio. Non me sono accorto di questo giottonciculo del famulo ch'inel mezzo del fòro, in nel conspetto di molti egregi ed eccellentissimi uomini, me ha derelicto mentre eravamo in circulo a discutere alcuni dubi delle peculiali virtú nostre. Ma testor Deum ch'io li voglio dare ad minus cento verberature. Certum est ch'io non fo bene a tenerlo, ché quanti báiuli, quanti inepti villichi sono in questa inclita e alma cittá tutti lo cognoscono, se li congratulano; e non si acconviene a me esser veduto con esso lui perché non si dica, appresso delli insipidi ideoti garuli e rinoceronti, che lo eximio maestro Prudenzio, eletto e approbato da Sua Santitá censore e maestro regionario con stipendio congruo e condecente ad un paro nostro, meni apud se un tal famulo. Sed «necessitas non habet legem», la necessitá, l'uopo non ha lege, qui a multum interest a noi el suo magisterio circa le cose veneree, stimulandone molto la concupiscenzia carnale. Et ipse è molto cognosciuto apresso della genitrice della mia unica, lepida, blandula, melliflua e morigerosa Livia, vero speculo di pulcritudine e di exemplare vertú: che, totiens quotiens me immemoro quei membricoli e' flavi capegli e li ocelli glauci co' supercilii leni biforcati, col pettusculo niveo, vera cassula et arcula ove ch'el nostro còrculo si latita e lo anellito de quella boccula roscicula che fiata un'aura, una fragranzia, uno odore manneo che tutto me letifica, e che io contemplo quella fenestrula, statim divengo un metamorfoseo. E, per quanto posso comprendere, gli piace molto ch'un par nostro l'ami. E «certum est quod natura dat»: non si può negare ch'essendo la maestá sua di sottile, acuto e peregrino ingegno, per consequenti è amica de' periti, savi e dotti uomini, quia melius est nomen bonum che non sono le richezze. Ma ecco el nostro insipido famulo ch'esce del ludo litterario.
    Malfatto. Diavolo! Non passará mai piú nessuno delle ciambelle? ché vorria spendere questi quatrini.
    Prudenzio. Ah scelesto! Non curare: te castigarò bene, sí.
    Malfatto. Oh mastro! Bon dí e bon anno. Ve sono venuto aspettare a casa e me sono stati donati questi.
    Prudenzio. E chi te lli ha dati? Ché non parli? Quis est ille che...
    Malfatto. Che nascio sino pelle di te quello mastro.
    Prudenzio. Io dico questi. Chi te lli ha dati?
    Malfatto. Uno che m'ha ditto che voi site un poltrone e che lo fuoco ve possa abrusciare.
    Prudenzio. E chi è questo?
    Malfatto. E che voi sèti un certo che fa alli scolari...
    Prudenzio. Taci, famulo, carnifice.
    Malfatto. E dove è la carne? Ve sognate, neh vero?
    Prudenzio. Quid latras?
    Malfatto. Misser no, che non son latro. Non li ho robbati, alla fé.
    Prudenzio. Non curar, giotto, uso al lupanaro. T'imparerò de avermi derelicto mentre ero con quelli uomini eruditi nel foro.
    Malfatto. Oh! adesso adesso sono uscito fuori.
    Prudenzio. Non respondes ad propositum.
    Malfatto. Prosopito des los bondi.
    Prudenzio. Taci, temerario, poltrone, inepto! Dimi un po': perché te nne sei tornato a casa?
    Malfatto. Perché me è piaciuto.
    Prudenzio. Cosí me rispondi? Adunque, io te devo dare da resarcire el ventre e farte le calighe e i diploidi e i pilei, e devi fare a tuo modo? Ma guarda pur ch'io non ti dia qualche alapa che non ti metti quattro denti nel gutture!
    Malfatto. il primo che me lo chiede gli dono dumeila neurini, Per Dio! Patrone, missere, odite, per questa croce.
    Prudenzio. Che vòi ch'io oda? Vederai ch'io farò che, quando tu verrai meco, non te parterai dal latere nostro. Dimmi un po': chi te ha dato quelli quadranti?
    Malfatto. Che quadranti?
    Prudenzio. Questi; questi nummi.
    Malfatto. Son quatrini, son quatrini. Voi non ci vedete lume. Che me lli ha dati esso quello.
    Prudenzio. Quale?
    Malfatto. Quello che dice che voi site un poltrone.
    Prudenzio. E cognoscelo tu?
    Malfatto. Misser sí, che ve cognosce.
    Prudenzio. Io dico se tu lo cognosci; intendi bene.
    Malfatto. Vedete se me cognosce, ché m'ha dati li quatrini.
    Prudenzio. È questo possibile, che tu non mi respondi a quello ch'io te interrogo? Io te ho detto se tu lo saperai ricognoscere, sí o no. Che dici tu?
    Malfatto. Sí e no.
    Prudenzio. Iuro per deum Herculem che...
    Malfatto. Non se chiamava Ercole, messer no.
    Prudenzio. Se io fosse cerciorato vendundarme la toga, voglio cognoscerlo e fargli dar molte vulnere da questi sicari famuli di questi magnifici eccellentissimi signori principi mei patroni sempre observantissimi e fargli cavar el cuor del corpore.
    Malfatto. Oh! Mastro, ha ditto ancora che voi site un somaro.
    Prudenzio. Un asino, eh?
    Malfatto. Misser no: un somaro.
    Prudenzio. E quo casu lui?
    Malfatto. Non ho comparato caso, messer no. Avete fame, neh vero?
    Prudenzio. Io arei per manco de darte un equo, se tu non taci, che disputare. Gran cosa che questa inclita cittá magnanima sia cosí sterile del consorzio de' viri probi e sia fertile delli invidiosi inimici delle sacrosante, buone e megliori e optime vertú! E sono come l'ortiche che pultano a chiunque le tagne; e sono inepti a tutte le cose.
    Malfatto. O misser, sapete? Ho trovata a quella... Oh! non me se recorda. Ah! ah! sí; la patrona de madonna Iulia.
    Prudenzio. Che patrona hai trovata? Ché non lo dici?
    Malfatto. Quella che va fuori, che parla sempre con io.
    Prudenzio. E che ti ha detto?
    Malfatto. Me ssi aricomanda e me ha ditto che me vol bene.
    Prudenzio. Andiamo all'ospizio, idest in domo; ch'io voglio che tu ci vadia per ogni modo quando averemo epulato. Camina.
    Malfatto. Ecco, io vengo.
    ci siamo svegliati in forma stamane eh?
    Marc Marquez è una ME.RD.A
  4. #4
     Capitano
     SuperPippa
    Forum Utente accreditato Challenge
    Dal: settembre 2007
    Prov: RM - Roma
    Messaggi: 2 048
    Profilo: 2901 visite
    Gradimento: 88
    9.5

    Re: Prudenzio pedante, Malfatto servo.

    Quote wolf62 il 13-06-12 alle 12:08 ha scritto: Visualizza il messaggio
    ci siamo svegliati in forma stamane eh?
    Per pensarlo e scriverlo tutto sotto ci dev'essere qualcosa di grosso...
    ARMA PIPPUMQUE CANO

    CARPE PIPPEM, QUAM MINIMUM CREDULA POLLICINAE
  5. #5
     Generale
     SuperModerator
    Forum Utente accreditato Challenge
    Dal: gennaio 2005
    Da: Milano
    Messaggi: 15 312
    Profilo: 8237 visite
    Gradimento: 217
    9.6

    Re: Prudenzio pedante, Malfatto servo.

    Quote adryanos il 13-06-12 alle 12:18 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Per pensarlo e scriverlo tutto sotto ci dev'essere qualcosa di grosso...
    Fuo fuoc fuochino...
  6. #6
     Generale CSM
     Administrator
    Forum Arbitro Ufficiale
    Dal: gennaio 2007
    Prov: MO Modena
    Messaggi: 27 064
    Profilo: 6696 visite
    Gradimento: 216
    9.3

    Re: Prudenzio pedante, Malfatto servo.

    Quote dariod il 13-06-12 alle 12:23 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Fuo fuoc fuochino...
    ehi, scusa ot, non è che avresti 3000 neurini?

    Sono qui a Palermo e ho finito i soldi
    Che il torneo challenge sia un postaccio è fuori da ogni dubbio.
    E' un ricettacolo di psicocartinari, cronofrenici, geobulimici, aleopatici e nevrastitici

    (D. Piergentili)
  7. #7
     Generale
     SuperModerator
    Forum Utente accreditato Challenge
    Dal: gennaio 2005
    Da: Milano
    Messaggi: 15 312
    Profilo: 8237 visite
    Gradimento: 217
    9.6

    Re: Prudenzio pedante, Malfatto servo.

    Quote maskass il 30-06-12 alle 17:36 ha scritto: Visualizza il messaggio
    ehi, scusa ot, non è che avresti 3000 neurini?

    Sono qui a Palermo e ho finito i soldi



    3000.00 n€uro donati a maskass con successo!



Navigazione

Tag per questa discussione