http://www.comingsoon.it/Film/Scheda...uro-Il-Ritorno
Il film di Christopher Nolan dedicato alle avventure di Batman chiude la personale trilogia del regista su questa figura mitica dei nostri tempi e l'inevitabile interrogativo - il Pipistrello muore, non muore? - si scontra sinistramente con i tragici fatti della strage di Denver.
Non ci sembra il caso di riportare la trama, ormai conosciuta da tutti (ma potete trovarla qui, nel caso abbiate vissuto su Marte in questo ultimo anno), ma eravamo curiosi di sapere cosa ne pensava chi ha potuto vedere in anteprima la pellicola girata in IMAX.
Ecco quindi alcune opinioni dal web. Molte discussioni si concentrano sulla sceneggiatura, ma non temete, non abbiamo incluso dettagli troppo scottanti per non rovinarvi la sorpresa.
L'acuto Ghiaccionove è rimasto scottato da uno sviluppo della trama che non riesce a reggere il passo col secondo capitolo della saga, che aveva forse portato la figura di Batman e dei suoi comprimari alle estreme conseguenze, lasciando le briciole ad una conclusione poco incisiva:
"Inutile dire che la regia è perfetta, la recitazione di primissimo livello e l'effettistica allo stato dell'arte. I problemi sono tutti di scrittura. Tutto ciò che si può desiderare c'è, il problema è che non c'è nulla di più. I personaggi di colpo si assottigliano, venendo liquidati con disarmante facilità, i momenti rivelatori si affastellano l'uno sull'altro e il film si conclude in sordina, affidando a un paio di facili e prevedibili colpi di scena l'effetto meraviglia che non è riuscito a creare altrimenti.
Non posso parlare di delusione, perché The Dark Knight Rises è un gran bel film, ma non posso neppure nascondere il fastidio. L'impressione è che Nolan volesse liberarsi di Batman e l'abbia fatto dando al pubblico quello che credeva il pubblico volesse. Così facendo, Nolan ha implicitamente dato a chiunque abbia amato questa saga dell'idiota: dal mio punto di vista, questo è il più grave errore che un regista possa commettere."
Gabriele Niola invece è entusiasta del film e propone una lettera in chiave meta-testuale:
"In realtà si parla di cosa ci voglia perché la gente superi quella paura che la rende meschina verso il prossimo e la risposta (come spesso accade nel cinema) è "il mito", che nell'universo del film è la figura dell'eroe con la maschera, mentre nel mondo reale è la costruzione mitologica del cinema, cioè il film stesso che, raccontando di un eroe, cerca di ispirare chi ascolta."
Il punto forte della pellicola è però il personaggio di Catwoman e l'afflato emotivo che ha apportato al cinema di Nolan, solitamente estremamente gelido e razionale:
"La sorpresa vera però è ciò che stavolta impedisce alla creatura di Christopher Nolan di cedere sul lato della credibilità sentimentale. Anne Hathaway, che ormai ha un diploma in cinema sentimentale, è il corpo attoriale che mancava. Con un'espressività naturalmente sofferente riesce con pochi tratti a comunicare l'infinita tristezza delle scelte del protagonista."
Lenny Nero parteggia per il partito che vede i film di Nolan dedicati a Batman come dei grandi blockbuster dedicati al grande pubblico, che quindi seguono la legge ferrea della spettacolarizzazione a tutti i costi, a discapito della profondità delle tematiche trattate:
"[...] la capacità di Christopher Nolan di usare ogni elemento ancillare a propria disposizione (montaggio e colonna sonora in particolare) per rendere ogni sequenza roboante e climatica, di stordire lo spettatore con un fiume sensoriale che mette in mostra la sua padronanza della materia [...] lascia il dubbio che sia anche un mezzo per non lasciare il tempo di soffermarsi su farraginosità dello script, rendendolo apparentemente più elaborato e curato di quanto non sia, o su eventi sulla cui implausibilità è meglio non porsi troppe domande perché sicuramente non hanno risposta."
Infine Nanni Cobretti dei 400 Calci, secondo la sua prospettiva di amante del cinema d'azione, dichiara il film un successo parziale, riscattato dallo straordinario finale, simile a quello di Inception per intensità:
"Se Nolan ha un'idea raffinata, ce la mette. Se non gli viene in mente nulla di brillante butta una pacchianata, spera che non se ne accorga nessuno e alla peggio dice "oh, è Batman". Questo terzo film è peggio, perché è lampante, per ritmo, durata e sproporzione fra le parti, che Nolan non ha la minima intenzione di parlare di supereroi. [...] la verità è che il finalone, durante il quale anche le scene d'azione acquistano finalmente efficacia, piazza parecchi tasselli al posto giusto nel modo giusto e rimedia a quasi tutte le magagne precedenti."
[TUBE]http://www.youtube.com/v/XaO9KAIEDdg&feature=player_embedded[/TUBE]
mi ha detto un amico che andato vederlo che è bellissimo
quasi quasi dopo anni forse vado al cinema a vederlo