Manuale di Risiko Redstar - 1 contro 1 - Il Principe delle Stelle e la Principessa di Aldebaran (anche ebook)(autorizzato da Higghe) - ScacchiGiudicare preclude la possibilità di conoscere.
"La mia libertà finisce dove comincia la vostra." - Martin Luther King
Non abbandonerò alcuna partita, per alcun motivo, nemmeno subito dopo lo start. Questa comunicazione è da considerarsi sostitutiva di una analoga comunicazione pre-partita.
http://forum.egcommunity.it/showthre...06#post1124806
Quando diamo un giudizio assoluto (non limitato ad un fatto) su una persona, stiamo in realtà esprimendo il giudizio che abbiamo di noi stessi.
Hai dimenticato il link o l'indicazione dell'autore (indispensabile per essere corretti, quando si citano frasi di altri); qui uno dei tanti possibili: http://www.riflessioni.it/forum/filo...la-realta.html
We are the sons and daughters of all the freedom fighters.
And there are still many rivers to cross.
Hands in the air, screaming loud and clear for freedom, justice and equality.
There is no black or white, there is only right and wrong.
We are unknown heros, we are flesh and we are blood.
We are the great future.
We need to get back to the joy of living.
We are five fingers of an empty hand.
But together, we can also be the fist.
Sometimes change can be as simple as two hands reaching for one another.
Clap your hands.
Riguardo al fatto che la realtà oggettiva non esista.
Riguardo al fatto che esista solo una realtà concreta da cui derivano una realtà interpretata e un'altra di fantasia, astratta.
Riguardo al fatto che, per sopravvivere, io debba considerare vero ciò che percepisco con i cinque sensi o con strumenti scientifici più potenti dei miei sensi...
Riguardo alla realtà oggettiva non saprei dire, non escluderei che potrebbe esistere. Ovviamente dobbiamo prima intenderci sia sulla definizione della parola "realtà", sia sul significato della definizione. La cosa appare già qui complicata, perchè definire la parola "realtà" sottintende quantomeno una ipotesi sulla realtà stessa, e quindi anche sulla oggettività o meno della stessa.
C' è un solido argomento a favore dell'esistenza di una realtà oggettiva, ed è la coerenza delle leggi della fisica. Per quanto la nostra esperienza sia limitata, sia nel tempo che nello spazio, è comunque significativamente indicativa rispetto ad una stabilità dei risultati e delle leggi fisiche. Se non esistesse una realtà oggettiva la coerenza delle leggi fisiche sarebbe altamente improbabile, così come la coerenza delle percezioni (che per quanto soggettive sono "ripetitive"). Sostanzialmente la prova dell'esistenza di una realtà oggettiva sarebbe la coerenza tra un discreto numero di tipologie di percezione (posizione degli oggetti, colore, caratteristiche fisico-chimiche degli stessi, ecc.) tra soggetti diversi. Poca importanza ha se le percezioni siano giuste o sbagliate per stabilire se esiste una realtà oggettiva, è la COERENZA delle percezioni che induce a ritenere che, anche se errate, siano il risultato di processi più o meno complessi che provengono da una realtà stabile e coerente, quindi oggettiva.
La realtà concreta la vedo come una realtà fittizia, sulla quale però c' è ampissima convergenza, quindi dal punto di vista psicologico è una realtà oggettiva (ovvero è una realtà soggettiva in cui tutte le soggettività convergono).
Il fatto di dover considerare vero ciò che percepisci per sopravvivere non è necessariamente vero, anche se normalmente lo è. Con strumenti scientifici idonei diventa comunque vero. C' è da dire che questo comunque non garantisce la sopravvivenza eterna, almeno quella fisica in questo Universo.
Condivido abbastanza la divisione delle "realtà" riportata dal tuo precedente intervento.
OK. Però definisci la realtà in base ad un modello costruito sulle nostre sensazioni.
Se esistesse un'entità per la quale la realtà è completamente diversa da come la percepiamo noi, e questa entità non potesse essere percepita da noi con i nostri 5 sensi (per ora)?
Se non possiamo escludere che esistano tanti "multiversi", dobbiamo per forza restringere il concetto di realtà oggettiva ad un modello che è limitato ai nostri 5 sensi e alle leggi (ad oggi) osservabili della fisica. Una realtà cioè che sia reale per noi e che sia limitata a questo spazio-tempo.
Diciamo che è un po' pochino...
considerando i 13,5 miliardi di storia delluniverso dal big bang ad oggi e lo spazio infinito con infiniti possibili sistemi simili al nostro, diciamo che la nostra realtà oggettiva (ad oggi) non è molto lontana da quella che viene percepita come loro realtà oggettiva dagli acari nel nostro appartamento...
Penso che con "realtà" noi intendiamo cose diverse.
Io con "realtà oggettiva" intendo TUTTO ciò che esiste (visibile e non visibile, percepibile e non percepibile), depurato da ogni interpretazione soggettiva. Ovvero non intendo la realtà oggettiva della psicologia, in cui è oggettivo ciò che pensa la maggioranza (questa è comunque una realtà soggettiva, sulla quale c' è "comune" accordo).
Yippee Ki Yay Motherfucker
Coloro che non sono del tutto consapevoli dei danni derivanti dall'applicazione delle strategie non possono essere neppure consapevoli dei vantaggi derivanti dalla loro applicazione.
Sun Tzu