RCU Il Gufo di Roma- vi aspettiamo!!
Colasante
Non perdere tempo con l'invidia, a volte sei in testa, a volte resti indietro: la corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso
Ho imparato...
Giocatore della prima storica partita di RisiKo! Digital, 9/12/02
Alfredo Galasso
R.C.U. Eagles Palermo
Il gioco e' lo strumento che consente agli esseri umani di interagire direttamente con il proprio immaginario,
attraverso un sistema di regole che chiedono di essere rispettate. (S. Albertarelli)
grazie Degio! La tua spiegazione è chiara e (personalmente) ampiamente condivisa nelle logiche.
Però mi manca il punto focale: di chi si parla quando si dice "EG decide": un gruppo di persone (=ovvero?), un singolo, altro...
chi prende le decisioni a nome EG?
è online il mio blog Viaggiare per gioco : leggi, commenta e condividi
Perdonami, ma non vedo la "focalità" del problema.
EG è un'azienda che prende delle decisioni e queste vengono comunicate attraverso il forum, spesso, ma non esclusivamente, tramite la mia persona. Non vedo per quale motivo EG dovrebbe comunicare i nomi o il numero delle persone coinvolte in questo processo decisionale.
Spartaco Albertarelli
Il mio parere si discosta un po da quello che generalmente ho riscontrato nei precedenti post.
Detto che a me non crea timore un tavolo da 5 vorrei far presente che generalizzare sul fattore "cortesia" di un club ospitante è un po scorretto.
Se la cortesia nel non far partecipare 3 persone vale bene gli oltre 300€ che costa un master nello stivale ad uno dei nostri giocatori allora posso provare a capire ma in caso contrario non trovo giusto che a chi quella somma non la può spendere possa in qualche modo essere preclusa la possibilità di giocarsi una chance o comunque di confrontarsi con giocatori più esperti solo per evitare che qualcuno possa sentirsi discriminato a giocare in un tavolo con altri 4 giocatori. Se saltando un master si avesse sempre, come tanti, la possibilità di farne tanti altri raggiungendoli con un' auto allora varrebbe anche la pena di chiedere a qualcuno di non giocare. Mi sembra che l'eventualità di un game a 5 sia contemplata e molto diffusa oltre che remunerata in fatto di decimali in caso di piazzamento diverso dal primo e se è vero che si pratica un gioco allora questo non lo si può negare a chi vorrebbe praticarlo.
Una domanda:
Nell'ultimo Master che qualificherà al nazionale, sarà giusto precludere l'ultima possibilità di successo (magari inseguito per un anno intero a girar l'Italia) solo perchè a Pinco Pallino non piace il tavolo da 5?
"Le chiaviche della mia stanza sono anche le tue!" (cit)
il problema sta nel fatto che molte decisioni vengono comunicate, come giustamente scrivi tu, sempre prendendone le distanze, quasi scusandosi di doversi fare portavoce di scelte che poi non hanno nulla di terribile o drammatico, anzi.
Faccio un esempio: nel mio club, le decisioni sono prese e comunicate dal direttivo, ma tutti i soci e i frequentatori del club conoscono benissimo l'identità dei membri del direttivo, né ci sarebbe motivo di fare altrimenti. E questo vale per tutti i club, se non vado errato...
Tu non vedi il motivo per cui EG debba comunicare i nomi e il numero di queste persone, parer che rispetto. Io non vedo il motivo per cui NON debba farlo... mi pare che questa "difesa della privacy", se così possiamo chiamarla, sia in netta contraddizione con la trasparenza delle discussioni che da sempre è un vanto della community, e tu in particolare hai sempre comunicato con noi solo in pubblico e mai in privato (scelta che plaudo).
Dico brevemente la mia.
Da persona che odia i tavoli da 5 trovo comunque che non debba sussistere alcun obbligo regolamentare o morale a garanzia del fatto che tutti i tavoli siano da 4. Nè tanto meno mi aspetto un biasimo nei confronti di organizzatori che non procedano in tal senso: molti dei motivi sono stati già scritti da momocao quindi non li ripeto.
Riguardo al correttivo proposto da Giorgio Silvestri in vece di quello attuale, quantunque sia matematicamente ineccepibile, confligge comunque con quella che è la player experience dei tavoli da 5. Essendo tavoli che partono sin dall'inizio con giocatori più "forti" di altri, la storia (dei tavoli da 5) insegna che non sono quasi mai tavoli dove tutti sono in grado di giocarsela fino alla fine. Il dover mettere meno armate di altri alla fine relega sempre un paio di giocatori nei confini dei loro territori iniziali o quasi (o peggio).
Un moltiplicatore alto serve quindi secondo me a compensare non solo una media stati (e quindi punti) più bassa ma anche questo stato dei fatti.
Scusami, non ho assolutamente capito il senso quello che hai scritto.
1. ... matematicamente ineccepibile ... ma ...
2. ... più "forti" di altri ...
3. ... non sono quasi mai tavoli dove tutti sono in grado di giocarsela fino alla fine.
Cosa implica tutto ciò sul coefficiente ? Cosa c'entra ?
Non hai letto il mio thread dove evidenzio le "evidenti" incongruenze del 1.25 ?
Il mio coefficiente non è miracoloso ma ha un numero di difetti minore dell'altro.
Non vi è alcun dubbio che 1.25 sia errato, resta da vedere se c'è qualcosa di meglio del
mio, di abbastanza semplice ovviamente.
Non interessa a nessuno impostare un sistema di equazioni differenziali di ordine superiore ...
Giorgio Silvestri - RC I TITANI RisiKo! Club - San Benedetto Del Tronto (AP)
Difficilmente commento qualcosa senza leggerlo: io non ritengo errato il coefficiente. Il fatto che possano esserci punteggi del risiko superiore nel caso di un risiko al tavolo da 5 (a parte che per il Master non è così visto che tutti i punteggi da 80 a 86 valgono come 80) lo ritengo il male minore per i motivi appena esposti.
2. Non tutti mettono in partenza lo stesso numero di rinforzi
3. Non tutti riescono ad avere chanche di vittoria in sdadata