Giro il tris e... non ho carri... che succede?

[fedeing]

Sembrerà banale il quesito ma è tutt'altro che banale.
Tutto è già scritto nel titolo:

Al momento buono giro il tris e... mi accorgo di non avere carri.
Che succede?

a) Perdo il tris! Sono una vera pippa! Dovevo accorgermene prima di essere senza carri!
b) Mi riprendo il tris e me lo tengo da parte chiedendo scusa agli altri giocatori, e nessuno se ne ha a male...

quale è la risposta esatta?
Dove trovo nel RTU la risposta a questa domanda?

grassie a tutti quelli che vorranno postare la propria indicazione

...un fedeing provocatore!


EDIT BY ADMIN:

Giro un tris valido e non ho abbastanza carri (o non ne ho affatto).
È lecito che decida di non giocarlo e mi riprendo le mie carte?

Assolutamente no. Se riveli un tris e non hai carri sufficienti, sono affari tuoi. Così come se dichiari di voler effettuare un attacco e cambi idea, almeno un lancio di dadi lo devi fare per forza. http://forum.egcommunity.it/showthre...=1#post1374589

Se le carte vengono girate, in quel momento il tris è evidentemente giocato. Se le le carte non vengono girate o quelle giocate non costituiscono un tris, l'azione è semplicemente annullata perchè non valida. Dato che vi possono essere decine di possibili frasi o gesti, questa è la tipica situazione nella quale l'arbitro, se interpellato, prende una decisione sulla base della sua interpretazione dei fatti accaduti, avendo ben chiaro in mente il principio in base al quale una volta rivelate le carte il tris è da considerare giocato a tutti gli effetti. http://forum.egcommunity.it/showthre...=1#post1374671

[vonnegut]

Al momento buono giro il tris e... mi accorgo di non avere carri.

Vuoi giocare a soldi?

[maskass]

Sembrerà banale il quesito ma è tutt'altro che banale.
Tutto è già scritto nel titolo:

Al momento buono giro il tris e... mi accorgo di non avere carri.
Che succede?

a) Perdo il tris! Sono una vera pippa! Dovevo accorgermene prima di essere senza carri!
b) Mi riprendo il tris e me lo tengo da parte chiedendo scusa agli altri giocatori, e nessuno se ne ha a male...

quale è la risposta esatta?
Dove trovo nel RTU la risposta a questa domanda?

grassie a tutti quelli che vorranno postare la propria indicazione

...un fedeing provocatore!

Ciao Federico! Non so quanto la domanda sia casuale visto che è appena successo a Ravenna, in ogni caso, proprio perché ho avuto modo di confrontarmi con più persone a proposito di questo giorni fa, posso contribuire dandoti il mio (personalissimo) parere fresco di discussione

Il caso specifico non è trattato nella casistica che trovi nell'RTU, né lo era nel regolamento stilato al torneo in cui è successo. Per questa ragione, la scelta fra un'opzione (obbligare comunque il giocatore a "sprecare" il tris) o l'altra (permettergli di tornare sui suoi passi conservando le carte per un altro momento) è tecnicamente a discrezione dell'arbitro.

Il buon senso (o il buon arbitro) ci ricorda però che esiste un principio guida valido in tutta la casistica fin qui condivisa e pubblicata: quando si dichiara una certa mossa si è poi obbligati a portarla a compimento. Principio ben descritto dalla breve formula "mossa dichiarata è mossa fatta".
E' rispettato quando nella casistica si parla di attacchi. Cito dalla casistica RTU (RTU organizzatori):

quando si è dichiarato a voce alta un attacco dicendo “attacco x da y” (o lo si è indicato a gesti) si è sempre obbligati ad eseguirlo, cioè ad effettuare almeno un lancio dei dadi

Lo è, per citare un altro esempio, quando si dichiara uno spostamento e di conseguenza non si può cambiare idea e attaccare. Sempre da RTU:

dicendo la parola “spostamento” senza specificare da e verso quale territorio, si perde comunque il diritto ad effettuare altri attacchi in quel turno di gioco.

Quindi, a mio parere, un arbitro dovrebbe obbligare il giocatore ad eseguire quanto dichiarato (o indicato a gesti). A meno che la cosa si tecnicamente impossibile... A chi non è capitato un "attacco da Africa Orientale a Medioriente"?



Giusto per la cronaca, magari qualcuno se lo sta chiedendo, dico come è andata a Ravenna. E' stato chiamato un arbitro al tavolo e questo ha preso la decisione opposta. A fine partita (non ero a quel tavolo) ho avuto modo di chiacchierarci un po' e gli ho detto più o meno quello che ho scritto sopra. Pur nel rispetto del regolamento, si è reso conto di aver preso una decisione in controtendenza rispetto una prassi consolidata. Amen. Ovviamente, visto che si era soltanto alla prima partita, si è deciso per quel torneo di attenersi alla decisione già presa. Ma penso che sia bene chiudere il caso come "episodio da non ripetersi".

Anzi, qualcuno ha già suggerito di aggiungerlo alla casistica da tramandare di copia&incolla in copia&incolla, che forse è la cosa migliore.

[wolf62]

Ciao Federico! Non so quanto la domanda sia casuale visto che è appena successo a Ravenna, in ogni caso, proprio perché ho avuto modo di confrontarmi con più persone a proposito di questo giorni fa, posso contribuire dandoti il mio (personalissimo) parere fresco di discussione

Il caso specifico non è trattato nella casistica che trovi nell'RTU, né lo era nel regolamento stilato al torneo in cui è successo. Per questa ragione, la scelta fra un'opzione (obbligare comunque il giocatore a "sprecare" il tris) o l'altra (permettergli di tornare sui suoi passi conservando le carte per un altro momento) è tecnicamente a discrezione dell'arbitro.

Il buon senso (o il buon arbitro) ci ricorda però che esiste un principio guida valido in tutta la casistica fin qui condivisa e pubblicata: quando si dichiara una certa mossa si è poi obbligati a portarla a compimento. Principio ben descritto dalla breve formula "mossa dichiarata è mossa fatta".
E' rispettato quando nella casistica si parla di attacchi. Cito dalla casistica RTU (RTU organizzatori):

quando si è dichiarato a voce alta un attacco dicendo “attacco x da y” (o lo si è indicato a gesti) si è sempre obbligati ad eseguirlo, cioè ad effettuare almeno un lancio dei dadi

Lo è, per citare un altro esempio, quando si dichiara uno spostamento e di conseguenza non si può cambiare idea e attaccare. Sempre da RTU:

dicendo la parola “spostamento” senza specificare da e verso quale territorio, si perde comunque il diritto ad effettuare altri attacchi in quel turno di gioco.

Quindi, a mio parere, un arbitro dovrebbe obbligare il giocatore ad eseguire quanto dichiarato (o indicato a gesti). A meno che la cosa si tecnicamente impossibile... A chi non è capitato un "attacco da Africa Orientale a Medioriente"?



Giusto per la cronaca, magari qualcuno se lo sta chiedendo, dico come è andata a Ravenna. E' stato chiamato un arbitro al tavolo e questo ha preso la decisione opposta. A fine partita (non ero a quel tavolo) ho avuto modo di chiacchierarci un po' e gli ho detto più o meno quello che ho scritto sopra. Pur nel rispetto del regolamento, si è reso conto di aver preso una decisione in controtendenza rispetto una prassi consolidata. Amen. Ovviamente, visto che si era soltanto alla prima partita, si è deciso per quel torneo di attenersi alla decisione già presa. Ma penso che sia bene chiudere il caso come "episodio da non ripetersi".

Anzi, qualcuno ha già suggerito di aggiungerlo alla casistica da tramandare di copia&incolla in copia&incolla, che forse è la cosa migliore.

assolutamente da non ripetersi
se l'eccezzione l'avessero fatta con me a Como nel mio primo raduno(ma in quel caso io feci la caxxata per ben 2 volte in 5 turni nello stesso game ) avrei vinto io al mio tavolo e non.........Di Ca.so.la e questo si sa cosa ha............causato e scatenato

[spartac]

Vedo che la cosa è stata messa sotto forma di sondaggio, ma tra le opzioni manca quella fondamentale: è l'arbitro che decide cosa puoi fare.

Ti consiglierei di aggiungerla.

[sulfureo]

la prassi al mio club è che chi gira un tris poi lo gioca, e se non ha tutti i carri che il tris prevede più i suoi di diritto mette solo quelli che ha a disposizione. Pensavo che fosse una regola inderogabile, una volta che hai mostrato il tris agli altri.

E' capitato, in sdadata, di veder girare tris da... 6, perché se poi non ti torna il giro è inutile fare i carri e girare un tris da 10 dopo.

[unounouno]

A differenza di altre situazioni in cui siamo più tolleranti, a Roma seguiamo scrupolosamente il postulato dell'opzione A.
Giocare il tris è un mossa strategica molto importante alla stregua della gestione dei carri, è imperativo saper integrare i due ambiti.

[Valehikari]

Lo perdi sicuramente, se hai girato le carte.

Concentrarsi sul gioco e sulla gestione delle forze è fondamentale, pensarci prima è importantissimo e ritirare un tris per me è una cosa fuori da ogni logica.... Soprattutto informando gli altri che ce l'hai, influenzeresti il resto della partita decisivamente.

Se giri le carte, metti i carri e se non hai contato i carri nella tua scatola è peggio per te...

mi sembra comunque una cosa evitabile, diciamo... Basta un po' di attenzione.

NB Ovviamente parlo di torneo. In amichevole penso che si possa decidere di comune accordo al tavolo e si possa ritirare qualsiasi mossa fatta.

[fortebraccio]

(ma in quel caso io feci la caxxata per ben 2 volte in 5 turni nello stesso game )

Hai capito perchè ti chiedono tutti di tornare a giocare?

[Giorgio Silvestri]

la prassi al mio club è che chi gira un tris poi lo gioca, e se non ha tutti i carri che il tris prevede più i suoi di diritto mette solo quelli che ha a disposizione. Pensavo che fosse una regola inderogabile, una volta che hai mostrato il tris agli altri.

E' capitato, in sdadata, di veder girare tris da... 6, perché se poi non ti torna il giro è inutile fare i carri e girare un tris da 10 dopo.

Esattamente!

E' perfettamente nello spirito di quanto dice maskass.

Anche io sono della linea "mossa dichiarata è mossa fatta".

Credo sia l'unica interpretazione nello spirito delle altre norme.

Che poi per quieto vivere si possa derogare con facilità è un altro discorso (in particolare a
livello amichevole di club).