Mytaxi, l'App che fa felici i tassisti

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sentiamo che ne dice l'esperto popeye

Risparmio per il cittadino, rispetto per i tassisti. Mytaxi, l’App comprata da Mercedes tenta il colpacciodi ILARIA SALZANO

Partirà da Milano l’evoluzione della categoria. C’è chi ha saputo prendere concretamente le parti dei tassisti dopo mesi e mesi di lamentele, manifestazioni, quando la mobilità del futuro ha corso troppo velocemente, in città infossate dalla burocrazia. Oggi arriva Mytaxi. L’App, sbarcata già in 40 città al mondo, con cui la corporazione delle auto bianche sferrerà il contrattacco decisivo a Uber: consentirà a chiunque abbia uno smarthphone di prenotare la vettura più vicina in modo veloce e intelligente, a favore di un servizio legale, e senza rischi personali. Mytaxi, promossa da Mercedes che l’ha acquistata lo scorso anno, parte da subito con una flotta di 200 conducenti. Un’ancora di salvezza a quanto pare.

“Abbiamo avuto subito il loro consenso per lo sviluppo del progetto, li tutela e in più partirà in maniera totalmente gratuita fino a settembre proprio per farli rendere conto delle potenzialità del web e delle persone che lo utilizzano”, afferma Paolo Lanzoni Comunication Manager Mercedes. Solo successivamente la società deciderà che accordi applicare. E qui arriverà la rivoluzione vera, forse.

Dei 4800 operatori che girano nel Comune 4000 sono gli iscritti al 4040, 6969, 8585, il famigerato radiotaxi. Se Mytaxi dovesse fare l’exploit come ci si aspetta, anche in previsione dell’Expo, non è escluso che i conducenti possano abbandonare definitivamente il classico servizio usato finora,


uscendo da ogni tipo di diatriba: chi volesse utilizzare entrambi i metodi per incrementare il lavoro, già sa, infatti, che dovrebbe far fronte alle ferree regole della compagnia che tutt’oggi impediscono di usufruire di altri intermediari. Del resto l’URI (Unione Radiotaxi Italiani) l’idea dell’App l’ha tirata fuori già nel 2012 e diffusa per tutta Italia, ma per tutto il paese sono solo 10.000 le auto operative. Che il servizio non sia poi così efficiente?

Con Mytaxi parecchi si aspettano che la situazione si evolva radicalmente, grazie anche ad un’App più veloce e un risparmio maggiore da entrambi le parti. Il cittadino stesso sceglie il taxi dalla mappa dell’applicazione, in base alle proprie preferenze (modello, capienza, trasporto animali) ma senza passare per le conferme della sala radio, eliminando dunque i costi aggiuntivi che ne provengono. I tassisti intercettati ricevono la richiesta, una volta accettata, viene stabilita una connessione diretta ed entrambi possono vedere posizione, nome, targa, il tempo stimato all’arrivo, tracciando lo spostamento sul telefono.

Dunque, perché bisognerebbe usare un’App piuttosto che fare una telefonata? “Per non rimanere in attesa, per esempio, per scegliere cosa ci serve nello specifico e per tenere qualche soldo in tasca in fin dei conti. Senza contare che spesso in parecchie città non si è proprio a conoscenza dei numeri telefonici di riferimento. In fondo è proprio così che è nata la mia idea”, afferma il Ceo e fondatore, Niclaus Mewes. Per avvicinare i fruitori del taxi all’uso delle tecnologie, fino al 17 maggio il prezzo delle corse è stato dimezzato, e sin da subito è partito anche il “referral programm”, il cosiddetto “porta un amico”, con cui si può avere un buono di 15 euro per ogni nuovo utente e un regalo d’ingresso di 10 euro per il passeggero presentato.

Visti i presupposti, già parecchie vetture si sono iscritte prima del lancio: del resto l’Italia è il settimo paese in cui sbarca Mytaxi, il che significa che anche quel portfolio di 10.000 download a livello europeo potrebbe essere un buon tornaconto con i prossimi mesi di fiera nella città meneghina. Mercedes poi per chi entrerà a far parte del servizio agevolerà anche con sconti sulle auto: Classe B ad esempio sarà offerta a 300 euro al mese compresa di manutenzione ordinaria.

Oggi dunque, parte la sfida sulle corsie preferenziali. Ma i tedeschi, abituati a vincere, pensano già al prossimo futuro: integrare Mytaxi con Car2go, una scelta che unirebbe il pubblico, manterrebbe distanziati i target, coprirebbe le eventuali lacune e procederebbe veloce verso il futuro della mobilità, legalmente.

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