Chiarimento...per tutti ma sopratutto per Taffomix

[carrisiko]

Salve. Mi sembra doveroso chiarire la motivazione della mia segnalazione : http://forum.egcommunity.it/showthread.php?t=60197.
Come è noto non sono abituato a fare segnalazioni di questo tipo. Forse la prima che feci fu nel 2010 quando mi accreditai...e da li mai nessuna segnalazione perchè ritengo che molto spesso sia frutto di rosikamento. Durante questo game ho sbagliato intervenendo in chat perchè infastidito un pò dall'andamento: capita a tutti, non è mio solito parlare in game challenge (quasi mai) ma in questa circostanza non mi sono controllato...pardon. Certamente appena Il giocatore verde ha premuto il tasto del silenzio, io tacqui. Alla fine del game il giocatore Milano1977 era infastidito con me e nelle diverse cose dette asseriva che se avesse copiato la chat ed esposta in camera arbitrale, il sottoscritto sarebbe stato squalificato anche senza regime di silenzio. Io gli dissi che non era come diceva lui e che se avesse segnalato, la squalifica non avrebbe riguardato me bensì milano1977 e taffomix. Milano1977 non convinto mi cito il regolamento challenge paragrafo 5.5 dandomi dell'arrogante e spavaldo in messaggio privato. A quel punto gli ho detto: ok visto che pensi che sono arrogante e spavaldo e con questo paragrafo 5.5 mi stai mettendo in confusione, io segnalo anche se la cosa risultasse a mio discapito...così vediamo chi si deve levare qualche dubbio. Capisco che si poteva evitare tutto ciò...ma sono momenti...e non si può essere infallibili.

Scusate tutti

Carretto

[spartac]

Visto che viene sollevato un problema di interpretazione del regolamento e visto che tale interpretazione spetta solo ed esclusivamente all'arbitro (art. 5.17), specifico, pur avendolo già fatto all'interno della Camera Arbitrale, come viene interpretata la regola del silenzio.

Tanto per cominciare, l'accredito dà diritto ad accedere a una serie di stanza riservate, che consentono di giocare modalità diverse di gioco avendo la garanzia di poterlo fare all'interno di un ambiente nel quale vigono e vengono fatte rispettare alcune semplici regole. Una di queste regole è appunto quella che prevede di non influenzare le mosse avversarie.

Fra le varie modalità di gioco ad esclusivo utilizzo dei giocatori accreditati vi è poi anche la stanza Challenge che è, da molti anni, quella nella quale il gioco raggiunge la sua massima espressione di qualità. A questi giocatori è data la possibilità di decidere, in autonomia, se e quando le parole scritte da un avversario debbano essere considerate eccessive. Se nessuno preme quel tasto, l'arbitro non può far altro che ritenere che i giocatori coinvolti non abbiano considerato raggiunto il limite.

Nel momento in cui quel tasto viene premuto, qualsiasi cosa scritta diventa potenzialmente illecita, ma anche in questo caso la decisione viene lasciata ai diretti interessati. L'arbitro, infatti, interviene con una sanzione solo ed esclusivamente a seguito di un reclamo.

Poichè non esiste una regola riguardante come e quando sia lecito premere il tasto del silenzio, l'arbitro si limita a considerare quel gesto come una sorta di linea rossa tracciata dai giocatori stessi che determina da quando deve scattare il suo giudizio, almeno per quanto riguarda tutto ciò che rientra nell'ambito dell'opinabile (in pratica se il tasto del silenzio viene premuto dopo un insulto pesante, l'arbitro interviene, perchè non siamo più nell'ambito dell'interpretazione di ciò che può o non può influenzare le mosse altrui).

Nel caso in questione, questi sono i motivi per cui la squalifica è stata comminata a chi ha scritto dopo la richiesta del silenzio e non a chi ha scritto prima di tale richiesta. La regola del silenzio è interpretata in questo modo sin dal giorno in cui è entrata in vigore, ormai molti anni fa.

[cornetto18]

Visto che viene sollevato un problema di interpretazione del regolamento e visto che tale interpretazione spetta solo ed esclusivamente all'arbitro (art. 5.17), specifico, pur avendolo già fatto all'interno della Camera Arbitrale, come viene interpretata la regola del silenzio.

Tanto per cominciare, l'accredito dà diritto ad accedere a una serie di stanza riservate, che consentono di giocare modalità diverse di gioco avendo la garanzia di poterlo fare all'interno di un ambiente nel quale vigono e vengono fatte rispettare alcune semplici regole. Una di queste regole è appunto quella che prevede di non influenzare le mosse avversarie.

Fra le varie modalità di gioco ad esclusivo utilizzo dei giocatori accreditati vi è poi anche la stanza Challenge che è, da molti anni, quella nella quale il gioco raggiunge la sua massima espressione di qualità. A questi giocatori è data la possibilità di decidere, in autonomia, se e quando le parole scritte da un avversario debbano essere considerate eccessive. Se nessuno preme quel tasto, l'arbitro non può far altro che ritenere che i giocatori coinvolti non abbiano considerato raggiunto il limite.

Nel momento in cui quel tasto viene premuto, qualsiasi cosa scritta diventa potenzialmente illecita, ma anche in questo caso la decisione viene lasciata ai diretti interessati. L'arbitro, infatti, interviene con una sanzione solo ed esclusivamente a seguito di un reclamo.

Poichè non esiste una regola riguardante come e quando sia lecito premere il tasto del silenzio, l'arbitro si limita a considerare quel gesto come una sorta di linea rossa tracciata dai giocatori stessi che determina da quando deve scattare il suo giudizio, almeno per quanto riguarda tutto ciò che rientra nell'ambito dell'opinabile (in pratica se il tasto del silenzio viene premuto dopo un insulto pesante, l'arbitro interviene, perchè non siamo più nell'ambito dell'interpretazione di ciò che può o non può influenzare le mosse altrui).

Nel caso in questione, questi sono i motivi per cui la squalifica è stata comminata a chi ha scritto dopo la richiesta del silenzio e non a chi ha scritto prima di tale richiesta. La regola del silenzio è interpretata in questo modo sin dal giorno in cui è entrata in vigore, ormai molti anni fa.

Non vorrei intromettermi ma non riesco a trattenermi nel rilevare che la cosa stride un po'. La spiegazione d Spartac è corretta e coerente con il regolamento, nondimeno risalta agli occhi che si presta ad interpretazioni soggettive.
La regola del silenzio viene applicata rigidamente, prevista addirittura nell'ammissione della conoscenza, all'atto della richiesta dell'accredito. Ma il fine di questa ferrea regola (nemmeno un puntino) è proprio perchè si vuole che la chat non influenzi l'andamento della partita. Ora, egregi signori, se un puntino può influenzare la partita (perchè due giocatori possono accordarsi prima della partita sul significato del puntino), una frase del tipo "attacchi solo me", a vostro avviso, può essere ritenuta un'infrazione al regolamento della camera challenge? Secondo me si!
Beninteso, la mia non vuole essere una polemica ma uno sprone a cercare una regola ancora più ferrea della regola del silenzio, che non lasci alcun dubbio ad interpretazioni diverse. Io suggerirei di lasciare la chat libera durante il piazzamento per i saluti ed altro e di escluderla totalmente ad inizio partita con un segnale automatico della richiesta del silenzio. Senza bisogno di implementare nulla tecnicamente, si dà l'incarico a chi forma la stanza, di farlo in automatico alla fine del piazzamento.

[spartac]

Beninteso, la mia non vuole essere una polemica ma uno sprone a cercare una regola ancora più ferrea della regola del silenzio, che non lasci alcun dubbio ad interpretazioni diverse. Io suggerirei di lasciare la chat libera durante il piazzamento per i saluti ed altro e di escluderla totalmente ad inizio partita con un segnale automatico della richiesta del silenzio. Senza bisogno di implementare nulla tecnicamente, si dà l'incarico a chi forma la stanza, di farlo in automatico alla fine del piazzamento.

La regola attuale non esclude affatto che un giocatore possa chiedere il silenzio immediatamente e senza dare spiegazioni. Non si vede però, per quale motivo questa cosa dovrebbe essere imposta per regolamento.

Se secondo te un giocatore che gioca il torneo Challenge è influenzabile da una battuta di un avversario e non vuoi correre questo rischio, premi il tasto del silenzio, ma se altri la pensano diversamente mi sembra più che logico che siano loro a decidere come giocare la loro partita.

[cornetto18]

La regola attuale non esclude affatto che un giocatore possa chiedere il silenzio immediatamente e senza dare spiegazioni. Non si vede però, per quale motivo questa cosa dovrebbe essere imposta per regolamento.

Se secondo te un giocatore che gioca il torneo Challenge è influenzabile da una battuta di un avversario e non vuoi correre questo rischio, premi il tasto del silenzio, ma se altri la pensano diversamente mi sembra più che logico che siano loro a decidere come giocare la loro partita.

Va benissimo, teniamoci questa possibilità decisionale e...le conseguenti discussioni.

[spartac]

Va benissimo, teniamoci questa possibilità decisionale e...le conseguenti discussioni.

Le discussioni ci saranno sempre, perché sono parte integrante di qualsiasi gioco coinvolgente come Risiko, nel quale ogni giocatore ha una propria personalissima idea di cosa sia "giusto" e di cosa sia "sbagliato".

Se inserissimo la regola che suggerisci tu, dovremmo discutere con tutti quelli ai quali piace giocare potendo parlare in libertà.

[annarisiko]

Le discussioni ci saranno sempre, perché sono parte integrante di qualsiasi gioco coinvolgente come Risiko, nel quale ogni giocatore ha una propria personalissima idea di cosa sia "giusto" e di cosa sia "sbagliato".

Se inserissimo la regola che suggerisci tu, dovremmo discutere con tutti quelli ai quali piace giocare potendo parlare in libertà.

Ma Spartac... quindi... è possibile giocare una partita challenge parlando in libertà?

Ero convinta che non fosse mai possibile parlare, commentare ecc!

Si tratta di un torneo ufficiale valido per la qualificazione al Nazionale... non dovrebbe essere mai permesso secondo me. Se uno vuole farsi una partita parlando in libertà c'è la digital...

Anche io penso che il silenzio obbligatorio, in effetti, risolverebbe tante questioni... e lo metterei per ogni partita di un torneo ufficiale. Capisco che all'inizio potrebbe dare più lavoro all'Arbitro... prima che venga assimilata la nuova regola ci vuole un po' di tempo; ma sul lungo periodo si avrebbero molti benefici, secondo me.


P.S. @carrisiko : carretto che mi combini? L'anno scorso ti ho votato proprio per la tua correttezza

[spartac]

Ma Spartac... quindi... è possibile giocare una partita challenge parlando in libertà?

E' da quando è stato introdotto il tasto del silenzio (non so più neppure io da quanti anni) che esiste questa possibilità teorica. Tutto questo "stupore" mi lascia sinceramente abbastanza perplesso, soprattutto da parte di una persona esperta come dovresti essere tu.

Il tasto del silenzio è stato introdotto proprio par lasciare ai giocatori piena libertà di poter decidere come intendano giocare la partita e non introduce alcuna novità rispetto ad una partita live dove sia presente l'arbitro. L'unica differenza sta nel fatto che a un tavolo live è l'arbitro che può decidere sul momento se i commenti fatti siano da considerare accettabili o meno, chiedendo quindi ai giocatori di giocare in silenzio, mentre online sono i giocatori stessi a doversi autoregolare, proprio per la mancanza di qualcuno "seduto" insieme a loro.

[annarisiko]

E' da quando è stato introdotto il tasto del silenzio (non so più neppure io da quanti anni) che esiste questa possibilità teorica. Tutto questo "stupore" mi lascia sinceramente abbastanza perplesso, soprattutto da parte di una persona esperta come dovresti essere tu.

Il tasto del silenzio è stato introdotto proprio par lasciare ai giocatori piena libertà di poter decidere come intendano giocare la partita e non introduce alcuna novità rispetto ad una partita live dove sia presente l'arbitro. L'unica differenza sta nel fatto che a un tavolo live è l'arbitro che può decidere sul momento se i commenti fatti siano da considerare accettabili o meno, chiedendo quindi ai giotcatori di giocare in silenzio, mentre online sono i giocatori stessi a doversi autoregolare, proprio per la mancanza di qualcuno "seduto" insieme a loro.

Il mio stupore rimane... ma fai bene ad usare il condizionale riguardo alla mia esperienza.

Se l'art. 5.5 del regolamento è valido e mi pare universalmente riconosciuto e accettato (in teoria), e fermo restando che per scambiarsi convenevoli o altro è possibile usare la stanza prima dell'inizio della partita, non vedo quale sia il problema nell'introdurre la regola del silenzio sempre.

Penso che dovrebbe essere introdotta proprio perché, a differenza dei tornei live, non c'è un arbitro da interpellare in caso di bisogno... o seduto al tavolo. In partite ufficiali non si parla, punto.

La mia opinione è che risolverebbe moltissime questioni, ma soprattutto promuoverebbe un gioco più leale e rispettoso nei confronti degli avversari.

[Turetto]

Se 4 amici vogliono giocare una chall.. perchè ci deve essere qualcosa di tecnico che impone di parlare???
Se davvero pensate che non si debba parlare,basta sedersi salutare e premere il tasto....
E' una delle poche cose che i giocatori possono scegliere... volete togliere pure questa...?!?