Alfredo Galasso
R.C.U. Eagles Palermo
Il gioco e' lo strumento che consente agli esseri umani di interagire direttamente con il proprio immaginario,
attraverso un sistema di regole che chiedono di essere rispettate. (S. Albertarelli)
Buone vacanze!!!
Tremate! Tremate!
Le Aquile son tornate!!!
Martedi' 10/09/2013, serata poliludica (RisiKo!, S.P.Q.RisiKo!, Metropoli, Tank Attack, ...) per riprendere i contatti, incontrare nuovi amici e "litigare" un po' su scelte tattiche e sf...ortuna ai dadi!
Programma della serata:
- ore 20.00: appuntamento per chi vuole cenare al Chirone;
- ore 20:30: cena;
- ore 21:00: accoglienza risikisti e rosiconi;
- ore 21:30: inizio partite amichevoli;
- ore 24:00: "liti", scazzi ed improperi vari;
- ore 00.30 (MAX): abbracci, saluti e baci con appuntamento alla prossima sfida!!!
Tremate! Tremate!
Le Aquile son tornate!!!
NUOVA SEDE!!!
Lunedi' 23/09/2013, serata poliludica (RisiKo!, S.P.Q.RisiKo!, Metropoli, Tank Attack, ...) per riprendere i contatti, incontrare nuovi amici e "litigare" un po' su scelte tattiche e sf...ortuna ai dadi!
Programma della serata:
- ore 20.00: appuntamento per chi vuole cenare al Lord Green;
- ore 20:30: cena;
- ore 21:00: accoglienza risikisti e rosiconi;
- ore 21:30: inizio partite amichevoli;
- ore 24:00: "liti", scazzi ed improperi vari;
- ore 00.30: abbracci, saluti e baci con appuntamento alla prossima sfida!!![/QUOTE]
Presente!
Aurelio Mazzè
Campione Nazionale 2018
ho avuto un'idea “fulminante”!
perchè, in onore della nuova sede di gioco, non giochiamo tutti con le armate verdi?! mi sembra un buon metodo per evitare discussioni sulle strategie e, soprattutto, rende più difficile e stimolante il conteggio dei punti (propri e degli avversari)...
che bel programmino
Boris Navarra
Tu ci babbii,
ai tempi dei tornei universitari in auletta, facevamo i sorteggi per gli accoppiamenti ai tavoli, usando dei carretti numerati.
Il colore del carro che si estraeva da un sacchetto, identificava il tavolo, ed il numero invece la posizione da occupare, così si ottimizzavano anche i tempi di preparazione alla partita.
Mi ricordo che un ragazzo alla seconda o alla terza giornata del torneo, tirò fuori un carro viola, col numero uno, quindi doveva essere il primo di mano del tavolo viola.
Mi si avvicinò e chiese sconfortato: "Ma adesso sono obbligato a giocare con le armate viola?"
Lo guardai con tenerezza e gli spiegai che il primo di mano poteva sceglersi il colore che gli piaceva di più...