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Discussione: La percezione della realtà
  1. #61
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    Re: La percezione della realtà

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    Sì. Dopo aver approfondito il tema (e che male c'è???) posso concludere che esistono due modelli di realtà:

    - Quella concreta, osservata e conosciuta da noi, regolata dalle leggi fisiche la cui conoscenza umana - inadeguata - è in continuo divenire.
    - Quella teorica, o astratta, che è indipendente dal soggetto che la osserva e dalle dimensioni. Un concetto che potrebbe descriverla potrebbe essere quello di "Dio".
    Non c' è nulla di male ad approfondire, anzi! Quello che non si capisce è la tua arroganza nel definirti " approfondito" e nel definire me "non approfondito". Detto in altre parole, pensa agli approfondimenti tuoi che io penso ai miei.

    Il concetto di "Dio" difficilmente può descrivere qualcosa visto che si introduce proprio quando si è INCAPACI di descrivere qualcosa.

    Riguardo ai modelli ne stiamo parlando. Io non ho bisogno di usare quella parola per parlare delle varie possibilità. Non mi riconosco nella tua divisione.

    Nel tuo "primo modello" io ho fatto una distinzione tra "realtà oggettiva" (composta solamente da dati e leggi scientifiche) e "realtà soggettiva", quella percepita ed elaborata individualmente da ognuno di noi.

    Nel tuo "secondo modello" non so bene cosa vuoi introdurre. Spiegamelo meglio. Non vedo perchè la "realtà astratta" sia indipendente dal soggetto e quella "concreta" invece ne sia dipendente.

    Il termine "oggettivo" è un di più che non significa nulla. Potrebbe essere sostituito da "vero", "reale", "dimostrabile", ma serve solo a creare confusione.
    E' un "di più" per te. Bisogna intendersi sui termini, perchè ciò che una persona considera "vero" non è necessariamente oggettivo. Per esempio tu ritieni "Dio" (così come descritto nella tua Bibbia) vero, io invece non ho questa certezza (anzi, ho notevoli dubbi).


    Concludendo, direi che il tema della discussione dovrebbe essere circoscritto ad uno dei due modelli. Sei tu che dovresti scegliere quale.
    Io invece non lo direi.

    Se non viene chiarita la cosa, la confusione (e il dialogo) rischia di diventare paradossale per sfociare poi nel parossistico.
    Chiariamo prima le parole.

    VERO che significa per te?
    CONCRETO che significa per te?
    OGGETTIVO che significa per te?
    SOGGETTIVO che significa per te?
    SCIENTIFICO che significa per te?
    ASTRATTO che significa per te?
    REALE che significa per te?


    P.S. Dietro la tua "realtà concreta" per me c' è un'altra realtà (presumibilmente quella oggettiva), che però io non chiamerei "astratta" come fai tu. "Astratta" lo collegherei di più alla "realtà soggettiva".
    Giudicare preclude la possibilità di conoscere.
    "La mia libertà finisce dove comincia la vostra." - Martin Luther King

    Non abbandonerò alcuna partita, per alcun motivo, nemmeno subito dopo lo start. Questa comunicazione è da considerarsi sostitutiva di una analoga comunicazione pre-partita.

    http://forum.egcommunity.it/showthre...06#post1124806
    Quando diamo un giudizio assoluto (non limitato ad un fatto) su una persona, stiamo in realtà esprimendo il giudizio che abbiamo di noi stessi.
  2. #62
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    Re: La percezione della realtà

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Non c' è nulla di male ad approfondire, anzi! Quello che non si capisce è la tua arroganza nel definirti " approfondito" e nel definire me "non approfondito". Detto in altre parole, pensa agli approfondimenti tuoi che io penso ai miei.

    Il concetto di "Dio" difficilmente può descrivere qualcosa visto che si introduce proprio quando si è INCAPACI di descrivere qualcosa.

    Riguardo ai modelli ne stiamo parlando. Io non ho bisogno di usare quella parola per parlare delle varie possibilità. Non mi riconosco nella tua divisione.

    Nel tuo "primo modello" io ho fatto una distinzione tra "realtà oggettiva" (composta solamente da dati e leggi scientifiche) e "realtà soggettiva", quella percepita ed elaborata individualmente da ognuno di noi.

    Nel tuo "secondo modello" non so bene cosa vuoi introdurre. Spiegamelo meglio. Non vedo perchè la "realtà astratta" sia indipendente dal soggetto e quella "concreta" invece ne sia dipendente.



    E' un "di più" per te. Bisogna intendersi sui termini, perchè ciò che una persona considera "vero" non è necessariamente oggettivo. Per esempio tu ritieni "Dio" (così come descritto nella tua Bibbia) vero, io invece non ho questa certezza (anzi, ho notevoli dubbi).




    Io invece non lo direi.



    Chiariamo prima le parole.

    VERO che significa per te?
    CONCRETO che significa per te?
    OGGETTIVO che significa per te?
    SOGGETTIVO che significa per te?
    SCIENTIFICO che significa per te?
    ASTRATTO che significa per te?
    REALE che significa per te?


    P.S. Dietro la tua "realtà concreta" per me c' è un'altra realtà (presumibilmente quella oggettiva), che però io non chiamerei "astratta" come fai tu. "Astratta" lo collegherei di più alla "realtà soggettiva".
    ...il tutto mi sembra di una chiarezza disarmante..
  3. #63
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    Re: La percezione della realtà

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Non c' è nulla di male ad approfondire, anzi! Quello che non si capisce è la tua arroganza nel definirti " approfondito" e nel definire me "non approfondito". Detto in altre parole, pensa agli approfondimenti tuoi che io penso ai miei.
    Dove ho scritto che tu non sei approfondito?
    Perchè se non lo trovi, noi due abbiamo un serio problema di dialogo.

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Il concetto di "Dio" difficilmente può descrivere qualcosa visto che si introduce proprio quando si è INCAPACI di descrivere qualcosa.
    E chi l'ha detto??? Il concetto di Dio per me riveste qualsiasi realtà in qualsiasi dimensione, è cioè l'"universale". Il tuo concetto di "Dio" è un enorme rettile che centinaia di migliaia di anni fa ha effettuato un innesto di DNA in alcune protoscimmie.
    Quindi quando parli, specifica "Il MIO concetto di "Dio" difficilmente può descrivere qualcosa..."

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Riguardo ai modelli ne stiamo parlando. Io non ho bisogno di usare quella parola per parlare delle varie possibilità. Non mi riconosco nella tua divisione. Nel tuo "primo modello" io ho fatto una distinzione tra "realtà oggettiva" (composta solamente da dati e leggi scientifiche) e "realtà soggettiva", quella percepita ed elaborata individualmente da ognuno di noi.
    E sbagli come al solito.
    La realtà "soggettiva" che tu percepisci è sempre la stessa realtà che percepiamo io e puma. A meno che tu non abbia l'omino verde che ti suggerisce nella mente una realtà diversa. Ma qui entriamo in un'altra branca della medicina...

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Nel tuo "secondo modello" non so bene cosa vuoi introdurre. Spiegamelo meglio. Non vedo perchè la "realtà astratta" sia indipendente dal soggetto e quella "concreta" invece ne sia dipendente.
    La realtà astratta è "teorizzata" con l'immaginazione. Prescinde dalle leggi fisiche ma anche dalla soggettività, perchè, essendo astratta, comprende tutto il possibile immaginabile e oltre.

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    E' un "di più" per te. Bisogna intendersi sui termini, perchè ciò che una persona considera "vero" non è necessariamente oggettivo. Per esempio tu ritieni "Dio" (così come descritto nella tua Bibbia) vero, io invece non ho questa certezza (anzi, ho notevoli dubbi).
    Fai il solito casino pazzesco. Per quello ho distinto due modelli. il vero è oggettivo nel primo modello. Quello conoscibile con le leggi fisiche e gli strumenti di misurazione. Infatti parli di Dio a proposito di ciò che è vero e concreto. Dio riguarda il secondo modello. Non puoi mischiare altrimenti ti strozzi col tuo stesso filo.

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Io invece non lo direi. Chiariamo prima le parole.
    VERO che significa per te?
    CONCRETO che significa per te?
    OGGETTIVO che significa per te?
    SOGGETTIVO che significa per te?
    SCIENTIFICO che significa per te?
    ASTRATTO che significa per te?
    REALE che significa per te?
    Nel primo modello, ti basta un dizionario.
    Nel secondo modello sono parole senza alcun senso.

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    P.S. Dietro la tua "realtà concreta" per me c' è un'altra realtà (presumibilmente quella oggettiva), che però io non chiamerei "astratta" come fai tu. "Astratta" lo collegherei di più alla "realtà soggettiva".
    Dietro???
    la realtà soggettiva non è realtà, ma semplicemente la percezione che tu soggetto hai di quella realtà (primo modello).
    Hai molta confusione e non solo linguistica, anche logica.

    We are the sons and daughters of all the freedom fighters.
    And there are still many rivers to cross.
    Hands in the air, screaming loud and clear for freedom, justice and equality.
    There is no black or white, there is only right and wrong.
    We are unknown heros, we are flesh and we are blood.
    We are the great future.
    We need to get back to the joy of living.
    We are five fingers of an empty hand.
    But together, we can also be the fist.
    Sometimes change can be as simple as two hands reaching for one another.
    Clap your hands.


  4. #64
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    Re: La percezione della realtà

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    Dove ho scritto che tu non sei approfondito?
    Perchè se non lo trovi, noi due abbiamo un serio problema di dialogo.

    E chi l'ha detto??? Il concetto di Dio per me riveste qualsiasi realtà in qualsiasi dimensione, è cioè l'"universale". Il tuo concetto di "Dio" è un enorme rettile che centinaia di migliaia di anni fa ha effettuato un innesto di DNA in alcune protoscimmie.
    Quindi quando parli, specifica "Il MIO concetto di "Dio" difficilmente può descrivere qualcosa..."

    E sbagli come al solito.
    La realtà "soggettiva" che tu percepisci è sempre la stessa realtà che percepiamo io e puma. A meno che tu non abbia l'omino verde che ti suggerisce nella mente una realtà diversa. Ma qui entriamo in un'altra branca della medicina...

    La realtà astratta è "teorizzata" con l'immaginazione. Prescinde dalle leggi fisiche ma anche dalla soggettività, perchè, essendo astratta, comprende tutto il possibile immaginabile e oltre.

    Fai il solito casino pazzesco. Per quello ho distinto due modelli. il vero è oggettivo nel primo modello. Quello conoscibile con le leggi fisiche e gli strumenti di misurazione. Infatti parli di Dio a proposito di ciò che è vero e concreto. Dio riguarda il secondo modello. Non puoi mischiare altrimenti ti strozzi col tuo stesso filo.



    Nel primo modello, ti basta un dizionario.
    Nel secondo modello sono parole senza alcun senso.



    Dietro???
    la realtà soggettiva non è realtà, ma semplicemente la percezione che tu soggetto hai di quella realtà (primo modello).
    Hai molta confusione e non solo linguistica, anche logica.
    ....è tutto fottutamente verde!
  5. #65
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    Re: La percezione della realtà

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    Dove ho scritto che tu non sei approfondito?
    Era sottinteso. Ma puoi sempre dire che non è vero.

    E chi l'ha detto??? Il concetto di Dio per me riveste qualsiasi realtà in qualsiasi dimensione, è cioè l'"universale". Il tuo concetto di "Dio" è un enorme rettile che centinaia di migliaia di anni fa ha effettuato un innesto di DNA in alcune protoscimmie.
    Quindi quando parli, specifica "Il MIO concetto di "Dio" difficilmente può descrivere qualcosa..."
    Dovresti astenerti dal cercare di indovinare cosa io penso, perchè ci azzecchi molto poco.
    Tu non sai che concetto ho o non ho io di Dio.
    Ti rifaccio la stessa osservazione che ho già fatto, visto che l'hai ignorata.
    Quando non si riesce a spiegare qualcosa si tende a dire che "Dio sa", noi non sappiamo perchè noi non siamo Dio, Dio è onnipotente ed onniscente e lui sa, ecc.
    Quindi il concetto di Dio colma qualcosa che non siamo (ancora?) in grado di spiegare.
    E' così da millenni, persino i fulmini, e gli eventi atmosferici in generale, venivano attribuiti a qualche Dio.
    Introducendo "Dio" non c' è più bisogno di ceracre risposte, perchè le risposte le ha lui e se non vuole adrcele non ce le dà. Molto comodo, a molti piace non farsi domande.


    E sbagli come al solito.
    La realtà "soggettiva" che tu percepisci è sempre la stessa realtà che percepiamo io e puma. A meno che tu non abbia l'omino verde che ti suggerisce nella mente una realtà diversa. Ma qui entriamo in un'altra branca della medicina...
    Io sbaglio ma tu sbagli più di me, come in questo caso.
    La realtà di questo Universo probabilmente è una e una soltanto. Io, te e puma percepiamoa dalla stessa realtà, ma ciò che arriva a "fissarsi" nelle cellule del nostro cervello è diverso per ognuno di noi.
    Si possono trovare "convergenze" sul "piano formale", ma ognuno vive comunque la realtà con la PROPRIA mente, che è analoga a quelle degli altri nella struttura di base (siamo della stessa specie), ma ha un funzionamento individuale (derivato da memorie ed esperienze) che rende di fatto personale ogni esperienza ed ogni riflessione.
    Per esempio io vedo una svastica rossa e penso ad un religioso, tu vedi la stessa svastica e pensi al nazismo. Stessa realtà oggettiva, diversa realtà soggettiva.


    La realtà astratta è "teorizzata" con l'immaginazione. Prescinde dalle leggi fisiche ma anche dalla soggettività, perchè, essendo astratta, comprende tutto il possibile immaginabile e oltre.
    Questa è uan tua definizione soggettiva. Si può benissimo immaginare qualcosa che non prescinde le leggi fisiche.
    Comunque, diciamo che tu chiami "realtà astratta" una parte di quella che io chiamo "realtà soggettiva", e precisamente quella parte su cui non si può trovare accordo unanime (ovvero quella parte che esula dal mero dato oggettivo. Nel caso della svastica, ad esempio, tutta quella parte che esula dal disegno).


    Fai il solito casino pazzesco. Per quello ho distinto due modelli. il vero è oggettivo nel primo modello. Quello conoscibile con le leggi fisiche e gli strumenti di misurazione. Infatti parli di Dio a proposito di ciò che è vero e concreto. Dio riguarda il secondo modello. Non puoi mischiare altrimenti ti strozzi col tuo stesso filo.
    Che esagerazione.
    Solo una parte del primo modello ha verità oggettive.
    Prendendo ancora ad esempio la svastica, vediamo i due livelli.
    Livello 1) La svastica è un disegno, che percepiamo tutti allo stesso modo dal punto di vista grafico (o comunque possiamo trovare accordo unanime sulla descrizione grafica), ovvero il disegno è scientificamente rilevabile.
    Livello 2) Tutto ciò che esula dal punto 1, e che può dividersi in ulteriori sottolivelli.
    Livello 2a) La svastica è anche un simbolo, oltre che un disegno. Forse tu non capisci perchè questo non sia oggettivo, ma soggettivo; cercherò di spiegartelo. Una spiegazione, tra le tante, è che chi non avesse mai saputo nulla della svastica non la considererebbe un simbolo vedendola per la prima volta. Questa, che ti piaccia o no, è la prova logica che l' "essere simbolo" fa parte della realtà soggettiva, e non di quella oggettiva (cioè quella del punto 1), che tu chiami "concreta".
    Livello 2b) Supposto che la svastica sia un simbolo, arriviamo al livello di interpretazione del simbolo. Tu pensi simboleggi il "male assoluto", io penso che possa simboleggiare qualsiasi cosa e che chi l'ha disegnata debba spiegare cosa simboleggia per lui/lei, altri (tra cui nuovamente il sottoscritto) pensano che possa simboleggiare sia il "male assoluto", sia un simbolo portafortuna, ecc.


    Nel primo modello, ti basta un dizionario.
    Estrai dal dizionario il significato, o la parte di significato, che per te è rappresentato da quelle parole.

    Nel secondo modello sono parole senza alcun senso.
    Non sono d'accordo. E' vero che non hanno significato oggettivo (in questo caso nel senso psicologico, ovvero qualcosa di condiviso da tutti), ma hanno moltissimi significati soggettivi.


    Dietro???
    la realtà soggettiva non è realtà, ma semplicemente la percezione che tu soggetto hai di quella realtà (primo modello).
    Hai molta confusione e non solo linguistica, anche logica.
    Nessuna confusione, semplicemente non hai capito.
    Non sto dicendo che la "tua" "realtà concreta" è soggettiva. Sto dicendo che pur essendo oggettiva, è solo una parte della realtà oggettiva.
    Detto in altre parole, l' Universo è una rappresentazione di una realtà più profonda nella quale probabilmente spazio e tempo non esistono o hanno comunque un altro significato.
  6. #66
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    Re: La percezione della realtà

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Era sottinteso. Ma puoi sempre dire che non è vero.
    OK. Questo conferma il tuo scompenso psicotico di natura paranoide.
    Se insulti l'interlocutore sulla base di quello che ti suggerisce l'omino invisibile che è alla tua destra, siamo a posto!

    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Dovresti astenerti dal cercare di indovinare cosa io penso, perchè ci azzecchi molto poco.

    Tu (un secondo fa) hai sottinteso quello che io avrei voluto dire... e poi se riporto quello che TU hai scritto (dando un tuo significato ad una mia affermazione) allora sono IO che indovino cosa tu pensi?
    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Quando non si riesce a spiegare qualcosa si tende a dire che "Dio sa", noi non sappiamo perchè noi non siamo Dio, Dio è onnipotente ed onniscente e lui sa, ecc.
    Quindi il concetto di Dio colma qualcosa che non siamo (ancora?) in grado di spiegare.
    Questa immane cagata te la sei inventata tu.
    Anche se io non so cosa fa 2457874 X 37698,452 non significa che CALC.EXE di windows sia Dio...
    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    E' così da millenni, persino i fulmini, e gli eventi atmosferici in generale, venivano attribuiti a qualche Dio.
    Si, e allora? cosa c'entra questo?
    Anche se per te Dio fosse un enorme rettile del quaternario che viaggia su astronavi fecondando protoscimmie per l'universo, che cosa c'entra con i due modelli di realtà da me proposti (visto che tu ti sei rifiutato di rispondere) che mi stai criticando?
    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Introducendo "Dio" non c' è più bisogno di ceracre risposte, perchè le risposte le ha lui e se non vuole adrcele non ce le dà. Molto comodo, a molti piace non farsi domande.
    Questa è la TUA idea di Dio. Se invece di immaginarlo come un lucertolone, leggessi il Vangelo, troveresti tutte le risposte che cerchi!
    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Io sbaglio ma tu sbagli più di me, come in questo caso.
    Quindi - se sbagli - significa che è falsa la tua frase "che io sbagli più di te"?
    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    La realtà di questo Universo probabilmente è una e una soltanto. Io, te e puma percepiamoa dalla stessa realtà, ma ciò che arriva a "fissarsi" nelle cellule del nostro cervello è diverso per ognuno di noi.
    Continui a far confusione tra soggetto e oggetto. Non mi meraviglio perchè la logica è un tuo grave problema.
    Quando si parla di realtà, un cubo, quell'oggetto è un cubo perchè misurabile scientificamente con strumenti appositi come "cubo" nostra definizione per quel tpo di solido nella geometria euclidea.
    Che i tuoi neuroni lo fissino come un dodecaedro non interessa.
    Un conto è la realtà come tale, oggetto di questa discussione. Un altro è la percezione che ogni individuo ha di essa.
    Per poter considerare una realtà come oggettiva (nel mio primo modello) questa deve essere la stessa per tutti.
    Se io stabilisco che quella temperatura colore si chiama "rosso" la realtà è che tale colore sarà rosso e rimane rosso anche se un daltonico la vede verde.
    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Si possono trovare "convergenze" sul "piano formale", ma ognuno vive comunque la realtà con la PROPRIA mente, che è analoga a quelle degli altri nella struttura di base (siamo della stessa specie), ma ha un funzionamento individuale (derivato da memorie ed esperienze) che rende di fatto personale ogni esperienza ed ogni riflessione.
    Queste sono le aberrazioni mentali che ti escono quando per problemi tuoi di logica confondi soggetto con oggetto.
    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Per esempio io vedo una svastica rossa e penso ad un religioso, tu vedi la stessa svastica e pensi al nazismo. Stessa realtà oggettiva, diversa realtà soggettiva.
    Ed è quello che ti sto dicendo da più di 50 post!!!
    La realtà oggettiva è che quel simbolo è una svastica. Poi il soggetto interpreta quel simbolo secondo la propria cultura. Per un boscimane non vuol dire nulla, per un raheliano significa "cucu" in lucertolese e per un occidentale che ha studiato la storia significa l'orrore del nazismo.
    Ti ho già invitato a recarti in namibia o in papuasia se vuoi vivere felice con al collo la tua svastica.
    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Comunque, diciamo che tu chiami "realtà astratta" una parte di quella che io chiamo "realtà soggettiva", e precisamente quella parte su cui non si può trovare accordo unanime (ovvero quella parte che esula dal mero dato oggettivo. Nel caso della svastica, ad esempio, tutta quella parte che esula dal disegno).
    Non si può andare avanti a dialogare se non sai riconoscere soggetto da oggetto. Ma il latino l'hai fatto a scuola? Hai studiato analisi logica?
    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Prendendo ancora ad esempio la svastica, vediamo i due livelli.
    Livello 1) La svastica è un disegno, che percepiamo tutti allo stesso modo dal punto di vista grafico (o comunque possiamo trovare accordo unanime sulla descrizione grafica), ovvero il disegno è scientificamente rilevabile.
    Livello 2) Tutto ciò che esula dal punto 1, e che può dividersi in ulteriori sottolivelli.
    Livello 2a) La svastica è anche un simbolo, oltre che un disegno. Forse tu non capisci perchè questo non sia oggettivo, ma soggettivo; cercherò di spiegartelo. Una spiegazione, tra le tante, è che chi non avesse mai saputo nulla della svastica non la considererebbe un simbolo vedendola per la prima volta. Questa, che ti piaccia o no, è la prova logica che l' "essere simbolo" fa parte della realtà soggettiva, e non di quella oggettiva (cioè quella del punto 1), che tu chiami "concreta".
    Livello 2b) Supposto che la svastica sia un simbolo, arriviamo al livello di interpretazione del simbolo. Tu pensi simboleggi il "male assoluto", io penso che possa simboleggiare qualsiasi cosa e che chi l'ha disegnata debba spiegare cosa simboleggia per lui/lei, altri (tra cui nuovamente il sottoscritto) pensano che possa simboleggiare sia il "male assoluto", sia un simbolo portafortuna, ecc.
    Hai fatto un pippone senza senso... come al solito.
    Non esiste un "sottolivello" è una tua costruzione mentale.
    Il simbolo, disegno chiamalo come vuoi, è una svastica.
    L'interpretazione che ogni soggetto dà di quella realtà è un fatto meramente individuale.
    Puoi anche dire che la croce per te rappresenta un simbolo primitivo, ma se vai a Dubai con la croce al collo se ne fottono se per te è un simbolo primitivo e ti rispediscono a casa. Idem se cerchi di entrare a Ben Gurion con la svastica.
    Non vivi su marte, fattene una ragione.
    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Non sono d'accordo. E' vero che non hanno significato oggettivo (in questo caso nel senso psicologico, ovvero qualcosa di condiviso da tutti), ma hanno moltissimi significati soggettivi.
    No. Trattandosi di realtà astratta che prescinde dalle leggi fisiche, occorre un nuovo linguaggio con nuovi vocaboli.
    Quote paperinikredstar ha scritto: Visualizza il messaggio
    Nessuna confusione, semplicemente non hai capito.
    Non sto dicendo che la "tua" "realtà concreta" è soggettiva. Sto dicendo che pur essendo oggettiva, è solo una parte della realtà oggettiva.
    Detto in altre parole, l' Universo è una rappresentazione di una realtà più profonda nella quale probabilmente spazio e tempo non esistono o hanno comunque un altro significato.
    E siamo nel secoondo modello perchè sono solo teorizzazioni astratte.

    Sei veramente più cocciuto di un masso di quarzite...
  7. #67
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    Re: La percezione della realtà

    Ma questa discussione (UTILE come tutte le altre) è stata aperta per AVVALORARE il concetto che chiunque puo' sventolare una bandiera con sopra una svastica?

    Gira e rigira sempre su quell'argomento andiamo?

    Livello 1) La svastica è un disegno dal punto di vista grafico

    Livello 2) L'acqua calda l'abbiamo scoperta millenni fa

    Livello 2a) La svastica è anche un simbolo soggettivo anche se condizionato dall'uso precedente (quindi soggettivo ma nn troppo). ERGO nn me ne frega una cippa lippa se porta fortuna considerato che nel 2013 se credi ancora nei simboli portafortuna sei messo male. Mi interessa che dei fanatici nn lo usino per reclutare adepti nel nome di un'ideologia che prevede la supremazia di una razza sulle altre.
    Giuseppe Ceddia
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  8. #68
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    Re: La percezione della realtà

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    OK. Questo conferma il tuo scompenso psicotico di natura paranoide.
    Se insulti l'interlocutore sulla base di quello che ti suggerisce l'omino invisibile che è alla tua destra, siamo a posto!


    Tu (un secondo fa) hai sottinteso quello che io avrei voluto dire... e poi se riporto quello che TU hai scritto (dando un tuo significato ad una mia affermazione) allora sono IO che indovino cosa tu pensi?

    Questa immane cagata te la sei inventata tu.
    Anche se io non so cosa fa 2457874 X 37698,452 non significa che CALC.EXE di windows sia Dio...
    Si, e allora? cosa c'entra questo?
    Anche se per te Dio fosse un enorme rettile del quaternario che viaggia su astronavi fecondando protoscimmie per l'universo, che cosa c'entra con i due modelli di realtà da me proposti (visto che tu ti sei rifiutato di rispondere) che mi stai criticando?
    Questa è la TUA idea di Dio. Se invece di immaginarlo come un lucertolone, leggessi il Vangelo, troveresti tutte le risposte che cerchi!

    Quindi - se sbagli - significa che è falsa la tua frase "che io sbagli più di te"?
    Continui a far confusione tra soggetto e oggetto. Non mi meraviglio perchè la logica è un tuo grave problema.
    Quando si parla di realtà, un cubo, quell'oggetto è un cubo perchè misurabile scientificamente con strumenti appositi come "cubo" nostra definizione per quel tpo di solido nella geometria euclidea.
    Che i tuoi neuroni lo fissino come un dodecaedro non interessa.
    Un conto è la realtà come tale, oggetto di questa discussione. Un altro è la percezione che ogni individuo ha di essa.
    Per poter considerare una realtà come oggettiva (nel mio primo modello) questa deve essere la stessa per tutti.
    Se io stabilisco che quella temperatura colore si chiama "rosso" la realtà è che tale colore sarà rosso e rimane rosso anche se un daltonico la vede verde.
    Queste sono le aberrazioni mentali che ti escono quando per problemi tuoi di logica confondi soggetto con oggetto.
    Ed è quello che ti sto dicendo da più di 50 post!!!
    La realtà oggettiva è che quel simbolo è una svastica. Poi il soggetto interpreta quel simbolo secondo la propria cultura. Per un boscimane non vuol dire nulla, per un raheliano significa "cucu" in lucertolese e per un occidentale che ha studiato la storia significa l'orrore del nazismo.
    Ti ho già invitato a recarti in namibia o in papuasia se vuoi vivere felice con al collo la tua svastica.
    Non si può andare avanti a dialogare se non sai riconoscere soggetto da oggetto. Ma il latino l'hai fatto a scuola? Hai studiato analisi logica?
    Hai fatto un pippone senza senso... come al solito.
    Non esiste un "sottolivello" è una tua costruzione mentale.
    Il simbolo, disegno chiamalo come vuoi, è una svastica.
    L'interpretazione che ogni soggetto dà di quella realtà è un fatto meramente individuale.
    Puoi anche dire che la croce per te rappresenta un simbolo primitivo, ma se vai a Dubai con la croce al collo se ne fottono se per te è un simbolo primitivo e ti rispediscono a casa. Idem se cerchi di entrare a Ben Gurion con la svastica.
    Non vivi su marte, fattene una ragione.
    No. Trattandosi di realtà astratta che prescinde dalle leggi fisiche, occorre un nuovo linguaggio con nuovi vocaboli.
    E siamo nel secoondo modello perchè sono solo teorizzazioni astratte.

    Sei veramente più cocciuto di un masso di quarzite...
    ...faccio formale domanda di entrare nel club delle "menti aperte"...
  9. #69
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    Re: La percezione della realtà

    Quote puma67 ha scritto: Visualizza il messaggio
    ...faccio formale domanda di entrare nel club delle "menti aperte"...
    ricordati che hai detto "MENTI"... non
  10. #70
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    Re: La percezione della realtà

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    Perchè se non lo trovi, noi due abbiamo un serio problema di dialogo.

    Azz... sicuro???


    RIUSCIRA' IL NOSTRO EROE A FARLA FRANCA?
    O SARA' LA FRANCA A FARSI IL NOSTRO EROE?




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