Questo invece la dedico al Papero

A Cambridge apre il «Terminator Centre» contro la rivolta delle macchine

L'istituto si occuperà di studiare le minacce che potrebbero nascondersi dietro l'evoluzione dell'intelligenza artificiale


Negli anni futuri l’uomo si affiderà sempre più alle tecnologie e alla scienza. Ma se proprio l’intelligenza artificiale ed esplosiva, le tecnologie e il progresso sfrenato si ribellassero, proprio come HAL 9000 nell’indimenticabile 2001 Odissea nello spazio di Kubrik? Qualcuno sta già studiando questo scenario, prima che un giorno sia troppo tardi.

TERMINATOR CENTRE - Il suo vero nome è Centre for the Study of Existential Risk (Cser), ma da molti è già stato ribattezzato «Terminator Centre». A dare vita all'istituto che si occuperà di studiare le minacce che potrebbero nascondersi nel nostro futuro sono stati Lord Martin Rees, astronomo reale e cosmologo di fama mondiale, Huw Price, professore di filosofia della Cambridge University, e il co-fondatore di Skype, Jaan Tallinn. Rees, ex presidente della Royal Society, ha pubblicato nel 2003 un libro intitolato Our Final Century (Il Nostro Secolo Finale), nel quale metteva in guardia l'umanità dalla propria auto-distruttività che, a suo dire, potrebbe cancellarla dalla faccia della Terra entro il 2100. Per tentare di prevedere, e possibilmente prevenire, i futuri rischi i fondatori del Cser intendono radunare nel corso del prossimo anno accademici provenienti da discipline differenti: filosofi, astronomi, biologi, esperti di intelligenza artificiale, neuro-scienziati ed economisti sonderanno il nostro avvenire a caccia di tutto ciò che potrebbe andare storto, soprattutto nell'evoluzione delle tecnologie.

LA RIVOLTA DELLE MACCHINE - Nel 1965 il matematico e crittologo inglese John Good, amico e collaboratore di Alan Turing, uno dei padri dell'informatica, scrisse un articolo per New Scientist, nel quale prevedeva l'imminente costruzione di una macchina ultra-intelligente che sarebbe stata l'ultima invenzione dell'umanità. L'idea di Good, che fu anche consulente di Stanley Kubrick all'epoca di 2001: Odissea nello Spazio, era che quest' ultima, definitiva, innovazione avrebbe portato a una «esplosione dell'intelligenza». Un computer super-intelligente avrebbe progettato e realizzato macchine ancora migliori, che a loro volta avrebbero ulteriormente sorpassato l'intelletto umano. Anche i tre fondatori del Cser ritengono che la messa a punto di una macchina ultra-intelligente potrebbe avere serie conseguenze: «La natura non aveva previsto l'impatto che avrebbe avuto l'uomo e noi a nostra volta non possiamo considerare l'intelligenza artificiale sicura e garantita», - ha dichiarato Huw Price. «Dobbiamo prendere in seria considerazione la possibilità che a un certo punto il vaso di Pandora della tecnologia possa aprirsi e farsi trovare impreparati avrebbe conseguenze disastrose». Le ricerche del «Terminator Centre» prenderanno il via con la consapevolezza che il genere umano si sta avvicinando a un punto in cui le tecnologie potrebbero rappresentare una minaccia alla sua stessa sopravvivenza. Ma non si tratterà di studi improntati all'allarmismo poiché, come ha sottolineato ancora Huw Price, «Non stiamo dicendo che possiamo prevedere che questo avverrà, nessuno al momento è in grado di farlo, ma i rischi esistono ed è bene tenerlo a mente».

http://www.corriere.it/tecnologia/cy...e4c26bba.shtml