MotoGp, Qatar: pole a Dovizioso, vola la Ducati. Poi le Honda, Rossi è ottavo
Il pilota italiano mette in riga Pedrosa e Marquez. Ottimo anche Iannone (quarto tempo), mentre Valentino è dietro
LOSAIL - Quello che aveva detto Marc Marquez in sede di presentazione ("Il mondiale più equilibrato di sempre") sembra avere un fondo di verità, almeno alle qualifiche del Gp del Qatar. La Ducati ufficiale di Andrea Dovizioso ha ottenuto la pole. L'italiano ha fermato i cronometri sul tempo di 1'54"113, precedendo le Honda di Dani Pedrosa (1'54"330) e del campione del mondo, Marc Marquez (1'54"437). Quarto posto per la seconda Ducati ufficiale, quella di Andrea Iannone (1'54"521), che si è piazzato davanti agli spagnoli Yonny Hernandez (1'54"675) con la Ducati Pramac e Jorge Lorenzo (1'54"711) sulla migliore delle Yamaha. Solo ottavo Valentino Rossi che, in sella alla Yamaha M1, ha girato in 1'54"851.
Dunque il pilota forlivese ha confermato che quanto mostrato dalla Ducati nei test effettuati nelle scorse settimane, soprattutto a Losail, non era un risultato effimero. La rossa GP15 numero 4, infatti, si è messa alle spalle le due Honda HRC. Ma il secondo tempo non è di Marc Marquez, ma di un grintosissimo Dani Pedrosa. Il pilota di Sabadell, sempre davanti al più titolato e giovane compagno di squadra in questa Q2 alla fine è dietro a Dovizioso per 217 millesimi, ma davanti per 107 dal due volte iridato. Il fenomeno di Cervera, forse ha sentito un po' la tensione - e sarebbe la prima volta -, non riuscendo a fare un giro scevro di qualche piccolo errore, ma per lui c'è comunque la terza piazzola sulla prima fila e, domenica, allo scattare della corsa sarà sicuramente pronto ad andarsi a prendere la testa del plotone dei primi.
La Honda, infatti, ha mostrato di avere un ottimo passo gara e questo, oltre al fatto di trattare bene le gomme, potrebbe bastare per stare davanti a questa Super Ducati. In seconda fila, infatti, dalla quarta piazza, scatterà l'altro Andrea, l'abruzzese Iannone che è stato più lento di quattro decimi rispetto al compagno di team. Al suo fianco a dimostrazione di quanto veloci vadano le moto di Borgo Panigale, c'è il colombiano Yonny Hernandez che con la moto del Pramac Racing è stato più lento di 562 millesimi, facemdo meglio di una trentina abbondante, della prima Movistar Yamaha, quella di Jorge Lorenzo. Dalla terza fila, poi, partiranno il britannico Bradley Smith con la Monster Yamaha Tech 3 a 0"619, che ha fatto meglio dell'altra Movistar di Valentino Rossi e di un grande Danilo Petrucci. L'italiano della Ducati Pramac Racing, infatti, ha dominato la Q1 e si è messo dietro altri tre piloti in quella decisiva. Dalla quarta, infatti, scatteranno Pol Espargarò con la Monster Yamaha Tech 3, la Suzuki del fratello Aleix e la Honda LCR dell'inglese Cal Crutchlow.
"Non avrei mai immaginato di partire così bene". E' il commento di Andrea Dovizioso. "Abbiamo lavorato nella maniera giusta nei pochi giorni che avevamo a disposizione, nella prima giornata non siamo partiti bene, ma abbiamo recuperato. Ringrazio la Ducati, gli ingegneri, hanno lavorato duro. Spero di aver fatto loro un bel regalo".
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