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Discussione: La Grande Bellezza trionfa agli oscar
  1. #31
     T. Colonnello
     
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    Re: La Grande Bellezza trionfa agli oscar

    Quote nebula ha scritto: Visualizza il messaggio
    Troppe citazioni diventano una scopiazzatura.

    Tu che ne pensi?
    Credo che ispirarsi a Fellini, uno dei più celebrati maestri della storia del cinema, non sia deprecabile.

    L'unica cosa che conta è catturare l'attenzione dello spettatore e non annoiarlo.

    Se hai avuto l'impressione di averlo già visto, hai fatto bene a cambiare canale, io non ho avuto la sensazione di avere sprecato il mio tempo.

    Onestamente mi sembra un film fatto bene, Sorrentino non sarà Orson Welles, ma non è neanche Ed Wood.


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  2. #32
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    Re: La Grande Bellezza trionfa agli oscar

    Quote alobox ha scritto: Visualizza il messaggio
    penso di non aver mai visto un film più insulso. A parte il fatto che ha vinto solo perchè fa il verso a Fellini (non c'è alcun'altra ragione) mi fa ridere che gli itaGliani si vantino per aver portato a casa un oscar dove si prendono per il culo gli itaGliani stessi
    ilfattoquotidiano.it

    Oscar: la grande vuotezza


    di Marco Travaglio | 6 marzo 2014

    Dopo gli Oscar per i migliori film, ci vorrebbe un Oscaretto per i migliori commenti italiani agli Oscar. Provinciali, retorici, cialtroni, pizzaemandolineschi. Un po’ come dopo le partite dei Mondiali quando vince l’Italia: il patriottismo ritrovato, l’orgoglio tricolore, il riscatto nazionale, l’ottimismo della volontà, la metafora del Paese che rinasce, il sole sui colli fatali di Roma. Questa volta però, con l’Oscar a La grande bellezza, c’è un di più: l’esultanza di chi s’è fermato al titolo, senza capire che è paradossale come tutto il film. Ecco: quello di Sorrentino è il miglior film straniero anche e soprattutto in Italia. IlCorriere fa dire al regista che “con me vince l’Italia”, ma è altamente improbabile che l’abbia solo pensato: infatti ha dedicato l’Oscar alla famiglia reale e artistica, al Cinema e agli idoli adolescenziali (compreso – che Dio lo perdoni – Maradona, inteso però come il fantasista del calcio, non del fisco).


    Eppure Johnny Riotta, sulla Stampa, vede nel film addirittura “un monito” e spera “che la vittoria riporti un po’ di ottimismo in giro da noi”. E perché mai? Pier Silvio B., poveretto, compra pagine di giornali per salutare l’’”avventura meravigliosa” sotto il marchio Mediaset. Sallusti vede nell’Oscar a un film coprodotto e distribuito da Medusa la rivincita giudiziaria del padrone pregiudicato (per una storia di creste su film stranieri): “Ci son voluti gli americani, direi il mondo intero, per riconoscere che Mediaset non è l’associazione a delinquere immaginata dai magistrati”. Ora magari Ghedini e Coppi allegheranno l’Oscar all’istanza di revisione del processo al Cainano.


    “Oggi – scrive su Repubblica Daniela D’Antonio, moglie giornalista di Sorrentino – ho scoperto di avere tantissimi amici”. Infatti Renzi invita “Paolo per una chiacchierata a tutto campo”.Napolitano sente “l’orgoglio di un certo patriottismo” per un “film che intriga per la rappresentazione dell’oggi”. Contento lui. Alemanno, erede diretto dei Vandali, Visigoti e Lanzichenecchi, vaneggia di “investire nella bellezza di Roma e nel suo immenso patrimonio artistico”. Franceschini, ex ministro del governo Letta che diede un’altra sforbiciata al tax credit del cinema, sproloquia di un “Paese che vince quando crede nei suoi talenti” e di “iniezione di fiducia nell’Italia”. Fazio, reduce da un Sanremo di rara bruttezza dedicato alla bellezza, con raccapricciante scenografia color caco marcio, vuole “restituire” e “riparare la grande bellezza”. Il sindaco Marinorende noto di aver “detto a Paolo che lo aspetto a Roma a braccia aperte per festeggiare lui e il film, per il prestigio che ha donato alla nostra città e al nostro Paese”. Ma che film ha visto? È così difficile distinguere un film da una guida turistica della proloco?


    In realtà, come scrive Stenio Solinas sul Giornale, quello di Sorrentino “è il film più malinconico, decadente e reazionario degli ultimi anni, epitaffio a ciglio asciutto sulla modernità e i suoi disastri”. Il referto medico-legale in forma artistica di un Paese morto di futilità e inutilità, con una classe dirigente di scrittori che non scrivono, intellettuali che non pensano, poeti muti, giornalisti nani, imprenditori da buoncostume, chirurghi da botox, donne di professione “ricche”, cardinali debolucci sulla fede ma fortissimi in culinaria, mafiosi 2.0 che sembrano brave persone, politici inesistenti (infatti non si vedono proprio). Una fauna umanoide disperata e disperante che non crede e non serve a nulla, nessuno fa il suo mestiere, tutti parlano da soli anche in compagnia e passano da una festa all’altra per nascondersi il proprio funerale. Si salva solo chi muore, o fugge in campagna. È un mondo pieno di vuoto che non può permettersi neppure il registro del tragico: infatti rimane nel grottesco. Scambiare il film per un inno al rinascimento di Roma (peraltro sfuggito ai più) o dell’Italia significa non averlo visto o, peggio, non averci capito una mazza. Come se la Romania promuovesse Dracula a eroe nazionale e i film su Nosferatu a spot della rinascita transilvana.
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  3. #33
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    Re: La Grande Bellezza trionfa agli oscar

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ecco, questo mi ha definitivamente convinto della pallosità del film
    Non che abbia un odio a prescindere per i film "lenti", ma quando lo sono troppo e senza senso, o diciamo con un senso che io non so cogliere, li evito. The Tree of Life l'ho percepito come un documentario di Quark musicato, ma molto molto meno interessante di un documentario. Una noia insopportabile. Spero che il neo-oscarato Sorrentino non deluda allo stesso modo
    stessa percezione di the tree of life per tutta(almeno nove nove decimi)la sua durata. nella grande bellezza ho rivissuto le stesse sensazioni per almeno i primi venti minuti. per il resto del film invece non mi sono comunque quantomeno entusiasmato!
    ...certo che la vita è bella di emozioni me ne aveva regalate un'ideina di piùùùù!!!!!
    l'unica paura che sento veramente è quella di non riuscire più a sentire niente

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