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Discussione: La visione Redstar
  1. #21
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    Un esempio

    Sfruttando le definizioni del dizionario, in particolare il concetto che una strategia riguarda una conquista definitiva, mentre una tattica e' un mezzo per conseguire la strategia, possiamo fare un semplice esempio.

    Supponiamo di avere in obiettivo Kamchatka, Giappone, e Mongolia e di avere 2 di questi 3 territori. Un obiettivo strategico puo' essere quello di conquistare il terzo territorio e ottenere una nicchia. Nel nostro piano questa conquista si configura certamente come definitiva, in quanto difenderemo un territorio in meno e manterremo i 3 territori sino alla fine della partita, per ottenere i loro punti. Uno dei nostri obiettivi strategici e' quindi la conquista di questa nicchia.

    Per conquistare la nicchia dobbiamo trovare un modo, una tattica.

    Nei messaggi successivi faccio alcuni esempi di tattiche.
    paperinikredstar non è in linea
  2. #22
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    1) L' ATTACCO DIRETTO

    La tattica piu' semplice e' quella diretta, attaccare immediatamente il territorio che ci manca. Se questo territorio e' ben protetto pero', rischiamo di subire un attacco dovuto al nostro indebolimento in un attacco fallito.
    paperinikredstar non è in linea
  3. #23
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    2) L' ATTESA

    Allora possiamo utilizzare come tattica l'attesa, rinforzando turno per turno i territori che possediamo, per poi attaccare quando siamo in superiorita'. L'avversario puo' pero' rinforzare adeguatamente.
    paperinikredstar non è in linea
  4. #24
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    3) LA TRAPPOLA

    Entriamo piu' in dettaglio nell 'esempio. Supponiamo di possedere Giappone e Kamchatka, e che ci manchi la Mongolia (tra l'altro un territorio molto appetitoso, perche' vale 6 punti).
    Possiamo tentare di farci attaccare. Spostiamo tutti i carri in Kamchatka, tranne 3 che lasciamo in Giappone. Se l'avversario ci attacca abbiamo qualche probabilita' che le sue perdite siano quantomeno pari alle nostre, e soprattutto lo costringiamo a dividere le sue armate su due territori. Avremo cosi' un territorio in piu' da conquistare, ma partendo da un territorio con molte armate (il kamchatka), attaccando territori con poche armate (sfruttando quindi il vantaggio di portare l'avversario rapidamente sotto le 3 armate, situazione nella quale l'attaccante non e' piu' molto penalizzato).
    Naturalmente bisogna fare bene i conti, di quante armate abbiamo noi e di quante ne ha lui (rinforzi del turno compresi) per evitare di peggiorare la situazione, cioe' di regalargli un territorio e di non poterlo nemmeno riconquistare. Naturalmente se lui ha molte armate, quelle nostre da lasciare in Giappone potrebbero essere 4, oppure 5, ecc. Devono essere un numero sufficientemente basso per invogliarlo, ma anche sufficientemente alto per fargli perdere parecchie armate prima della conquista (che, se siamo fortunati, potrebbe anche non avvenire, lasciandoci in situazione ancora piu' favorevole).
    paperinikredstar non è in linea
  5. #25
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    4) IL TRANELLO

    Supponiamo di possedere anche l' Alaska. In questo caso possiamo mettere in atto un bluff. Concentriamo i nostri rinforzi, turno dopo turno, in Alaska, facendo credere di avere interesse ad attaccare in nord america nell'immediato. Questa tattica e' piu' efficace se in nord america l'alaska ha territori confinanti del nostro avversario. Il nostro avversario, se cade nel tranello, tendera' a non rinforzare molto il territorio che ci manca in asia per fare nicchia, e si concentrera' anzi in nord america e in altre parti della mappa. Quando avremo molte armate in Alaska e la situzione sara' favorevole, attaccheremo dal Giappone la Mongolia finche' restermo con meno di 4 armarte, poi attaccheremo dal Kamchatka. Nell'occupazione porteremo tutte le armate del Kamchatka, tranne le due di presidio, in Mongolia. poi sposteremo un congruo numero di armate dall' Alaska al kamchatka. In questo modo la nicchia sara' ben protetta.
    Una parte delle armate dell' Alaska sono servite per coprire la nostra nicchia, quindi hanno partecipato attivamente al raggiungimento del nostro obiettivo strategico, ingannando l'avversario sul loro reale compito, inducendolo quindi ad "abbassare la guardia".
    paperinikredstar non è in linea
  6. #26
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    5) IL DEPISTAGGIO

    In modo analogo al precedente, concentriamo una parte dei nostri rinforzi (1 carro) in una parte della mappa in cui confiniamo con il nostro avversario, facendo credere che e' in quel punto il nostro interesse, e che non siamo invece interessati alla Mongolia. L'obiettivo e' di rinforzare Kamchatka e Giappone con 2 armate per turno, e far rinforzare la mongolia dal nostro avversario con una sola armata per turno.
    Siamo "sul filo", il difensore ha comunque grande vantaggio in combattimento, e sarebbe meglio che il nostro avversario non rinforzasse la mongolia tutti i turni. E' comunque improbabile che il nostro avversario non posizioni almeno un'armata a turno in Mongolia (ma non e' impossibile, anche perche' la Mongolia potrebbe non essere nel suo obiettivo).
    paperinikredstar non è in linea
  7. #27
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    6) IL GIOCO DELLA CARTA O CARTINA

    Possiamo aprire carta a uno degli altri avversari o a entrambi, per otenere un tris e conquistare la mongolia. Stiamo attenti pero' a non creare piu' danno che vantaggio, fornendo carte ai nostri avversari.
    E' possibile anche tentare l'azzardo di fare carta in Giappone proprio con l'avversario che possiede la mongolia. Questo perche', se rinforziamo bene kamchatka e Giappone, anche se lui avesse il tris prima di noi difficilmente rischierebbe una improbabile conquista di due territori per ottenere una nicchia, considerando anche che gia' possiede il territorio dei tre che vale di piu'.
    paperinikredstar non è in linea
  8. #28
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    Sono solo esempi. Non e' detto che tutti funzionino. E' anche possibile che non ne funzioni nessuno. Molto dipende da come reagira' il nostro avversario.
    Inoltre il nostro obiettivo e la situazione della mappa possono non essere congeniali all'utilizzo di una o piu' tattiche; disperdere le proprie forze in altri punti della mappa fuori obiettivo, in particolare, puo' non essere assolutamente consigliabile.
    In ogni caso sono tutte tattiche possibili. Come si vede c'e' un obiettivo strategico, e 6 esempi di tattiche per raggiungerlo.
    Questo intendevo dicendo che la tattica e' il cuore dell abattaglia. E' ben piu' ricca e mutevole della strategia.

    Un esempio semplice di tattica, non riferito a questo esempio, e' la conquista di un territorio protetto da due armate che assolutamente non ci serve perche' non e' nel nostro obiettivo.
    Lo conquistiamo per ottenere una carta, che poi ci servira' invece per raggiungere un obiettivo strategico.


    Redstar

    P.S. Sono i 6 esempi tattici che mi sono venuti in mente, riferiti a quell'esempio di obiettivo strategico. Probabilmente ce ne sono altri. Qualcuno ha qualche idea per arricchire il panorama delle tattiche possibili?
    Giudicare preclude la possibilità di conoscere.
    "La mia libertà finisce dove comincia la vostra." - Martin Luther King

    Non abbandonerò alcuna partita, per alcun motivo, nemmeno subito dopo lo start. Questa comunicazione è da considerarsi sostitutiva di una analoga comunicazione pre-partita.

    http://forum.egcommunity.it/showthre...06#post1124806
    Quando diamo un giudizio assoluto (non limitato ad un fatto) su una persona, stiamo in realtà esprimendo il giudizio che abbiamo di noi stessi.
    paperinikredstar non è in linea
  9. #29
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    Un'altra tattica che assume rilevanza strategica potrebbe essere la seguente:

    Come presupposto suppongo la proprietà di un territorio rilevante in termini di punti e di obbiettivo e che i confini siano in mano per oltre il 50% di un giocatore.
    Potremmo rinforzare copiosamente il nostro territorio ottenendo in poco tempo un supremazia numerica (vista la necessità del nostro avversario di suddividere i sui rinforzi su più territori).
    Inoltre costringeremmo altri giocatori limitrofi a rinforzare il che potrebbe rappresentare un'ulteriore minaccia per il nostro avversario, se così non avvenisse avremmo ottenuto una superiorità anche nei loro confronti oppure potremmo approfittare dell' eventuale azione del nostro avversario contro questi giocatori (il nostro avversario potrebbe ulteriormente indebolirsi).
    Rimandandoti ogni valutazione sulla sua funzionalità e su ogni controtattica resta da cosiderare quale rilevanza strategica attribuire a questa tattica.
    Visto il valore del nostro territorio sono portato a pensare che, almeno in prima analisi, l'aspetto difensivo venga esaltato.
    E' possibile attribuirgli qualche connotato offensivo?

    In attesa di una tua valutazione ti saluto
    T-28 non è in linea
  10. #30
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    Controtattiche

    Nel mio intervento di prima ho accennato alle controtattiche:
    secondo te vale la pena di aprire una discussione in merito?
    Certo la controtattica è sempre e comunque una tattica !
    Ma separare l'analisi, secondo me, servirebbe a rendere la trattazione molto più pulita e comprensibile.

    Che ne dici?

    saluti
    T-28 non è in linea

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