Nessuno dimentica le sue imprese e nessuno dimentica che è stato uno dei tanti ad aver avuto problemi di doping perchè era doping anche quello di Simoni, di Garzelli, di Moser e persino di Coppi e Merx...
Personalmente credo sia stato uno dei più grandi scalatori della storia di questo sport ma non penso sia stato il più grande ciclista italiano dopo Coppi o il più grande degli ultimi 20 anni, come ho sentito dire... ma credo che Moser, Saronni, Chiappucci e Gianni Bugno non erano da meno, soprattutto quest'ultimo (Giro d'Italia con maglia Rosa dalla prima all'ultima giornata, altre 2 volte secondo al Giro, 3 volte secondo al Tour dietro ad un certo Indurain, 2 coppe del Mondo, 2 Campionati del Mondo + un bronzo e almeno una trentina di Classiche!)... "beccato" anche lui per "abuso di caffeina.
Lui ha avuto molto "clamore" per le sue vittorie e il suo declino è stato altrettanto "clamoroso" a differenza di altri che sono stati poco consacrati quando vincevano e poco considerati quando "cadevano"... il dispiacere personale è solo per l'uomo Pantani, un ragazzo di 34 anni, lo sportivo ho avuto modo di amarlo e di criticarlo e le sue imprese rimangono, poi ognuno le giudica a suo modo.
Non è giusto, secondo me, dire ora è colpa degli altri o trovare per forza le "colpe" in qualcun'altro... ha poco senso.
La Depressione e l'abuso di sostanze sono patologie che vengono da lontano, da una vita intera e vanno curate farmacologicamente e psicologicamente.
Si è ucciso Pavese, si sono uccisi miti della canzone, si sono uccise persone comuni e tutti i giorni qualcuno decide di staccare la spina ma la colpa, non è necessariamente degli altri o di qualcuno... forse è semplicemente quel "male di vivere" che abbiamo un po' tutti, la maggior parte di noi riesce a conviverci dando un senso alla propria esistenza, magari illudendosi di non essere solo di passaggio... alcuni preferiscono lasciare il gioco in anticipo.
Saluti, Carmine